Evoluzione di un Logos Cosmico - Ruote entro le Ruote - Sapienza Misterica

SAPIENZA MISTERICA
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Evoluzione di un Logos Cosmico - Ruote entro le Ruote

PARABRAHMAN
 
Vi è un Principio Illimitato ed Immutabile, una sola Realtà Assoluta antecedente ogni Essere manifesto, condizionato. Essa è al di là dei limiti e delle possibilità del pensiero e dell’espressione umani.
 
L’Universo è puro pensiero scaturito dall’Ideazione matematica del Divino Pensatore. Uno dei postulati fondamentali dell’antica Dottrina Misterica è che la Mente, la Coscienza, pervade l’intera Natura. “Un’idea, una forma pensiero è un essere incorporeo che non ha sussistenza propria, ma dà figura e forma alla materia senza forma e diventa la causa della manifestazione”.
 
Fuori della manifestazione il tempo non esiste, e fuori dell’oggettività non esistono stati di coscienza. La Coscienza correlata a un tempo definito, lungo o breve che sia, ad uno spazio definito, sia esso ampio o ristretto, è individuale in un Essere concreto, un Signore di Molti Universi o di un universo o di una parte di universo, parte che per lui è un universo. Il significato di questi termini è più o meno ampio a seconda del potere della coscienza; quel tanto del pensiero universale che una coscienza separata può cogliere completamente, ossia al quale può imporre la propria realtà, che può pensare esistente come essa stessa esiste, è il suo universo.
 
L’Essenza divina che, pervadendo l’intero universo di milioni di sistemi solari, è captata dal nostro Sole e trasmessa in forma manifesta fino agli ultimi confini del nostro sistema solare così che questa essenza manifestata possa essere il fondamento per la crescita, la conservazione e la distruzione dei nostri mondi.
 
L'Essere principale nella totalità del nostro cosmo sistema secondo i Vedanta è Parabrahman. Sarà evidente che all'interno del cosmo sistema locale (relativamente vasto) supervisionato da un Parabrahman Cosmico, si troverà un certo numero di sistemi sussidiari cosmici (uno dei quali è il "nostro", e che contiene molte delle stelle e dei sistemi stellari con che conosciamo). Il sistema solare ha la sua dimora in un particolare cosmo, e questo nella galassia, che a sua volta ha la sua dimora nell'universo, e poi in un universo più vasto; e così via, all'infinito. E questo all'infinito è il modo per descrivere Parabrahman.
 
Parabrahman non è “Dio” perché egli non è un Dio. “È ciò che è supremo e non supremo (paravara)”. Mândûkya Upanishad, I, 28. Esso è “supremo” come Causa, non come effetto. Parabrahman è semplicemente, “Realtà senza secondo”, il Cosmo che contiene tutto - o piuttosto lo Spazio cosmico infinito - naturalmente nel senso spirituale più elevato (Dottrina Segreta I, Cosmogenesi).
 
Parabrahman significa “oltre Brahman” il Brahma Supremo, Infinito, "Assoluto". Parabrahman è il TUTTO Supremo, Infinito, "Assoluto" - senza attributi, la realtà unica, il campo della Coscienza Assoluta. Il Principio impersonale, universale, senza nome, immutabile, eterno, onnipresente, illimitato. È sbagliato considerare Parabrahman Cosmico come un'Entità, per quanto vasta o sublime, perché un'entità di qualsiasi magnitudine è de facto limitata, e Parabrahman è l’Infinitudine, l'incomprensibile Tutto, che con i suoi campi sconfinati è oltre la portata della coscienza sia umana che divina. Nel Buddhismo esoterico, e anche in quello exoterico del Nord, Parabrahman è Adi Buddha, è lo Sconosciuto Unico.
 
Spirito (o Coscienza) e Materia sono i due simboli, od aspetti dell'Assoluto (Parabrahman), che costituiscono le basi dell'Essere condizionato, soggettivo ed oggettivo. Parabrahman e la sua controparte Mulaprakriti sono i due aspetti del Principio Unico, asessuato, incondizionato, eterno. Parabrahman per manifestarsi si deve avvolgere nella Materia, il principio astratto femminile Mula-Prakriti "radice (mula) della natura (Prakriti)", il Noumeno della Materia primordiale, esistente prima della manifestazione, l’eterna sorgente delle proprietà sottili ed invisibili della materia visibile. Mulaprakriti o Sostanza Cosmica Primordiale è il fondamento del lato oggettuale delle cose - la base di tutta l'evoluzione oggettiva e della Cosmogenesi. La manifestazione del cosmo prende forma da Prakriti, la Materia emanata dalla radice della Materia, Mulaprakriti.
 
Di questo Grande Essere il Maestro D.K. apparentemente non dice nulla in tutti i Suoi libri, l’unico grande accenno nel grafico V del trattato del Fuoco Cosmico.
 
All'inizio di un grande Manvantara, Parabrahman si riveste di materia e appare come Logos che costituisce la Base del lato soggettivo dell'Essere manifestato, ed è la fonte di tutte le manifestazioni della coscienza individuale. La Forza, che emerge è la trasformazione in energia del pensiero sovra cosciente del Logos.
 
Parabrahman ė l'Uno di Pitagora, l'Originatore cosmico: dall'Uno deriva il Due; dal Due la Triade; dalla Triade il Quaternario cosmico, che attraverso l'evoluzione emanativa si frammenta ancora nella molteplicità manifestata della differenziazione.
 
L’Universo manifesto è contenuto in questa Realtà Assoluta, e ne è un simbolo condizionato. Si devono concepire tre aspetti o Trinità Primordiale.
 
  1. Il Primo, Impersonale e Non Manifesto, precursore del manifesto, la Potenzialità, la Causa non rivelata
  2. Il Secondo, Spirito-Materia, Vita, lo Spirito dell’Universo. Il Pensiero ancora latente
  3. Il Terzo, Ideazione Cosmica, l’Anima del Mondo, l’Anima Universal, il Demiurgo, la Volontà attiva
     
Da questi tre principi creativi fondamentali, in gradazione successiva, derivano in ordinata sequenza gli innumerevoli universi che contengono un numero incalcolabile di stelle e sistemi solari manifestati.
 
L’intero Universo può essere studiato come manifestazione dell’Elettricità Cosmica. Questo studio si basa principalmente sugli insegnamenti del Maestro D.K. La creazione è sotto la Legge della Polarità Elettrica Cosmica che nasce dalla divisione dell’Uno in coppie: il Dipolo Elettrico, che è Positivo e Negativo. Tra gli stadi di materia vi è differenza di potenziale elettrico che si riflette in tutta la creazione secondo il seguente schema triangolare:
 
  1. Potenziale Positivo    +    Spirito, Padre.
  2. Potenziale neutro     +/  Coscienza, Figlio.
  3. Potenziale negativo        Materia, Madre.
     
L’Insegnamento  proclama che la nostra Terra e l’uomo sono il prodotto dei Tre Fuochi (Dottrina Segreta II, 258). Per Terra si intende un Globo, un Uovo, sia esso Planetario, Solare, Cosmico o Galattico.
 
Il Potenziale Positivo è noto anche come Fuoco Elettrico o Spirito, che unito al Potenziale negativo noto come Fuoco d’Attrito (calore) produce il Potenziale Neutro, noto come Fuoco Solare o Luce. Il Sistema Solare o il Sole in manifestazione, è il risultato della fusione dello Spirito (Fuoco Elettrico) con la Materia (Fuoco per Attrito), e l’emanazione del Sole nel tempo e nello spazio dipende dall’adeguamento della Materia e della forma alla Vita che in esse dimora.
 
Il Maestro D.K. nel Trattato del Fuoco Cosmico (TFC) ci dice che la fonte della manifestazione sferica, dell’Uovo dell’Universo è lo Spirito, e che l'origine del “FUOCO Cosmico” è lo Spirito.
 
Il Triplice Suono AUM pronunciato dal Parabrahman del nostro cosmo si manifesta come Tre Fuochi. AUM rappresenta la primordiale manifestazione dei Tre in Uno, per sempre celata, nell’UNO Assoluto. Le “Persone” della Triade o Trinità Logoica sono i Tre Fuochi considerati come Entità.
 
  • Primo Fuoco.           1a Persona, Padre. Vita. Volere. Scopo.                                    Energia positiva.
  • Secondo Fuoco.      2a Persona, Figlio. Coscienza. Amore-Saggezza.                         Energia equilibrata.
  • Terzo Fuoco.            3a Persona, Spirito Santo. Forma esterna. Intelligenza Attiva.    Energia negativa.
     
Ogni Sfera di Materia che ruota in una direzione particolare è messa in azione dal calore latente.
 
Fuoco d’Attrito o Interno.
 
Questo Fuoco interno anima e vitalizza il sistema solare oggettivo. Rappresenta la Kundalini Cosmica. Emana dal Raggio primordiale della materia Intelligente e Attiva. In ogni atomo ci sono calore interno e calore esterno, il respiro del Padre (Spirito) ed il respiro (o calore) della Madre (materia). (Dottrina Segreta I, 112).
 
Fuoco Elettrico o dello Spirito.
 
È la divina Fiamma Logoica. Il Fuoco del Raggio Cosmico della Volontà.  “Alza la testa, o Lanu; vedi tu una o innumerevoli luci al di sopra di te ardere nel cielo oscuro della notte?”. “Io percepisco una Fiamma sola, o Gurudeva, e vedo innumerevoli scintille non separate che in essa risplendono”. (Dottrina Segreta I, 145).      
                                                                                         
Il Fuoco Elettrico o Spirito, unito al Fuoco d’Attrito o Calore produce il Fuoco Solare o Luce. Il “Fuoco per Attrito” produce calore ed irradiazione, e provoca la reazione dell’opposto “Fuoco Elettrico” o Spirito. Qui abbiamo l’idea del raggio che colpisce ed attraversa la materia, poiché l’azione del Fuoco Elettrico è sempre verso l’avanti. Il Raggio Unico, “Fuoco Elettrico”, cade nella Materia. Questo è il matrimonio sistemico del Padre e della Madre, e ha per risultato la fusione di questi Due Fuochi e la produzione dell’espressione di ciò che chiamiamo “Fuoco Solare”.
 
Fuoco Solare o della Mente Cosmica.
 
È quella parte del Piano Mentale Cosmico che anima il corpo mentale del Logos. “Il Fuoco della Conoscenza consuma ogni azione sul piano dell’illusione; perciò coloro che l’hanno ottenuto e sono liberati sono chiamati Fuochi”. (Dottrina Segreta I, 114).

 
Figura 1. I Tre Fuochi associati al Triplice Logos
 
Attualmente da molti sistemi emana dissonanza e disarmonia, ma nel succedersi delle età si produrrà un’armonia perfetta e (se possiamo parlare di eternità in termini di tempo) verrà un giorno in cui il suono dell’universo perfezionato echeggerà sino agli estremi limiti delle più remote costellazioni. Allora il mistero del “Canto nuziale celeste” sarà svelato. È prodotto così il Figlio. L’Intelligenza Attiva e la Volontà sono unite, e l’Amore-Saggezza, dopo essere stato perfezionato con l’evoluzione, ne sarà il frutto.
 
Il primo aspetto è il grande Fuoco Interno anima e vitalizza il tutto, muovendo dal centro alla periferia. È la causa del moto rotatorio, e quindi della forma sferoidale di tutto ciò che esiste. Si manifesta come calore latente. Questa è la causa della manifestazione coerente e sferoidale di ogni esistenza, dall’atomo logoico, entro l’anello invalicabile del sistema solare, sempre più giù fino al più minuscolo atomo dei chimici e dei fisici.
 
Il secondo aspetto, il Fuoco della Mente, l’aspetto costruttore o Vishnu, è governato dalla Legge di Attrazione, prodotta dal potere attrattivo dello Spirito stesso, essa si manifesta come moto ciclico a spirale.
 
Il terzo aspetto, la Fiamma Divina o Volontà di esistere, è governato dalla Legge di Sintesi. Si manifesta come moto progressivo in avanti.
 
L’attività sintetica della materia è visualizzata nei tre tipi di movimento, rotatorio, ciclico a spirale, e progressione in avanti in un moto unico che dovrà risultare dall’interazione dei Fuochi della Materia, della Mente e dello Spirito.

Figura 2. Moti rotatorio, ciclico a spirale, progressione in avanti[1]
 
Nassim Haramein, ricercatore indipendente e Direttore della Fondazione “The Resonance Project”, famoso per le sue ipotesi su spirali ed eliche (specie nei sistemi climatici dei pianeti) afferma: “I pianeti non tornano mai sulle loro tracce, semplicemente non lo fanno, altrimenti avremmo probabilmente ogni anno la ripetizione dello stesso set d’informazioni”. E’ tutto un vortice, dalla vita sul nostro pianeta ai movimenti dei corpi celesti nello spazio profondo.
 
Con questa chiave, l’artista DjSadhu ha realizzato un modello che riproduce il movimento dei pianeti attorno al Sole[2]. Il nostro sistema solare è una spirale. Il vecchio modello eliocentrico del nostro sistema solare … i pianeti che girano intorno al sole non è solo sorpassato, ma anche sbagliato. Il nostro sistema solare viaggia nello spazio a 70,000 Km l’ora … invece il sole è come una cometa, che trascina i pianeti nella sua scia. Non è forse una spirale? perché questo è importante? Perché il “moto rotatorio “ e il “moto a spirale” sono due cose completamente differenti!

 
Figura 3. Modello Sistema Solare Vortex DjSadhu
 
I Tre cadono nei Quattro. L’Essenza Radiante diventa Sette all’interno e Sette all’esterno. L’Uovo Luminoso, che in se Stesso è Tre, si Coagula e si espande in Grumi Bianco-Latte per tutte le profondità della Madre La Radice della Vita era in ogni Goccia dell’Oceano dell’Immortalità. Stanze di Dzyan III, 4.
 
La  “Dottrina Segreta” fu scritta da H.P. Blavatsky facendo riferimento all’antichissimo testo il cui nome in tibetano è Libro di Dzyan, diviso in Stanze (capitoli) e in Shloka (versi). In tibetano, il sapere è detto Dzin. Zyan o Dzyn, Dzen, una deformazione del sanscrito Dyan, Jnana in Indù, significa Conoscenza Saggezza divina. Il Libro di Dzyan – dalla parola sanscrita “Dhyan” (meditazione mistica) - è il primo volume dei Commentari sui sette fogli segreti del Kiu-te, e un glossario delle opere pubbliche dello stesso nome.
 
I Tre che rappresentano Tre Logoi cadono nel Quattro, cioè nella Manifestazione. L’Essenza Radiante diventa Due volte Sette (2x7=14), Sette all’interno per lo Spirito, I Logoi, e Sette all’esterno, per la Materia, i Piani o Stati Cosmici di Materia: i due poli estremi della Sostanza-Una.
 
Perché la Creazione è basata sul numero Sette? In oriente i Tre attributi della Materia, sono detti Guna. Tamas è l’inerzia della materia. Rajas, il movimento, è l’attività della materia, la forza centrifuga. Sattva è l’equilibrio fra le Due Polarità, la causa del movimento rotatorio, la forza che rende possibile la formazione di nuclei di materia. Le Tre forze primordiali si combinano fra loro generando altre Sette Forze Secondarie. Una Triade genera sempre un Settenario. Dal punto di vista matematico le Tre Unità si combinano in Sei gruppi, Sette con la loro sintesi. Per la Materia, le tre Guna, formano i Sette elementi Cosmici, i Sette stati di Materia che nell’Insegnamento sono chiamati Piani.
 
L’Atomo Unico (la Sfera Cosmica) diventa Sette Atomi (Sfere) sul piano della manifestazione. Il primo sviluppo del Caos primordiale sono i Sapta Samudra, i Sette Tipi di Materia, indicati come i Sette Oceani che vengono indicati come Sette Piani o Stati di Manifestazione, in realtà sono Sette Sfere che si compenetrano tra loro, per formare l’Uovo del Mondo, l’Atomo Unico. Nell’antichità l’Uovo del Mondo era ricoperto di Sette Pelli o Elementi, di cui Quattro noti (Terra, Acqua, Aria, Fuoco) e Tre celati nel Quinto Elemento, il Triplice Etere. Il Vishnu Purana, afferma che: “Quest’universo, composto di Sette Zone ... in ognuna pullula di creature viventi, grandi o piccole ... in modo che ci sia non l’ottava parte di un pollice in cui non abbondano”.
 
Qualsiasi Sistema sia esso Cosmico o Solare va considerato come una Sfera, un Atomo l’Uovo d’Oro o d’Argento dei miti orientali e occidentali. L’Uovo Cosmico in oriente è chiamato Brahmanda parola che è composta da “Brahma e Anda”, dove Brahma significa il Creatore, e Anda significa la “Sfera ellittica a forma di Uovo”. L’Uovo contiene sette e sette volte strati formando un Mandala, una figura circolare, in definitiva è un Brahmanda Mandala.
 
Brahma, Il Terzo Logos, o il Demiurgo, è caratterizzato dall’Intelligenza Attiva; il suo modo di azione è quello chiamato rotatorio, ossia la misurata rivoluzione della materia del sistema, prima come grande totalità che mette in movimento il materiale circoscritto entro l’intero anello invalicabile, e che in secondo luogo lo differenzia in Sette Sfere di materia indicate con il nome di Piani secondo sette note o frequenze vibratorie. Su ognuno di questi Piani (Sfere) il processo prosegue, e la materia di ogni strato, entro l’anello invalicabile del Piano, si manifesta dapprima come una totalità e poi in settemplice differenziazione. Questa differenziazione della materia è prodotta dal moto rotatorio. (TFC, 142). Il termine “anello invalicabile o non passare” è usato nella letteratura occulta per indicare la periferia della Sfera, e tutto ciò che è incluso nella sua sfera d’influenza. L’attività del Terzo Logos è la Legge di Adattamento nel tempo e nello spazio, o linea di minor resistenza nella materia dell’esistenza.
 
I Sette Piani o aggregazioni di materia di Materia dello Spazio vanno considerati nell’Universo come Sette grandi Sfere che ruotano entro la periferia del Sistema. I Sette Piani o Sfere di Materia del Sistema Solare cui usualmente ci riferiamo sono in realtà i sette sottopiani Fisici di una serie ancora maggiore di Piani Cosmici, a loro volta sottopiani di Sette Piani Supercosmici.
 
Il Secondo Logos, è caratterizzato dalla Saggezza Il suo moto può essere chiamato ciclico a spirale. Utilizzando il moto rotatorio di tutti gli atomi, Egli vi aggiunge il proprio moto periodico a spirale, e muovendosi lungo un’orbita o traiettoria sferoidale (che gira intorno ad un punto focale centrale in spirale sempre ascendente). L’attività del Secondo Logos è retta dalla Legge cosmica di Attrazione.
 
Figura 4. L’Uovo del Mondo Sette Sfere di Materia
                                
Una Galassia è ancora più grande di un Cosmo. Ma in ogni caso anch’essa  è una massa rotante di stelle intorno a un nucleo centrale. Questo stesso schema può essere visto in scala minore nel sistema solare con i pianeti rotanti attorno ad un sole centrale. Lo stesso schema può essere visto anche a livello subatomico con elettroni ruotanti intorno al nucleo.  
Il Primo Logos o Maha Deva è caratterizzato dalla Volontà Cosmica. Incarna la “volontà di vivere”, si manifesta mediante la materia delle forme. Il Suo modo di azione consiste, alla lettera, nello spingere avanti nello spazio l’anello invalicabile galattico, cosmico o solare, e fino alla fine di questo Maha Manvantara  che per il Sistema Solare è un Giorno di Brahma (4.320.000.000 anni). L’attività del Primo Logos è governata dalla Legge di Sintesi cosmica che governa la tendenza all’unificazione e che è la legge della coerente “volontà di esistere”, la quale non persiste solo nel tempo e nello spazio, ma in un ciclo ancor più ampio.
 
Il sistema solare osservato dagli uomini è solo quella parte della porzione fisica che i nostri sensi possono percepire. In realtà, il nostro sistema solare esiste su sette Piani (in realtà Sfere) di materia, detti sistemici, estendendosi da quello più elevato attraverso i mondi e regni invisibili giù fino al nostro Piano Fisico. Il nostro sistema solare è dunque una porzione di spazio manifestato che esiste nello Spazio astratto dell'Illimitato. L’Universo è costruito sui frattali. I frattali sono schemi che si ripetono nello SPAZIO e nel TEMPO su scale sempre più piccole, vale a dire un modello nel macrocosmo si ripete nel microcosmo. Frattale significa frazione del tutto, indicando che ogni pezzo è parte dell’intero.
 
AUM, disse il Potente, e risuonò la Parola. Le settemplici onde della materia si separarono, e apparvero le forme. Ognuna prese il suo posto, ognuna nella sfera stabilita. Attesero che il sacro flusso venisse a penetrarle e a colmarle. I Costruttori risposero al sacro suono. In musicale collaborazione attesero al lavoro. Trattato del Fuoco Cosmico, Stanza addizionale di Dzyan II.
 
Il Potente per un sistema cosmico è Parabrahman e la sua Parola o Verbo produce nella Sfera primordiale Sette onde di Materia, che formano sette sfere di materia a diversa densità che si compenetrano formando un’unica sfera detta l’Uovo del Mondo. Al centro della Sfera del Mondo dimora il Potente che mantiene la materia del suo particolare cosmo all’interno del suo Anello Invalicabile.
 
Le settemplici onde di materia sono accompagnate da Sette Suoni e Sette Colori, noti come i Sette Raggi, considerati come “le sette forme che velano lo Spirito”. Il suono è Colore, il Colore è Suono. La Forza Creatrice, nel suo incessante compito di trasformazione, produce Suono, Luce o Colore, e Numeri, in forma di rapporti delle vibrazioni che compongono e dissociano atomi e molecole.
 Sorge la Vita logoica. Le correnti di colore si fondono insieme. Le forme sono abbandonate, e Parabrahman è completo. Il Signore del Terzo cosmico pronuncia una Parola sconosciuta. La settemplice Parola minore fa parte del più ampio accordo. TFC, Stanza addizionale di Dzyan VIII.  
 

[1] Illustrazione da  http://www.kosmisk-ild.dk/velkommen/velkommen.htm
[2] The helical model - our Galaxy is a vortex  animazione su https://www.youtube.com/watch?v=C4V-ooITrws.
I SETTE LOGOI COSMICI
 
La Sapienza indù afferma che tutti gli "esseri ed entità" incarnati, le cui forme vitali manifestate soggettivamente o senza forma [Arupa] e oggettivamente con forma [Rupa], esistono dalla particella atomica più piccola indivisibile, incapace di essere distrutta, presa o afferrata [Paramanu] alle Insondabili Enormi "Galassie" in tutto lo Spazio Etereo Parametrico dell'Universo Infinito [Brahmanda], incarnando tutti solo una parte della SUA "Coscienza Vitale " data secondo la dimensione della loro "Forma Manifestante".
 
Il Quadrato senza forma. E questi Tre racchiusi dentro il Cerchio, sono i Sacri Quattro e i Dieci sono l’Universo Arûpa. Indi vengono i figli, i Sette combattenti. (Stanza di Dzyan, IV, 5).
 
Le Stanze di Dzyan affermano che “lo Spazio” contiene l’Universo. L’Universo è solo una parte dello Spazio Infinito! Nella Stanze di Dzyan vi sono le Cifre e i Numeri sacri il cui valore è conosciuto solo per mezzo dell’Iniziazione. Le prime, le Cifre, non sono che glifi convenzionali; gli altri, i Numeri, i simboli fondamentali di tutto. Il Numero è un’Entità e, in pari tempo, un Soffio emanante da ciò che egli chiamava Dio e che la Sapienza Antica denomina il TUTTO.
 
I Tre rappresentati geometricamente con un Triangolo, racchiusi nel Cerchio della Materia Primordiale, formano i Sacri Quattro, il Quadrato  dei mondi senza forma che è  la causa dell’Universo manifestato. Il Quadrato Astratto sta a rappresentare la caduta dell’energia nella materia, anche se non ancora distinta in forme specifiche e differenziate. I Sacri Quattro  si riferiscono alla Triade Astratta, ai primi Tre Logos racchiusi nel Cerchio Illimitato dello Spazio, simbolo della Vergine Celeste. I Pitagorici chiamavano il numero Quattro, il “Custode delle Chiavi della Natura”. È il simbolo dell’Universo allo stato potenziale, o materia non ancora formata, caotica.
            
Quando il Quadrato cade nella manifestazione, la superficie diventa volume, il Cubo, le cui facce visibili sono in numero di Sei, sintetizzate nel punto centrale del Cubo della materia, il Settimo. La Quarta Stanza di Dzyan prosegue dicendoci che dopo i Sacri Quattro e i Dieci che sono l’Universo Arûpa che significa senza forma. La Stanza di Dzyan ci dice che questi “Dieci sono l’Universo Arûpa”, cioè senza forma, sono la Totalità della Coscienza Universale, i Tre Astratti e i Sette dell’Universo manifestato. Dieci 3+7 sono l’Universo senza forma, i Dieci stati di Energia Cosciente. Questi Dieci si possono visualizzare a Triangolo formando così una Tetractis Pitagorica.   
 
Figura 1. La Decade – I Dieci Stati di Energia Cosciente
 
Secondo Pitagora, la Monade, l’UNO ritorna nel Silenzio e nelle Tenebre non appena ha evoluto la Triade, un numero Tre, dal quale emanano i rimanenti 7 numeri dei 10 numeri che si trovano alla base dell’Universo Manifestato.
 
Poi vengono i Sette Figli Combattenti, a significare che vengono generati i Sette centri di energia e di coscienza. Sono chiamati combattenti perché lottano contro le barriere della materia. Sono il nostro modello, perché è solo grazie a loro che possiamo elevarci spiritualmente, combattendo i legami che ci avvincono alla materia. Il Sette è geometricamente raffigurato con due triangoli opposti con un punto baricentrico.
 
Nel Trattato del Fuoco Cosmico (TCF, 344), il Maestro  riporta nel diagramma V, che chiama in modo velato “Evoluzione di un Logos Solare”. Poiché sono rappresentate un certo numero di Vite o Esseri sopra e sotto il Logos Solare, Logoi Cosmici, e a un Parabrahman Cosmico, dobbiamo indagare cosa il Maestro intende col termine "Logos Solare".
 
Nel diagramma V nel Primo Piano Adi Cosmico o Divino si ha un Triangolo simbolo dei Tre Primordiali sotto la voce di  PARABRAHMAN COSMICO i Tre in Uno (visualizzati con i simboli dei Tre Logoi). Adi, che significa il Primo, è il fondamento e sostegno dell’Universo. Non è stato disegnato il Cerchio che li racchiude, in realtà il Cerchio della manifestazione è il Cosmo rappresentato dai Sette Piani Cosmici di Materia. Viceversa il Cerchio è ripetuto Sette volte nel Secondo Piano Cosmico di Materia. Quando il Quadrato cade nella forma allora diviene i Sette, che sono mostrati con dei Cerchi o Ruote sul Secondo Piano Monadico Cosmico, sotto la voce generica di Logoi Cosmici, per essere precisi Questi sono dei Logoi sub-Parabrahmici, o dei Logoi Super Cosmici, e i Cerchi rappresentano le rispettive Sfere di manifestazione, altrettante Uova Cosmiche.
 
È certo che ci sono Piani superiori ai Sette Piani Cosmici, e allora i Sette Piani Cosmici sono semplicemente il Piano Fisico-Eterico di una tale grande Entità Galattica. Ruote di Materia entro altre Ruote! Si può anche dedurre che il Parabrahman Cosmico è maggiore dei Logoi Super Cosmici, ma non ha neanche lontanamente la portata di un Logos Galattico, che si esprimerebbe attraverso Piani più alti e più grandi di quelli qui rappresentati.
 
Il Secondo Piano Cosmico è detto Anupadaka che tradotto significa senza genitori. Il numero Sette era per i Pitagorici sacro a Minerva perché come la Dea era considerata Vergine, non generato, senza Padre e Madre (Anupadaka secondo gli Indù), perché procedeva direttamente dall’Uno manifestato nei Sacri Tre.
 
All’interno dei  Sette Grandi Cerchi o Ruote, troviamo Sette Piccoli Triangoli, per indicare la loro natura divina. Sappiamo all’interno del Cerchio o dell’Uovo Cosmico, che i Sette sono generati dai Tre. Sia il Triangolo sul Piano Adi Cosmico e sia i Triangoli all’interno dei Sette Cerchi ci informano che le Entità Cosmiche si manifestano in modo triplice e settenario, Sette sono i Cerchi, Sette sono i Triangoli in ciascun Cerchio. Abbiamo quindi all’interno di ciascun Cerchio:
 
  • 1.  L’Entità Super Cosmica, nella sua triplice manifestazione:
    • a. Il Signore Super Cosmico della Volontà-Potere.
    • b. Il Signore Super Cosmico dell’Amore-Saggezza.
    • c. Il Signore Super Cosmico dell’Intelligenza Attiva.
  • 2. Queste Tre Entità Super Cosmiche si combinano tra loro dando luogo a Sette Super Raggi Cosmici.                                                    
II Co
  
Figura 2. Prima Manifestazione della Coscienza Cosmica - I Sette Logoi Sub-Parabrahmanici
 
I Sette Cerchi sono i corpi di espressione delle Sette Entità Super Cosmiche, i Logoi Supercosmici, che appaiono nella Materia come Sette Radiazioni o coloro divini, i Sette Raggi Supercosmici. Essendo radiazioni luminose possiamo adottare il suggerimento di Keith Bailey (Ancient Universal Mysteries AUM), di rappresentare i Grandi Cerchi con i colori dei Sette Raggi. Poiché ogni Cerchio Rappresenta un Raggio Supercosmico, il Quarto Cerchio rappresenta il Quarto Raggio Sub-Parabramico ed è colorato di Giallo. I Sette Triangoli all’interno del Quarto Cerchio sono stati anch’essi colorati partendo dall’alto e in senso antiorario: Rosso, Blu, Verde, Giallo, Arancio, Rosa, Viola e rappresentano Sottoraggi del Quarto Raggio Sub-Parabramico, dei Raggi Super Cosmici.
 
Sotto i Grandi Cerchi leggiamo la frase: “Sette Logoi Cosmici, ciascuno contiene Sette Logoi Solari”. La frase è sibillina perché in prima osservazione si è indotti a pensare che i Grandi Cerchi rappresentino Sette Logoi Cosmici e i Sette Triangoli Sette Logoi Solari, ma ognuno di questi Logoi Cosmici è descritto dal Maestro D.K. come “Colui Di Cui Non Si Può Dire Nulla”.
 
Ci viene detto che un Logos Cosmico racchiude in sé Sette Sistemi Solari, che formano una costellazione, ma questo è vero solo in parte. Il corpo di manifestazione di un Logos Solare è un Sistema Solare, ma la parola può essere un generico velo, e allora cosa s’intende per “sistema solare”? Può riferirsi semplicemente a un normale sistema solare, che ha uno o due Soli al centro, poiché la maggior parte dei sistemi sono in realtà binari, oppure può riferirsi a un sistema di stelle, cioè a una costellazione, oppure ad entrambi, in quanto le stelle sono dei Soli.
 
Se si può affermare con certezza che i triangolini rappresentano ammassi stellari, o " sistemi solari ", allora il Grafico V abbraccia molte migliaia di stelle e un numero considerevole di costellazioni; quarantanove super costellazioni; Sette super-super costellazioni; e un Essere chiamato Parabrahman Cosmico. Per quanto vasta ci sembri questa struttura, probabilmente contiene solo migliaia di stelle, mentre le galassie ne contengono non solo milioni ma miliardi. Si dice che la nostra sola Via Lattea contenga circa 200 miliardi di stelle.
 
Supponiamo per un momento che ciascuno dei Sette Grandi Cerchi sia oltre Colui Di Cui Non Si Può Dire Nulla, ma invece una struttura cosmica, una costellazione destinata a Coloro Di Cui Non Si Può Dire Nulla,  dei chakra cosmici, o centri energetici.
 
  • Il Maestro chiama "l'Ignoto" (TFC, Tab. II, 293) l’Entità che si esprime tramite 7 costellazioni i cui centri sono Sette Logoi Cosmici. E poiché il Logos Cosmico è l’equivalente a Colui Di Cui Non Si Può Dire Nulla, l’Ignoto è un Super Logos Cosmico.
  • In questa tabulazione, un Logos Cosmico ha Sette principali Sistemi Solari per i suoi chakra.
  • Ognuno dei piccoli Triangoli non rappresenta un chakra all'interno di Colui Su Cui Non Si Può Dire Nulla, ma Uno Su Cui Non Si Può Dire Nulla, un Logos Cosmico.
     
Il Cerchio rappresenta lo spazio di manifestazione che nei Sette Piani di Materia diviene l’Uovo Cosmico ricoperto di Sette Pelli, cioè sette diversi strati. La circonferenza esterna del Cerchio è chiamata “Anello non passare”, un “Anello Invalicabile” che ha la funzione di confine, infatti, separa il Cosmo fenomenico, l’Uovo del Mondo, da quello noumenico dell’Essere, per questo motivo è pure chiamato Dhyânipâsha, la “Corda degli Angeli”, l’Anello Non Passare.

Ipotizzando che ciascun Cerchio rappresenti l’Uovo Cosmico di manifestazione di un Essere Supercosmico, un’Entità sub-Parabrahmanica, e i Sette Triangoli in esso contenuti siano la rappresentazione di Sette Logoi Cosmici, allora la parola “Sistemi Solari” può essere correlata a “Sistemi Cosmici”. Un Grande Cerchio contiene Sette Sistemi Cosmici, a loro volta contenenti Sette Sistemi Solari.   
Per il gruppo di studio The Fellowship of Cosmic Fire (makara.us), il Terzo Triangolo (Verde) nel Quarto Grande Cerchio (Giallo) rappresenta “Colui Di Cui Non Si Può Dire Nulla” che si esprime attraverso: le Pleiadi, l'Orsa Maggiore, e un numero di altre costellazioni tra cui Draco, Orione, l'Orsa Minore e il Sole (stesso membro di un “gruppo cosmico” di Logoi Solari), così come attraverso altre costellazioni i cui nomi possono essere dibattuti.
 
 
Figura 3. Sette Sistemi Solari contenuti in Un Sistema Logoico Cosmico
 
Sia lo scrivente che il gruppo di studio italiano di astrologia esoterica TPS (sito The Planetary System) individuano il nostro Logos Cosmico nella Costellazione di Orione. La costellazione di Orione si trova a metà strada tra la le costellazioni del Toro e dei Gemelli, rappresenta una porta di energia verso la nostra Galassia, la Via Lattea. Il Logos ha come corpo di espressione la Costellazione di Orione e il Logos Super Cosmico che abbraccia Sette Logoi Cosmici rappresentato nel Secondo Piano Cosmico con il Quarto Cerchio Giallo potrebbe essere fisicamente rappresentato dal Braccio di Orione.
 
Il Braccio di Orione è un braccio minore della nostra galassia, la Via Lattea; la sua importanza è data dal fatto che al suo interno si trova il nostro sistema solare. La sua posizione galattica si trova tra il Braccio del Sagittario e quello di Perseo, due dei maggiori bracci di spirale della nostra Galassia. Al suo interno è ospitato un gran numero di complessi nebulosi molecolari e nubi molecolari giganti, in gran parte oscuri, nonché alcune delle regioni di formazione stellare più attive conosciute all'interno della Via Lattea. In aggiunta a ciò, la quasi totalità delle stelle visibili a occhio nudo e degli oggetti non stellari più luminosi visibili dalla Terra appartengono a questo braccio di spirale, come le Pleiadi, il Presepe e la Nebulosa di Orione.
 
Nei primi Due Piani Cosmici si hanno tre livelli di coscienza cosmica:
 
  1. Il nostro Parabrahman Cosmico locale. (Piano Cosmico Divino).
  2. Sette Logoi Sub-Parabramici. (Piano Cosmico Monadico).
  3. Coloro Sui Quali Non Si Può Dire Nulla. (Piano Cosmico Monadico).
     
Il Parabrahman Cosmico opera sul Secondo Piano Cosmico tramite Sette Ruote o 7 Logoi Super Cosmici, che emanano ciascuno 7 Logoi Cosmici per un totale di 7x7=49 Logoi, i quali a loro volta creano Sette Figli, i Logoi Solari, 7x7x7=343, numero che ridotto pitagoricamente diventa Dieci: 3+4+3=10. H.P. Blavatsky afferma che: “I Dieci Punti inscritti nel Triangolo Pitagorico, la Tetractis, valgono tutte le teogonie e le angelologie che siano mai uscite da un cervello teologico”.
 
Ciascuno dei Raggi Cosmici è triplice nella sua essenza, fatto che sovente è trascurato, sebbene sia logicamente ovvio; ogni Raggio è il veicolo di un’Entità Cosmica, ed ogni esistenza è necessariamente triplice nella manifestazione (TFC, 83).
 
Un primo modo di combinare le Tre Energie primarie è quello di combinarle a gruppi di due come suggerisce il Maestro discutendo della Triade spirituale umana.
 
Sebbene la Triade sia triplice, tuttavia il suo avamposto egoico (se così si può dire) potrà essere definitivamente atmico, o in modo predominato buddhico o manasico. E qui vorrei nuovamente attirare l’attenzione sul fatto che questa triplice manifestazione può essere vista in tre modi, offrendo così all’Ego in tutto nove possibilità di scelta (TFC, 177):
 
 Aspetto Volontà.
 
  1. Volontà - volontà.
  2. Volontà - saggezza.
  3. Volontà - attività.
     
Aspetto Saggezza.
 
  1. Saggezza - saggezza.
  2. Saggezza - volontà
  3. Saggezza -attività.
     
Aspetto Attività.
 
  1. Attività - attività.
  2. Attività - volontà.
  3. Attività -saggezza.
     
Ciascuno di questi Tre aspetti (Fuoco) è a sua volta triplice nella sua manifestazione formando Le Nove Potenze o Emanazioni. Questi, insieme alla totalità della manifestazione o il Tutto, producono il Dieci (10) della manifestazione perfetta, ossia l’UOMO perfetto. Questi Tre aspetti del Tutto sono presenti in ogni forma (TFC, 4). Questi corrispondono ai Nove Sephiroth dell’insegnamento ebraico.
 
  • Si hanno dunque Tre aspetti monocromatici combinazione “1.
  • Sei aspetti bicromatici combinazione “2 e 3”.
  • Un aspetto tricromatico la sintesi dei Tre: Volontà - Saggezza - Attività. In totale 3+6+1=10, Dieci, il Tutto.
     
Un secondo modo di combinare le Tre Energie Primarie è quello di combinarle a gruppi di tre come suggerito da Annie Besant in “Studio sulla Coscienza”, dove spiega che i Tre chiamati per semplicità ABC, per un adattamento di raggruppamenti interni, si manifestano in Sette gruppi; questi possono essere rappresentati in ordine di importanza, con ABc, ACb, BCa, BAc, CAb, CBa, più un settimo, una sintesi ABC in cui i Tre sono tutti uguali.
         
       SETTE TIPI DI COSCIENZA - LOGOI
GRUPPO   VOLONTA’                      GRUPPO SAGGEZZA               GRUPPO ATTIVITA’

VOLONTA’,   SAGGEZZA,   Attività     SAGGEZZA, ATTIVITA’, Volontà   ATTIVITA’, VOLONTA’, Attività

VOLONTA’,   ATTIVITA’,   Saggezza     SAGGEZZA, VOLONTA’, Attività    ATTIVITA’, SAGGEZZA, Volontà
SINTESI
VOLONTA’, SAGGEZZA, ATTIVITÀ
       
All’interno del Quarto Cerchio, dal Terzo Triangolo che rappresenta il Terzo Raggio Super Cosmico Verde, emanano Sette Raggi, che sono Sottoraggi del Terzo Raggio Super Cosmico, pertanto Raggi Cosmici, un Raggio per ognuno dei Sette Sistemi Solari.
 
Come per i Raggi Super Cosmici, questi Sette Raggi Cosmici sono la manifestazione della Triplice Entità Cosmica.
 
  1. Raggio Cosmico  Raggio di Volontà o Potere      1° Aspetto   Rosso
  2. Raggio Cosmico  Raggio di Amore-Saggezza      2° Aspetto   Blu
  3. Raggio Cosmico  Raggio di Intelligenza Attiva    3° Aspetto   Verde
    • Questi sono i Tre Raggi Maggiori o di Aspetto.
  4. Raggio Cosmico  Raggio di Armonia, Bellezza e Arte   Giallo
  5. Raggio Cosmico  Raggio di Conoscenza Concreta        Arancione
  6. Raggio Cosmico  Raggio di Devozione o Idealismo Astratto   Rosa
  7. Raggio Cosmico  Raggio di Ordine o Magia Cerimoniale        Viola
    • Questi sono i Quattro Raggi Minori o di Attributo.

Ciascuno dei Sette Logoi Cosmici rappresentati con Sette Triangoli colorati, è il veicolo di uno dei Sette Raggi Super Cosmici che incorporano Sette tipi di Forza differenziata.
 
Il Raggio di Sintesi del nostro sistema solare è il Secondo Raggio è indaco o blu profondo. È il Raggio di Amore e Saggezza, il grande Raggio fondamentale di questo sistema solare e uno dei Raggi Cosmici. A scopo di manifestazione esso si suddivide in Sette Sottoraggi (Telepatia e veicolo eterico, 213).
 
L’Unico Raggio Cosmico permanente è quello del nostro stesso Logos (Solare); i sottoraggi di questo Raggio permeano tutto il Sistema (Solare). Gli altri Sei Raggi Cosmici, che animano altri Sistemi (Solari), influenzano il nostro e si riflettono nei sottoraggi del nostro Raggio Logoico. A queste Sei influenze cosmiche rispondono i nostri Uomini Celesti (TFC, 437). Il triplice Logos, settemplice in manifestazione, appare nei Sette Logoi Planetari.
 
Nel nostro Sistema Solare, e in questo particolare ciclo cosmico, l’Unico Raggio Cosmico è il Raggio dell'Amore-Saggezza, è il Raggio Indaco. Sei sottoraggi del nostro Logos Solare sono correlati ai Sei Raggi Cosmici provenienti dai Sei dei Sette Sistemi Solari di cui il Nostro è Uno. Gli Uomini Celesti (Planetari) del nostro sistema sono correlati con i sottoraggi del nostro Logos Solare e con i Sei Raggi Cosmici degli altri Sei Logoi Solari.
 
Essi ne assorbono l’influsso, poiché sono dei centri del corpo logoico, lo trasmettono attraverso i Loro Schemi Planetari, lo fanno circolare attraverso i propri centri (Catene) e lo trasmettono ad altri Schemi colorandolo con la propria colorazione particolare, e qualificandolo con il loro tono o nota particolare. (TFC, 437).
 
Il diagramma V del TFC ci mostra il quadro della circolazione sistemica solare, delle energie dei Sette Sistemi Solari di cui il Nostro è Uno raggiungono tutti gli aspetti del nostro Sistema Solare. Il termine "Logos Solare" usato in questo diagramma è occultamente velato.
 
Ogni sistema solare è la manifestazione della Vita e dell’Energia di una grande Esistenza  Cosmica che, in mancanza di un termine migliore, chiamiamo Logos Solare (TFC, 3). Un Logos Solare è una “Esistenza Cosmica” e non semplicemente un'esistenza sistemica.
 
Ci viene detto che il nostro Sistema Solare è considerato del Quarto ordine. Il nostro Logos Solare è il Quarto dei Sette Logoi Solari del Terzo Logos Cosmico. Anche il nostro Schema Planetario è il Quarto nell’ordine. La Catena Planetaria Terrestre è la Quarta delle Sette Catene Planetarie, in altre parole, il nostro Uomo Celeste o Logos Planetario (Terra) è il Quarto dei Sette Logoi Celesti del Logos Solare.
 
  1. La natura monadica del Logos Solare deriva dal Piano Monadico Cosmico.
  2. Egli è probabilmente una Monade di Quarto Raggio (Sistema del Quarto ordine), che diviene una Monade di Secondo Raggio poiché il Raggio monadico maggiore di qualsiasi entità deve essere il Primo, il Secondo o il Terzo.
  3. Notiamo che, come l'uomo, la cui Monade è sul Piano Monadico Sistemico e il cui corpo causale è sul Piano Mentale Sistemico, il Logos Solare ha un corpo causale sul Piano Mentale Cosmico.
     
Secondo i Maha Vishnu Sutra, il Secondo Piano Cosmico Anupadaka, o Monadico, anche noto come Piano Cosmico Archetipo controlla tutte le varie manifestazioni nel Brahmanda, cioè nell’Universo, e che controlla anche l’Intelligenza Creatrice del Terzo Piano Atmico Cosmico in cui dimorano i Sette Rishi, “Sapt Rishi Mandal”, cioè i Sette della Costellazione dell’Orsa Maggiore.
 
Nel Trattato del Fuoco Cosmico il Maestra spiega e contemporaneamente vela.
 
  1. I Sette Spiriti il cui impulso originario emana:
    1. dai livelli inferiori del Piano Mentale Cosmico;
    2. dal “Gioiello nel Loto” logoico;
    3. dal Piano Atmico Cosmico.
  2. I Sette Uomini Celesti che sono sulla linea di forza proveniente:
    1. dal Piano Astrale Cosmico;
    2. dal loto logoico di nove petali;
    3. dal Piano Buddhico Cosmico (i sette Rishi dell’Orsa maggiore).
  3. I Sette Figli di Fohat la cui forza vitale emana:
    1. dal Piano Fisico Cosmico;
    2. dagli atomi permanenti logoici (nel corpo causale);
    3. dai livelli superiori del Piano Mentale Cosmico (TFC, 630).
                       
Il Maestro D.K. afferma che è legittimo pensare all'impulso originario dei Sette Spiriti su Piani superiori al Piano Mentale Inferiore Cosmico (cioè, all'interno della natura mentale di Agni cosmico), ma spiega che i Sette Spiriti o aspetto Volontà Cosmica (Primo Aspetto) dimorano sul Piano Atmico Cosmico, mentre i Sette Uomini Celesti (Secondo Aspetto), aspetto Amore Saggezza Cosmica, dimorano sul Piano Buddhico Cosmico, entrambi sono indicati come i Sette Rishi, ma questo è un velo. Un certo grado di espressione può, tuttavia, essere raggiunto sul Piano Buddhico Cosmico, velato dall'energia delle Pleiadi che appartiene specialmente al Piano Buddhico Cosmico. Dobbiamo renderci conto che i Sette Rishi (presi insieme) sono un Logos Cosmico.                
     
II
     
                  
 
 
 
Figura 4. I Sette Rishi emanati dalla IV Monade Cosmica
 
È un velo l’affermazione riportata accanto ai Sette Grandi Triangoli posti sul Quarto Piano Buddhico Cosmicoi Sette Rishi dell’Orsa Maggiore che sono i centri di un Logos Solare”. I Sette Raggi non emanano dai Sette Rishi dell'Orsa Maggiore, che sono semplicemente i rappresentanti di Sette Raggi Cosmici a un livello relativamente basso - cosmicamente parlando.
 
I Sette Spiriti o aspetto Volontà Cosmica (Primo Aspetto) dimorano sul Piano Atmico Cosmico, mentre i Sette Uomini Celesti (Secondo Aspetto), aspetto Amore Saggezza Cosmica, dimorano sul Piano Buddhico Cosmico, entrambi sono indicati come i Sette Rishi, ma questo è un velo. Un certo grado di espressione può, tuttavia, essere raggiunto sul Piano Buddhico Cosmico, velato dall'energia delle Pleiadi che appartiene specialmente al Piano Buddhico Cosmico. Dobbiamo renderci conto che i Sette Rishi (presi insieme) sono un Logos Cosmico.
 
I Sette Spiriti sono la totalità del suo aspetto Volontà-di-esistere, la Vita sintetica della Sua manifestazione totale (TFC, 629). I Sette Rishi dell'Orsa Maggiore, sono in toto di natura di Primo Raggio che si riflette in Atma. Il grafico VII sul TFC, 817 mostra che tutto ciò che emana dall'atomo permanente atmico è direttamente correlato all'aspetto più elevato della Monade umana.
 
Il Diagramma V non pone nulla sul Terzo Piano Cosmico. Vashisht Vaid scrive (Il segreto dell’Astrologia) che i Sutra di Param Shiva ci dicono che il Piano Atmico Cosmico è la fonte di Sette Raggi, che sono anche i riflessi delle Sette Elettricità originali dal Piano Anupadaka Cosmico. I Sette Raggi che partono dalla costellazione dell'Orsa Maggiore o il Sapt Rishi Mandal dal Piano Atmico Cosmico, vengono assorbiti dai 12 Rashi, costellazioni zodiacali fungono da punto focale per le energie cosmiche e dopo essersi armonizzati con le loro qualità particolari che è conosciuta come la colorazione con le loro frequenze si riflettono nel nostro Sistema Solare passando attraverso i Logoi degli Schemi Planetari [Graha], raggiungono così e influenzano noi esseri umani.
 
  1. Il Piano Astrale Cosmico e la costellazione da cui ha origine l’energia emotiva e del desiderio;
  2. Il Piano Mentale Cosmico, e quindi la costellazione Sirio;
  3. Il Piano Buddhico Cosmico e la costellazione delle Pleiadi (TFC, 904).
     
Il commento (del gruppo makara.us) ai tre punti del TFC porta in sconfinate riflessioni. C'è un certo senso in cui le Pleiadi potrebbero essere coinvolte in questa origine e anche l'energia dello Scorpione (con la stella rossa centrale, Antares).
 
Coloro che vanno verso la stella, Sirio, si fanno strada sul Piano Astrale Cosmico. Tuttavia, Sirio è spesso associato al Piano Mentale Cosmico. Il TFC ci dice che IV Sentiero verso Sirio conduce al Piano Astrale Cosmico. Il Maestro D.K. non parla della stella Sirio ma della “costellazione Sirio”. Questo uso delle parole può trasmettere un significato abbastanza specifico. La "costellazione di Sirio" include il nostro Sole e un certo numero di altri Soli locali nei sette maggiori? È possibile, ma non c'è un modo certo per sapere se D.K.  sta indicando quel gruppo cosmico di stelle di cui fanno parte il nostro Sole e Sirio. L'associazione buddhica cosmica delle Pleiadi è definita ed è suggerita anche su TFC, 1162. A causa di questa associazione, e a causa dell'associazione di qualsiasi Piano Buddhico con il suo corrispondente Piano Astrale, dobbiamo dedurre che le Pleiadi hanno anche un'importante espressione sul Piano Astrale Cosmico.
 
Sirio, le Pleiadi e l'Orsa Maggiore sono menzionati come un grande triangolo cosmico. Sembrerebbe difficile, tuttavia, associare l'Orsa Maggiore al Piano Astrale Cosmico. Un'associazione molto più probabile è il Piano Atmico Cosmico.
 
Anche l'Orsa Minore deve rientrare in questo quadro come una sorta di prototipo di Sirio. Si ipotizza che l'Orsa Minore sia associata al centro Ajna di "Colui Su Cui Non Si Può Dire Nulla", e Sirio ha una connessione simile a quel grande chakra, sebbene possa essere solo risonante piuttosto che incluso in quel chakra.
 
Figura 5. Logos Super Cosmico - Logos Cosmico - Logos Solare                                                                              
                
I
     
Sia per i Maha Sutra di Vishnu, e sia per il Trattato sul Fuoco Cosmico le  Pleiadi o Sette Madri sono poste sul Quarto Piano Buddhico Cosmico. La profonda connessione delle Pleiadi con la Buddhi Cosmica deve ancora essere presa in considerazione (TFC, 1162). Il fatto che le Pleiadi siano espressive della Buddhi Cosmica si correla bene con il Quarto Raggio (che sembra essere espresso attraverso il Quarto Grande Cerchio sul Piano Monadico Cosmico). Il Terzo Triangolo (verde) nel Quarto Cerchio rappresenta il nostro Colui Sul Quale Non Si Può Dire Nulla ed è associato al “Grande Sistema Pleiadiano” nella sua interezza.
 
Notiamo che nel grafico V del Trattato del Fuoco Cosmico il Piano Atmico Cosmico e il Piano Astrale Cosmico sono lasciati apparentemente vuoti, il che non è certo il caso. Là si trovano importanti centri di messa a fuoco per il nostro Logos Planetario (e anche per il nostro Logos Solare). Non sono rappresentate Entità sul Terzo Piano Atmico Cosmico, ma anche questo è un velo. Il Maestro discrimina tra la "forza buddhica" delle Pleiadi e la forza logoica e spirituale dell'Orsa Maggiore, tutte considerate cosmicamente (TFC, 1161-1162). Il Maestro DK vela, altrimenti non si riferirebbe ai “ Sette Rishi dell'Orsa Maggiore sul Loro Proprio Piano, …” e poi subito dopo alla “Forza Buddhica” delle Pleiadi che ovviamente deve riferirsi al Piano Buddhico Cosmico. Il Piano che corrisponde alla frase "sul proprio Piano" è in realtà il Piano Atmico Cosmico, e non il Piano Buddhico Cosmico.
 
Il fatto che le Pleiadi siano espressive della Buddhi Cosmica (Quarto Piano) si correla bene con il Quarto Raggio che sembra essere espresso attraverso il Grande Cerchio Centrale sul Piano Monadico Cosmico.
 
Ciò è giustificabile anche dal punto di vista astronomico (per certi aspetti) in quanto l'ammasso delle Pleiadi con Alcione ha dimostrato di essere il "Mozzo di una Grande Ruota" attorno al quale, così ci dice la Saggezza Eterna, il nostro sistema solare e il nostro cosmo gira. Per quanto riguarda il nostro sistema cosmo immediato, le Pleiadi hanno anche un'influenza di Primo Raggio, perché sono l'influenza principale per sette costellazioni maggiori.
 
Il gruppo delle Pleiadi note in India come Krittika, si trova nella grande costellazione del Toro, Vrishbha Rashi; la più luminosa delle sette stelle è Nakshatra (Alcione), conosciuta come la dea Saraswati, la moglie di Brahma il Creatore, il mito narra che la Dea fu prodotta da una delle due metà del suo corpo. Saraswati è sia la Madre Divina e sia la dea della Parola, cioè della conoscenza sacra, o esoterica, e della saggezza.
 
I Sette Rishi dell'Orsa Maggiore devono essere considerati le stelle maggiori in un chakra del nostro Logos Cosmico, afferma il Maestro D.K. I Sette Rishi dell'Orsa Maggiore, essendo in toto di natura di Primo Raggio, è molto più probabile che rappresentino una struttura collegata al centro della testa del nostro Logos Cosmico. I Sette Rishi si trovano sul Terzo Piano, Atmico, Spirito, primo aspetto della Triade Cosmica, e non possono trovarsi sul Quarto Piano Cosmico aspetto Buddhi della triade Cosmica.
 
Poiché un normale Logos Solare si esprime attraverso un Sole, i Sette Rishi non possono essere chakra o centri in un Logos Solare. Tuttavia, se il tipo di “Logos Solare” qui indicato è realmente un Logos Cosmico (Tabella II, TFC, 293), allora i Sette Rishi possono essere chakra. In questo diagramma, un Logos Cosmico ha sette principali sistemi solari per i suoi chakra.
 
È interessante notare che la linea tracciata dal Terzo Triangolo (Logos Cosmico) all’interno del Quarto Cerchio sul Piano Monadico Cosmico giunge al corpo causale del Logos Solare passando attraverso il Quarto Triangolo sul Piano Buddhico Cosmico, che rappresenta il Quarto Rishi dell'Orsa Maggiore, presumibilmente un Essere di Quarto Raggio, che si manifesta attraverso la stella Megrez, la più debole di tutte le sette stelle.
 
Questo può dirci qualcosa sull'influenza buddhica che raggiunge il Logos Solare, che è un Logos del “Quarto Ordine” e che risponde alla Buddhi Cosmica emanata dalle Pleiadi e, ancor più lontanamente, dalla costellazione del Dragone (che, secondo questa ipotesi, è uno dei sette sistemi di stelle contenuti con il triangolino verde nel cerchio grande giallo).
 
Poiché è specificato che sono Centri o Loti di un Logos Solare, allora all’interno dei Triangoli, pongo Sette Loti. Come i Sette Centri del logos Solare sono i Sette Schemi dei Logoi Planetari, così i Sette Sistemi dei Logoi Solari, sono i Sette centri del Logos Cosmico.
 
Le sette stelle nella costellazione dell'Orsa Maggiore sono le corrispondenze ai sette centri della testa nel corpo di quell'Essere, più grande del nostro Logos. (TFC, 182). Le Sette Stelle dell’Orsa Maggiore  corrispondono ai sette chakra della Testa del Logos Cosmico.
 
Ci viene detto che le Sette Stelle dell’Orsa Maggiore, oltre a formare i sette chakra della testa di  Colui Sul Quale Non Si Può Dire Nulla, sono il prototipo o modello dei Sette Logoi Planetari del nostro Sistema Solare.
 
Va ricordato anche che tutti questi centri hanno le loro corrispondenze nella materia eterica che si trova nella regione della testa e che è quando questi sette centri della testa vengono risvegliati che anche le loro controparti vengono risvegliate in modo sicuro. Questi sette centri della testa corrispondono nel microcosmo ai Sette Rishi dell'Orsa Maggiore, i prototipi dei Sette Uomini Celesti, e i centri sopra enumerati si riferiscono all'energia degli stessi Sette Uomini Celesti. (LMO, 82).
 
Il Quinto Piano del Manas Cosmico è il luogo dei loti egoici cosmici. Il Diagramma V mostra il Loto Egoico di un Logos Solare sul primo sottopiano del Mentale Cosmico. Il dispiegarsi dei dodici petali di questo Loto Egoico è la meta evolutiva del nostro Logos Solare che è uno dei Sette Centro o Loti nel corpo del Terzo Logos Cosmico. Il nostro Logos Solare opera nel Piano Fisico Cosmico, e la sua coscienza è polarizzata sul Kama-Manas Cosmico.
 
Il corpo causale degli Uomini Celesti (Logoi Planetari) è sul terzo sottopiano del Piano Mentale Cosmico, mentre quello del Logos Solare e quelli delle tre Persone della Trinità logoica sono sul primo sottopiano. (TFC, 532).
 
Il Sesto Piano Astrale Cosmico che, nella Carta V, è vuoto, proprio come lo è il Piano Atmico Cosmico. Il Piano Astrale Cosmico è la dimora del “Sole soggettivo”, proprio come il Piano Mentale Cosmico è la dimora del “Cuore del Sole”. In tutto l'Insegnamento si parla molto del Piano Astrale Cosmico, e poiché il nostro Logos solare è polarizzato sul Piano Astrale Cosmico, questo deve essere importante.
 
Stranamente Vashisht Vaid nel libro Segreti dei Portali di Energia ripete più volte che le Sette Madri sono sul Piano Astrale Cosmico e sul Piano Astrale Buddhico Cosmico l’Orsa Minore. Io non seguo questa affermazione. Ciò che si è detto prima è che Piano Astrale Cosmico riceve le energie delle Pleiadi.
 
Il Settimo Piano Fisico Cosmico, nel Grafico V riguarda maggiormente la Quarta Gerarchia Creativa, quella delle Monadi umane, che dimorano sul secondo Etere Cosmico, che è il nostro Piano Monadico del nostro Sistema Solare.  Sul Piano Monadico Solare troviamo sia i Sette Logoi Planetari Sacri e sia i sette tipi o gruppi di Monadi in relazione ai Sette Raggi.
 
Sul primo sottopiano del Piano Fisico Cosmico o Primo Etere Cosmico abbiamo il Piano Solare Adi e troviamo tre triangoli che rappresentano “I Tre Logoi” che potrebbero essere chiamati Brahma, Vishnu e Shiva del nostro Sistema Solare, questi Esseri sono molto più grandi dei Tre Logoi che informano i pianeti sintetizzanti.
 
Il Vecchio Commentario dice: “Brahma è Uno, eppure include suo fratello. Vishnu è Uno, eppure non esiste senza suo fratello, più giovane nel tempo, tuttavia assai più anziano. Shiva è Uno e li precede entrambi, eppure non appare né è veduto finché entrambi non abbiano percorso i Loro cicli”. (TFC, 922)
 
Sembrerebbe che perseguano lo stesso sistema di iniziazioni del Logos Solare, sebbene siano probabilmente dietro di Lui, a quanto pare, perseguono il sistema di iniziazioni appropriato ai Logoi Planetari, non ai Logoi Solari. Questi Esseri sono per il Logos Solare ciò che i tre Buddha dell'Attività sono per Sanat Kumâra. I Tre Logoi sono codificati con i tre colori principali per rappresentare i Tre Raggi Primari Solari.
 
  • Il Logos Solare e i Tre Logoi hanno i Loro corpi causali sul primo sottopiano o livello del Piano Mentale Cosmico.
  • Può darsi che i Tre Logoi dei pianeti sintetizzanti stiano operando per rifocalizzare i Loro corpi causali sul primo sottopiano. Questa è semplicemente una deduzione basata sul Loro alto status spirituale e il loro grado relativamente piccolo di sviluppo finora.
  • Si può ipotizzare che i pianeti sacri e sintetizzanti abbiano i Loro corpi causali sul secondo livello del Piano Mentale Cosmico, proprio come la Terra e probabilmente gli altri pianeti non sacri, ha il suo corpo causale al terzo livello del Piano Mentale Cosmico.
 
I vortici di forza sul Piano Eterico Cosmico formano la struttura eterica di Sette Sistemi Solari nello stesso modo in cui i corpi dei sette Uomini Celesti sono i centri eterici di un Logos solare, e come i sette centri nell'uomo (esistenti nella materia eterica), sono l'impulso elettrico animatore della sua vita. (TFC, 352).
 
  
IL NOSTRO LOGOS COSMICO E I SUOI TRE SISTEMI MAGGIORI
 
 
Il nostro Logos Cosmico rappresentato nel Grafico V del TFC con il Terzo Triangolo (verde) contato partendo dall’alto in senso antiorario ha come corpo di espressione la Costellazione di Orione e il Logos Super Cosmico che abbraccia Sette Logoi Cosmici rappresentato nel Secondo Piano Cosmico con il Quarto Cerchio (Giallo) potrebbe essere astronomicamente rappresentato dal Braccio di Orione.
 
Vashisht Vaid scrive che anche secondo i sutra di Param Shiva ci sono 10 Sistemi Solari nel corpo del Logos Cosmico. Quali Tre Sistemi Solari Maggiori verrebbero aggiunti per fare Dieci? Si dice spesso che nel Sistema Solare ci sono Dieci Schemi Planetari. Raramente si dice che ci sono 10 Sistemi Solari di cui il nostro Logos Solare è uno. Ma se vogliamo considerare questa possibilità in relazione al nostro Logos Planetario e in relazione all'uomo (e anche all'atomo di materia/sostanza) dovremmo farlo in relazione al Logos Solare.
 
Le sette stelle dell’Orsa Maggiore, o Ursa Major, sono in un complesso rapporto con l'Orsa Minore e con le Pleiadi. Non ce ne occuperemo. Questo grande ternario di costellazioni è in peculiare relazione con il Grande Essere cui ho alluso talvolta come Colui Di Cui Nulla Si Può Dire. Si può soltanto accennare al fatto che queste tre galassie di stelle sono i tre aspetti di quella Monade assoluta e indescrivibile, Causa ineffabile dei sette sistemi solari, uno dei quali è il nostro. (AE, 608).
 
Figura 1. I Tre Sistemi Maggiori Tre Aspetti Della Monade Cosmica      
                                                                                                                                                                             

Resta da posizionare nei Tre Piani Cosmici questi gruppi di sette stelle. Nel capitolo precedente si è assegnato il Piano Atmico Cosmico alle sette Stelle dell’Orsa Maggiore (i Sette Padri), il Piano Buddhico Cosmico alle sette stelle delle Pleiadi (le Sette Madri). Insieme, considerati cosmicamente, i Sette Rishi e le Sette Pleiadi sono l'Atma - Buddhi Cosmico, del nostro Logos Cosmico. Ne segue che il campo di azione delle sette stelle dell’Orsa Minore (i Sette Figli) è il Manas Cosmico, che opera nel Piano Mentale Cosmico.
 
I Tre Gruppi di sette stelle Ursa Major, Pleiadi, Ursa Minor, formano l’Atma-Buddhi-Manas Cosmico, la Triade manifesta della Monade del nostro Logos Cosmico.
 
Il Maestro D.K. insegna in Astrologa Esoterica. L’Orsa Minore che è un riflesso o un corollario delle maggiori energie del suo prototipo più grande, l'Orsa Maggiore, l'Orsa Maggiore. Questi fatti contengono un grande mistero connesso con l'interrelazione dell'Orsa Maggiore, dell'Orsa Minore e dell'Orsa Maggiore. Pleiadi; esse costituiscono una delle più grandi e più importanti delle triplicità che si trovano nei cieli per quanto abbiamo accertato astronomicamente la natura del nostro universo immediato. Questa è un'informazione assolutamente irrilevante per voi ed è importante solo per gli iniziati di quarto grado, ma serve, nondimeno, ad aggiungere la sua evidenza all'essenziale integrità e interconnessione dipendenze dell'universo (AE, 202). L'Orsa Minore come il suo Prototipo Universale, l'Orsa Maggiore, di cui è un riflesso minore e un corollario, non è essa stessa una costellazione, ma un asterismo, che è un gruppo distintivo di stelle.
 
Indipendentemente dai termini che si preferisce, il punto importante da tenere a mente è che i Sette Rishi/Stelle dell'Orsa Maggiore e i Sette Rishi/Stelle dell'Orsa Minore e le Sette Sorelle delle Pleiadi formano il Triangolo Monadico Assoluto dell'OAWNMBS (COLUI DEL QUALE NULLA SI PUÒ DIRE, Sette parole).
 
I Tre gruppi di Sette stelle, cioè le tre costellazioni dell’Orsa Maggiore (Piano Atmico Cosmico), Orsa Minore (Piano Mentale Cosmico) e Pleiadi (Piano Buddhico Cosmico) rappresentano i Tre Sistemi Solari Superiori, quelli di sintesi.
 
I Sette Rishi sono il prototipo del Settenario costituito dai Sette Logoi Planetari maggiori, e anche, forse, dai Sette Soli Maggiori di cui il nostro Sole è uno. Queste Sette Entità cosmicamente sono i Sette Rishi dell’Orsa Maggiore e i rappresentati dei Sette Raggi Maggiori; a livello del sistema solare sono rappresentati dai Sette Logoi degli Schemi Planetari; dal punto di vista del nostro pianeta dai Sette Kumâra planetari.
                                                                        
 
Figura 2. Atma-Buddhi-Manas Cosmici “Ursa Major – Pleiadi - Ursa Minor”
 
Nel nostro cosmo, l’aspetto Spirito o Elettricità Positiva che è manifestato dei Sette Rishi dell’Orsa Maggiore è sul Piano Atmico Cosmico; l’aspetto Madre o Elettricità Negativa è sul Piano Buddhico Cosmico. Il Maestro D.K. pone l’impulso originario per i Sette Spiriti dal Piano Atmico Cosmico, e le Sette sorelle e Spose dei Rishi dimorano sul IV Piano Buddhico Cosmico e per i Sette Uomini Celesti dal Piano Buddhico Cosmico. Ci viene detto che l’Orsa Minore è un riflesso o un corollario delle principali energie del suo più grande prototipo, l’Orsa Maggiore. Poiché Ursa Major esprime Elettricità Cosmica Positiva, le Pleiadi esprimono Elettricità Cosmica Negativa, e Ursa Minor è un riflesso del suo prototipo, possiamo ipotizzare che il Triangolo di Elettricità Cosmica si chiude con Ursa Minor che esprime Elettricità Cosmica Neutra. Questa triangolazione elettrica si riflette in ciascuno dei Sette Sistemi Solari che compongono il corpo di un Logos Cosmico.
 
Le sette stelle di Ursa Major, le Pleiadi e Ursa Minor, sono state disposte ciascuna nel sottopiano corrispondente al proprio Raggio e Numero. Le stelle sono state divise in due gruppi uno di Tre, e uno di Quattro. Nel Secondo Sistema Solare, ed in relazione al metodo usato in questo sistema, vi è un altro punto che merita attenzione. Il Fuoco di Manas, della Mente, proviene da una costellazione di cui la scienza moderna non ha finora riconosciuto lo stretto rapporto col nostro sistema solare, data l’enorme distanza (TFC, 347). L’origine del Manas Cosmico  è nelle Sette Stelle dell’Orsa Minore.
 
Figura 3. Tabella corrispondenze Raggi Ursa Major Ursa Minor PleiadiORSA MAGGIORE Polarizzazione   Positiva
        

IL GIRARE DELLA RUOTA
 
 
La Ruota è l’immagine di una Sfera che gira attorno al proprio asse. In sanscrito l’universo è chiamato Brahmanda, cioè la Sfera del Creatore Brahma. Abbiamo sfere dentro le sfere, la sfera dell’universo, la sfera galattica, la sfera cosmica, la sfera di un sistema solare, la sfera planetaria, e così via. Ruota è sinonimo di vortice o centro di energia, chiamato Chakra in oriente e raffigurato come un Loto, i cui petali sono i raggi della Ruota.
 
L’atomo solare segua delle linee d’attività analoghe, ripetendo su vasta scala l’evoluzione dell’atomo planetario. L’intera sfera solare, l’anello invalicabile logoico, ruota sul proprio asse, e così tutto quanto è contenuto nella sua sfera è portato in moto circolare attraverso i cieli. L’atomo solare non solo ruota sul proprio asse, ma procede anche a spirale in modo ciclico attraverso i cieli. Il cammino orbitale del sistema solare nei cieli intorno al suo centro cosmico che a sua volta fa parte a sua volta di una Grande Ruota. Il nome di Ruota è stato dato sia per la sua forma circolare e sia per la sua continua rotazione.
 
  • La Ruota dell’Universo è la totalità delle stelle e dei sistemi stellari.
  • Una Ruota Cosmica è un gruppo di Sette Costellazioni.
  • Una Ruota Solare è un Sistema Solare che ruota intorno ad un asse centrale.
  • Una Ruota planetaria ruota sul suo asse e orbitalmente intorno al suo centro solare, al suo divino magnete centrale.
       
Una Ruota Cosmica, ossia un gruppo di Sette Costellazioni… Secondo i libri esoterici, queste Ruote Cosmiche si dividono in quarantanove gruppi (7x7), di cui ciascuno comprende milioni di costellazioni settenarie. (TFC, 1085).
 
Una Ruota Solare copre Sette Sistemi Solari. I sistemi Sesto e Settimo sarebbero quindi quelli di sintesi delle qualità e della vita dei precedenti, proprio come fanno la Sesta e la Settima Razza Radice. (Vedi capitolo sistemi passati e futuri del nostro Logos Solare).
 
Il termine “si dividono in …” è ambiguo. Un tipo di Ruota Cosmica potrebbe essere di tale portata da contenere quarantanove galassie, o anche quarantanove gruppi di galassie. Possiamo presumere che quando D.K. parla di "libri esoterici" si riferisce a testi in possesso della Fratellanza e che riguardino la vera astronomia esoterica. Quindi, se le Ruote Cosmiche sono strutture più grandi delle galassie, i quarantanove gruppi potrebbero, ciascuno di essi, essere una galassia o anche un gruppo di galassie. Da un'altra prospettiva, tuttavia, potremmo semplicemente parlare di una Ruota Cosmica come di una galassia, nel qual caso ciascuno dei quarantanove gruppi sarebbe intra-galattico e avrebbe milioni di costellazioni settenarie: un presupposto ragionevole. Una Ruota Cosmica potrebbe essere è una galassia, oppure che una Ruota Cosmica (come presentata in questo contesto) è una struttura molto più grande di una galassia.
 
Sembra molto probabile che, quando si parla di “Ruote Cosmiche”, si parli minimamente di Logoi Galattici. Nessun altro Essere potrebbe essere composto da “milioni di costellazioni settenarie”, in ogni caso tutte le costellazioni, considerate come un tutto, sono sospinte in un’unica direzione. L’Antico Commentario esprime questa oscura verità nel modo seguente.
 
L’unica Ruota gira. Fa solo un giro, ed ogni Sfera ed i Soli di ogni grado ne seguono il corso. La notte dei tempi si perde in essa, ed i Kalpa contano meno che i secondi nel piccolo giorno dell’uomo. Passano dieci milioni di milioni di Kalpa e due volte dieci milioni di milioni di cicli di Brahma, ed ancora non è compiuto un’ora del tempo cosmico. Entro la ruota, a formare la ruota, vi sono tutte le Ruote Minori, dalla prima alla decima dimensione. Queste, nel loro giro ciclico, mantengono entro le loro sfere di forza altre Ruote Minori. E molti Soli compongono l’Uno Cosmico. Ruote entro Ruote, Sfere entro Sfere. Ognuna prosegue il suo corso ed attrae o respinge il fratello, ma non può sfuggire alle braccia della Madre che la circondano. Quando le Ruote della quarta dimensione, di cui il nostro Sole è una, e tutto ciò che ha minor forza e numero maggiore, come l’ottavo ed il nono grado, gireranno su sé stessi, si divoreranno a vicenda e lacereranno la madre, allora la Ruota Cosmica sarà pronta per una rivoluzione più veloce. (TFC, 1084).
 
L’Unica Ruota gira. Questa "Ruota Unica" potrebbe, essere la "Ruota dell’Universo del Parabrahman Cosmico", e in una spirale superiore  la Ruota di un Super Parabrahman Cosmico.
 
La notte dei tempi si perde in essa, ed i Kalpa contano meno che i secondi nel piccolo giorno dell’uomo. Un Kalpa è un giorno di Brahma, cioè 4.320.000.000 anni. Passano dieci milioni di Kalpa cioè 107x4.320.000.000 anni, e poi due volte dieci milioni di cicli di Brahma e non è compiuta un’ora del tempo cosmico. Un Giorno della lunga vita di Brahma è detto Kalpa.
 
Per quanto grande possa sembrare il periodo del Maha Kalpa, migliaia e migliaia di milioni di tali Maha Kalpa sono passati ed altrettanti devono venire ancora. (Vedi Brahma Vaivarta, Bha-vishyre Purana e Linga Purana; cap. 171, verso 107 e seguenti). E questo in linguaggio corrente significa che il tempo passato è infinito ed il tempo futuro è pure infinito. L’universo è creato, dissolto e riprodotto in successione illimitata (Bhagavad Gita, VIII, 19). The Theosophist, vol. VII, p. 115.
 
Entro la Ruota, a formare la Ruota, vi sono tutte le Ruote Minori, dalla prima alla decima dimensione.
 
Entro la Grande Ruota galattica l'intero Universo può avere Dieci dimensioni. Cosa s’intende per dimensione? Plausibilmente le dimensioni devono essere considerate strettamente in relazione ai Piani, Sette nei mondi della forma e Tre nei mondi di pura astrazione?
 
Il nostro Sistema Solare fa parte di un gruppo Sette Sistemi Solari, ognuno corpo di espressione di un Logos Solare, che fanno capo a COLUI DEL QUALE NULLA SI PUÒ DIRE, il nostro Logos Cosmico. A sua volta questo altissimo Essere fa parte di un gruppo di Sette Logoi Cosmici che si manifestano tramite Sette Costellazioni e poiché le costellazioni sono innumerevoli come lo sono gli universi poi la nostra mente arresta le sue indagini dinnanzi all’IGNOTO.
 
La Ruota è il Corpo di manifestazione di COLUI DEL QUALE NULLA SI PUÒ DIRE, il Logos Cosmico del nostro sistema che opera nei Tre Sistemi Maggiori (di cui il nostro non fa parte) utilizzando Sette Sistemi Solari, retti da Sette Logoi Solari, di cui il nostro è uno, per distribuire la Sua forza 3+7=10. L’Uno che sostiene la Vita diventa i Tre dietro cui la Vita è nascosta; Tre per rivoluzione diventano i Sette e i Dieci.
 
Come l’atomo planetario, l’atomo solare non solo ruota sul proprio asse, ma procede anche a spirale in modo ciclico attraverso i cieli. Questa è un’attività diversa dalla direzione o moto dinamico progressivo attraverso i cieli. Riguarda la rivoluzione del nostro Sole intorno ad un punto centrale e il suo rapporto con le tre costellazioni spesso citate in questo Trattato: l’Orsa Maggiore; le Pleiadi; il Sole Sirio. (TFC, 1058).
 
Questi tre gruppi di corpi solari hanno un’influenza preponderante per quanto riguarda l’attività ciclica del nostro Sistema (Solare)… questi tre gruppi sono connessi alla Triade Spirituale logoica, Atma-Buddhi-Manas, e la loro influenza è dominante relativamente all’incarnazione solare, all’evoluzione solare ed al progresso solare.
 
Inoltre occorre aggiungere che il terzo tipo di moto cui è soggetto il nostro sistema solare, quello di progressione in avanti, è il risultato dell’attività congiunta delle sette costellazioni (di cui il nostro Sistema Solare è una) che formano i sette centri del Logos Cosmico (TFC, 1059).
 
La parola Sette Costellazioni è un velo può avere più significati. In questo brano, il Maestro  dice che il nostro Sistema Solare è una costellazione.
 
Queste, nel loro giro ciclico, mantengono entro le loro sfere di forza altre Ruote Minori. Sembra che le Ruote delle Dieci dimensioni maggiori abbiano al loro interno Ruote Minori. E molti Soli compongono l’Uno Cosmico. L’Uno Cosmico potrebbe essere il Logos Cosmico o il Logos Supercosmico.
 
Ruote entro Ruote, Sfere entro Sfere. Ognuna prosegue il suo corso ed attrae o respinge il fratello, ma non può sfuggire alle braccia della Madre che la circondano.
 
Ciascuna Ruota segue il suo corso e attrae o respinge il fratello, l’attrazione e la repulsione dipendono dalle polarità elettrica delle Ruote. Nessuna Ruota può sfuggire alle braccia della Madre che la circondano. Le braccia  chiuse a forma di cerchio rappresentano l’Anello Invalicabile, che è una barriera che circoscrive il mondo manifestato che separa il Noumeno dalla sua Sorgente originaria qualunque essa sia. La Madre Cosmica è Mulaprakriti letteralmente, "la Radice della Natura", la sostanza indifferenziata. Il Noumeno della Materia Primordiale, esistente prima della manifestazione, il velo che copre Parabrahman, eterna sorgente delle proprietà sottili ed invisibili della materia visibile.
 
“Quando le Ruote della quarta dimensione, di cui il nostro sole è una “ si può interpretare come la Ruota di un Sistema Solare del Quarto Ordine. Il nostro Sistema Solare è del Quarto Ordine che ha i suoi centri di forza sul Quarto Piano Cosmico, e che si manifesta oggettivamente dal Quarto Piano Sistemico attraverso il quarto sotto-piano del Piano Fisico Sistemico.
 
“E tutto ciò che ha minor forza e numero maggiore, come l’ottavo ed il nono grado”. Le parole "ottavo e nono grado" sono problematiche. Di solito all'aumentare del numero o del “grado”, aumenta il potere dell'Essere interessato. Betelgeuse (nella costellazione di Orione) è un Logos Solare del secondo ordine. “Forza minore e numero maggiore”. Può suggerire che gli Esseri dell'ottavo o del nono grado abbiano una forza minore nei mondi inferiori ma un'energia molto maggiore nei mondi superiori?
 Gireranno su sé stessi, si divoreranno a vicenda lacereranno la Madre, allora la Ruota Cosmica sarà pronta per una rivoluzione più veloce”, la frase è riferita alla Ruota Cosmica che potrebbe essere la nostra galassia. Divorarsi a vicenda è riferito agli stadi di oscuramento, sintesi e assorbimento, alla fine del ciclo. "Lacerare la Madre" significa la distruzione della forma che incapsula i principi sottili spirituali.
MITOLOGIA COSMOGONICA
 
Il mito sia esso riferito alla nostra umanità o sia esso riferito ai cosiddetti Dèi è storia velata, fatti raccontati con un linguaggio volutamente allegorico. I miti hanno più di un significato: eventi geologici, astronomici e cosmologici tutti inclusi in un’allegoria comune appartiene all’alba della coscienza umana.
 
La mitologia indù ha intessuto ingegnosamente l’allegoria con fatti cosmici ed eventi umani. All’inizio Brahma contemplava il cosmo, che non era altro che un caos vorticoso senza forma. Mentre Brahma meditava, il cosmo cominciò a prendere forma, l'ordine cominciò a essere rivelato dal caos. Mentre continuava a meditare, Brahma produsse una successione di altri esseri, dalle stelle agli Dèi, prima di generare una bellissima figlia, l'Aurora.
 
Uno dei primi grandi Dèi della creazione è Brahma Prajapati. L’Aitareya Brahmana [III, 33] incluso al Rig Veda narra che Brahma Prajapati il Creatore, rappresentato nella costellazione di Orione, s’invaghisce della propria figlia, Usas l’Aurora, rappresentata in Rohini Nakshatra, una dimora lunare nell'astrologia indù. In termini astronomici occidentali, un Nakshatra è semplicemente una costellazione. Rohini è identificata con Aldebaran o Alpha Tauri (la stella più luminosa alla fine della costellazione del Toro).
 Il mito narra che Prajapati Brahma provò amore sessuale verso la figlia della sua stessa creazione. Rohini era il nome della figlia, ma secondo alcuni era Usas, l'Aurora, che per sfuggire agli inseguimenti amorosi di suo "padre" si trasformò in un daino  e a sua volta Prajapati si trasformò in un cervo, o daino, rosso essendo il rosso il colore di Brahma. Anche Rohini significa 'Rosso' – e, in effetti, Aldebaran è una stella Gigante Rossa  nella costellazione del Toro. Prajapati si avvicinò a Rohini cerva sotto forma di daino. Gli Dèi non che approvarono questa relazione incestuosa, e cercarono di rispondere alla violazione dell'Ordine Cosmico (Rta) incaricarono Rudra Shiva, il Dio delle tempeste e dei tuoni, per trafiggere il cervo con una freccia. Rudra l’arciere è identificato nella Stella Sirio, una delle stelle più luminose del cielo per scocca una freccia verso il cervo. Rudra Sirio è chiamato cacciatore di cervi cacciatore in sanscrito chiamato Mrigavyadha parola formata da Vyadha o cacciatore e cervo o mriga. All'interno di Orione alcune stelle in Orione sono identificate con la preda del Cacciatore vi è l'asterismo (Nakshatra) di Mrgashira – La Testa di Cervo.
 
Le tre stelle della Cintura di Orione sono le tre punte di fuoco celeste (Trishula) della Freccia di Rudra, che sporge dal suo cadavere astrale; ed è Sirio/Alpha Canis Majoris che è identificato con Rudra. Queste tre stelle sono identificate con Agni, Soma e Vishnu. Agni è l'asta, Soma la testa e Vishnu è la punta della freccia. Vishnu è il dio solare. Soma è l'ambrosia o il nettare degli Dèi. Agni è il dio del Fuoco.

 
Figura 1. Rudra - Sirio con il Trishula e un Cervo
 
Un libro di testo del 19° secolo sull’induismo raffigura Rudra che indossa una pelle di tigre e tiene tra le mani un Trishula e un daino o cervo. Rudra l'Arciere, è anche il Lupo che insegue la sua preda tra le Stelle, e in questo contesto identificato con la Stella di Sirio, il Cane o lupo celeste.
 
Rudra scocca una freccia particolare - il TriKanda ("asta a tre punte" o "tripartito" – foneticamente simile al Trishula la lancia a tre punte di Shiva), che trafigge Prajapati nella forma di cervo. La triplice punta della freccia in questione è visibile nelle Tre Stelle della Cintura di Orione. La Freccia di Fuoco è simile al Vajra, alla Folgore di Zeus.
 
La freccia trafigge Prajapati Orione nella parte centrale quella della sua cintura e divide in due parti il Progenitore del futuro universo, nel quale si espande. Dapprima esso si divide in due polarità: Nara (Padre), Nari o Narayana (Madre), i Due generano Viradyi (Figlio), l’universo manifestato. Manu dice: “Il Signore Sovrano, che esiste per se stesso, divide il suo corpo in due metà, il maschio e la femmina, e dall’unione di questi due principi nasce Viradj, il Figlio”. L’informazione che si riceve è che l’asse che parte da Sirio per giungere nella costellazione del Toro taglia in due l’Uomo del Cosmo, in termini velati dalla costellazione di Orione nasce sia il nostro sistema solare che quello di Sirio che fanno parte del nostro Logos Cosmico.

 
Figura 2. La freccia di Sirio e le tre stelle della Cintura Orione
 
Estendendo la cintura di Orione partendo dall’uccisore dei cervi, Sirio, e giungendo verso Rohini-Aldeberan  osserviamo che le due stelle sono quasi equidistanti dalla cintura di Orione, su lati opposti.
 
Un Asse del Cielo è individuabile nel cielo che partendo da Sirio attraversa le tre stelle della cintura di Orione, si dirige nella costellazione del Toro, sfiora la stella Aldebaran per finire nella costellazione delle Pleiadi. L’asse punta alle Sette Sorelle le Pleiadi, e in particolare ad Alcione, chiamato il sole centrale del nostro universo, il centro galattico, attorno cui ruota il nostro sole con i suoi pianeti. Un collegamento di Sirio con le Pleiadi lo troviamo nel mito di Orione che con il suo Cane Sirio inseguiva le Sette Sorelle. Il nostro Sistema solare avrebbe una gravitazione di 250.000 anni attorno alla stella Alcione.

 
Figura 3. Asse del cielo Cintura Orione - Sirio
 
Quando nel firmamento le Pleiadi annunciano che la notte sta per finire, sono seguite da Sirio, la stella della testa del Cane di Orione, lanciato nel vano inseguimento, sembra quasi che siano le Pleiadi nel loro movimento apparente a trascinarsi dietro Sirio, che con la sua luminosità segnala l’imminenza del giorno.
 
Sette stelle formate da un quadrilatero più tre stelle centrali appartenenti alla sua cintura caratterizzano il corpo centrale di Orione. Betelgeuse, in alto a sinistra; Bellatrix, in alto a destra; Rigel, il piede sinistro, che è una stella tripla Saiph (kappa ori) conosciuta come la spada di Orione. Alnitak, Alnilam e Mintaka, che sono le tre stelle al centro e formano la cintura di Orione.
 
Le quattro stelle del quadrilatero di Orione le Betelgeuse, Bellatrix, Rigel, Saip, con la stella centrale della cintura Alnilam, sembrano scrivere nel cielo in punti di fuoco la forma X, il monogramma divino, la Cifra del Cristo cosmico (Ж). Betelgeuse (una supergigante rossa, la decima più brillante del cielo), Rigel (una supergigante blu, la settima più brillante del cielo) e Bellatrix (una gigante blu, la terza più luminosa della costellazione). Queste tre stelle, insieme a Saiph, costruiscono un quadrilatero. La Cintura di Orione interseca il piano del nostro equatore celeste, fungendo da spartiacque spaziale dei nostri due emisferi: una di Via di Mezzo a Tre Fuochi.

 
Figura 4. La Cifra del Cristo Cosmico
 
Sirio insieme a Orione e Aldebaran nella costellazione del Toro intaglia nel Cielo un asterismo a cristallo ottagonale che sembra racchiudere e disvelare l’Origine radiante, il Magnete Cosmico del nostro universo.
 
Vashisht Vaid ci dice che l'Atharva Veda menziona 28 stelle, molte delle quali corrispondono ai portali cosmici di energia chiamati “Nakshatra”. Il 4° portale Ardra Nakshatra è la stella gigante conosciuta come Alpha Orionis o Betelgeuse, che esiste nella costellazione di Orione. Questa stella Betelgeuse e la sua colorazione rossa sono state considerate molto importante dagli astrologi fin dall'antichità. Il portale Ardra Nakshatra tramite la stella Betelgeuse esercita una forte influenza sui pianeti del nostro Sistema solare detto “Sor Mandala” specialmente sul pianeta Urano. La stella Betelgeuse della costellazione di Orione è considerata come il seme energetico di questo più importante pianeta di sintesi "Urano" (Primo Raggio) conosciuto come Capo o Padre del nostro sistema solare e codificato come “Rahu” fin dall'antichità tempi. Urano è pianeta sintetizzante che esprime l’aspetto Padre. Gli antichi veggenti guardavano la stella rossa Betelgeuse come la dimora di Rudra, dio di tempeste, una forma di Shiva il dio conosciuto come il trasformatore, distruttore o l'urlatore.
 
Un simbolo di "Ardra Nakshatra" è il "Diamante" a significare che questo portale di energia cosmica fornisce una personalità luminosa simile a un diamante per tutti quegli esseri umani in evoluzione, che hanno successivamente affrontato nel mentale tutte le tempeste di trasformazione evolutiva. Lo splendore della mente umana simbolicamente raffigurato come un diamante proviene dalla luce radiosa dell'intelletto dell'anima che rifulge come una stella splendente, facendo così una testa umana come un simbolo alternativo dell'Ardra Nakshatra. Le energie di "Ardra Nakshatra" conosciute come "Yatna shakti" (forza dello sforzo) sono considerate femminili o elettricamente negative nel loro impatto che causano tempesta situazioni emotive nella vita di coloro che sono sotto la sua influenza.
 
Tre sono i personaggi principali di questo mito:
 
  1. Prajapati - Orione
  2. Rudra - Sirio
  3. Rohini - Aldebaran
 
La linea che collega Sirio e che passa attraverso le tre stelle della Cintura di Orione giunge ad Aldebaran, per poi proseguire verso le Sette Pleiadi.
 
Un collegamento di Sirio con le Pleiadi lo troviamo nel mito di Orione che con il suo Cane Sirio inseguiva le Sette Sorelle. Il Libro misterico di Giobbe menziona e in qualche modo collega insieme, Orione, le Pleiadi e il Bovaro o Guardiano dell’Orsa Maggiore:
 
9:9 È il creatore dell’Orsa, d’Orione, delle Pleiadi, e delle misteriose regioni del cielo australe.
38:31 Puoi tu fermare il dolce influsso delle Pleiadi o slegare la cintura di Orione (I Tre Re)?
38:31 Puoi tu far spuntare a suo tempo la stella del mattino, puoi guidare l’Orsa insieme con i suoi figli?
 
I vincoli di Orione sono le tre stelle della sua cintura. La stella del mattino è Sirio. La frase guidare l’Orsa insieme ai suoi figli è un riferimento al Guardiano dell’Orsa, cioè la stella Arturo in greco Ἀρκτοῦρος (Arktôuros) il cui significato è il derivando da ἄρκτος (árktos), orso più οὖρος (ôuros), guardiano Arturo è la stella più luminosa nella costellazione del Bovaro, Boote, raffigurato come un uomo che ha in mano un guinzaglio con cui guida i cani da caccia. Anche qui come per Sirio e per l’Orsa Minore, abbiamo un riferimento velato al “cane”. La Stella Arturo nella costellazione del Boote è il Fuoco primario, il Condottiero regale dell’Orsa Maggiore. Boote è il Guardiano e Custode dell’Orsa, cioè dei Sette Rishi dell’Orsa Maggiore, “Fonte delle Sette Energie Primarie”.
 
La costellazione di Boote si trova a nord della Vergine. A nord-est, c’è il Grande Carro. La costellazione collega ad arco il manico del Grande Carro alla Stella Spica nella Vergine, la Grande Madre. Il poeta greco Arato di Soli descrisse la costellazione di Boote come un uomo che fa girare l’Orsa attorno al polo.
 
Sirio [Mrigavyadha-Sirio B, A e C] con la sua freccia giunge nella costellazione del Toro e raggiunge le Sette Pleiadi, le Sette Madri o le Sapt Matrika. Anche se non è espresso nel mito di Rudra e Prajapati. Le Sette Madri hanno come corrispondenti Sette Padri, le Sette stelle dell’Orsa Maggiore rappresentano per la mitologia indù “I Sette Rishi”, i Sapt Rishi Mandal. I Sette Padri dell’Orsa Maggiore, le Sette Madri delle Pleiadi, e velatamente i Sette Figli dell’Orsa Minore, formano la Triade Superiore espressione della Monade Cosmica del nostro Logos Cosmico. Prajapati Orione rappresenta il nostro Logos Cosmico. Ci aspettiamo che le altre stelle collegate al mito siano collegate ai centri energetici cosmici del nostro Logos. A queste stelle occorre aggiungere anche la costellazione dello Scorpione che nel mito greco uccide Orione su ordine di Artemide. La Stella rossa di Antares segna esattamente il cuore dello Scorpione.
 
Orione nel mito greco è il famoso cacciatore e amante di Artemide, amato da Eos (l’Aurora) che lo portò con sé a Delo, l’isola sacra di Apollo. Orione fu colpito da Apollo (Rudra) per proteggere la sorella Artemide (qui nel ruolo di Saraswati) o quando Artemide agisce per vendicare l’abuso sessuale di Eos, l’Aurora, da parte di Orione. Qui abbiamo un collegamento tra le versioni orientali con quelle occidentali con Rudra Sirio Apollo e le fanciulle Usas e Eos.
 
Una variante del mito ci dice che Apollo, temendo che Orione potesse rubare la verginità alla sorella, tramò un piano per disfarsi di lui. Allora raccontò a Gea, dea della terra, che Orione fosse un cacciatore superbo e pieno di vanità. La dea, dunque, inviò uno Scorpione a ucciderlo. Un’altra variante del mito ci dice che Orione morì per il morso di uno Scorpione inviato da Artemide perché egli inseguiva le Sette vergini, le Pleiadi, le sue protette.
 
Orione ucciso fu assunto in cielo, per volontà di Zeus con il suo cane Sirio, a formare una costellazione. Scorpione fu anch’esso portato da Zeus in cielo ma in zona opposta ad Orione affinché il pungiglione dell’animale non potesse più insidiare il grande cacciatore. Abbiamo in questo mito la costellazione di Orione, la stella del cane Sirio, la costellazione dello Scorpione, le Pleiadi.
 La cerva era sacra ad Artemide e trainava il suo “carro”. Il cacciatore Atteone (una forma di Orione) fu tramutato in cervo dalla dea; venne poi fatto a pezzi dal suo stesso branco di 50 cani da caccia. La figura del cane richiama Sirio. L’asterismo di Rohini è indicato come il carro. Le sette stelle dell’Orsa Maggiore sono indicate come il Grande Carro.
I TRE E I SETTE SISTEMI SOLARI DEL NOSTRO LOGOS COSMICO
 
Il Logos Cosmico del nostro sistema opera similmente nei Tre Sistemi Maggiori (di cui il nostro non fa parte) utilizzando Sette Sistemi Solari (di cui il nostro è uno) per distribuire la Sua forza, ed avendo miriadi di gruppi settemplici come cellule del Suo corpo. (TFC, 353).
 
E questi Tre racchiusi dentro il Cerchio, sono i Sacri Quattro e i Dieci sono l’Universo Arûpa. Indi vengono i figli, i Sette combattenti. (Stanza di Dzyan, IV, 5)
 
Il Logos Cosmico del nostro gruppo di Sistemi Solari come è affermato nella Dottrina Segreta I, Cosmogenesi, e precisamente nelle Stanze di Dzyan, ripete nella sua Sfera di manifestazione a livello cosmico 3+7=10 il modello supercosmico i Dieci dell’Universo Arûpa che è stato fatto in una Sfera Maggiore dal Parabrahman Cosmico. Il Logos Cosmico opera nei Tre Sistemi Solari Maggiori utilizzando Sette Sistemi Solari, retti da Sette Logoi Solari, di cui il nostro è uno, per distribuire la Sua forza 3+7=10.
 
… l’Uno, l’Ottavo lasciato fuori e il suo alito che è il fattore della Luce. (Stanza di Dzyan, IV, 5)
 
Poi i secondi sette che sono i Lipika prodotti dai Tre. Il Figlio reietto è uno. I figli-Soli sono innumerevoli (Stanze Dzyan, IV, 6).
 
Otto Figli nacquero dal corpo di Aditi, la Madre Cosmica; si avvicinò agli Dèi con Sette, ma respinse l’Ottavo, Mârttânda”. Gli Otto figli di Aditi, gli Aditya, gli “Dèi”, sono tutti formati dalla sostanza eterna la materia costituente delle comete, la “stoffa del mondo”. L’Otto simbolizza il moto eterno e la spirale dei cicli, soprattutto quando, posto orizzontalmente, rappresenta il simbolo dell’infinito.
 
“Il Respinto” è il Sole del nostro sistema, l’Ottavo lasciato fuori e il suo alito che è il fattore della Luce. Quanto detto vale anche per il Sole Cosmico, il Logos Cosmico, l’Ottavo a capo dei Sette Logoi Solari.
                                                                                                                                                                                                         Nella Dottrina Segreta in Cosmogenesi tramite le Stanze di Dzyan ci viene data un’indicazione attinente le genealogie celesti. Riferendoci al nostro Cosmo:
  • Logos Cosmico.
  • I Primi Sette, i Logoi Solari.
  • I Secondi Sette, gli Uomini Celesti.
  • L’Ottavo, il Logos che sintetizza i Sette Logoi e Sistemi Solari.
       
Volendo fare un confronto dei Logoi Cosmici con i Logoi Planetari del nostro sistema, l’Ottavo è la corrispondenza superiore di Saturno, espressione del Manas Cosmico.
 
Figura 1. La Ruota del Logos Cosmico con Sette Sistemi Solari
 
La Tabella II del Trattato del Fuoco Cosmico (TFC, 293), “l’Evoluzione nell’Universo” è esplicativa: i Piani di materia di manifestazione sono conteggiati partendo dal basso. Il Maestro mostra L’IGNOTO che si manifesta tramite Sette Costellazioni e Sette Logoi Cosmici è Colui che per semplicità io ho denominato come Logos Supercosmico.
 
Entità                      Veicolo                            Centro                   Spazio           Periodo
L’IGNOTO                7 Costellazioni             Logos Cosmico     5 Piani Cosmici.
Un Logos Cosmico 7 Sistemi Solari        Logoi Solari      4 Piani Cosmici.
Un Logos Solare       7 Schemi Planetari       Uomo Celeste      3 Piani Cosmici     Tre Sistemi Solari.
Un Uomo Celeste     7 Catene Planetarie     Chohan e Gruppi  2 Piani Cosmici     Un Sistema Solare.
Un Uomo                7 Centri Eterici            Un Principio         1 Piano Cosmico   Uno Schema Planetario
 
L’IGNOTO, un Logos Supercosmico, usa come corpo Sette Costellazioni, e il suo campo di azione sono Quattro Piani Cosmici Inferiori, Atmico, Buddhico, Mentale, Astrale e Fisico. Un Logos Cosmico usa come corpo Sette Sistemi Solari, e il suo campo di azione sono Quattro Piani Cosmici Inferiori: Buddhico, Mentale, Astrale e Fisico. Il Logos Solare completa il suo ciclo di manifestazione attraverso i Tre Piani Cosmici inferiori: Mentale, Astrale e Fisico. Solo l’uomo completa il suo ciclo di manifestazione in un solo Piano, quello Fisico Cosmico.
 
Ci sono solo cinque righe in questa tabella che sembra incompleta, ma se nella prima colonna fossero aggiunti i Signori delle Catene Planetarie e i Signori dei Globi, dopo l’Uomo Celeste, ci sarebbero in totale sette righe.
 
  1. L’IGNOTO                    7 Costellazioni    
  2. Un Logos Cosmico     7 Sistemi Solari
  3. Un Logos Solare           7 Schemi Planetari
  4. Un Uomo Celeste         7 Catene Planetarie    Schemi di Chohan e Gruppi.
  5. Un Signore di Catena    7 Globi Planetari        Catene di Chohan e Gruppi.
  6. Un Signore di Globo     7 gruppi di uomini      Globi di Chohan e gruppi
  7. Un Uomo                    7 Centri Eterici
             
I Signori di Globo sono Esseri del nostro sistema solare, ma possono, da un certo punto di vista, essere considerati Esseri “cosmici”, così come lo sono i Logos Planetari, essi ovviamente hanno corpi astrali fatti di sostanza astrale cosmica e corpi mentali fatti di sostanza mentale cosmica.
  
Uomo Celeste - Logos Planetario
Sette Catene Planetarie compongono Un Schema Planetario
Una Catena Planetaria
compone Sette Globi Planetari 7x7=49 Globi

Uomo Solare - Logos Solare
Sette Schemi Planetari compongono Un Sistema Solare
Uno Schema Planetario
compone Sette Catene Planetarie 7x7x7=343 Globi

Uomo Cosmico - Logos Cosmico
Sette Sistemi Solari compongono Un Sistema Cosmico
Un Sistema Solare
compone Sette Schemi Planetari 7x7x7x7=2401 Globi

Uomo Super Cosmico - Logos Supercosmico                                                               
Sette Sistemi Cosmici compongono Un Sistema Supercosmico                                       
Un Sistema Cosmico  
compone Sette Sistemi Solari
                              
Tabella corrispondenze analogiche dei Sette Sistemi Solari del Quarto Logos Cosmico

Un Logos Solare sul suo piano ha una posizione analoga a quella di un Uomo Celeste in un Sistema Solare e, da un punto di vista ancora più elevato, analogo a quello di un Uomo nel Sistema Solare. Egli è soltanto una cellula nel corpo di COLUI DEL QUALE NULLA SI PUÒ DIRE. Il suo lavoro corrisponde sui livelli cosmici al lavoro dell’uomo sui Piani Solari. Egli deve subire sui Tre Piani Cosmici Inferiori un processo di sviluppo della comprensione del Suo ambiente, della stessa natura di quello dell’uomo nei tre mondi. (TFC, 295).
 
La Tabella mostra che a una Catena Planetaria (di Sette Globi) di un Logos Planetario corrisponde uno Schema Planetario (di Sette Catene) di un Logos Solare, e in una spirale maggiore corrisponde un Sistema Solare (di Sette Schemi Planetari) di un Logos Cosmico, e in una spirale ancora maggiore corrisponde un Sistema Cosmico (di Sette Sistemi Solari).
 
L’insieme di Sette Sistemi Solari cui il nostro appartiene, sono i Sette Centri di energia del Logos Cosmico. I Sette Sistemi Solari sono animati dalla settemplice energia cosmica dell’Essere che negli archivi della Gerarchia è designato come Colui Di Cui Nulla Si Può Dire, mediante il Signore di un Sistema Solare (Logos Solare), e in sequenza dall’Entità Cosmiche che chiamiamo Uomini Celesti dall’Entità solari che animano i gruppi, e mediante quella manifestazione centrale particolare che chiamiamo essere umano, fino alle piccole cellule del corpo dell’essere umano ed agli atomi che sono il materiale fondamentale di cui sono fatte tutte le forme di tutti i regni della natura (TFC, 409). La Vita del LOGOS COSMICO è la totalità delle energie unite e fuse dei Sette Sistemi Solari.
 
Il Maestro ci avvisa che si deve assolutamente tener presente che stiamo trattando della vita soggettiva e non della forma oggettiva e che, per esempio, consideriamo la sintesi dei principi o energie qualificanti, e non la sintesi delle forme. Il Sistema Solare, la forma oggettiva, non è il Logos Solare, ma solo un suo vestimento.
 
I Sette Sistemi Solari entro la Sfera del Logos Cosmico sono la corrispondenza superiore dei Sette Schemi Planetari entro la Sfera di un Logos Solare.
 
Sappiamo che il nostro Logos Solare opera tramite il suo Sistema Solare nel Settimo Piano Fisico Cosmico quello più denso. L'intero Sistema Solare posto sul Piano Fisico Cosmico non è da considerarsi, in un certo senso, il corpo fisico del Logos Cosmico?
 
Un Logos Solare consegue con la Volontà ciò che un Logos Planetario ottiene con la Saggezza o Buddhi, e l’uomo (nella sua minuscola scala) mediante il Manas. (TFC, 333).
 
L’Unico Raggio Cosmico permanente, il Secondo, è quello del nostro stesso Logos Solare; i sottoraggi di questo Raggio permeano tutto il sistema. Gli altri Sei Raggi Cosmici, che animano gli altri Sei Sistemi Solari, nel corpo di manifestazione del Logos Cosmico, influenzano il nostro Sistema Solare e si riflettono nei sottoraggi del nostro Raggio Logoico. Ruote dentro Ruote, Raggi dentro Raggi. A queste sei influenze cosmiche rispondono i nostri Uomini Celesti. Essi ne assorbono l’influsso, poiché sono dei centri del corpo logoico, lo trasmettono attraverso i Loro Schemi Planetari, lo fanno circolare attraverso i propri centri (Catene) e lo trasmettono ad altri Schemi colorandolo con la propria colorazione particolare, e qualificandolo con il loro tono o nota particolare.
 
Il Maestro D.K. (TFC, 1182) ci dice che l’energia, che colpisce la sfera solare e di qui è distribuita a tutte le parti all’intero sistema, emana da tre centri cosmici:
 
a.  dalla settemplice Orsa Maggiore,
b.  dal sole Sirio
c.  dalle Pleiadi.
     
In termini di elettricità cosmica questo triangolo esprime le seguenti polarità
 
  • URSA MAJOR (+)  Atmico Cosmico     PADRE   VOLONTÀ
  • PLEIADI        (ꟷ)   Buddhico Cosmico  MADRE  INTELLIGENZA ATTIVA
  • SIRIO        (+/ꟷ)   Manas Cosmico      FIGLIO   AMORE SAGGEZZA     
      

                                                      
Figura 2. Polarità nei Piani Cosmici Ursa Major Pleiadi e Sirio  
Questa relazione sottintende o vela il fatto che Sirio rappresenta e sintetizza tutti i Sette Sistemi Solari? Come vi è un Saturno inferiore e un Saturno superiore, così vi è un Sirio Sole e un Sistema stellare Sirio. In questo triangolo Sirio occupa una posizione simile a quella  del gruppo delle stelle dell’Orsa Minore. Ci possiamo chiedere esistono relazioni simili per gli altri Sei Sistemi Solari del nostro Sistema Cosmico? I sutra di Param Shiva della relazione tra tre Stelle Dubhe, Taygeta e Sirio.
 
Nei Trattati citati della Cosmologia esoterica, i cosiddetti Sette Sistemi solari sottendono o stanno per le Loro corrispondenti Sette Costellazioni o corpo di espressione di altrettanti Logoi Cosmici, ovvero di quei Sette Centri del Grande Logos Cosmico (Supercosmico), di cui il Logos di Sirio è uno; a volte, parallelamente, indicano Sette Logoi Solari, soggettivi o oggettivi, all’interno della sfera del Logos Cosmico di Sirio, alla quale il nostro Logos Solare appartiene, in rotazione o precessione comune attorno alla stella Alcione delle Pleiadi (commento del gruppo italiano TPS).
 
  1. L’occhio del Padre: che reca luce dall’Orsa Maggiore.
  2. L’occhio del Figlio: che reca luce da Sirio.
  3. L’occhio della Madre: che reca luce dalle Pleiadi.
     
Secondo quanto riportato nel libro “Il segreto dell’astrologia secondo i Sutra di Param Shiva”, che dicono qualcosa in più rispetto al Trattato sul Fuoco Cosmico, la Quinta stella delle Pleiadi Taygeta una delle Sette Madri di conosciuta in sanscrito col nome di Indrani, che rappresenta il Quinto Principio Negativo (-) della coscienza mentale si unì con la Quinta stella dell’Ursa Major Kratu Rishi, o Dubhe la stella del Puntatore Dubhe, uno dei Sette Rishi o Padri, che rappresenta il Quinto Principio positivo (+) della coscienza mentale. Il Quinto Raggio rappresenta il Quinto Raggio Cosmico della Mente Concreta e della Scienza. Il Figlio di queste due stelle è anch’esso una stella ed e Sirio [B, A e C] nell’astronomia vedica è il cacciatore di cervi Mrigavyadha, e pertanto dovrebbe vibrare sul Quinto Raggio, quello della Scienza con energia elettrica cosmica intermedia (+/-).
 
 
Figura 3. Triangolo Elettrico stelle Sirio Taygeta Dubhe
Le sette stelle dell’Orsa Minore (+/-) sono figlie delle Sette stelle dell’Orsa Maggiore (+) e delle sette Pleiadi (-). Sirio dimora sul Manas Cosmico come l’Orsa Minore, ma ed è cosmicamente il figlio di una Pleiade e di un Rishi. Sirio è dunque collegato al Piccolo Carro, Ursa Minor, entrambi dimorano sul Piano Mentale Cosmico, origine del Manas.
 
Fino a quando non si sa quale Logos cosmico riconosce il nostro Logos solare come centro in Il suo corpo, e quali altri sei sistemi sono affiliati al nostro, non sarà Possibile toccare lo stadio sistemico dello sviluppo manasico. (TFC, 402).
 
Il Maestro D.K. parla di altri Sei “ Sistemi ” affiliati al nostro. Riconoscere quali altri Sei Sistemi sono affiliati al nostro è una sfida. Il Logos Cosmico che abbraccia questi sette come chakra principali potrebbe essere chiamato il Logos Siriano. nella sezione precedente D.K. parla di altri sei "sistemi" affiliati al nostro. Questo sembra ragionevole. Altrove parla di altre sei "costellazioni" associate al nostro sistema solare, ma poi, molto dipende da cosa si intende col termine "sistema solare (Compagnia del Fuoco Cosmico (makara.us)
 
Il nostro sistema solare è di Quarto Ordine. Anche i Sette Sistemi Solari di cui il Nostro è Uno sono intimamente correlati al numero quattro in quanto sono correlati sia al Toro che allo Scorpione, che sono due dei tre distributori di costellazioni del Quarto Raggio (cfr. EA 50).
 
Quindi, in effetti, il Quarto Raggio (come qualità distintiva di Colui Di Cui Non Si Può Dire Nulla - un grande Essere che si esprime attraverso Sette "Sistemi Solari" - qualunque cosa si intenda con la parola "sistema") non è affatto suggerito.
 
Inoltre, si può dimostrare che il sistema di costellazioni chiamato i Sette Sistemi Solari di cui il Nostro è Uno e di cui il nostro Logos Solare fa parte, ha molto a che fare con il Quarto Raggio e, data la natura astrale o Kama - Manasica delle sue due stelle principali ipotizzate - Sirio e il nostro Sole - deve essere connesso con il desiderio e il centro del plesso solare di un Logos supercosmico, e non con i chakra attraverso i quali si esprimono i raggi tre, sette o uno. Sirius, si scopre, non è solo da associare al Manas Cosmico, ma anche al Kama - Manas Cosmico.
 
Il Maestro D.K. in Astrologia Esoterica ci dice che le sette stelle dell’Orsa Maggiore sono in complesso rapporto con quelle dell’Orsa Minore e con le Pleiadi e che esse sono i tre aspetti della Monade, Assoluta e indescrivibile, Causa ineffabile del gruppo di Sette Sistemi Solari, uno dei quali è il nostro. Questi tre gruppi di sette stelle rappresentano l’Atma, il Buddhi e il Manas del nostro Logos Cosmico. Del gruppo di stelle dell’Orsa Minore il Maestro tace, gli unici riferimenti sono alla stella polare considerata la stella di direzione, di riorientamento.
 
Il Maestro D.K. accenna che i Sette Sistemi Solari, sono connessi con le costellazioni dell’Orsa Maggiore, delle Pleiadi e in particolare al sistema solare Sirio. Possiamo visualizzare il bipolo cosmico stellare del nostro Logos Cosmico nelle sette stelle della costellazione Ursa Major a polarità Positiva, e nelle sette stelle della costellazione delle Pleiadi a Polarità Negativa. Il nostro cosmo con i suoi Sette Sistemi Solari, nasce dal matrimonio dei Sette Rishi, le stelle di Ursa Major, con le Sette Sorelle, le stelle Pleiadi.
 
Le tre costellazioni settenarie dell’Orsa Maggiore, Orsa Minore e Pleiadi, sono i tre aspetti di quella Monade, assoluta e indescrivibile, Causa ineffabile del gruppo di Sette Sistemi Solari, uno dei quali è il nostro.
 
A proposito delle influenze dei Sette Sistemi Solari, accenno (di più non posso fare) che essi sono astrologicamente connessi con le costellazioni dell’Orsa Maggiore, delle Pleiadi e di Sirio. Il loro rapporto è molto stretto, ma poiché si tratta di un effetto trasmesso, non se ne possono ancora rilevare conseguenze apprezzabili sull’umanità e sugli altri regni della natura. Anche l’influsso di quelle tre grandi costellazioni non può essere notato dall’uomo singolo finché non sia cosciente della vibrazione monadica, dopo la terza iniziazione. (AE, 29).
 
Il Maestro D.K. accenna che i Sette Sistemi Solari, sono connessi con le costellazioni dell’Orsa Maggiore, delle Pleiadi e in particolare al sistema di Sirio.

Sette Sistemi solari è la definizione usata dal Maestro Tibetano per indicare i Fuochi o Soli principali di Sette relative Costellazioni: Sirio è tale, ad esempio, e al di là della sua appartenenza alla costellazione del Cane Maggiore, è in sé una costellazione, essendo formato da almeno due soli, Sirio A e Sirio B. Inoltre, in alcuni passi, anche il nostro Sistema solare viene definito come Costellazione, facendo intuire che sistema o costellazione possono essere termini intercambiabili, e indicare il corpo di espressione o di un Logos solare o di un Logos cosmico. Dopo tutto, anche la Galassia può essere definita come una Costellazione di sistemi stellari. Infine i Sette Sistemi Solari sono elettricamente polarizzati, due terne ad elettricità negativa, due a elettricità positiva e una sintetizzante positiva e negativa, complessivamente neutra.  
 
Figura 4. La Tetractis dei Sistemi Solari del nostro Logos Cosmico
 
I Dieci dell’Universo Arûpa (Stanza di Dzyan, IV, 5) si possono visualizzare a Triangolo formando così una Tetractis Pitagorica. H.P. Blavatsky afferma che: “I Dieci Punti inscritti nel Triangolo Pitagorico, la Tetractis, valgono tutte le teogonie e le angelologie che siano mai uscite da un cervello teologico.
 
Vorrei infine precisare — ma forse non ce n’è bisogno — che Sirio, l’Orsa Maggiore e le Pleiadi agiscono tramite le dodici costellazioni, riversando in particolare i loro influssi attraverso nove di esse, ma queste costellazioni maggiori non fanno parte dello zodiaco che ci riguarda. Assieme al gruppo di sette sistemi solari cui il nostro appartiene, compongono le dieci costellazioni connesse a uno zodiaco ancora più grande, non condizionato dal significato numerologico del dodici. Ecco perché il Dieci è considerato simbolo di perfezione. Su questo argomento alcuni studenti meno preparati (in astrologia) hanno le idee confuse. (AE, 112).
 
Ebbene, nell’Insegnamento si accenna ad uno Zodiaco cosmico a 10 Costellazioni, superiore a quello solare a 12 Segni, composto dalle 3 “intime costellazioni” Orsa Maggiore, Sirio, Pleiadi e da Sette Sistemi solari.
 
I Sette Sistemi Solari sono elettricamente polarizzati, due terne ad elettricità negativa, due a elettricità positiva e una sintetizzante positiva e negativa, complessivamente neutra.
I TRE E I SETTE CENTRI DEL LOGOS COSMICO
 
L’insieme di sette sistemi solari cui il nostro appartiene sono a loro volta i sette centri di energia di Colui che altrove ho indicato come Quello Di Cui Nulla Si Può Dire. Molto è scritto nei testi di esoterismo che l’astrologo comune ignora profondamente. È indispensabile ch’egli impari a pensare in termini di insiemi maggiori e sia più attento alle Fonti di emissione e alle Cause eterne che agli effetti che esse inducono su quella creatura effimera che è l’uomo durante la temporanea esistenza che conduce su un pianeta senza alcuna importanza. Ciò facendo scoprirà da sé i segni della divinità essenziale dell’uomo, insita nella capacità infinita della sua coscienza quando è illuminata dall’anima, e nella potestà di proiettare il proprio pensiero nella coscienza di quelle Vite multiformi di cui è costretto a subire i “moti energetici”, dal momento che la sua piccola quota di energia è parte integrante della Loro. (AE, 12).
 
Come i centri d’energia del Logos Solare hanno la forma di ampi Loti o Ruote Planetarie nel cui centro sta nascosta la Vita centrale cosmica che noi chiamiamo Logos Planetario, così i centri del Logos Cosmico hanno la forma di Loti di Sistemi Solari nel cui centri vi è un Logos Solare. Questi centri hanno la loro sorgente sui livelli Buddhici Cosmici. La stimolazione magnetica coinvolge quasi certamente le Pleiadi, un sistema stellare che ha la sua focalizzazione sul Piano Buddhico Cosmico.
 
I centri sono chiamati chakra o ruote perché ruotano, questa della rotazione è una legge fondamentale dell’universo, anche i Sette Piani del sistema solare percorrono la loro orbita circolare roteando su sé stessi. Abbiamo tre livelli di Sette Centri, sia per l’Uomo fisico che per l’Uomo Cosmico:
 
  • Superiori riferiti alla testa,
  • inferiori riferiti alla colonna spinale,
  • fisici riferiti alle ghiandole che corrispondono ai chakra.
     
Ricordate che la vivificazione di un centro comporta sempre la vivificazione della sua controparte nella testa, fino a quando i sette centri nel corpo e i sette centri nella testa ruotano all’unisono (TMB, 363). Nella testa vi sono sette centri (tre maggiori e quattro minori) che corrispondono direttamente ai centri del corpo. Essi ne sono la sintesi e quando il loro centro corrispondente viene stimolato, acquistano altrettanto potere rotatorio. (Lettere Meditazione Occulta, 74).
 
Ciascuno dei chakra usuali ha una corrispondenza con il centro della testa, o all'interno della testa. Ci viene detto, la milza ha una corrispondenza all'interno della testa ristabilimento dell’armonia tra le coppie di opposti (utile nella guarigione).
 
Proprio come la Monade ritorna a uno dei sette centri sul piano monadico (cfr. una corrispondenza superiore in Tabella V, 344), così l'energia dei centri minori è diretta verso l'alto, verso i sette centri maggiori superiori nella testa.
 
Ci sono molti misteri che circondano la natura e la posizione dei sette maggiori centri della testa — sia per un uomo, un Logos Planetario,  un Logos Solare, un Logos Cosmico. M. D. Robbins (makara.us) nel commento ai Sette centri Maggiori della testa, fa riferimento alla Regola VIII per i postulanti, citata tre volte dal Maestro in “Iniziazione Umana e solare” (200-201), in Raggi e Iniziazioni (RI, 22), e Trattato di Magia Bianca (TMB, 363).  
 
Quando il discepolo si avvicina al Portale, i Sette Maggiori devono risvegliarsi e provocare la risposta dai Sette Minori sul doppio circolo. Regola VIII.
 
In “Iniziazione Umana e solare”, il Maestro commentando la regola VIII spiega il collegamento dei Sette Maggiori con i Sette Centri della testa.
 
L’aspirante all’iniziazione deve sviluppare in qualche misura la vibrazione dei sette centri della testa, accrescendo in tal modo l’attività vibratoria dei sette centri del corpo eterico; la reciproca vibrazione influenzerà anche i sette centri fisici, inevitabilmente stimolati quando quelli eterici si avvicinano alla loro vibrazione massima. A questo proposito basti accennare che quando i sette centri della testa corrispondono ai sette centri seguenti:
 
  1. la testa considerata come un’unità,
  2. il cuore,
  3. la gola,
  4. l plesso solare,
  5. la base della colonna vertebrale,
  6. la milza,
  7. gli organi della generazione.
             
Ciò produrrà risultati negli organi fisici con cui l'uomo funziona sul piano fisico… sviluppando il dominio esercitato dal Dio interiore, il quale opera usando il centro della testa da cui controlla tutti gli altri. (Iniziazione Umana e Solare, 200-201).
 
In un altro testo il Maestro a proposito della Regola VIII, spiega che i sette centri superiori della testa sono collegati ai sette centri  eterici e a loro volta alle sette controparti fisiche.
 
Il secondo stadio è quello in cui l’energia dei sei centri inferiori: della gola, del cuore, del plesso solare, della milza, degli organi della generazione, alla base della spina dorsale, è trasferita, nel debito ordine secondo il Raggio e sottoraggio dell’individuo, ai loro corrispondenti nel centro della testa.
 
Questi sette centri della testa sono il riflesso nel microcosmo delle “dimore preparate nei cieli” che ricevono la settemplice energia della Monade. Sono le dimore preparate dall’energia inferiore, che devono ricevere “l’anima, o energia psichica superiore” (TFC, 865).
 
[I sette centri della testa] Sono le dimore preparate dall’energia inferiore, che devono ricevere l’anima, o energia psichica superiore. Sembra che i sette centri all'interno del centro della testa ricevano l'energia psichica superiore ancor più di quanto ricevano l'energia monadica. Forse questi centri della testa sono stimolati (quindi "preparati") dall'ascesa dell'energia dal basso.
 
Tutto quel che resta da fare poi è di centralizzarli, di produrre la necessaria interazione geometrica fra i sette centri della testa, e quindi concentrarli tutti, prima della liberazione finale, nel centro più alto. (TFC, 886). I sette centri della testa devono essere attivati, tramite l'interazione geometrica, due terne e centro di sintesi. La messa a fuoco dei sette centri della testa prima della liberazione finale si ottiene per mezzo della necessaria attivazione del “centro più alto di tutti”, presumibilmente il centro della corona.
 
Il centro della testa - un sette esoterico ed un tre exoterico (1050). Conosciamo i tre exoterici della testa, se non altro ci viene dato un resoconto exoterico della loro natura. Ci sono dei “sette maggiori” che devono risvegliarsi “quando ci si avvicina alla porta”.
 
Questi sette centri della testa corrispondono ai Sette Rishi dell'Orsa Maggiore, i prototipi dei sette Uomini Celesti, e i centri si riferiscono all'energia degli stessi sette Uomini Celesti. I Sette Rishi dell'Orsa Maggiore sono l’espressione dei  Sette Raggi il complesso della Coscienza divina, della Mente universale.
 
Simbolicamente si possono considerare come costituenti il cervello del divino Uomo Celeste. Corrispondono ai ventricoli cerebrali, ai sette centri del cervello, ai sette centri di forza, e alle sette ghiandole principali che determinano la qualità del corpo fisico  (Trattato Sette Raggi I, 59).
 
Va ricordato anche che tutti questi centri hanno le loro corrispondenze nella materia eterica che si trova nella regione della testa e che è quando questi sette centri della testa vengono risvegliati che anche le loro controparti vengono risvegliate in modo sicuro. Questi sette centri della testa corrispondono nel microcosmo ai Sette Rishi dell'Orsa Maggiore, i prototipi dei sette Uomini Celesti, e i centri sopra enumerati si riferiscono all'energia degli stessi Sette Uomini Celesti. (LMO, 82).
 
Le sette stelle nella costellazione dell'Orsa Maggiore sono le corrispondenze ai sette centri della testa nel corpo di quell'Essere, più Grande del nostro Logos. (TFC, 182).
 
Questi sette centri della testa (i “Sette Maggiori”), si trovano tra il centro Ajna e il centro della Corona.
 
Per la legge di analogia, abbiamo un’informazione importante c’è un collegamento tra i Sette Rishi dell’Orsa Maggiore cioè i sette centri superiori del Logos Cosmico e i Sette Logoi Solari corrispondenti ai centri dei Sette sistemi Solari, e infine dai loro centri fisici.
 
I Sette Rishi dell'Orsa Maggiore, essendo in toto di natura di Primo Raggio, è molto più probabile che rappresentino una struttura collegata al centro della testa del nostro Colui Di Cui Non Si Può Dire Nulla. I seguenti riferimenti indicano questa corrispondenza.
 
Il Maestro D.K. sta parlando di un Essere che ha le costellazioni come chakra. Le stelle dell'Orsa Maggiore sono collegate ai sette principali centri della testa di Colui sul quale non si può dire nulla. (Commento di “Michael D. Robbins” sito http://makara.us/).
 
Il settemplice centro della testa trova a sua volta la sua espressione ultima nello splendore del duplice centro situato al sommo della testa e che la circonda. Al di sopra delle costellazioni suddette vi è ancora un altro centro cosmico. Il suo nome è uno dei segreti dell’iniziazione finale, la settima. (TFC, 183).
 
Cosmicamente considerato, questo «splendido duplice centro» include necessariamente le dodici costellazioni zodiacali (960+12). Il più grande centro della testa è duplice. Le Pleiadi nel loro insieme sarebbero la totalità del centro della testa (con le costellazioni zodiacali come i dodici petali del centro principale della testa a dodici petali)
 
Che cosa possa essere un tale Essere Cosmico, un Super OAWNMBS, non ne abbiamo idea, ma si può presumere che i suoi centri sarebbero ammassi stellari o aggregazioni di molte costellazioni.
 
Il nostro Sistema Solare forma, con le Pleiadi ed una stella dell’Orsa Maggiore, un triangolo cosmico o aggregato di tre centri nel corpo di COLUI DEL QUALE NULLA SI PUÒ DIRE (TFC, 182).
 
Le Pleiadi rappresenterebbero il centro della corona di quel Grande Essere, Colui Di Cui Non Si Può Dire Nulla.
 
Una delle stelle dell'Orsa Maggiore sarebbe probabilmente quella stella all'interno dei sette centri della testa (i “Sette Maggiori”) dell'OAWNMBS correlata al centro del cuore.
 
Il nostro sistema solare rappresenterebbe il centro del cuore all'interno dei "Sette Minori". È possibile, tuttavia, che una delle stelle nell'Orsa Maggiore e un'altra stella nelle Pleiadi siano più strettamente correlate al nostro particolare Logos Solare.
 
C'è un riferimento nell'insegnamento in cui una delle stelle dell'Orsa Maggiore e una delle stelle delle Pleiadi sono viste in relazione alla nostra Terra. Questa relazione è, per quanto riguarda la nostra Terra, la fonte del male cosmico. (TFC, 990).
 
Stando così le cose, è probabilmente meglio considerare i Tre Esseri (l'Orsa Maggiore, le Pleiadi e il nostro Sistema Solare) nella loro interezza come rappresentanti tre diversi livelli nella gerarchia dei chakra di Colui Sul Quale Non Si Può Dire Nulla (OAWNMBS):
 
  • Il loto dai mille petali dell’ OAWNMBS .
  • Un centro della testa all'interno della testa dell'OAWNMBS, quindi all'interno dei "Grandi Sette" o Sette Maggiori.
  • Un chakra (il chakra del cuore) all'interno di uno dei chakra dell'OAWNMBS, quindi un chakra all'interno di un chakra che si trova all'interno dei “Sette Minori”.
     
Le sette stelle della costellazione dell’Orsa Maggiore corrispondono ai sette centri del corpo di quell’Essere maggiore del nostro Logos.  (TFC, 183).
 
Le stelle dell'Orsa Maggiore sono collegate ai sette principali centri della testa di Colui sul quale non si può dire nulla. Questi sette corrispondono ai “Sette maggiori” nell'essere umano (vedi la Regola VIII per i postulanti).
 
Ci vien detto che perfino al Dhyan Chohan liberato, il mistero di ciò che sta al di là del proprio anello invalicabile è celato. Certe influenze gli indicano e certe linee di forza gli dimostrano il fatto che alcune costellazioni sono legate al suo sistema in intima unione ne sono in qualche modo associati al Sistema Solare, ma per ora Egli non ne conosce la funzione, né conosce la natura delle altre costellazioni. (TFC 1085).
 
Sappiamo che l’Orsa Maggiore, le Pleiadi, Draco o Il Dragone si inserisce sinuoso fra le due Orse e con la testa sfiora la Lira ed Ercole.
 
Il Drago è strettamente connesso alle Orse, i Carri della Vita: “Il Serpente dalle sette teste ha molteplici significati negli insegnamenti arcani. È il Drago dalle sette teste, e ciascuna delle sue teste è una stella dell’Orsa Minore”. (TPS, l’Ordine di Orione).
 
Chi sono questi “Dhyan Chohan liberati”? Noi non siamo Dhyan, e quindi qualsiasi cosa possiamo pontificare su ciò che sta al di là del nostro "anello solare invalicabile" è pura follia, sebbene affascinante. Queste sono le costellazioni che ci sono familiari quando pensiamo ai "Membri" (come chakra e principi) del nostro "Colui di cui non si può dire nulla". Il Maestro D.K. sembra dirci che anche il Dhyan Chohan liberato non conosce la funzione dell'Orsa Maggiore, delle Pleiadi e di Draco, e quindi, noi pensiamo di farlo? Pertanto le considerazioni sui centri cosmici o costellazioni vorticanti sono solamente ipotesi che servono a sviluppare l’intuizione.
 
Inoltre, due altri Sistemi, quando sono associati al Sistema Solare ed alle Pleiadi, formano un quaternario inferiore che viene alla fine sintetizzato nei sette centri della testa in modo molto simile a quanto avviene nell’essere umano dopo la quarta iniziazione .
 
A.     La base della spina dorsale.
B.     Il plesso solare.
C.     Il cuore.
D.     La gola.  (TFC, 183).
       
La parola “sistemi” è sfuggente e ambigua, il Maestro vela le parole. Non sappiamo se si riferisca specificamente ai sistemi solari o alle costellazioni. Il quaternario elencato non è un quaternario inferiore. Ci sono cinque centri che si correlano con i Cinque Piani Sistemici (o cinque corpi) di un'entità.
 
  1. Base della Spina Dorsale, il Piano Eterico
  2. Plesso Solare, il Piano Astrale
  3. Centro della Gola, il Piano Mentale
  4. Centro del Cuore, il Piano Buddhico
  5. Come indicato precedentemente, il Loto dai Mille Petali corrisponde al Piano Atmico
         
Quindi, quando consideriamo gli altri due sistemi, potremmo cercare o sistemi solari o sistemi di costellazioni. Gli altri Due Sistemi Solari che sono stati ipotizzati dal gruppo “makara.us”, come i Sistemi di Fomalhaut e Vega. Fomalhaut è una stella bianca di sequenza principale, simile a Sirio e Vega, distante 25 anni luce situata nella costellazione del Pesce Australe. È considerata una delle quattro stelle regali guardiane del cielo, perché marcano i due solstizi e i due equinozi; le altre tre sono Aldebaran, Regolo e Antares. Vega è la stella più brillante della costellazione della Lira, la seconda più luminosa nell'emisfero celeste boreale, dopo Arturo, anch’essa posta a una distanza di 25 anni luce. Entrambe poste entro un raggio di 30 anni luce dal nostro sistema solare.
 
Che cosa possa essere un tale Essere non ne abbiamo idea, ma si può presumere che i suoi centri sarebbero ammassi stellari o aggregazioni di molte costellazioni. Ci sarebbe richiesto uno studio approfondito dell'astronomia se avessimo anche solo un'idea di possibili candidati per questo Super OAWNMBS, un Parabrahman Cosmico. Lo studio degli OAWNMBS ci porta al Piano Monadico Cosmico. Lo studio del Super-Essere qui accennato ci porta al Piano Adi o Logoico Cosmico.
 
L’Orsa Maggiore rappresenta il Primo aspetto, il Padre, ed è posizionata sul Piano Atmico Cosmico. I Sistemi Solari dei Sette Rishi (Sapt Rishi Mandal), o stelle dell’Orsa Maggiore esistenti sul Piano Atmico Cosmico corrispondono ai Sette Centri della testa del Logos Cosmico e ad un unico centro, un settuplice Centro nella Testa il Loto Coronale detto dai mille petali composto con 960 petali esterni e un Cuore centrale di 12 petali.
 
Quando il Maestro  D.K. parla delle Pleiadi, cosa intende - la totalità di quel grande ammasso di centinaia di stelle, o solo le sette stelle - le Sette Sorelle? Le Pleiadi (nella loro interezza) possono essere considerate il fulcro della ruota cosmica locale e il veicolo principale per Colui di cui non si può dire nulla (quel Signore Cosmico locale che ha costellazioni per i suoi chakra).
 
Ognuna di queste grandi vite (I Raja Deva dei Piani, che incarnano energia devica del primo grado) emana in primo luogo dal Sole Centrale Spirituale, e quindi da una delle Tre Costellazioni Maggiori. (TFC, 920).
 
I chakra sono devici. Da dove giungono queste Sette Grandi Vite? Primo, come emanazione del “Sole Spirituale Centrale”, da una prospettiva, l'aspetto monadico del nostro Logos Solare e più in alto dal Logos Cosmico. In secondo luogo, da una delle Tre Costellazioni Maggiori, l'Orsa Maggiore, le Pleiadi e dobbiamo decidere se usare Sirio o l'Orsa Minore.  
 
Il Sole Spirituale Centrale sarà il punto centrale del nostro intero cosmo locale, si troverà nelle Pleiadi e non sarà affatto direttamente correlato al nostro Logos Solare. in secondo luogo un’emanazione all'interno del sistema del Sole Spirituale Centrale, poiché l'Orsa Maggiore, Sirio (e il suo sistema) e le Sette Pleiadi possono tutti essere visti come chakra o centri all'interno del sistema del Sole Spirituale Centrale (il mozzo della ruota del nostro cosmo locale attraverso il quale si esprime “Colui di cui non si può dire nulla”).
 
Fondamentalmente sono anche emanazioni, in terzo luogo, di una delle Sette stelle dell’Orsa Maggiore. (TFC, 920). Dal modo in cui sono elencati, sembra più certo che il Sole Spirituale Centrale debba essere situato all'interno delle Pleiadi o come le Pleiadi nel loro insieme, piuttosto che considerarlo (in questo contesto) come la natura monadica del Logos Solare. La Monade è, tuttavia, legittimamente chiamata Sole Spirituale Centrale se prendiamo una prospettiva sistemica solare e cosmica.
 
  1. La prima istanza abbraccia l'intero sistema di "Colui di cui non si può dire nulla", Logos Cosmico.
  2. La seconda istanza parla di punti emanativi come dei chakra della costellazione all'interno di "Colui di cui non si può dire nulla" - l'Orsa Maggiore, le Pleiadi e Sirio (cioè il sistema Siriano) o l'Orsa Minore - la corrispondenza superiore di Sirio.
  3. La terza istanza parla di stelle o chakra specifici all'interno di uno dei chakra della costellazione all'interno di "Colui di cui non si può dire nulla". Ogni stella principale dell'Orsa Maggiore è un chakra "solare" maggiore in quel chakra della costellazione principale noto come l'Orsa Maggiore.
     
Senza l'impulso trasmissivo che emana dal Sole Spirituale Centrale, Dalle Tre Grandi Costellazioni e dalle Sette stelle dell'Orsa Maggiore, il nostro Sistema Solare non avrebbe preso forma.
 
L'energia di questi gruppi passa attraverso il sole fisico (TFC, 921). Il nostro sole o un sole nei "sette sistemi solari di cui il nostro è uno".
 
Le Pleiadi potrebbero rappresentare il "Mozzo della Ruota" di "Colui di cui non si può dire nulla". Le Pleiadi rappresenterebbero il centro della corona di quel Grande Essere. Se sta considerando la totalità delle Pleiadi, allora sta parlando dell'intero “Sole Spirituale Centrale” cosmicamente considerato. In questo caso:
 
  • Le Pleiadi rappresenterebbero il centro della corona di quel Grande Essere, Colui Di Cui Non Si Può Dire Nulla.
  • Una delle stelle dell'Orsa Maggiore sarebbe probabilmente quella stella all'interno dei sette centri della testa (i “Sette Maggiori”) dell'OAWNMBS abbreviazione di Colui Di Cui Non Si Può Dire Nulla correlata al centro del cuore.
   
È possibile, tuttavia, che una delle stelle nell'Orsa Maggiore e un'altra stella nelle Pleiadi siano più strettamente correlate al nostro particolare Logos Solare. In ogni caso, il nostro Logos Solare e il suo Sistema Solare sono come un chakra del cuore in un grande Essere, uno di quelli di cui non si può dire nulla. Il nostro Sistema Solare nasce dal matrimonio elettrico cosmico di una Pleiade con una Stella dell’Orsa Maggiore?
 
4. Il nostro sistema solare rappresenterebbe il centro del cuore all'interno dei "Sette Minori".
 
Ognuno di noi, nel corso dell’evoluzione, fa parte di uno degli Uomini Celesti i Quali formano i sette centri di quel più Grande Uomo Celeste che è il Logos Solare. Tuttavia, pur essendo immersi e compresi nel tutto, non perdiamo la nostra identità, ma restiamo sempre delle unità di coscienza separate, sebbene siamo uno con tutto ciò che vive ed esiste. In modo analogo il nostro Logos non perde la sua identità pur facendo parte della coscienza del Logos di Sirio. A sua volta il Logos di Sirio è uno dei Sette Grandi Uomini Celesti che sono i centri del corpo di COLUI DEL QUALE NULLA SI PUÓ DIRE, il Logos Cosmico (TFC 572).
 
Vi è un dunque rapporto tra il Sistema Solare di Siro e il nostro Sistema Solare Martanda Surya dal nome della divinità solare indù. Significa che il nostro Logos Solare, insieme al Logos che si esprime attraverso la stella Sirio, sono entrambi membri dello stesso Logos Cosmico  in cui Essi sono come chakra.
 
Ci viene suggerito che nel nostro Sistema Cosmico, Sirio rappresenta il secondo aspetto quello dell’Anima, mentre il Logos del nostro Sistema Solare rappresenta il terzo aspetto, la personalità di un Essere ancora più grande che rappresenta il Primo aspetto monadico.
 
Con questo brano è necessaria la massima cautela interpretativa. Vi è una differenza dovuta ad un velamento tra Il Logos di Sirio e il Sistema di Sirio. Il problema maggiore riguarda il Nome da attribuire al Signore dei Sette Sistemi Solari di cui il Nostro è Uno. Dobbiamo chiamare questo Signore il "Logos siriano", poiché Sirio potrebbe essere la stella più importante all'interno di questa costellazione? Se chiamiamo il Signore dei Sette Sistemi il "Logos Siriano", dobbiamo differenziarlo dal Logos della stella Sirio (che sarebbe solo un chakra all'interno del "Logos siriano"). Il nostro Logos Solare è un Grande Uomo Celeste, e così il Logos Siriano e il nostro Logos sono entrambi centri è l'Essere che in questo riferimento è chiamato UNO DI CUI SI PUÒ DIRE NIENTE. Esiste anche la possibilità, che con il termine “Logos siriano” (distinto dal “Logos di Sirio”) si intenda quel Logos Cosmico nel quale fa parte il Logos della stella Sirio. In questo caso, COLUI DEL QUALE NIENTE SI PUÒ DIRE sarebbe un Logos Super-Cosmico che avrebbe Logoi Cosmici per i suoi chakra (commento di  Michael D. Robbins).
 
  • Il centro nel corpo cosmico di COLUI DEL QUALE NULLA SI PUÒ DIRE, del quale il nostro Logos Solare incarna la forza, è il centro del cuore. Qui si ha una delle chiavi del mistero dell’elettricità. (TFC, 511).
 
C'è una grande nebbia che circonda le parole "Colui di cui non si può dire nulla". È un titolo che può essere utilizzato per denotare un numero di entità. In questo caso si ipotizza che le parole si riferiscano a un Logos cosmico, in cui i Logoi solari sono come chakra.
 
Il nostro Logos Solare ci dice il Maestro D.K. è il centro del cuore (il quarto chakra) del Logos Cosmico. Il Logos Cosmico si esprime attraverso Sette Logoi Solari i cui corpi sono sette centri cosmici di energia tra i quali si presume vi è il nostro.
 
Il nostro Logos Solare, insieme al Logos che si esprime attraverso la stella Sirio, sono entrambi membri dello stesso Logos Cosmico — un Logos in cui Essi sono come chakra. Ciò significherebbe che il nostro Logos insieme al sistema del Logos Siriano fanno parte di un sistema ancora più grande. C'è motivo di pensare che i Logoi Cosmici siano focalizzati sul Piano Buddhico Cosmico. Il fatto che il Logos Siriano (intendendo il Logos che si esprime principalmente attraverso la stella Sirio) sia sul Piano Mentale Cosmico lo distingue dal nostro Logos Solare che è focalizzato sul Piano Astrale Cosmico. Il nostro Logos e il Logos di Sirio possono fungere da chakra all'interno di un Logos cosmico, ma non per questo perdono la loro identità. Sirio è la sede cosmica della Mente Superiore, e Mahat (Mente Universale) viene in manifestazione nel nostro Sistema Solare attraverso il canale delle Pleiadi che dimorano sul Piano Buddhico Cosmico.
 
Il centro del cuore è, naturalmente, il Quarto chakra ed ha una particolare risonanza con il Piano Astrale Cosmico. Il nostro Logos Solare è polarizzato sul Piano Astrale Cosmico. Il fenomeno dell'elettricità si basa fondamentalmente sul bipolarismo. In effetti, questo è solitamente il modo in cui viene utilizzato questo titolo. Ci sono modi in cui si può ipotizzare che sia inevitabilmente correlato al Secondo Raggio e alla Legge di Attrazione. Senza una divisione in polarità positive e negative, ciò che chiamiamo elettricità non potrebbe esistere.
 
Al Suo attuale livello evolutivo (Secondo Sistema Solare Maggiore), il nostro Logos Solare veicola il Secondo Raggio, quale Centro del Cuore di uno dei Sette Logoi cosmici. Il Logos cosmico di Sirio, in particolare, funge da Angelo solare cosmico del nostro Logos solare di 2° Raggio.
 
La coscienza del sistema del Logos di Sirio è polarizzata (sul terzo sottopiano) nel Piano Mentale Cosmico, ed in un modo sottile per noi incomprensibile, il nostro Logos con il Suo sistema fa parte di un Logos ancora più grande. Questo non implica la perdita dell’identità, ma questo argomento è troppo astruso per potere essere espresso adeguatamente. (TFC, 571).
 
  • Il sistema delle Sette Pleiadi o Sapt Matrikas [Krittika Nakshatra] esistente nel Piano Buddhico Cosmico o di saggezza, rappresenta la Madre, il Terzo Aspetto  se limitate alle Sette Sorelle. Le Sette Sorelle possono essere viste in relazione al centro della gola cosmico [Vishuddha Chakra], nel corpo della nostra Entità cosmica è, che alla fine sintetizza tutti i Sistemi Solari inferiori esistenti nel quadrante inferiore di Quattro Piani cosmici dopo un lunghissimo tempo di evoluzione, il Quaternario Inferiore viene alla fine sintetizzato nei sette centri della testa.
 
Uno degli altri Sei Sistemi potrebbe essere la costellazione del Dragone (Drago) associato alla Kundalini Cosmica e al centro della base della spina dorsale, un Sistema solare/costellazione di 7° Raggio – il Drago, verso cui punta l’Asse polare dell’Eclittica, ossia la Volontà del Sole/Cuore.
 
Sappiamo anche che ogni chakra esprime in particolare un principio: il chakra del cuore esprime particolarmente Buddhi; il chakra della gola esprime particolarmente il Manas; il chakra della testa esprime particolarmente l'Atma.
 
Aldebaran nel Toro è l’occhio della rivelazione e possiamo ipotizzare che rappresenti il centro frontale o Ajna dell’Uomo Cosmico. Vashisht Vaid ci dice che il sistema solare Antares o Alpha Scorpio [Jyeshtha Nakshtra] esistente nel Piano Astrale cosmico nella costellazione dello Scorpione [Vrshchika Rashi], è una stella doppia supergigante rossa nella nostra galassia della Via Lattea, che rappresenta il centro sacrale o chakra Swadishthan nel suo corpo. L'antico nome greco Antares significa anti "Ares o anti" e Ares o Marte, opposta a Marte a causa della somiglianza della sua tonalità rossa con il pianeta Marte [Mangala], noto anche come il cuore della costellazione dello scorpione, che come Jyeshtha significa il "primogenito". Lo scrivente concorda  con le ipotesi formulata in “L’Ordine di Orione” dal gruppo TPS (The Planetary System).
 
  • Centro della Testa Coronale Sette Stelle Orsa Maggiore 1°R.
  • Centro frontale o Ajna nella costellazione del Toro tramite Aldebaran
  • Centro del Cuore Sistema solare di 2° R. il nostro Logos Solare, nella costellazione di Sirio.
  • Centro della gola le Pleiadi, qui considerate quale Sistema solare/costellazione di 3° R.
  • Centro del plesso solare Sistema solare di Betelgeuse 6° R.
  • Centro sacrale sistema solare di Antares costellazione di Scorpio.
  • Centro alla base della spina dorsale Sistema solare/costellazione di Drago, verso cui punta l’Asse polare dell’Eclittica 7° R. – ossia la Volontà del Sole/Cuore.
             
Al Suo attuale livello evolutivo (Secondo Sistema Solare), il nostro Logos Solare veicola il Secondo Raggio, quale Raggio dell’Anima, e quale Centro del Cuore di uno dei Sette Logoi Cosmici. Il Logos di Sirio, in particolare, funge da Angelo solare cosmico del nostro Logos solare di 2° Raggio.
 
Il centro nel corpo cosmico di COLUI DEL QUALE NULLA SI PUÒ DIRE, del quale il nostro Logos solare incarna la forza, è il centro del cuore. Qui si ha una delle chiavi del mistero dell’elettricità. (TFC, 511). Il centro del cuore è, naturalmente, il Quarto chakra ed ha una particolare risonanza con il Piano Astrale. Il nostro Logos Solare è polarizzato sul Piano Astrale Cosmico. Il fenomeno dell'elettricità si basa fondamentalmente sul bipolarismo. In effetti, questo è solitamente il modo in cui viene utilizzato questo titolo. Ci sono modi in cui si può ipotizzare che sia inevitabilmente correlato al Secondo Raggio e alla Legge di Attrazione. Senza una divisione in polarità positive e negative, ciò che chiamiamo elettricità non potrebbe esistere.
 
Al Suo attuale livello evolutivo (Secondo Sistema Solare), il nostro Logos solare veicola il Secondo Raggio, quale Centro del Cuore di uno dei Sette Logoi Cosmici (ogni Logos cosmico ha per Suoi Centri Sette Logoi solari, espressi da altrettanti Sistemi solari), attestati sul Piano Monadico Cosmico.
 
Questo spiega perché la forza che fluisce attraverso quel centro cosmico del cuore sia la forza principale che si trova nella manifestazione di un Logos Solare (TFC, 512). Il nostro Logos Solare è un centro del cuore cosmico. Poiché Egli è un centro del cuore, la forza che agisce attraverso di Lui è prevalentemente la forza o l'energia dell'Amore (Secondo Raggio).
 
Ora resta da stabilire il Raggio del nostro Logos Solare il cui Sistema è del Quarto ordine. Il nostro Sistema Solare sarebbe allora parte del quaternario logoico, e molto probabilmente governato dal Quarto Raggio, che potrebbe essere il raggio monadico del nostro Logos Solare, che si esprime come un cuore cosmico o quarto chakra cosmico.
 
Poiché il nostro Sistema Solare è uno del Quarto Ordine, solo Quattro Raggi lavoreranno attraverso di esso saranno sempre preminenti, gli altri Tre Raggi saranno sussidiari o minori. D'altronde, il nostro Logos Solare è anche nella sua Quarta Ronda Sistemica solare.
 
In sintesi, il Grande Uomo cosmico ORIONE produrrebbe la Sua manifestazione emanando, attraverso le Orse-Drago (testa-base) nel Cuore cosmico Sirio, un Raggio creativo, ritrasmesso dal Centro della Gola Pleiadi/Alcione e proiettato attraverso l’Occhio centrale Aldebaran/Taurus, porta e perno (con l’opposto Antares/Scorpio) verso il Piano dei Sette Sistemi solari, verso il Cuore solare. (TPS, L’Ordine di Orione).
 
Quel centro del corpo di COLUI DEL QUALE NULLA SI PUÒ DIRE che è la fonte della sensazione cosciente. Perciò sono vitalizzati dal plesso solare di quella grande Esistenza la cui vitalità che tutto abbraccia tiene il nostro Logos, insieme ad altri Logoi solari, nella sfera della Sua coscienza. Com’è ben noto, il plesso solare è il centro che sintetizza le reazioni e le qualità essenziali dei tre centri inferiori ... la fonte della particolare energia cosmica che fluisce verso il nostro sistema lungo questo Sentiero cosmico è quella del sole Betelgeuse. Però questo nome è uno schermo. (TFC, 1253).
 
Dal punto di vista occulto Betelgeuse è un Sistema del Secondo Ordine, così come il nostro Sistema Solare è del Quarto Ordine. Vi è quindi una relazione fra questi due numeri nel sistema e nel cosmo. Questo influsso raggiunge il nostro sistema attraverso il segno del Sagittario. Betelgeuse è nella costellazione di Orione. Sagittario e Orione sono entrambi cacciatori. Se Betelgeuse... è una stella del secondo ordine, possiamo collegarla al secondo centro maggiore: il centro del cuore? Potenti forze ed influssi provenienti dalle stelle Betelgeuse e Sirio. I discepoli anziani del nuovo gruppo dì servitori del mondo vi reagiscono in modo netto, ed esse stimolano il centro del cuore (Betelgeuse) e della testa (Sirio). (Trattato Sette Raggi, II, 721).
 
L’interesse risvegliato ultimamente nell’opinione pubblica dalla stella gigante Betelgeuse della costellazione di Orione, è dovuto al fatto che in questo momento particolare c’è stata un’interazione di forze tra il nostro minuscolo sistema e questo, gigantesco, ed una comunicazione tra le due Esistenze che li animano. (TFC, 1086).
 
Nell'area del plesso solare, la “cintura di Orione” di questo Grande Uomo Cosmico, sono state raffigurate tre stelle che mostrano i suoi desideri emotivi, che sono legati al Piano Astrale Cosmico. Orione è praticamente sull'equatore terrestre, che è simbolicamente il suo diaframma ... dove il plesso solare potrebbe essere situato.
 
Il gruppo TPS formula l’ipotesi che Orione possa essere il centro del Logos Super-Cosmico del plesso solare (il plesso solare ha 10 vibrazioni o petali, e la sua stella gigante Betelgeuse viene così indicata).
 
Così parimenti gli altri 6 Sistemi solari ricevono dall’Origine centrale nelle Pleiadi quella Luce della Vita emanata dall’Orsa Maggiore, e scissa in 7 Colori, quei 7 Raggi che attraverso ciascun prisma centrale (per noi Sole/Vulcano, il Taurus solare) si riverberano quali 7 Luminari sacri, e in ciascuno di questi quali 7 Centri planetari, e nel nostro Centro umano della Terra quali 7 tipi/razze umani, o in ogni sistema vivente e cosciente quali 7 centri eterici. TPS, l’Ordine di Orione.
 
Il Sistema (Solare) del Logos di Sirio è sul Piano Mentale Cosmico, e il fatto che il Logos di Sirio sia polarizzato sul Piano Mentale Cosmico, lo distingue dal nostro Logos Solare che è focalizzato sul Piano Astrale Cosmico.
 
Occorre ricordare sempre che la coscienza del Piano Mentale Cosmico è l’obiettivo da raggiungere del nostro Logos Solare, e che il Logos di Sirio è per il nostro Logos Solare ciò che l’Ego umano è per la personalità. (TFC, 592).
 
Sirio-Kama-Manas, il Piano Astrale Cosmico ed il Piano Astrale Sistemico, formano una catena strettamente intrecciata, e formano la linea di minor resistenza per l’afflusso di un tipo particolare di forza negativa (TFC, 624). Secondo Vashisht Vaid, il sistema solare di Sirio [Mrigvyadha] esistente nel Piano Mentale Cosmico rappresenta il plesso solare [Manipura chakra] nel corpo dell’Entità Cosmica che è il nostro Logos Cosmico.
 
Il termine Forza negativa è inteso come polarità elettrica negativa o “femminile”. Sirio nonostante tutta la sua associazione con Manas Cosmico è anche strettamente associato a Kama Manas e all'astralità, con l’emozione e il desiderio. Se il Sole o Sistema Siriano (Sirio inferiore) è il centro del plesso solare del nostro Logos Cosmico, possiamo comprendere la stretta associazione del Logos del Settuplice Sistema Siriano con kama-manas. Sirio Superiore è rappresentato dall’Orsa Minore. Quando si parla delle Tre Costellazioni Maggiori dobbiamo decidere se s’intende Sirio o l'Orsa Minore.
IL MISTERO DELLA KUNDALINI COSMICA
 
Contrariamente a quanto visto ora con il centro del cuore cosmico, e il centro basale con la costellazione del Drago, secondo Vashisht Vaid dal nostro scorre Sistema Solare verso l'alto la forza vitale che è la fonte della Kundalini latente nel corpo di questa entità cosmica. Il Nostro Sistema Solare si evolve nel Settimo Piano Cosmico, quello Fisico.
 
Bisogna anche tener presente che questi centri di base, nei quali sta nascosta Kundalini, si trovano nelle seguenti Esistenze quando funzionano in corpi fisici.
 
  1. Un Logos solare.
  2. Un Logos planetario.
  3. Le Entità che sono la totalità della coscienza che si esprime nei diversi regni della na-tura, che si manifestano in essi come l’uomo si manifesta nel corpo fisico.
  4. Il Signore di una catena.
  5. Il Signore di un globo.
  6. Certi Esseri che formano la vita di gruppi specifici. Essi sono esoterici, e la Loro fun-zione è un segreto dell’iniziazione.
  7. L’uomo.
  8. Gli animali.
               
Occorre anche notare che, nella manifestazione logoica, uno degli Schemi Planetari forma il centro del corpo logoico che è la sede di Kundalini. Questo schema, il cui nome non può per ora essere rivelato, è in gran parte affidato al dominio dei Deva. (TFC, 648).
 
Uno degli schemi planetari forma il centro nel corpo logoico che ospita Kundalini. Questa è un'affermazione davvero importante in quanto è razionalmente possibile associare più pianeti (non solo uno) alla base del centro della spina dorsale — sia che si parli della base del centro della spina dorsale di un essere umano o di un Logos Solare. Sappiamo sicuramente che il pianeta Terra è associato alla Kundalini. Mette infine in relazione il centro più basso alla base della spina dorsale con il centro più alto, il centro della testa. Questa è una corrispondenza con la relazione della Terra con il Sole. Pensaci bene. (AE, 25).
 
Un indizio sta nel fatto che la costellazione del Dragone ha con l'UNO più grande del nostro Logos lo stesso rapporto che ha il centro alla base della spina dorsale con un essere umano. Si tratta di stimolazione e vitalizzazione con conseguente coordinamento dei fuochi che si manifestano. (TCF 1204).
 
In questa quarta ronda, quindi, si può vedere perché il fuoco alla base della spina dorsale (osservandolo nel suo significato esoterico, e in connessione con il Logos, e il Logoi, e non solo in connessione con l'uomo) svolge un ruolo così dominante una parte nella stimolazione del Quaternario logoico, o del Suo Sé Inferiore. (TFC, 648).
 
L'importanza della base del centro della spina dorsale in relazione al nostro Logos Planetario e al nostro Logos Solare emerge quando ci rendiamo conto che entrambi stanno attraversando una sorta di quarta iniziazione.
 
Qui si trova il mistero del male presente, la fonte dell'angoscia presente e la base dell'esperienza planetaria. Il fuoco della Kundalini nel corpo logoico è al culmine della sua attività nello stimolare il Suo corpo fisico — i nostri tre piani sistemici inferiori — ei quattro petali di quel particolare centro stanno entrando in piena attività in questa quarta ronda. (TFC, 649).
 
Dobbiamo stare attenti a capire se D.K. sta parlando in relazione al Logos Solare, o anche in termini di Logos Planetario. Il Maestro D.K. mette in relazione l'attività della base logoica del centro della spina dorsale con il male e l'angoscia presenti. Sappiamo che questo male e questa angoscia esistono in abbondanza all'interno del nostro schema planetario. Possiamo ulteriormente dedurre che si tratta di una condizione sistemica generale ? Apprendiamo che il fuoco Kundalini del Logos Solare è attualmente al culmine della sua attività per quanto riguarda il corpo fisico denso del Logos Solare. Ciò coinvolge tutti e tre i piani sistemici inferiori, poiché il corpo fisico logoico si esprime su questi tre piani. Potremmo dire che lo schema della Terra ha un'intima connessione con il corpo fisico denso del Logos Solare, un corpo che non è un principio. All'interno dello schema terrestre, siamo gli eredi delle energie generate all'interno del precedente Sistema Solare. Così, sembra che ci sia il male (espresso con insolita intensità) sia sul nostro pianeta che all'interno del sistema solare (usando il nostro pianeta come luogo su e in cui il male può essere affrontato).
 
Non c'è dubbio che lo Schema della Terra sia correlato al numero quattro, ma anche quello del nostro Sole! Presumibilmente stiamo ancora parlando del Logos Solare. Ogni Schema Planetario ha i suoi fuochi kundalinici ei suoi dipartimenti della natura. Il Logos Solare è la somma di tutti i centri che si esprimono attraverso tutti gli Schemi Planetari e attraverso tutti i regni della natura.
 
  
I SISTEMI PASSATI E FUTURI DEL NOSTRO LOGOS SOLARE
 
Un Sistema Solare è la manifestazione della Vita e dell’Energia di una grande Esistenza Cosmica che, in mancanza di un termine migliore, chiamiamo Logos Solare.
 
L’attività di un Logos Solare dura Tre Grandi Sistemi Solari diretti dai Tre Raggi e Fuochi Principali. Maestro Tibetano D.K. ci dice che l’attività di un Logos Solare dura Tre Grandi Sistemi Solari diretti dai Tre Raggi e Fuochi Principali, e che siamo nel Secondo Sistema Solare l’espressione di Vishnu, il Secondo Aspetto della divinità. Sappiamo che il prossimo Sistema Solare sarà l’espressione di Shiva, il Primo Aspetto della divinità, e che il precedente Sistema Solare era l’espressione di Brahma il Terzo Aspetto della divinità. Il Maestro D.K. ci dice che ogni volta che c'è un Sistema Solare, c'è una rivoluzione della "Grande Ruota", ma allude più volte che non vi fu un solo Sistema Solare prima del nostro, ma ve ne furono altri.
 
Il Maestro D.K. cita l’esistenza di Sistemi Solari precedenti in due punti del Trattato di Magia Bianca (TMB),  e in altri quattro punti nel Trattato del Fuoco Cosmico (TFC).
 
I Sistemi Solari in embrione, che nascono sotto l’impulso del pensiero divino, sono dapprima fluidi e nebulosi, hanno un contorno mutevole e sono tenuti debolmente insieme dal nucleo centrale d’energia - un altro modo di esprimere l’idea incorporata. Col passare del tempo, le condizioni cambiano, assumono una forma più definita, entrano in rapporti peculiari con forme affini e vicine, si adattano a diverse relazioni di natura interna con quelle forme, ciò che allo stadio precedente non era possibile. (TMB, 454).
 
Secondo la Legge di Causa ed Effetto, Spirito e Materia si unirono e i mondi furono creati. In base alla medesima legge, vennero create le forme che divennero espressioni materiali dell’incalzare della vita. Esse si manifestarono per poi scomparire, secondo una pulsazione ciclica e ritmica iniziata in Sistemi Solari ancora precedenti all’ultimo prima del nostro. Gruppi di forme comparvero e scomparvero, governate quasi interamente dalla loro coesione e vibrazione di gruppo. Così la vita progredì attraverso i regni elementali o involutivi, attraverso i tre regni inferiori della natura fino al regno umano. (TMB, 465).
 
Ogni cosa è, nella sua totalità, il risultato di un’azione compiuta da Essenze ed Entità cosmiche in Sistemi Solari precedenti, che si manifesta negli atomi singoli e in quella congerie di atomi che chiamiamo forme (TFC, 76).
 
Gli Uomini Celesti incarnano Manas, o facoltà intelligente (da qui il loro nome di Manasaputra divini) che comprende, sceglie e scarta, conseguendo così la conoscenza e l’autocoscienza. Essi svilupparono questa facoltà manasica in Kalpa o Sistemi Solari precedenti (TFC, 252).
 
Poiché si usa il plurale “sistemi solari” piuttosto che “sistema solare”, si suggerisce che ciò che è l'Uomo Celeste abbia sviluppato la facoltà di Manas per un certo numero di secoli occulti.
 
Karma di un sottopiano - o il destino di certe entità minori che si manifestano mediante questi piani. In questi due tipi di karma si ha ciò che potrebbe esser denominato il “karma delle Gerarchie”, che è stato prodotto durante la manifestazione del Sistema Solare. È l’effetto del passato del sistema, più che il risultato di effetti originati in Sistemi Solari precedenti (TFC, 470).
 
Questo è il 5° Maha Manvantara o Sistema Solare durante il quale Il Logos Solare consegue la 5a iniziazione maggiore (cfr. TCF 605). La Quarta Stanza di Dzyan Riportata all’inizio del Trattato del Fuoco Cosmico inizia affermando che: ”Con la Quinta Rivoluzione della Grande Ruota fu raggiunto il periodo stabilito”. La Quinta Ruota corrisponde al 5° Maha Manvantara o Sistema Solare durante il quale il Logos Solare consegue la 5a iniziazione maggiore.
 
Michael D. Robbins commentando il Trattato del Fuoco Cosmico sito Makara.us. dice che il nostro Logos Solare ha effettivamente sperimentato Cinque Sistemi Solari o Maha Manvantara (cfr. TCF 605), ci si chiede se una forma di individualizzazione si sia verificata nel primissimo Maha Manvantara fisico, una forma di individualizzazione che riguardava la Sua individualizzazione.
 
Per un Logos Solare l’individualizzazione risale a stadi di gran lunga anteriori alla triplicità del Sistema Solare, che costituisce per Lui l’Eterno Presente, ma che dal punto di vista dell’uomo incarna il passato, il presente ed il futuro. (TFC, 350).
 
L’individualizzazione di un Logos Solare risale a stadi di gran lunga anteriori, questa è un'affermazione importante. Per il Logos Solare vede vi sono Tre Principali Sistemi Solari, che indicheremo Maggiori, poiché è suggerito che ci sono stati sistemi solari minori, che se presi con quelli maggiori finora trascorsi o in corso daranno vita a Cinque Sistemi Solari.
 
Dobbiamo ricordare che per il Logos Solare non è mai stato un singolo essere umano! Gli esseri umani diventano Angeli Solari e gruppi di Angeli Solari diventano Logoi Planetari, che, continuando ed espandendo la loro coscienza di gruppo, diventano Logoi Solari. Come suggerito sopra in questo brano, è coinvolto un processo misterioso per la nostra coscienza umana. http://makara.us/02tcf/commentary/s4/s4s2.htm.
 
Cosa significano veramente le parole "di gran lunga anteriori"? Quanti Maha Manvantara sono coinvolti? L'ipotesi è che il Logos Solare si sia individualizzato in un tempo molto anteriore all'attuale triplicità dei sistemi solari in relazione a cui Egli è così spesso discusso.  
 
Un Uomo Celeste ha la Sua sorgente fuori del sistema solare (come l’uomo l’ha fuori dei tre mondi della sua attività), ha il punto focale principale sul Secondo Piano del sistema, il Monadico e cerca la coscienza sul piano della Triade, e ciò in relazione a tutte le cellule del Suo corpo. Sviluppò la coscienza sui tre piani inferiori dei tre mondi durante il primo sistema solare, sempre in relazione a tutte le cellule del Suo corpo. L’uomo ripete il Suo sforzo fino alla quinta iniziazione, che lo porterà allo stadio di coscienza raggiunto da un Uomo Celeste in un Maha Manvantara molto precedente. Questo deve essere tenuto ben presente in relazione con le iniziazioni. (TFC, 272).
 
Proprio come il Logos Solare si è evoluto considerevolmente dalla Sua espressione attraverso il Suo Primo Grande Sistema Solare, così hanno fatto gli Uomini Celesti. Quando il Maestro Tibetano parla del "primo sistema solare", intende il primo dei tre sistemi solari principali o il primo dei cinque di cui il nostro attuale sistema solare è il quinto?  Il primo dei cinque avrebbe dovuto essere un sistema solare molto materiale. Se usiamo l'analogia, vedremo che gli sforzi dell'Uomo Celeste in discussione in relazione al primo grande sistema solare erano analogicamente più vicini agli attuali sforzi dell'uomo che gli sforzi dell'Uomo Celeste in relazione all'attuale sistema solare.
 
Le parole "molto prima" suggeriscono che quando il nostro Uomo Celeste (se stiamo parlando ora del Logos Planetario) era (in forma composita) un iniziato di quinto grado, potrebbe non essere stato all'interno dei Sistemi Solari generati dal nostro Logoi Solari. Durante tali sistemi solari il Logos Solare è stato un Logos Solare e, presumibilmente, il Logos Planetario è stato una specie di Logos Planetario, non solo un uomo della quinta iniziazione.
 
Non possiamo considerare che un Uomo Celeste in un Maha Manvantara molto precedente fosse proprio come lo è ora un singolo uomo individuale. Un Logos Planetario è un essere di gruppo, e ci vogliono molti uomini (sviluppati in seguito come Angeli Solari) per formare la coscienza composita ma unificata di un Logos Planetario.
 
Se potessimo renderci conto di come gli stadi dello sviluppo della personalità, dello sviluppo dell'anima e dello spirito costituiscono per noi, l'essere umano, l'eterno presente, potremmo come il Logos Solare vede i Suoi Tre Principali Sistemi Solari.
 
Ogni volta che c'è un sistema solare, c'è una rivoluzione della "Grande Ruota". Se è così, allora siamo alla quinta rivoluzione della  "Grande Ruota", poiché questo è il Quinto Sistema Solare, il Secondo Maggiore.
 
Il Logos Solare s’incarna, o viene in manifestazione, per mezzo di un Sistema Solare che è il corpo o la forma di quella Vita Cosmica, ed è esso stesso triplice. Questo triplice sistema solare può essere descritto in termini di Tre Fuochi.
 
  1. Come Fuoco Elettrico il Logos si manifesta nei Sette Aspetti della Volontà, impulso o proposito spirituale. Il Settemplice Fuoco Elettrico si manifesta nei Sette tipi di Esistenze Spirituali, o i Sette Spiriti davanti al Trono nella loro essenza primaria; la forza o volontà dinamica che sottostà a tutta la manifestazione.
  2. Come Fuoco Solare Egli si manifesta nei Sette Raggi, o come Luce della Saggezza, la Coscienza, che irradia attraverso la forma. Il Settemplice Fuoco Solare è composto dai Sette Uomini Celesti, la totalità della Luce, i Sette Raggi di manifestazione del Sole Spirituale.
  3. Come Fuoco Per Attrito Egli si manifesta nei Sette Figli di Fohat, i Sette Grandi Fuochi, o calore attivo della sostanza intelligente. Il Settemplice Fuoco d’Attrito si manifesta nei Sette fratelli di Fohat. Le Sette manifestazioni di Elettricità o dei fenomeni elettrici. Questi sono i Sette Signori Raja o Deva dei Sette Piani; sono i Sette Fuochi o i sette stati d’attività mediante i quali si esprime la coscienza.
     
Il Triplice Fuoco può essere espresso in termini di Raggi come segue.
 
Il Raggio dell’Attività Intelligente. È questo un Raggio di splendore molto evidente, giunto a un punto di sviluppo maggiore degli altri Due Raggi, essendo il prodotto di un Maha Kalpa (100 anni di Brahma, cioè 311.040.000.000.000 anni solari), o Sistema Solare, precedente. Incarna la vibrazione fondamentale del nostro sistema solare, è il grande Fuoco Interno detto Fuoco per Attrito che anima e vitalizza il tutto, muovendo dal centro alla periferia. È la causa del moto rotatorio, e quindi della forma sferoidale di tutto ciò che esiste.
 
Il Raggio dell’Amore Intelligente. Questo Raggio incarna la vibrazione più elevata di cui il nostro Logos Solare o Divinità è capace nel presente sistema solare. Non vibra ancora adeguatamente, né ha raggiunto il culmine della sua attività. È la base del movimento ciclico a spirale del corpo logoico e la Legge cosmica di Attrazione e Repulsione è la legge fondamentale di questo Raggio divino. Il Fuoco Solare, o Fuoco mentale cosmico. È quella parte del piano mentale cosmico che anima il corpo mentale del Logos.
 
Il Raggio della Volontà Intelligente. Poco per ora si può dire di questo Raggio. È il Raggio della Mente Cosmica, e la sua evoluzione è parallela a quella dell’Amore Cosmico; ma finora la sua vibrazione è più lenta, e lo sviluppo meno avanzato. Questo stato di cose è deliberatamente prestabilito, ed è dovuto al proposito e alla volontà del Logos solare che, sul Suo livello elevato, cerca (così come fanno i suoi riflessi, i figli degli uomini) di pervenire ad uno sviluppo ancora più ampio, e quindi in questo ciclo maggiore si concentra sullo sviluppo dell’amore cosmico. Questo Raggio è governato dalla Legge di Sintesi, ed è la base del movimento sistemico, che può esser meglio definito come una progressione nello spazio. Poco si può dire di questo raggio e della sua espressione. Esso governa i movimenti dell’intero anello invalicabile, in connessione col suo centro cosmico. Il Fuoco Elettrico, o la divina Fiamma Logoica.
 
Il Logos Solare si manifesta mediante Tre Raggi Principali e Quattro Secondari. Il nostro Sistema Solare è parte integrante della costellazione del nostro Logos Cosmico, che come si è precedentemente ipotizzato è il Terzo dei Sette Logoi Cosmici, che esprime il Terzo Raggio Cosmico quello dell’Intelligenza Attiva, e i Sette Raggi del Sistema Solare sono sottoraggi dell’Intelligenza Cosmica. Abbiamo in primo luogo i Fuochi animatori del Sistema solare, che sono i Fuochi del Raggio Primordiale della Materia Intelligente e Attiva; essi costituiscono l’energia di Brahma, il Terzo aspetto del Logos. Vi sono poi i Fuochi del Raggio divino, dell’Amore-Saggezza, il Raggio dell’Amore intelligente che costituisce l’energia dell’aspetto Vishnu, il Secondo aspetto logoico. Infine vi sono i Fuochi del Piano Mentale Cosmico, che sono i Fuochi del Raggio Cosmico della Volontà. Si possono definire come i Raggi della Volontà Intelligente, e sono la manifestazione del Primo aspetto logoico, l’aspetto Shiva Mahadeva. Pertanto sono Tre i Raggi Cosmici in manifestazione.
 
Il Logos Solare s’incarna, o viene in manifestazione, per mezzo di un Sistema Solare, che è il corpo o la forma di quella Vita Cosmica, ed è esso stesso triplice, e può essere descritto in termini di Tre Aspetti o (secondo la terminologia cristiana) di Tre Persone o Logos.
 
  1. Logos    Padre            Vita           Volontà-Proposito  Energia Positiva
  2. Logos    Figlio             Coscienza  Amore-Saggezza    Energia Equilibrata
  3. Logos    Spirito Santo  Forma        Intelligenza Attiva  Energia Negativa
     
Successivamente da questo Triplice Logos manifestato procederanno quelli che, nello Zohar, sono chiamati i Sette Sephiroth inferiori e, nell’Occultismo orientale, i Sette Raggi (Saptha Rashmis) Primordiali. Questi sette centri di Forza Logoica costituiscono essi stessi delle Entità, esse sono conosciute come:
 
a.  I Sette Logoi Planetari - I Sette Uomini Celesti.
b.  I Sette Spiriti davanti al Trono.
c.  I Sette Raggi.
     
I nomi dei Signori dei Sette Raggi sono:
 
I Raggio       Raggio di Volontà o Potere     1° Aspetto
II Raggio      Raggio di Amore-Saggezza     2° Aspetto
III Raggio     Raggio di Intelligenza Attiva   3° Aspetto
     
Questi sono i Tre Raggi Maggiori (o di Aspetto).
 
IV Raggio     Raggio di Armonia, Bellezza e Arte
V Raggio      Raggio di Conoscenza Concreta o Scienza
VI Raggio     Raggio di Devozione o Idealismo Astratto
VII Raggio   Raggio di Ordine o Magia Cerimoniale.
       
Questi Quattro sono i Raggi di Attributo.
 
Un Uomo Celeste, con i Suoi sette centri, forma un centro del corpo del Logos Solare. Desidero qui segnalarvi lo stretto rapporto esistente tra i Sette Rishi dell’Orsa Maggiore e i Sette Uomini Celesti. I Sette Rishi dell’Orsa Maggiore sono per Essi ciò che la Monade è per l’unità umana. Gli Uomini Celesti formano i sette centri nel corpo del Logos Solare. Il Logos solare forma un centro nel corpo di un’ENTITÀ cosmica ancora più grande. (TFC, 272-273).
 
Sappiamo per certo che vi sono Tre Sistemi Solari Maggiori di cui il nostro è il mediano, il Secondo. Il Primo sistema Solare è quello di Manas, del Terzo Raggio, di Brahma, il Signore dell’Attività Intelligente. Il Logos Solare usa campo di azione i Piani Cosmici: Mentale, Astrale e Fisico. Pertanto possiamo ipotizzare che il Sistema Solare governato da Brahma il Signore dell’Attività Intelligente domina il Piano Fisico Cosmico. L’attuale sistema governato da Vishnu, il Signore dell’Amore Saggezza, ha il compito di dominare il Piano Astrale del desiderio Cosmico. Il futuro Sistema Solare il Signore della Volontà dovrà dominare il Piano Mentale Cosmico, ma questi Tre Sistemi Solari sono il solo campo di espressione della personalità del Logos Solare!
 
Il Manas è la Sintesi di Cinque Raggi: III, IV, V, VI, VII. Il Terzo Raggio era predominante nel precedente Sistema o Solare Maha Kalpa ed ha raggiunto in esso il suo pieno sviluppo, è il fondamento di questo sistema, mentre il Secondo è il Raggio predominante dell’attuale Ciclo, e non giungerà a piena manifestazione che alla fine di questo Ciclo.
 
All'inizio della Creazione negli insondabili Tempi Antichi di questo Universo Solare, il detentore e l'Incarnazione di tutte le forze a Spirale in corso, il Grande Signore Datore di Vita 'Adi Param Shiva' utilizzando i Cinque Raggi delle Attività Intellettuali in questo Universo Solare pronunciò questa saggezza divina dai suoi Cinque Volti Manifestati. (Vashisht Vaid, “Il Santo Saggio Agastya – Siddha Agathiyar 1”).
 
I Cinque Raggi sono il Terzo Raggio e i Quattro Raggi di Attributo che governano in modo particolarmente sottile i quattro regni della natura minerale, vegetale, animale ed umano, trovano la loro principale espressione tramite uno dei quattro regni naturali:
 
VII Raggio... Cerimoniale………..…….1° Regno…Minerale.
VI Raggio.... Devozione………….….….2° Regno…Vegetale
V Raggio..... Conoscenza concreta… 3° Regno…Animale.
IV Raggio.... Armonia, Conflitto…….. 4° Regno…Umano….equilibrio (TFC, 588).
       
Questi Raggi, sono i Figli di Brahma, i costruttori di controllori attivi nel corpo denso del Logos che è il Piano Mentale, Piano Astrale e Piano Vitale / Fisico, che nell'antica Europa era chiamato padre Kronos, il custode del tempo.
 
Postulato I. Tutta la materia è materia vivente, ossia è la sostanza vitale di entità deviche o angeliche.
 
Postulato II. Tutte le forme, vibranti con qualsiasi nota fondamentale, sono costruite dai deva costruttori con la materia dei propri corpi. Perciò essi sono detti la grande Madre, poiché producono la forma con la propria sostanza.
 
Postulato III. I Deva sono la vita che produce la coesione della forma. Essi sono il terzo ed il secondo aspetto uniti, e si possono ritenere la vita di tutte le forme subumane. (TFC, 489).
 
La forma è fatta di sostanza devica su tutti i Piani. La costruzione del fisico denso è l’effetto della conseguente azione automatica nell’essenza devica.
 
L’atomo diventa responsivo all’energia della forma o a quella che lo circonda. Diventa cosciente, e quindi responsivo, alla forza del regno di cui fa parte. Gradatamente diventa responsivo a influenze più forti, ossia alla forza che emana dall’Entità che è la vita di quel regno.
 
Infine l’atomo diviene cosciente dell’energia planetaria, ossia responsivo all’Uomo Celeste stesso. Allora trascende il regno in cui è stato, ed è elevato in un altro regno, nel quale il ciclo si ripete.
 
Tutto questo può essere espresso in termini di coscienza, ma in questa sezione limiteremo il pensiero semplicemente in termini d’energia. Riassumendo si può dire quanto segue.
 
  • Il Logos Planetario ha sette centri, come l’uomo.
  • La Vita che anima il regno animale ha cinque centri, ed il regno animale ha cinque prototipi sul piano archetipo, mentre l’uomo ne ha sette.
  • La Vita che anima il regno vegetale ha tre centri di forza sul suo piano, e perciò vi sono solo tre tipi fondamentali di vita vegetale. Tutti quelli che conosciamo non sono che differenziazioni di quei tre.
  • La Vita che anima il regno minerale lavora mediante un solo centro.
       
La vita devica di una forma atomica procede con la sua evoluzione, e con una serie di “liberazioni” si trasferisce durante i cicli manvantarici da un regno all’altro, finché ogni atomo abbia raggiunto l’autodeterminazione, così che il proposito dell’Uomo Celeste per quel particolare Maha Manvantara sia raggiunto soddisfacentemente. Logicamente quindi, quando il soggetto sia visto nell’insieme e non dal punto di vista di un singolo regno, nel processo evolutivo vi sono cinque unificazioni maggiori.
 
  1. Unificazione con il regno minerale.
  2. Unificazione della monade minerale con il regno vegetale.
  3. Unificazione della monade vegetale con il regno animale. La vita progressiva ha ora compiuto tre unificazioni, ossia ha espanso tre volte la sua realizzazione.
  4. Unificazione con il regno umano.
  5. Unificazione con l’Uomo Celeste ossia con la grande vita planetaria.
         
Di questi cinque stadi, uno è considerato in questo Sistema Solare come il più importante, ed è l’unificazione con il regno umano. Per questo particolare ciclo maggiore la meta dell’evoluzione è l’uomo; quando l’individualizzazione è compiuta e l’autodeterminazione è risvegliata, la Monade o Pellegrino Divino ha raggiunto ciò che esprime il proposito logoico nel modo più perfetto. L’unificazione finale con il Sé divino non è che il compimento del quarto stadio. (TFC, 1074).
 
La pietra diventa pianta; la pianta diventa animale; l'animale diventa uomo; l'uomo diventa un angelo; l'angelo diventa un dio. Questo parafrasa un antico aforisma cabalistico.
 
Primo stadio, l'assorbimento della vita atomica centrale da parte del centro magnetico che è il chakra dell'Entità che si esprime attraverso il regno minerale; secondo stadio il movimento dal regno minerale al regno vegetale; terzo stadio, il passaggio dal regno vegetale al regno animale.
 
L'uomo deriva dall'animale e tuttavia non lo fa. È la Terza Effusione (del Primo Logos) che crea l'uomo, mentre la Seconda Effusione produce le varie forme di vita animale in attesa di quel tipo di discendenza monadica che provoca l'individualizzazione.
 
Si tenga presente che in ogni dato periodo solo Cinque Raggi Predominano. Tutti si manifestano, ma solo Cinque sono Preminenti. Si dovrebbe distinguere Fra i Raggi Dominanti in un Sistema Solare e quelli prevalenti in uno Schema, o Catena. Se ne accenna nel Trattato del Fuoco Cosmico. Tre dei sette raggi sintetizzano. Uno solo di questi sintetizzerà alla consumazione finale. Nel Primo Sistema Solare il Raggio di Sintesi fu il Terzo, ma in questo sarà il Secondo, e nel prossimo il Primo.
 
Il Primo e il Secondo Raggio sono principalmente la meta dello sforzo umano. Il Terzo Raggio è la meta dell’evoluzione angelica o devica. Questi Tre Raggi toccano i due poli, e il conseguimento della meta alla fine del ciclo segna il compimento del Logos Solare. Anche questo fatto è avvolto nel mistero. Il Settimo e il Primo Raggio sono strettamente associati, collegati dal Terzo, ed abbiamo così un rapporto che si esprime con 1.3.7. Vi è pure stretta associazione fra i Raggi 2.4.6, mentre il Quinto Raggio è in una posizione particolare quale punto centrale di conseguimento, dimora dell’ego o anima, Piano Mentale incarnato, punto di consumazione della personalità e riflesso nei tre mondi dalla triplice Monade.
 
  1. Nel primo grande sistema solare fu preparato il centro che è l’Umanità, e si manifestò il principio dell’intelligenza.
  2. Nel secondo grande sistema solare comparve la Gerarchia dell’amore, che un giorno sarà pienamente manifesta sul piano fisico, consentendo, così di vedere l’Amore di Dio.
  3. Nel prossimo grande sistema solare il centro che oggi chiamiamo Shamballa manifesterà intelligentemente e per mezzo dell’amore, la volontà divina. Però è solo in questo secondo sistema solare che tutti e tre questi centri, che manifestano i tre aspetti divini, s’incontrano simultaneamente in vari stadi di vita. È interessante notare che è soltanto mediante gli esseri umani, che questi centri possono funzionare in modo effettivo (Il Destino delle Nazioni, 24).
     
Per un Logos Solare l’individualizzazione risale a stadi di gran lunga anteriori alla Triplicità del SISTEMA SOLARE, che costituisce per Lui l’Eterno Presente, ma che dal punto di vista dell’uomo incarna il passato, il presente ed il futuro. Un Logos planetario s’individualizzò nel Sistema (Solare) precedente; l’uomo si individualizza in questo; le Entità Planetarie, attualmente in fase involutiva, si individualizzeranno nel prossimo. (TFC, 350).
 
Poiché il nostro Logos Solare ha effettivamente sperimentato Cinque Sistemi Solari o Maha Manvantara (TFC, 605), ci si chiede se una forma di individualizzazione si sia verificata nel primissimo Maha Manvantara fisico, una forma di individualizzazione che riguardava la Sua individualizzazione.
 
Il primo metodo di individualizzazione è quello del terzo aspetto, o attività latente, e segue la linea di minor resistenza secondo la Legge di Economia; il secondo metodo è quello puramente elettrico, e funziona secondo la Legge di Attrazione; mentre il terzo metodo è nascosto nella volontà dinamica ed è per noi ancora impossibile e incomprensibile. [TFC, 350]
 
La trattazione dei quattro Sistemi Solari prima del nostro non è stata divulgata solo in piccole perle  sparse qua e là nei libri del Tibetano, spetta all’intuizione del singolo discepolo spirituale raccogliere le perle infilarle in un filo luminoso di materia buddhica, applicare la Legge di Analogia e corrispondenza e procedere. Ed è quello che mi accingo a fare.
 
Il periodo d’individualizzazione di un Logos solare risale ancor più indietro e non ci riguarda qui, salvo che per ricordare che la legge dell’analogia è sempre valida. Il Sistema Solare precedente ebbe una durata molto più lunga di quanto non avrà questo, e la forza nella materia fu generata dalla progressione delle età. Fu il periodo della vivificazione delle spirille nell’atomo permanente fisico del Logos. (TFC, 346).
 
Il brano esprime un'idea molto importante e sembra contraddire l'idea che ogni sistema solare dura cento anni di Brahma, o un secolo occulto. Viene rivelato un importante principio generale: vale a dire, che la durata delle strutture del terzo aspetto è più lunga delle strutture del secondo aspetto. Allo stesso modo, nello sviluppo dell'uomo, lo stadio di sviluppo dei veicoli lunari e della sua somma, la personalità, di solito dura molti milioni di anni, mentre il periodo durante il quale l'anima viene coltivata può essere solo di migliaia di anni.
 
Ipotesi durata dei Tre Sistemi Maggiori basata su ragionamento pitagorico.
 
  • Al 3° Logos aspetto Brahma attribuiamo l’età in ragione di Tre: 3/3x100 anni di B.
  • Al 2° Logos aspetto Vishnu attribuiamo l’età ragione di Due 2/3x100 anni di B.
  • Al 1° Logos aspetto Shiva attribuiamo l’età ragione di Uno 1/3x100 anni di B.
     
Gli Uomini Celesti incarnano Manas, o facoltà intelligente (da qui il loro nome di Manasaputra divini) che comprende, sceglie e scarta, conseguendo così la conoscenza e l’autocoscienza. Essi svilupparono questa facoltà manasica in Kalpa o Sistemi Solari precedenti (TFC, 252).
 
PRIMO SISTEMA SOLARE        VII Raggio.... Cerimoniale
 
SECONDO SISTEMA SOLARE   VI Raggio .... Devozione
 
TERZO SISTEMA SOLARE        V Raggio ....  Conoscenza concreta
 
QUARTO SISTEMA SOLARE     III e e IV Raggio. Attività Intelligente, Armonia Conflitto
STELLA DI BRAHMA: Sintesi dei Quattro Raggi di Attributo nel Terzo Raggio dell’Intelligenza Attiva.
 
Il Quarto Sistema Solare Minore è il Primo Grande Sistema Solare di Brahma che vide i figli di Manas.
 
QUINTO SISTEMA SOLARE      II RAGGIO …. Amore Saggezza
 
Il prossimo sistema Solare è il Terzo Maggiore ma il Sesto in ordine di apparizione! Sappiamo che la legge dell’evoluzione è governata dal numero Sette.
 
Un accenno al mistero del Sistema Solare è dato nell’ultima parte del Trattato del Fuoco Cosmico, nella trattazione dei Sette Sentieri Cosmici e in particolare del Terzo Sentiero, quello per divenire Logoi Planetari. Il Maestro D.K. dice che; “Vi saranno Sette Sistemi, sebbene ci interessino solo i Tre Principali, di cui il Sistema Solare Presente non è che il Secondo” (TFC, 1254).
 
Il fatto che sebbene dal punto di vista dei cicli egoici del Logos questo sia il secondo sistema solare ossia il Suo secondo ciclo maggiore, esso è tuttavia il quinto quando sia visto da un altro angolo visuale, quello dei cicli minori. Corrisponde al quinto periodo dell’evoluzione umana, quello in cui l’uomo calca il Sentiero. Il Logos percorre ora il Sentiero cosmico. (TFC, 861).
 
Probabilmente non si tratta un sistema solare isolato, ma uno che è di Sintesi o un riassunto dei Sei che si sono manifestati prima. Il Settimo Sistema finale sarà un'unità una sintesi di tutto ciò che è emerso (Michael D. Robbins).
 
Possiamo visualizzare il processo evolutivo del Logos Solare con un Doppio Triangolo, dove il Triangolo col vertice rivolto verso il basso rappresenta la fase di materializzazione, la caduta nella forma. Ogni vertice di in Triangolo rappresenta un Sistema Solare.
 
Nel Trattato dei Sette Raggi (I, 198), il Maestro Tibetano mostra la corrispondenza tra i regni e i Raggi:
 
  1. Regno minerale                  VII Raggio
  2. Regno vegetale                  VI Raggio
  3. Regno animale                   V Raggio
  4. Regno umano                    IV Raggio
    1. Regno delle Anime         III Raggio
  5. Regno delle Vite Planetarie  II Raggio
  6. Regno delle Vite Solari         I Raggio
             
Ogni regno può essere considerato come un laboratorio ove si apprestano le forme di nutrimento necessarie a costruire strutture sempre più affinate.
 
IL PRIMO SISTEMA SOLARE PORTA il regno MINERALE.
 
IL SECONDO SISTEMA SOLARE PORTA il regno VEGETALE.
 
IL PRIMO SISTEMA SOLARE PORTA il regno ANIMALE.
 
Il Secondo Triangolo con il vertice rivolto verso l’alto rappresenta il ritorno al divino.
 
IL QUARTO SISTEMA SOLARE PORTA il regno UMANO.
 
IL QUINTO SISTEMA SOLARE PORTA il regno SPIRITUALE o delle ANIME.
 
Il Maestro ci dice che ungo i cinque stadi di unificazione, uno di essi, il quarto è considerato il più importante in questo sistema solare, ed è l'unione con il regno umano. L'animale appartiene ancora al Sistema di Brahma. L'uomo, nella sua natura interiore, appartiene al Sistema di Vishnu. Questo sistema solare è il Quinto, e l’uomo apparve sul Quarto Sistema Solare, durante il quale quali l’aspetto Manas o mente viene lentamente elaborato! Vuol dire che durante il sistema di Brahma non è avvenuta l’unificazione animale uomo è stata solo preparata. Ciò significa che l’umanità di quel sistema non aveva ancora conseguito il Manas Superiore.
 
Attualmente è la Gerarchia Spirituale, l’incarnazione del quinto regno della natura, che ricopre il ruolo di polo  d’attrazione magnetica con il regno umano, il quarto.
 
Alla fine dell’Era dell’Acquario, approssimativamente tra duemila e cinquecento anni, possiamo immaginare come sarà l’umanità? La natura animale, la natura emotiva e il mentale saranno di secondaria importanza, e l’anima, l’aspetto coscienza, quell’impulso universale che è in ciascuno di noi e che ci pone in rapporto con Dio, avrà allora raggiunto un’evidenza primaria. In altri termini, dovremo aver lasciato dietro di noi, sorpassandolo, il regno umano e, pur dimorando in corpi fisici, la nostra coscienza sarà allora focalizzata nel quinto regno di natura, il regno spirituale. Tale è la profezia di ciò che accadrà all’umanità tra duemila e cinquecento anni (A.A. Bailey Le Fatiche di Ercole, 88).
 
IL SESTO SISTEMA SOLARE PORTA il regno MONADICO, o delle VITE PLANETARIE.
 
Un punto al centro del Doppio Triangolo rappresenta la Sintesi, dei due opposti.
 
IL SETTIMO SISTEMA SOLARE PORTA nella Sfera Solare regno delle VITE SOLARI.
 
I sette sistemi Solari sono intimamente collegati ai Sette Raggi e portano alla perfezione i Sette Regni della Natura. Si ricordi che ogni regno dipende e trae vita da quello che lo precede in senso temporale, durante il ciclo evolutivo. Ognuno di essi è riserva di potere e di vitalità per il regno che, per effetto del Piano divino, emerge successivamente.
 
Nella Dottrina Segreta ci viene detto che “I Sette Raggi solari divengono sette soli e incendiano l’intero cosmo”. È questo che produce la combustione finale che introduce il grande Pralaya e mette fine all’incarnazione logoica. Questo si produce sotto la Legge di Espansione, e causa la riunione e fusione finali dei sette schemi planetari sacri, che segna il raggiungimento della meta e la loro perfezione ultima.
 
Sappiamo che Sei Schemi Planetari sono sintetizzati nel Settimo che viene poi assorbito dal Terzo Maggiore, appartenente a una Triade Divina. Possiamo ipotizzare che per questo Sistema Solare come vi sono Sette Schemi Planetari ciascuno retto da Sette Pianeti Sacri, espressione dei Sette Raggi, così vi possono essere Sette Sistemi Solari, anch’essi espressione dei Sette Raggi.
 
Il sistema di Primo Raggio sarà maggiore e il sistema finale sarà minore e sintetizzante. I sistemi Sesto E Settimo sarebbero quindi quelli di sintesi delle qualità e della vita dei precedenti, proprio come fanno la Sesta e la Settima Razza. Ciò contiene una preziosa analogia e corrispondenza con il Sesto Sistema Solare, che è anche il Terzo dal punto di vista dei cicli egoici maggiori. Il nostro successivo Terzo [Sesto] e ultimo Sistema Maggiore dimostrerà l'integrazione sintetica dei cicli egoici con il Settimo Sistema dimostrando la sintesi completa di tutti e Sette I Sistemi Solari. Una volta che i Sistemi Maggiori si sono sviluppati e hanno dato i loro frutti nel Terzo Maggiore 'Sesto', è necessario un triplice periodo per rigenerarsi e assimilarsi energeticamente per dimostrare ancora una volta i frutti, le qualità e la vita in un sistema solare sintetico rimanente che è un sistema di vita sintesi e perfezione. Questo sistema solare è il Settimo, dal punto di vista visivo, dei cicli minori che non sono i cicli maggiori dell'evoluzione solare. Jeremy Condick  https://www.moryafederation.com/cosmos/
 
Il Settimo Sistema fa da unione tra i Tre Sistemi Solari Maggiori e i Tre Minori (3+3+1) e avendo la natura si entrambi può essere considerati minore appartenente al gruppo dei Quattro (3+4).
      

  
Figura 1. Settuplice Evoluzione del Logos Solare
 
Il Logos Solare come è affermato nelle Stanze di Dzyan, ripete nella sua Sfera di manifestazione a livello sistemico lo stesso modello evolutivo: Sette Sistemi sub-solari Oggettivi e Tre Sistemi Soggettivi di pura astrazione ve vista da punto di vista materiale per completare la sua Sfera evolutiva, 7+3=10.
 
Entro la Ruota, a formare la Ruota, vi sono tutte le Ruote Minori, dalla prima alla decima dimensione. Ruote Minori dentro le Ruote Maggiori, la Legge dell’Universo!
  
PRIMO SISTEMA SOLARE MINORE
 
 
Vediamo di far chiarezza i Tre Aspetti della divinità Shiva, Vishnu e Brahma sono sempre uniti e presenti, ma è Brahma il Terzo Aspetto della divinità l’Intelligenza in quanto aspetto predominante che sovraintende alla creazione dei Tre Sistemi Solari Minori, partendo da Primo Sistema Solare Minore per poi giungere al Quarto Sistema considerato il Primo Maggiore.
 
Il Maestro ci dice che il fatto che il Primo Logos si manifesti solo in connessione con gli altri Due Logos è un profondo mistero che non è conosciuto appieno neppure da coloro che hanno superato la sesta iniziazione.
 
La Creazione avviene in conseguenza del Suono. Gli antichi associavano il Suono e la Parola con l’Etere dello Spazio. La fine è il processo inverso, un riassorbimento, il Soffio inverte la sua direzione in una grande inspirazione, visivamente nello spazio appare un buco nero che risucchia tutto quanto è intorno ad esso.
 
Così parla l’Asceta nell’Anugîtâ: “Chiunque è nato due volte (cioè un Iniziato) sa che tale è l’insegnamento degli antichi... Lo Spazio è la prima entità... Ora lo Spazio (Akâsha o il Noumeno dell’Etere) ha una qualità ... e si afferma che questa è soltanto il suono”.
 
Quello che fa risuonare il ciclico triplice AUM, riservando un altro Suono per Piani Cosmici più alti; Quello è l’IGNOTO, il Non Rivelato, Colui che canta una nota entro l’accordo cosmico. (TFC, 1281).
 
I vari miti narrano che quando la Divinità Suprema percosse la Grande Pietra col suo Martello nacquero gli Dèi celesti. Riferendoci all’evoluzione umana, la Piccola Pietra infuocata che appare come una scintilla nello spazio rappresenta la Monade, poiché il termine Monade può applicarsi tanto al più vasto Sistema Solare quanto al più piccolo atomo.
 
La Grande Ruota girò su sé stessa. Subito le sette ruote minori entrarono in manifestazione. Esse roteavano come la loro Madre, intorno, verso l’interno e in avanti. Tutto ciò che esiste, fu. Diverse erano le ruote ma nell’insieme, esse sono Una. Con l’evolversi della Grande Ruota divampò il fuoco interno. Il suo contatto diede la vita alla prima ruota. Essa girò. Sorsero un milione di fuochi. Si densificò la qualità della materia, ma la forma ancora non esisteva. I Figli di Dio sorsero, scrutarono la profondità della Fiamma. Dal suo stesso cuore trassero la sacra Pietra di Fuoco, e passarono alla seguente. (Stanza III Dzyan, TFC).
 
Il Maestro D.K. non commenta le XIII Stanze[1] riportate all’inizio del Trattato del Fuoco Cosmico, scritte in un linguaggio criptico e simbolico, poiché potrebbe benissimo essere che i segreti dell'iniziazione pervadano queste Stanze, e spetta ai singoli discepoli sviluppare l’intuizione. Uno dei principali modi di confondere le dottrine e le strofe arcaiche è il metodo di "passare da un livello all'altro" senza indicare il passaggio. Pertanto non è detto che le Stanze devono essere studiate come se fossero in ordine sequenziale!
 
Le Sette Ruote Minori rappresentano i Sette Piani o Sfere di Materia del Sistema Solare. Le ruote o sfere minori roteavano come la Grande Ruota loro Madre intorno verso l’interno e in avanti nello spazio, cioè in modo centripeto addensando la forma. Il Maestro spiega che è il fuoco che non solo si estende dalla periferia al centro in quattro direzioni, ma circola e irradia gradualmente dalla, e intorno all’intera periferia. Il suo contatto diede la vita alla Prima Ruota Minore del Sistema Solare.
 
Il riferimento alla "densificazione della qualità della materia" potrebbe essere un suggerimento che dovremmo limitarci al Piano Fisico Cosmico, e al Piano Fisico Solare. Abbiamo a che fare con un processo di precipitazione. “Ma la forma ancora non esisteva”, significa che la qualità della materia si densificò, ma non la forma.
 
I Figli di Dio che sorsero, scrutarono la profondità della Fiamma, Esseri all’interno del nostro sistema solare, sono coloro che assistono e collaborano allo sviluppo del Sistema Solare. Dal suo stesso cuore trassero la sacra Pietra di Fuoco. Una Monade è una "Sacra Pietra di Fuoco". Questa Stanza ci mostra la Monade o "Pietra" che sorge dal cuore della Fiamma. La "Pietra" è  il "seme dello spirito".
 
AUM,” disse il Potente, e risuonò la Parola. (TFC Stanza II, Dzyan).
 
“AUM,” disse il Potente, e risuonò la Parola, il Potente è il Logos Solare che pronuncia la parola sacra AUM, composta di Tre suoni, che diventano Sette che si riversano nei Sette strati di materia. La materia viene preparata per costruire le forme. All’origine, nel grande risuonare della Parola Sacra. La Parola AUM nasce dal Respiro logoico ci enuncia il Maestro D.K.
 
Quando l’Uno “1” diventa Due “2”, il Triplice appare, e cioè quando l’Uno Eterno lascia cadere il suo riflesso nella regione della Manifestazione, quel riflesso, il Raggio Monadico, differenzia le Acque dello Spazio. Il Terzo Suono M è il Numero “3” Tre, la Triade, è la sintesi dell’Unità e della Diade (1+2=3). Il Tre è il primo numero che ammette una raffigurazione di superficie piana, mediante i Tre Vertici di un Triangolo Equilatero.
 
Sui livelli cosmici un suono potente fu proferito da COLUI DEL QUALE NULLA SI PUÒ DIRE quando raggiunse il Piano Mentale Cosmico, provocò una vibrazione della materia di quel Piano, ne arrestò la tendenza a dissiparsi, le fece prendere una forma sferoidale, e con essa costruì un corpo che è mantenuto in forma coerente da una potente Entità, il Deva Signore Raja del Piano Mentale Cosmico.
 
Il metodo di produzione della forma può essere schematizzato nel modo seguente.
 
  1. Pensiero divino…………… il Piano Mentale Cosmico.
  2. Desiderio divino…………. il Piano Astrale Cosmico.
  3. Attività divina…………….. il Piano Fisico Cosmico (i nostri Sette Piani Sistemici).
     
Il Respiro Logoico………… il Primo Piano………… il Suono A.
 
Questa è la prima apparizione eterica di un sistema solare sul sottopiano atomico del Piano Fisico Cosmico. I semi della vita sono tutti latenti. La facoltà è inerente ad un’essenza solare precedente.
 
Il Suono Logoico……… il Secondo piano……… il Suono A U.
 
Questo è il corpo del sistema solare nel secondo etere. Questo è il Piano Archetipo. I semi della vita vibrano o germinano. Appaiono i sette centri d’energia. L’unico Deva Agni è visto come sette. La forma è ora potenzialmente perfetta.
 
La triplice Parola logica……… il Terzo piano……… il Suono A U M.
 
Si vede il corpo del sistema solare nella sostanza del terzo piano eterico, ed i tre funzionano come uno solo. L’energia triplice del Logos è coordinata, e ora nulla può impedire il lavoro d’evoluzione. I tre gruppi di deva sono attivi, e la forma archetipa è in via di materializzazione.
 
La parola logoica settenaria……… Il Quarto Piano………… La Parola di Sette sillabe.
 
I centri eterici logici diventano attivi.
 
Ora il corpo eterico del sistema solare è completo, sebbene non venga perfezionato fino alla fine di un altro Manvantara. Il corpo maggiore di vitalità è pronto per infondere energia al fisico denso. (TFC, 926-927).
 
Il Piano della Parola settenaria è il Quarto Piano Solare Buddhico o intuitivo. Questo Quarto Piano solare costituito dal Quarto Etere Cosmico, è il più importante Piano per tutti gli Uomini Celesti, perché è conosciuto come il Piano della luce violetta e la casa di tutti i costruttori di forma i Deva della natura positiva conosciuta anche come i maggiori costruttori. Il Piano del colore è il Quinto Piano Solare di Manas o intellettuale, che vela tutto il gruppo umano che si evolve sotto i Sette Raggi.
 
La Parola AUM.
 
In relazione ai primi tre regni (minerale, vegetale, animale) è interessante notare che sono basati su due suoni: la U, intonata sul tono chiave fondamentale della M.
 
Nel quarto regno (umano) il suono M sta scomparendo e le due note emanate sono la U e la A.
 
Nel quinto regno (spirituale) la M sussiste in un lontano sottotono, la U è unificata con essa e non è più distinguibile da essa, e la A, o nota di Shiva, risuona in tutto il suo potere ed è praticamente la sola nota udita. Facendo risuonare questa nota (quella di Shiva il Distruttore) il non - sé è annullato e tutto ciò che non è spirito si dissolve. È l’arrivo del suono A che effettua la separazione o liberazione dell’iniziato dai tre mondi. (Iniziazione Umana e Solare, 155).
 
Le settemplici onde della materia si separarono, e apparvero le forme… Attesero che il Sacro Flusso venisse a penetrarle e a colmarle. I Costruttori risposero al sacro Suono. In musicale collaborazione attesero al lavoro. Costruirono molte sfere, cominciando dalla terza. (TFC Stanza II, Dzyan).
 
La risoluzione delle “sette ondate di materia” suggerisce l'azione di Fohat (considerato come un aspetto del Logos Solare) che agisce per creare la materia atomica del nostro sistema solare. Si verifica una precipitazione dalla forma d'onda alla forma del particolato.
 
Fohat dapprima prima crea nello SPAZIO un vortice, una Ruota, gigante. Sette Tipi di tessuto con materia dello spazio in vortici concentrici, ognuno con la sua densità. Il processo continua a ripetersi nel Cosmo, nei vari sistemi solari, nei pianeti ecc. I Sette Piani di Materia del Sistema Solare cui usualmente ci riferiamo sono in realtà i sette sottopiani di una serie ancora maggiore di Piani chiamati Piani Cosmici.
 
Quest’opera non è ancora terminata e prosegue tuttora. Fohat, nelle sue diverse manifestazioni, è il misterioso legame tra la Mente e la Materia, il principio animatore che elettrifica ogni atomo e molecola dandogli vita. La costruzione del Settimo Piano, il Fisico Eterico è l’ultima.
 
Come Fuoco Per Attrito Egli Il Logos si manifesta nei Sette Figli di Fohat. Gli antichi rappresentavano Fohat come un Serpente poiché “Fohat sibila mentre guizza qua e là” (a zig-zag). Fohat consolida gli atomi, cioè infondendo energia in essi: “Esso dissemina se stesso mentre disperde la materia in atomi”. È per mezzo di Fohat che le idee della Mente Universale sono impresse negli atomi. Fohat costruisce i Piani Solari con materia sempre più densa raggruppando le bolle in atomi di materia elementare una per ogni primo sottopiano, per questo detto atomico. Crea per ciascun Piano altre sei divisioni realizzando così sette sottopiani per ogni Piano Solare.
 
                                                  Figura 1. La Materia dei Sette Piani Solari

 
  1. Per un atomo del primo sottopiano Adi del Piano Fisico Cosmico 1 bolla di materia. Per un atomo del settimo sottopiano Adi 7x6 bolle.
  2. Per un atomo primo sottopiano del Piano Anupadaka  7x7=72=491 bolle.
  3. Per un atomo del primo sottopiano del Piano Atmico 74 =492 bolle.
  4. Per un atomo del primo sottopiano del Piano Buddhico 76 = 493 bolle.
  5. Per un atomo del primo sottopiano del Piano Manasico 78 = 494 bolle.
  6. Per un atomo del primo sottopiano del Piano Emozionale  710 = 495 bolle.
  • Sul secondo sottopiano si effettua una spirale di 7 giri 495x7 bolle;
  • Sul terzo sottopiano si effettua una seconda spirale di 7 giri 495x7x2 bolle;
  • Sul quarto sottopiano si effettua una terza spirale di 7 giri 495x7x3 bolle, e così via fino ad arrivare al settimo sottopiano kamico o emozionale con 495x7x6 bolle.
  • Attraversando il settimo punto Laya si aggiunge la settima spirale e si ottengono 495x7x7 = 496 bolle, cioè l’atomo fisico Anu.                              
Quando scritto vale per il nostro Sistema Solare, il primo vortice o bolla del nostro Piano Adi è in realtà l’atomo fisico cosmico che contiene 496 bolle solari che sul nostro piano fisico fanno 4912 bolle cosmiche.
 
Il risultato di questa prima grande effusione è l'accelerazione di quel meraviglioso e gloriosa vitalità che pervade tutta la materia (per quanto inerte possa sembrare ai nostri occhi fisici), in modo che gli atomi dei vari piani si sviluppino, quando elettrificato da esso, tutti i tipi di attrazioni e repulsioni precedentemente latenti, ed entrare in combinazioni di ogni genere, quindi per gradi portando in esistenza tutte le suddivisioni inferiori di ogni livello, fino a quando abbiamo davanti a noi in piena azione la meravigliosa complessità dei quarantanove sottopiani come vediamo loro oggi.
 
Questo è il primo lavoro operato dal Logos, tramite il suo Terzo Aspetto quale Forza-Materia. La Prima Grande Effusione o Onda di Vita, del Logos ha vivificato la sostanza universale e ha fatto vibrare ogni atomo di materia entro l'"anello invalicabile" del Suo sistema in sette diverse misure di vibrazione.
 
Le settemplici onde della materia si separarono, e apparvero le forme.
 
Quando la materia di tutti i sottopiani del sistema è già esistente e il campo è stato così preparato per la sua attività, la Seconda Grande Effusione inizia - il flusso di ciò che a volte è chiamato Essenza Monadica sui Quattro Piani più alti del Sistema Solare che giunge da quel principio superiore corrispondente nel nostro sistema al Secondo Logos.
 
Essenza Monadica è il nome dato agli atomi-coscienza del primo sottopiano, quelli col solo rivestimento di materia atomica essa discende di stadio in stadio conseguendo quello sviluppo che nel Gran piano Divino è stabilito per essa. Essenza monadica sono le prime emanazioni della Monade Divina, i primi soffi del Respiro Divino. La prima materia è composta di tutti gli atomi che formano ciascun sottopiano atomico. Le varie forme sono di materia  molecolare. Sappiamo che le molecole sui sei sottopiani sussidiari sono forme, formate dalla Seconda Effusione. La Prima grande Effusione è quella del Logos del Terzo aspetto della divinità che ha vivificato la sostanza universale e ha fatto vibrare ogni atomo di materia entro l'anello invalicabile del Suo sistema in sette diverse misure di vibrazione.
 
Ognuno ha preso il suo posto, ognuno nella sfera ordinata. Attesero che il sacro flusso venisse a penetrarle e a colmarle.  
 
Aspettavano ognuno nella sua Sfera, nel Proprio Pano e sottopiano il flusso di energia entrasse nelle forme e le riempisse di Vita. Il “sacro flusso” sono le energie del Secondo aspetto della divinità. Potremmo anche dire che sono le forme atomiche di nuova creazione (in maggior parte molecolari) che attendono il “sacro flusso” un diluvio di energia.
 
Il lavoro del Secondo Logos è usualmente chiamato la Seconda onda di Vita che anima, evolve la forma. Le molecole sui sei sottopiani sussidiari sono formate dalla Seconda Effusione. La Seconda Effusione causò combinazioni molecolari, formando così i sei sottopiani sotto l'atomico su ciascun piano, e produsse la forma. Il Secondo Logos è intimamente collegato alla qualità della materia detta Sattva, che rappresenta l’equilibrio tra due forze contrarie quella centrifuga e quella centripeta, il movimento è quello a spirale. La classica struttura di Sattva è l’unione di due particelle contrarie. L’attività del Secondo Logos è retta dalla Legge cosmica di Attrazione. Il Secondo Logos anima e inizia a plasmare la materia dei sette piani in varie forme.
 
I Costruttori risposero al sacro suono. In musicale collaborazione attesero al lavoro. Costruirono molte sfere, cominciando dalla terza.
 
I Costruttori, i Deva,  hanno risposto al Suono sacro, alla Parola. I Costruttori hanno costruito Cinque Sfere, a cominciare dalla Terza. Stiamo parlando di grandi Deva o Gruppi Angelici intelligenti e individualizzati e non di piccoli costruttori inconsapevoli. I “Trasmettitori della Parola” sul sottopiano atomico sono Deva di grande potere e di alte prerogative, dei quali si può affermare che sono connessi con l’aspetto Padre, e sono incarnazioni del Fuoco Elettrico. Ogni Piano di materia è governato da un Raja Deva. Il brano suggerisce che i Costruttori collaborino musicalmente tra loro o collaborino secondo le "Leggi dell'Armonia" pitagorica. Il “Piano dell'Armonia” è il Quarto Piano, o Piano Buddhico.
 
Le Stanze di Dzyan descrivono l’emergere delle “Monadi” dal loro stato di assorbimento nell’Uno, il primo e il più alto stadio nella formazione dei mondi – poiché il termine Monade può applicarsi tanto al più vasto Sistema Solare quanto al più piccolo atomo. Le miriadi Unità di Coscienza o Monadi, sono generate dalla Vita Divina, come cellule germinali negli organismi, prima che sia pronto il campo della loro evoluzione.
 
Questa moltiplicazione in seno all’Unico avviene per un atto di Volontà. La Volontà segna il punto di origine, il Primo Logos, il Signore Indiviso. Questi frammenti di Vita divina, del Primo Logos, separati da un sottilissimo velo di materia sono chiamati Monadi.
 
Mosse dal Volere del Primo Logos, le Monadi subiscono una modificazione chiamata “la concezione del Figlio” e passano nel Secondo Logos e dimorano in Lui. Le Monadi prendono forma sul Secondo Piano della manifestazione Monadica anche detto Anupadaka, dove esse appaiono come Figli del Padre, appunto come lo è il Secondo Logos ma Figli più giovani, senza alcuno dei loro poteri divini. La Monade proveniente dal mondo Arupa o senza forma, è detta Anupadaka, cioè priva di aspetti che la separino dal resto della creazione.
 
Gli atomi o bolle del primo sottopiano, non sono ancora aggregati, sono solo polarizzati: ogni Monade prende possesso di uno di essi.
 
Le Monadi dimorano nel Piano Anupadaka che significa anche “senza genitori, orfani” perché cadendo dal Piano Divino Adi, sul Secondo Piano hanno perso il loro genitore, il Padre Celeste. Pertanto, esse - come il “Figliol prodigo” devono dapprima fare un viaggio alla scoperta dei “Cinque mondi o Piani inferiori di materia”. Solo in seguito il Figliol prodigo ritorna al Padre (la Monade), o piuttosto il Padre che era divenuto il Figlio torna a essere Lui stesso. Noi conosciamo il Divino e diventiamo il Divino, perché lo siamo nella nostra natura intima. Il nostro viaggio evolutivo è una lenta riconquista di quello che avevamo esiliato, una ripresa della Memoria.
 
Sul piano della Monade, come legge di coesione, la legge della nascita, se possiamo usare questo termine, che ha per effetto la comparsa delle Monadi nei loro Sette Gruppi. L’Amore è la fonte, e la Monade di Amore è il risultato (TFC, 576).
 
Sette erano i tabernacoli pronti a ospitare le Monadi in sette diverse condizioni di “karma”. (D.S. I, 223).
     

    
Figura 2. La discesa delle Monadi
 
Desidero richiamare l’attenzione su di un punto interessante: man mano che le Monadi ritornano in numero sempre maggiore, alla loro sorgente, si produce un oscuramento graduale del particolare Uomo Celeste del cui corpo Esse sono le cellule (TFC, 503). Il Logos Planetario che è la vita centrale di ogni gruppo particolare di Monadi. Le Monadi umane sono cellule di un Logos Planetario!
 
Ogni Monade umana è un atomo nel corpo di uno degli Uomini Celesti. A volte si dice che la Monade umana è una "cellula" all'interno del corpo del Logos Planetario.
 
Le Monadi rimangono sul Piano Monadico, mantenendo le proprie radici col Piano Divino o Adi, ancora prive dei veicoli in cui possono esprimersi, nei mondi della forma, attendono il giorno in cui si manifesteranno come Figli di Dio, mentre il Terzo Logos, il Demiurgo con la prima onda di Vita, continua il lavoro per la costruzione dell’Universo delle forme. Il Demiurgo deve infondere la sua Vita nella Materia, per realizzare quei materiali appropriati alla costruzione dei vestimenti o veicoli cui le monadi hanno bisogno. Il risveglio della coscienza nella materia è dovuto alla seconda onda di Vita che scorrendo di piano in piano fornisce le sue qualità alla settemplice proto-materia.
 
Le Monadi, irradiano la loro vita nell’oceano della materia, appropriandosi dei materiali necessari per la loro attività. Ogni forma, ogni aggregato d’atomi è semplicemente un centro di forza prodotto dall’azione della forza positiva e dalla sua interazione con l’energia negativa. Questo processo dell’irradiamento verso i Cinque Piani Inferiori è tecnicamente chiamato “la Seconda onda di Vita”. Questa collettiva onda di vita giunge il livello fisico per ancorarsi nel regno minerale.
 
Su quel piano ebbe inizio il loro lavoro. Costruirono l’involucro di Atma e lo accordarono alla sua Origine Principiale.
 
Sul Terzo Piano, quello Atmico  iniziò il lavoro che ha luogo all'interno al Terzo aspetto del Logos Solare, cioè l’aspetto Brahma. Sul Terzo Piano, quello Atmico  iniziò il lavoro che ha luogo all'interno al Terzo aspetto del Logos Solare, cioè l’aspetto Brahma, infatti, costruirono l’involucro di Atma e lo accordarono alla sua Origine Principale cioè la Monade. Atma è il primo aspetto della Monade Manifestata, il primo dei suoi veicoli periodici, i due successivi sono Buddhi e Manas.
 
“AUMdisse il Potente. Che il lavoro proceda. Che i Costruttori dell’Aria procedano nell’esecuzione del piano.
 
Con il Quarto Piano, il Piano solare dell’Aria il corpo eterico del sistema solare è completo. Il corpo maggiore di vitalità è pronto per infondere energia al fisico denso. Ora il corpo eterico del sistema solare è completo, sebbene non venga perfezionato fino alla fine di un altro Manvantara. (TFC 926-927).
 
Appare ora la forma gassosa del sistema solare, ed i centri d’energia divengono velati e nascosti. L’accrescimento e la concrezione procedono rapidamente. I tre gruppi di costruttori coordinano nuovamente gli sforzi, e giunge un nuovo afflusso d’energia portando dei Deva dal centro logoico della testa. I costruttori minori rispondono al mantram logoico cantato di nuovo ad ogni Manvantara, e le sette correnti d’energia provenienti dai sette centri logoici sono dirette verso il basso.
 
Per l’energia infusa ai Tre Piani sistemici o solari successivi: il Quinto, il Sesto e il Settimo. Possiamo supporre che ci sia una “sillaba” per ciascuno dei Sette Piani Sistemici?
 
Il Signore-Deva ed i Costruttori nel piano dell’Aria lavorarono con le forme della sfera ad essi assegnata. Ognuno nel suo gruppo, lavorarono per l’unione. Sotto le loro mani le forme si moltiplicarono rapidamente.
 
Il Signore-Deva Indra è il Raja Deva Signore del Piano dell’Aria o Buddhico, e dei sette Signori sussidiari di ogni sottopiano. Il Raja Signore Deva del Piano agisce sul primo sottopiano, quello atomico. Il corpo del Signore Raja di un Piano è la totalità della sostanza del Piano. La sua energia è di tipo Fohatico.  I Costruttori "lavorarono per l'unione", che è comprensibile poiché la loro sfera di azione è il Piano Buddhico è noto come il "Piano dell'Unione" dove tutto è armonizzato. C'è molta armonia archetipica che si verifica in questo processo. Le distorsioni che si verificano all'interno del Mondo inferiore del Divenire (i tre piani solari inferiori) non hanno ancora avuto luogo. L'intero processo di costruzione dei modelli per opera dei Deva del Quarto Piano è caratterizzato da una collaborazione musicale e cooperativa.
 
“AUM” disse il Potente, ed alitò sul Quinto, che è il piano della terra ardente, il punto d’incontro del fuoco.
 
Il Potente, il Logos Solare continua ad usare la Grande Parola dell'Aspetto Brahma, e attiva il Quinto sottopiano Cosmico, o Quinto Piano Solare. Il Piano Mentale è il più alto dei tre mondi inferiori, è conosciuto come il "Piano del Fuoco". Tre fuochi si incontrano su quel piano: Fuoco per Attrito Fuoco Solare e Fuoco Elettrico.
 
Un certo suono della Parola logoica, quando raggiunge il piano mentale, provoca una vibrazione della materia di quel piano, ne arresta la tendenza a dissiparsi, le fa prendere una forma sferoidale, e con essa costruisce letteralmente un corpo che è mantenuto in forma coerente da una potente Entità devica, il Signore Raja del piano mentale. È esattamente lo stesso procedimento che ebbe luogo sui livelli cosmici quando un suono ancora più potente fu proferito da COLUI DEL QUALE NULLA SI PUÒ DIRE e produsse una vibrazione sul quinto piano cosmico. Certe grandi Entità divennero attive, e tra queste alcuni Esseri relativamente di poca importanza, come il nostro Logos solare ed il Suo gruppo. (TFC, 310).
 
Lentamente e costantemente, ma con forza senza resistenza, questo Grande Flusso si riversa in ogni ondata successiva di esso dura un intero Sistema Solare  fino al Piano Buddhico conserva la sua natura luminosa di essenza monadica per poi perdere luminosità nei Piani Inferiori dove è chiamata essenza elementare uno, due (nel mentale superiore e inferiore) e tre (nell’astrale o del desiderio), per giungere al regno minerale. Tutte le forme sono sferiche. Anche le particelle di essenza elementare sono da considerarsi sfere.
 
L'Essenza Elementale consiste di aggregazioni di materia, su uno dei sei sottopiani non atomici dei Piani Mentale e del Desiderio—aggregazioni che non fungono esse stesse da forme abitative da parte di alcuna entità, ma come il materiale con cui tali forme possono essere costruite (TFC, 144).
 
Durante un periodo chiamato una Catena, si manifesta dapprima nella materia del Piano Adi; alla fine della Catena ritorna al Secondo Logos da cui emana di nuovo, al principio di una nuova, per animare la materia del Secondo Piano iniziando con tutte le esperienze della Prima Catena. Di Catena in Catena la Seconda Effusione, l’Essenza Monadica scende e al principio del Quinto Piano comincia ad animare la materia più sottile del mentale superiore. Da ora in avanti l’essenza non più atomica ma molecolare, prende il nome di Prima Essenza Elementale nei sottopiani mentali superiori e Seconda Essenza Elementale nei sottopiani mentali inferiori, la materia contenuta in tali combinazioni è suscettibile di essere plasmata in forme-pensiero.
 
Si udì questa volta una nota cosmica, oltre al suono particolare del sistema.
 
La melodia cosmica, o le note cosmiche sono, risuonate dal Logos Solare, perché abbiamo a che fare con ciò che il Maestro DK chiama “il suono sistemico”. Un Logos Planetario suonerebbe un "suono planetario".
 
Il fuoco interno e quello esterno incontrarono il fuoco ascendente.
 
Il “fuoco esterno” potrebbe essere il Fuoco per Attrito, perché questo è il fuoco esterno. Il "fuoco interiore" non può essere il fuoco dell'anima o dell'Angelo Solare, poiché non abbiamo ancora la formazione dell'anima. Allora il Fuoco dello Spirito/triade è “fuoco interiore”. Il fuoco che tende verso l'alto per attrito è il Fuoco dell'Aspirazione, il fuoco che ascende.
 
I custodi del fuoco cosmico, i Deva del calore fohatico, sorvegliarono le forme ancora senza forma, attendendo il loro momento nel tempo.
 
I “Guardiani o custodi della Fiamma” sul Piano Mentale Sistemico potrebbero essere i guardiani del Fuoco Cosmico dal Piano Mentale Cosmico. Questi sono i Deva collegati al terzo aspetto della divinità a cui sono stati dati i nomi “Brahma” e “Fohat”. Costoro attendendo il loro tempo vegliavano le “forme” eteriche cosmiche senza forma perché non avevano ancora modellato forme più dense sui tre livelli più bassi del Piano Fisico Cosmico. Tutto sia ben preparato e plasmato prima di essere attivato o animato.
 
I Costruttori di grado minore, il quadruplice ordine di Deva che operano con la materia, lavorarono sulle forme.
 
Perché i Costruttori minori sono indicati in “quattro ordini” di Deva? Si tratta dei quattro sottopiani del Piano Mentale Sistemico in cui le forme create possono essere in attesa di attivazione o animazione? Oppure, stiamo pensando che i quattro sottopiani superiori del Piano Mentale (che sono analoghi ai quattro eteri) siano i sottopiani su cui si trovano le forme. Anche se viene usata la parola “materia”, sembrerebbe che finora nel Processo Creativo non siamo scesi al di sotto del Piano Mentale sistemico, e forse del suo aspetto superiore… ma non con certezza. Nel caso in cui ciò sia corretto, i Deva del Piano Astrale Sistemico e del Piano Fisico Sistemico non sono ancora coinvolti.
 
Sul triplice livello, nel vuoto silenzio, le forme vibrarono, risposero alla nota, ma erano tuttavia inutili e inabitate.
 
Il “triplice livello”nel vuoto silenzio suggerisce i Piani Atmico, Buddhico e Mentale. Apparentemente sono state create forme su tutti quei piani. Ma le forme non sono ancora animate. Le forme risposero alla nota cosmica. Le forme rappresentano solo il terzo aspetto della divinità, non sono ancora animate nel senso superiore e sono “inutili” inabitate, senza anima spirituale perché non possono ancora rispondere o portare avanti il Proposito del Logos Solare. Solo il terzo dei "suoni sistemici" è risuonato, e forse alla prima parte del secondo Logos, che crea la materia molecolare.
 
“AUM” disse il Potente. “Che anche le acque intervengano”.
 
Il punto di attenzione e di lavoro ora è il Piano Astrale Sistemico, quello delle Acque. L’onda di vita passando al Sesto Piano o Emozionale prende il nome di terza essenza elementale e fornisce alla materia la sensazione di desiderio.
 
I Costruttori della sfera acquea, che dimorano nell’umidità, produssero le forme che si muovono entro il regno di Varuna.
 
I “costruttori della sfera acquosa” sono in linea di massima quelli conosciuti come Agnisurya. Il Maestro nel Trattato del Fuoco Cosmico (476) cita un Antico Commentario:
 
  1. Colui che trasferisce la vita del Padre nei tre inferiori, cerca l’azione del fuoco nascosto nel cuore della Madre. Egli lavora con gli Agnichaitan (spiriti del fuoco di grado superiore), che nascondono, bruciano e così producono la necessaria umidità.
  2. Colui che trasferisce la vita dai tre inferiori nei quattro che sono pronti, cerca l’azione del fuoco nascosto nel cuore di Brahma. Egli lavora con le forze degli Agnishvatta che irradiano, fondono e producono così il necessario calore.
  3. Colui che trasferisce la vita nel quinto che riunisce, cerca l’azione del fuoco celato nel cuore di Vishnu. Egli lavora con le forze degli Agnisurya che ardono, liberano l’essenza e così producono la necessaria irradiazione.
  4. Dapprima l’umidità, lenta ed avviluppante; poi il calore, con ardore sempre crescente fino a un massimo di intensità; poi la forza che preme, dirige e concentra. Così vien prodotta la radianza; così l’essudazione; così la mutazione; così il cambiamento della forma. Infine la liberazione, lo sfuggire dell’essenza volatile, e la restituzione del residuo alla sostanza primordiale.
       
Gli Agnichaitan, gli Agnisurya e gli Agnishvatta, si occupano soprattutto dell’evoluzione del corpo denso del Logos, i sottopiani liquido, gassoso e denso del Fisico Cosmico, ossia i tre mondi dell’attività umana.

 
Figura 3. Tabella dei Costruttori dei Tre Piani Inferiori
 
Esse crebbero e si moltiplicarono con flusso costante. Ogni ondata del moto cosmico aumentava l’interminabile flusso. Si vedeva l’incresparsi delle forme.
 
Ci fu una grande abbondanza di forme sul Piano Astrale Sistemico. Queste forme sembrano caratterizzate da un flusso o movimento incessante, ondeggiano come le alghe e altre forme di vita vegetale acquatica che ondeggiano sotto la superficie delle acque.  Sembra che abbiamo a che fare con un movimento crescente (flussi e riflussi crescenti che si rafforzano a vicenda) e forme in espansione. La “fecondità formale” del Processo Creativo è in aumento.
 
“AUM” disse il Potente. “Che i Costruttori trattino la materia”. Ciò che era fuso si solidificò.
 
Il Logos Solare ha finalmente rivolto la Sua attenzione al più basso dei densi sottopiani cosmici: il Piano Eterico - fisico Sistemico. Abbiamo la prima solidificazione. Il primo effetto fu quello di dare agli elementi chimici il potere di combinarsi tra loro.
 
Le forme solide furono costruite. La crosta si raffreddò. Le rocce si cristallizzarono. I Costruttori lavorarono tumultuosamente a produrre le forme di Maya.
 
Questo sembra essere un riferimento planetario che coinvolge la solidificazione del nostro pianeta o almeno un pianeta. Abbiamo a che fare con la creazione del pianeta fisico sotto la volontà e l'attività del Logos Solare. Il lavoro tumultuoso suggerisce l'immagine del Piano Eterico - fisico come un piano di grande attività e di grande disordine, per produrre le forme di Maya, cioè illusorie non stabili.
     

 
Figura 4. Onde di Vita nei Sette Piani di materia
 
Quando gli strati rocciosi furono completati il lavoro fu compiuto. I Costruttori del grado inferiore annunziarono che il lavoro era finito.
 
Questo significa che la creazione del regno minerale era terminata come annunciato dai Costruttori del grado inferiore. Questa Stanza non tratta solo della Prima (Fohatica) Effusione, ma dell'Effusione che costruisce la forma (la Seconda Effusione), almeno fino al punto in cui viene creato il regno minerale.
 
Tutte le forme fisiche dense, siano un albero, un animale, un minerale, una goccia d’acqua o una pietra preziosa, sono in sé stesse delle vite elementali costruite con sostanza vivente con l’aiuto di manipolatori viventi che agiscono sotto la direzione di architetti intelligenti. (TFC, 892). Kshiti è l’Entità devica che governa il Piano Fisico.
 
Con il Primo Sistema Solare entra in manifestazione l’Uomo Celeste del VII Raggio il cui corpo di manifestazione, è uno Schema Planetario. Come un Logos solare pronunciando la triplice Parola fa sorgere una settemplice vibrazione, così un Uomo Celeste, pronunciando la Parola, porta in oggettività evolutiva il suo Schema e tutto quello che esso contiene.
 
Sappiamo che vi è una Legge, quella della manifestazione settenaria: Un Sistema Solare si manifesta attraverso sette Logoi, i cui corpi di manifestazione sono Sette Schemi Planetari, e ogni Schema ha Sette Catene, e ogni Catena ha Sette Globi.
 
Un Sistema Cosmico che include i Sistemi Minori e li mantiene uniti col potere di una vita unificata. Un Sistema Solare, parte di un maggiore sistema di manifestazione, che ugualmente include forme minori di oggettività, mantenendole ugualmente unificate col potere della sua stessa vita. Uno Schema Planetario, suddivisione di quel Sistema Solare, esistente di per sé come unità, ma che tuttavia non può esistere separato dalle altre unità (TFC, 409).
 
Sappiamo che la manifestazione è elettricamente polarizzata i Tre Raggi Maggiori ad elettricità positiva  hanno come corrispondenti Tre Raggi Minori o di Attributo: 1-7, 2-6, 3-5, il Quarto Raggio ha polarità neutra.
 
Con il primo Sistema minore Due Uomini Celesti con i loro Schemi  entrarono in manifestazione il Settimo e il Primo. Il Settimo Raggio, incarnato dal Settimo Uomo Celeste  sulla fase discendente o materializzante, riguarda la creazione delle forme minerali, il Primo Raggio sulla fase ascendente riguarda il Potere che è racchiuso in esse. I Due Signori con i loro Schemi e Catene Planetarie lavorano in coppia anche se il compito di costruire spetta al Settimo. Gli altri Cinque Logoi con i loro Schemi che non sono in manifestazione sono pura astrazione o dormienti.
 
Come vi sono Stette Stati di Materia e Sette tipi di Coscienza Logoica sono Sette Anime Collettive in attività sul Piano Fisico, prima dell’apparizione di una qualsiasi forma. Si pensi alla tavola settenaria periodica degli elementi minerali. Queste Anime Collettive appaiono una in ogni corrente della Seconda Onda di Vita, quali forme vaghe e velate, sul Piano Mentale, meglio delineate sul Piano Astrale, e ancor più sul Piano Fisico. Esse galleggiano nel Grande Oceano di Materia. Osservandole da vicino scorgiamo tre stadi distinti di materia, formanti un involucro in cui sono racchiuse innumerevoli triadi. Annie Besant cap. 5 “Studio sulla Coscienza”.
 
Generalmente parlando, un’Anima Gruppo o Collettiva è un insieme di triadi di atomi permanenti contenute in un triplice involucro di essenza monadica, fisica, emozionale e mentale.
 
L’Atomo permanente è un minuscolo centro di forza che costituisce il fattore centrale e l’agente d’attrazione intorno al quale vengono costruiti gli involucri della Monade che s’incarna. Gli atomi non liberi “collegati” al triplice raggio della Monade, prendono il nome di atomi permanenti.
 
Possiamo giudicare che una triade permanente consiste di tre fattori: l'atomo permanente fisico, l'atomo permanente astrale (emozionale) e l'unità mentale. Anche un minerale avrebbe una tale triade, sebbene l'atomo permanente astrale o l'unità mentale sarebbe latente e non attiva. Un vegetale avrebbe un atomo fisico permanente e qualche attivazione astrale permanente dell'atomo, ma nessuna attivazione dell'unità mentale. C'è una questione di quando e come l'unità mentale appare dall'interno del regno animale. Può essere un fattore negli animali più intelligenti ma molto meno (sebbene forse presente) negli animali di minore intelligenza.
 
La funzione degli atomi permanenti è quella di conservare in sé stessi, quali poteri vibratori, i risultati di tutte le esperienze, sono in definitiva dei nuclei di memoria. Una vibrazione impressa sull’atomo dall’esterno, diventa un potere vibratorio, una tendenza a riprodurre tale vibrazione. Ogni perturbazione fisica resta impressa in questo atomo, come potere vibratorio.
 
Il Maestro Tibetano fornisce un’importante notizia. Gli atomi permanenti dell’uomo sono sui sottopiani atomici di ogni piano, con la sola eccezione dell’unità mentale. Quelli dei gruppi animali sono sul secondo sottopiano; quelli dei gruppi vegetali sono sul terzo sottopiano; quelli dei gruppi minerali sono sul quarto sottopiano. (TFC, 532).
 
Nel Primo Minore Sistema Solare gli atomi permanenti del regno minerale sono ancorati nel quarto sottopiano.
 
A.       Il quarto regno è legato al sottopiano numero uno.
B.       Il terzo regno è legato al sottopiano numero due.
C.       Il secondo regno è legato al sottopiano numero tre.
D.       Il primo regno è legato al sottopiano numero quattro.
       
Il più interno di questi strati di Anime Gruppo o Collettive Minerali è formato di atomi del Piano Fisico, il secondo strato di atomi del Piano Astrale appartenente allo stesso tipo del fisico, il terzo strato con atomi del Piano Mentale.
 
Diventa chiaro che l'unità mentale dell'essere umano ha qualche legame con il regno minerale poiché sia ​​essa che l'atomo permanente nel gruppo minerale si trovano su un quarto sottopiano.
 
Gli atomi permanenti sono nomi di “punti focali di forza”. Gli atomi permanenti sono numerati, le Catene Planetarie, i Globi e le Ronde sono numerati e il Maestro D.K. sembra suggerire la correlazione di questi numeri. Il primo regno può essere, ad esempio, correlato con la prima Catena, Globo, Ronda; il secondo regno con la seconda Catena, Globo eccetera.
 
Per il minerale in relazione al primo Schema e alla prima Catena, il quarto sottopiano Fisico sarà focale attraverso l'atomo permanente minerale.
 
Per il regno vegetale rispetto alla seconda Catena, Globo, il terzo sottopiano fisico sarà focale attraverso l'atomo permanente vegetale. E così, corrispondentemente, per il regno animale, e poi per l'uomo.
 
Poiché nel Primo Sistema Solare Minore si forma solo il primo regno, quello minerale, si può ipotizzare che vi sia in attività la Catena Planetaria collegata al Settimo Signore e riguardante il regno minerale, e la Catena collegata al Primo Signore? Le restanti Catene sono in astrazione o dormienti.
 
Il regno minerale, fornisce quella cosa vitale che è l’essenza dell’atomo permanente fisico dell’essere umano. Fornisce l’energia che è la base negativa dell’afflusso positivo che si può veder entrare attraverso la depressione superiore dell’atomo permanente fisico.
 
Nel processo evolutivo avviene la prima delle cinque unificazioni maggiori della Monade con il regno minerale.
 
La nota del regno minerale è la nota fondamentale della sostanza stessa, ed è in gran parte il risuonare di combinazioni di note basate su questa nota, che provoca i grandi cataclismi mondiali prodotti dall’azione vulcanica. Ogni vulcano emette questa nota, e per coloro che possono vedere, il suono e il colore (intesi occultamente) di un vulcano sono veramente cose meravigliose. Ogni gradazione di quella nota si trova nel regno minerale, che a sua volta si suddivide in tre regni principali.
 
  • I metalli vili, quali il piombo ed il ferro, e tutti i metalli dello stesso genere.
  • I metalli nobili, quali l’oro e l’argento, che hanno una parte così fondamentale nella vita dell’umanità, e sono la manifestazione minerale del secondo aspetto.
  • I cristalli e le pietre preziose, il primo aspetto che si manifesta nel regno minerale, il compimento dell’opera dei Deva minerali, e risultato del loro sforzo infaticabile. (TFC, 495)
     
In senso esoterico, nel mondo minerale il Piano divino è racchiuso nella geometria di un cristallo, e la radiosa bellezza di Dio è conservata nel colore di una pietra preziosa. In miniatura, e nello stato inferiore della manifestazione, scopriamo i divini concetti in fase d’attuazione. La meta del concetto universale appare quando il gioiello splende della sua bellezza e il radio emette i propri raggi, siano essi costruttivi o distruttivi… “La materia non è che spirito al punto più basso della sua attività ciclica” e che lo spirito è materia al suo punto culminante, il Settimo Raggio di Ordine o Rituale Cerimoniale non è che un aspetto della polarità opposta del Primo Raggio, di Volontà o Potere  (Trattato dei Sette Raggi I, 227).
 
Il regno minerale è il risultato del “rituale del ritmo”, come tutte le forme basilari su cui poggiamo e si edificano le miriadi di strutture manifeste. I processi del regno minerale sono rigorosamente geometrici. Il più bell’esempio dell’effetto iniziatico ottenuto dal fuoco sui minerali è la grande transizione e trasformazione allotropica dallo stadio del carbonio al diamante perfetto.
 
Il Primo Sistema Solare Minore che dà forma al regno minerale che trova la sua espressione sul Settimo Piano. Il Quinto Grande Kumâra è il Signore del Settimo Raggio della Magia Cerimoniale prepara l’organismo divino che è uno dei vertici della Stella di Brahma a cinque punte.
 
La prima rotazione della Grande Ruota solare è governata dal VII Raggio con cui dà ordine e ritmo alla creazione. Il Settimo Piano del Sistema Solare viene dominato e messo sotto il governo del VII Raggio, in misura secondaria tutti i settimi sottopiani sono sotto l’influenza del VII Raggio.
 
Il VII Raggio dell’Ordine Cerimoniale governa la vita nel regno minerale e negli ultimi stadi della vita involutiva nel punto di risalita dell’evoluzione. L’influsso organizzante del Settimo Raggio appare nel modo migliore nella stupenda struttura geometricamente perfetta degli elementi, che il microscopio e lo studio dell’atomo rivelano. Questo Raggio è quello che governa in gran parte, che manipola, che geometrizza e domina il lato forma, poiché governa le forze elementali della natura. Mediante l’Ordine Cerimoniale possono essere governati i costruttori minori, le forze elementali, il punto di sintesi sul Piano più basso (Fisico-Eterico) ed il periodo di transizione. Il Settimo Raggio è l’apparizione delle forze dell’evoluzione. È la manifestazione del Potere e dell’Attività sul Piano più basso di tutti.
 
Ogni regno della natura ha la sua nota o vibrazione ed i suoni mantrici relativi ad ogni processo di trasmutazione in quel regno hanno quella nota come nota fondamentale. Per mezzo delle Parole di Potere i mondi vennero in ordinata esistenza.
 
Sul Settimo Piano, quello Fisico, l’espressione della forza del Secondo Logos è Prana, la Vitalità. Questo stadio è l’evoluzione della materia. Lo scopo della seconda ondata di Vita è quello di formare il tessuto primordiale, che in alcune antiche scritture è chiamato “tessitura”. I materiali preparati dall’eterno Chimico vengono tessuti dall’eterno Tessitore, il Secondo Logos.
 
Dopo un lungo periodo di tempo passato ad animare le forme del regno minerale, l’onda di vita arriva ad identificarsi con esse ed è in grado di animare le parti eteriche del regno minerale, e quindi le rocce, le profondità degli oceani, fino ad animare la materia più densa di quei minerali percettibili dai nostri sensi. Vediamo, infatti, le società molecolari dei cristalli organizzate e rette da un principio di orientazione geometrica che le dà forma simmetrica in cubi, prismi, poliedri ecc.
 
I terremoti, le eruzioni, i processi di erosione ecc., hanno come scopo, quello di provocare questa risposta da parte delle anime collettive, che abitano il regno minerale. Ogni minerale contiene dunque al suo interno un potere, una forza, una vita spirituale, dormiente ma latente, che è a sua volta in grado di influenzare l’ambiente circostante: alle pietre vengono, infatti, attribuite proprietà curative o benefiche.
 
Quando l’anima collettiva di un gruppo minerale tra i più avanzati, come ad esempio quella del diamante, arriva al suo apogeo evolutivo, sente la necessità imperiosa di proseguire la propria evoluzione, verso forme di vita e di coscienze più complesse. Utilizzando la “radioattività” come porta di trasmigrazione spirituale, “entra” allora in una delle più semplici varietà del regno vegetale (per esempio la muffa), compiendo così il passo dal regno minerale al regno vegetale, ed incominciando un nuovo e più ampio pellegrinaggio evolutivo, nel regno vegetale.
 
Dagli strati rocciosi emersero poi gli involucri.
 
Possiamo guardare al secondo regno della natura, il regno vegetale, che provvede alla “copertura”, gli involucri degli strati rocciosi che, secondo l'occultismo, emerge dal primo regno minerale. Il regno vegetale verrà pienamente sviluppato nel Sistema Solare successivo.


[1] Le XIII Stanze sono ampiamente commentate in un libro a parte.
 
 
SECONDO SISTEMA SOLARE MINORE
 
 
Girando la Grande Ruota emise la Seconda. Di nuovo divampò la Fiamma, prese nel proprio cuore la Pietra, e continuò a girare. Nuovamente sorsero i Figli di Dio, e guardarono intensamente entro la fiamma. “La forma non è soddisfacente”, essi dissero. “Sia tolta dal fuoco”. (Stanza III Dzyan, TFC).
 
La Ruota Solare successiva, la Seconda ripercorre in modo più rapido le tappe del Primo Minore Sistema Solare ricreando i Sette Piani di Materia, le Sette ruote o sfere minori. Sorsero nuovamente i Figli Di Dio per continuare l’opera iniziata con la Prima Ruota. La forma della Pietra Viva non era soddisfacente, e fu tolta dal Fuoco, doveva essere sottoposta ad ulteriori processi.
 
Gli opposti polari del Settimo del Ritmo e del Sesto Raggio della Devozione, sono il Primo della Volontà e il Secondo Raggio dell’Amore Saggezza che agiscono nella fase ascendente o  spirituale nella fase ascendente è il Signore del Secondo Raggio, portano in manifestazione i loro Schemi Planetari. In totale Quattro Schemi in manifestazione, e Tre Schemi dormienti.
 
Il Primo Sistema Solare era dominato dalla presenza del VII Raggio. In questa fase il Fuoco Solare porta in manifestazione predominante una nuova Grande Vita, il Sesto Uomo Celeste, il VI Raggio, che vitalizza il Sesto Piano Solare l’Astrale, che è il Piano della parte liquida del corpo fisico logoico.
 
La Vita del Secondo Logos dopo la sua discesa più bassa nella materia, qual regno minerale, sale verso nel regno di vita successivo, quello vegetale. Gli elementi chimici si aggruppano insieme e una misteriosa vita appare in loro e li trasforma in protoplasma, che subisce una serie di trasformazioni.
 
Questo vuol dire che dapprima è in questo Sistema è ricreato il regno minerale secondo il modello del Sistema Solare precedente, e poi è creato il secondo regno, quello vegetale. La meta evolutiva del secondo regno è la padronanza delle “acque” del Piano Astrale, il Secondo Piano contando dal basso.
 
I Costruttori delle forme inferiori, che manipolano la maya più densa, unirono la loro produzione alle forme prodotte dai Costruttori dell’Acqua. (Stanza II Dzyan, riportata nel TFC).
 
I costruttori delle forme fisiche che operano con la "maya più densa" collaborano con i costruttori dell’acqua che operano sul Piano Astrale, probabilmente nella categoria degli Agnisurya. Sembra che si parli della fusione delle energie fisiche e astrali.  
 
Al termine dell’evoluzione del primo regno minerale sotto il governo del Signore del Settimo Raggio inizia dopo un pralaya l’evoluzione del secondo regno vegetale sotto il governo del Signore del Sesto Raggio che porta in attività nella fase discendente il suo Schema Planetario.
 
Il regno vegetale è responsivo al particolare tipo d’energia che produce il fenomeno dell’acqua o umidità. Per effetto dell’acqua si evolve ogni tipo superiore di vita vegetale, e mediante la combinazione del calore e dell’acqua si ottengono degli effetti che producono tipi nuovi. (TFC, 1072)
 
Dobbiamo ricordare che esso è collegato con una legge sussidiaria della Legge cosmica di Attrazione. In questo Secondo Sistema avviene l’unificazione della monade minerale con il regno vegetale.
 
Questo lavoro è fatto con l’ausilio del VI Raggio della Devozione che ha un rapporto preciso sebbene poco noto con il regno vegetale. Il Sesto Raggio dell’Idealismo e della Devozione o come simbolicamente detto è “ l’impulso a consacrare la vita al Sole, datore di quella vita stessa”, o ancora “l’impulso a volgere l’occhio del cuore al cuore del sole”. Appaiono nel secondo regno come magnetismo, profumo, colore e crescita verso la luce. Avvengono quegli occulti processi alchemici che consentono ai vegetali di trarre sostegno e alimento dal sole e dal terreno (regno minerale), e “trasformarlo” in forma e colore.                      
       

 
Figura 1. La Seconda Onda di Vita nel Piano Astrale
 
Il regno vegetale ha la qualità dell’attraenza, espressa dal colore, e trova la propria liberazione, ossia la sua forma più alta di attività, nel profumo emanante dalle sue forme di vita più elevate. Il profumo è connesso alla sua vita sessuale, che ha scopo di gruppo e chiede la collaborazione del vento iniziatore e degli insetti. Questa non è solo una raffigurazione pittorica della verità. La vera natura del profumo, suo scopo e suo intento, è di influire sugli agenti che servono a diffondere e a perpetuare la vita del regno vegetale.
 
Il regno vegetale trae la propria forza vitale da tre fonti - sole, aria e terra. Nel processo di costruzione la funzione principale è svolta dal contenuto minerale delle due ultime. La vera struttura di tutte le forme è composta dal tessuto di prodotti minerali gradualmente costruito sul corpo eterico e che assume foggia e forma per un impulso, un desiderio, o per un’urgenza eterica vitale. È la qualità magnetica del corpo eterico che attrae i minerali necessari allo scheletro della forma.
 
Il regno vegetale trova la propria liberazione in un processo evolutivo totalmente diverso e le sue vite passano nella cosiddetta evoluzione devica o angelica. Per questo il vento e gli insetti sono gli agenti di tale passaggio proprio come l’uomo e l’acqua sono gli iniziatori del mondo animale (Trattato dei Sette Raggi I, 197-198).
 
Dopo eoni di esperienza nel regno minerale, alcuni atomi permanenti saranno atti a passare nel regno vegetale e verranno distribuiti per opera degli esseri di Luce, sul mondo vegetale. Durante l’evoluzione minerale, si può dire che l’Anima Collettiva risiede nel suo involucro più denso, il fisico la sua maggiore attività si esplica sul Piano Fisico. Quando le vite racchiuse avanzano nel regno vegetale, l’involucro fisico lentamente svanisce, quasi assorbito da esse  per rinforzare i propri corpi eterici e l’attività dell’Anima Collettiva si trasferisce al Piano Astrale a nutrirvi i corpi astrali o emozionali. Sembra essere di regola che, durante gli ultimi stadi della sua evoluzione nel mondo vegetale, ogni triade (atomi fisico astrale e unità mentale) debba avere esperienza prolungata in una forma unica, cosicché qualche fremito della vita mentale, possa venir subito (A. Besant Studio sulla Coscienza, cap. 5).
 
Restano le informazioni memorizzate nell’atomo o nucleo di memoria permanente fisica. Le Anime Collettive Vegetali sono formate da atomi del terzo sottopiano del Piano Astrale, mentre le Anime Collettive Minerali sono formate da atomi del quarto sottopiano del Piano Fisico.
 
Un gruppo vegetale ha un atomo fisico permanente, e un atomo astrale permanente in attivazione sul terzo sottopiano, ma nessuna attivazione dell'unità mentale.
 
Il regno vegetale fornisce l’energia negativa all’atomo permanente astrale sul terzo sottopiano del Sesto Piano Emozionale o Astrale. Nel Secondo Minore Sistema Solare gli atomi permanenti del regno vegetale appartengono tutti del terzo sottopiano astrale, mentre quelli del regno minerale al quarto sottopiano del Settimo Piano Fisico.
 
Gli Atomi Vitali che sono contenuti in questo involucro, sono paragonabili a semi, che una volta piantati nella loro terra crescono e fruttificano secondo l’informazione contenuta al loro interno. Così, come un seme di quercia produce una quercia, e quello di una rosa viola una rosa viola, ugualmente ciascun Atomo Vitale crea un corpo che rispecchia la qualità dell’informazione contenuta in esso.
 
Il regno vegetale occupa un posto particolare nell’economia del sistema, in quanto trasmettitore del fluido pranico vitale; il regno vegetale è infatti un ponte tra il conscio e l’inconscio. Uso questi termini nel loro senso più ampio e più generale. Benché il regno minerale possieda una coscienza di per sé, tuttavia la sensazione è più distintamente riconoscibile nel secondo regno, e la distinzione tra la coscienza di un minerale e quella di un animale è così grande che le loro rispettive coscienze risultano fondamentalmente dissimili. Tra i due regni si trova il regno vegetale, che generalmente si approssima più alla coscienza animale che a quella minerale, ed ha un rapporto tra i più esoterici con l’evoluzione dei Deva. (TFC, 564).
 
Alla fine della Seconda Grande Ruota abbiamo Due Kumâra, o Uomini Celesti completamente manifestati, in altri termini Due Raggi attivi: il VI dominante e il VII,  e due Piani Solari dominati, il Settimo e il Sesto che compongono la totalità della coscienza del Secondo Minore Sistema Solare.
TERZO SISTEMA SOLARE MINORE
 
 
Più veloce ancora girò la Ruota Maggiore, azzurra e bianca emerse la fiamma. I Figli di Dio ridiscesero e una ruota minore incominciò il suo moto. Sette volte la rivoluzione, e sette volte più intenso il calore. La massa informe divenne più solida, e più profondamente affondava la Pietra. Nell’intimo del fuoco più interno discese la Pietra Sacra. Questa volta il lavoro era migliore, il risultato più perfetto. Alla settima rivoluzione la terza ruota restituì la Pietra. Triplice la forma, rosea la luce, e settemplice l’eterno principio. (Stanza III Dzyan, TFC).
 
La Terza Ruota Solare ripercorre in modo più rapido le tappe del Secondo Sistema Solare Minore ricreando su una spirale superiore i Sette Piani di Materia “Sette volte la rivoluzione, e sette volte più intenso il calore”. La massa informe divenne più solida, e più profondamente affondava la Pietra. Nell’intimo del fuoco più interno discese la Pietra Sacra. Triplice la forma fisica emotiva e mentale. Viene creato il terzo regno quello animale perché il Fuoco Solare porta in manifestazione predominante una nuova Grande Vita, il Quinto Uomo Celeste,  il V Raggio, che vitalizza il Quinto Piano Solare Manas. Il VI e VII Raggio collaborano con il V Raggio, quello della conoscenza concreta, che vitalizza e governa il Quinto Piano Mentale Solare
 
La materia e l’acqua unite produssero il terzo in ordine di tempo. Così progredì l’ascesa (Stanza II Dzyan, riportata nel TFC).
 
Terra e Acqua produssero il “terzo” il terzo regno della natura che sembra emergere dal regno animale. Così progredì l’evoluzione.
 
Con la terza ruota una terza coppia polare di Raggi entrò in manifestazione il V Raggio in attività e il Terzo Raggio in quiescenza, in totale Sei Scemi Planetari.
 
Il V Raggio della Scienza Concreta è il Cristallizzatore delle Forme e ha un particolare rapporto con il regno animale, in quanto è il Raggio che governerà nella prossima Ruota Solare la fusione di questo regno con il regno umano, all’inizio l’uomo animale.
 
La meta evolutiva  del terzo regno, quello animale è la padronanza, del Piano Mentale, il Terzo Piano contando dal Basso, come la meta evolutiva del secondo regno è la padronanza del Piano Astrale, il Secondo Piano contando dal basso.
 
La Vita del Secondo Logos dopo la sua discesa più bassa nella materia, qual regno minerale, sale verso nel regno di vita vegetale, per giungere al terzo regno quello animale.
 
Le Anime Collettive Vegetali evolvendo ancora, una parte di esse passano nel regno animale, l’involucro astrale viene assorbito e l’attività dell’Anima Collettiva si trasferisce nei sottopiani inferiori del Piano Mentale, dove nutre i nascenti corpi mentali, dando loro gradatamente contorni meni vaghi. Restano le informazioni memorizzate nell’atomo o nucleo di memoria permanente emozionale.
 
Le triadi di atomi dei gruppi animali sono sul secondo sottopiano, quelle del regno vegetale restano sul terzo sottopiano Astrale, e quelle del regno minerale sul quarto sottopiano Fisico. L’unità mentale indipendentemente  che sia attiva o no, è sempre sul quarto sottopiano
 
Il fatto che gli animali posseggano un’Anima di Gruppo spiega anche l’aspetto, per noi uomini piuttosto misterioso, degli istinti ereditari: il papero che appena uscito dall’uovo si tuffa nell’acqua, senza che nessuno gli abbia insegnato a nuotare o il pulcino che tremante si nasconde, vedendo avvicinarsi l’ombra di un falco. Osservando i movimenti degli assembramenti di anime gruppo di animali si percepiscono come un unico organismo, come se i singoli animali non siano altro che cellule dello stesso organismo, e che lo scopo principale di tale organismo sia la propria sopravvivenza, a scapito, anche, della sopravvivenza del singolo. La stessa cosa accade nel nostro corpo animale, il quale elimina costantemente un certo numero di cellule morte (attraverso la desquamazione cutanea, i capelli, le unghie, ecc.) e altrettante cellule si rigenerano ogni giorno, in un continuo equilibro che varia con l’età.
       

Figura 1. La Seconda Onda di Vita nel Piano Mentale Inferiore
 
Un delfino nonostante il suo elevato livello evolutivo e la sua incontestabile intelligenza, non ha un’individualità definita, perciò quando la sua essenza spirituale, morendo abbandona il corpo, quella stessa “essenza invisibile” torna a fondersi con l’anima di gruppo dei delfini[1]. Non così succede agli uomini, i quali possiedono un’anima individuale, che dopo la morte del corpo fisico, continua ad esistere come entità separata.
 
L’anima di gruppo è dunque un livello di esperienza che l’anima animale fa sul piano fisico, ma che non riguarda specificatamente il singolo, ma un numero molto maggiore di animali. Essa è per definizione un’anima, e dunque un’essenza che vive nel sentire; non a caso gli animali sentono che è giunto il tempo di emigrare, sentono che la rotta giusta è in una direzione piuttosto che in un’altra; sentono che è giusto raggiungere quel posto piuttosto che quell’altro. I sensi del regno animale sono una facoltà di gruppo che si manifesta come istinto della specie. I sensi dell’uomo sono un suo patrimonio individuale. Esiste, una netta differenza di esperienza terrena tra l’anima di un animale selvatico e quella di un animale domestico, e tale differenza consiste proprio nell’emancipazione che quest’ultimo fa, in virtù dello stretto contatto con l’umano, nei confronti della sua anima di gruppo.
 
Il terzo regno, l’animale, nei primi stadi alimenta e preserva il germe di ciò che un giorno sarà un uomo; nella Ruota Solare successiva la personalità dell’uomo preserva ciò che un giorno si svilupperà in uomo spirituale.
 
In che modo la vita minerale, vegetale, animale si differenzia? Attraverso le memorizzazioni delle informazioni contenute nelle bolle quantiche che formano gli atomi, fisici, emozionali e mentali. Prendiamo ad esempio in esame un’Anima-Gruppo animale, quella dei Canidi formata da materia mentale dei quattro sottopiani inferiori. Le diversità di clima i diversi tipi di ambiente porteranno i vari gruppi a compiere esperienze diverse. Con il passare del tempo le esperienze e le informazioni si accumulano e si separeranno differenti nuclei: lupi, volpi, sciacalli, cani. Dal gruppo dei cani selvatici si separerebbero i vari gruppi di animali domestici, che dato l’ambiente favorevole cominceranno a rispondere alle rapide vibrazioni dirette dai loro padroni, finché in alcuni esemplari già prima della morte avverrà la separazione della loro triade inferiore dalla Coscienza collettiva dei Canidi e del loro particolare sottogruppo. In questo Terzo Sistema Solare Minore avviene l’unificazione della monade vegetale con il regno animale. Trascorso il tempo debito, dal regno animale emergono animali superiori suscettibili di conseguire l’individualità.
 
Il regno animale trae sostegno soprattutto dal sole, dall’acqua e dal regno vegetale. Il contenuto minerale richiesto per la struttura dello scheletro è quindi disponibile in una forma più progredita e sublimata, perché raccolto dai prodotti del regno vegetale anziché dal regno minerale. Ogni regno offre un sacrificio a quello che gli sussegue nell’ordine evolutivo.
 
Il regno animale fornisce la forza negativa che, quando energizzata dalla positiva si manifesta come unità mentale. Questa energia, fornita dai tre regni inferiori, è formata dalla vibrazione più alta di cui ogni regno è capace e serve come legame tra l’uomo ed i suoi vari involucri, che sono tutti collegati all’uno o all’altro dei tre regni inferiori. (TFC, 1134).
 
Il V Raggio rappresenta la volontà inerente alla sostanza e che attiva tutti gli atomi che compongono le forme. È intimamente connessa al Primo Sistema Solare (Maggiore), anche mentre libera gli uomini che formeranno il nucleo su cui sarà costruito il futuro Terzo Sistema Solare (Maggiore governato dal I Raggio). L’energia di questo Raggio è l’Intelligenza; è il seme della coscienza, ma non come noi la comprendiamo; è la vita inerente della materia e la volontà di operare con intelligenza; è quel “quid” vivente per cui non abbiamo un nome e che fu il prodotto del Primo Sistema Solare (Maggiore). (Astrologia Esoterica, 600).
 
Dietro l’apparenza degli animali è celato un saldo orientamento verso la comprensione e perciò esse gravitano verso le forme di vita che meglio esprimono ciò che desiderano. Quindi si spiega l’influsso del Quinto Raggio, di Conoscenza Concreta, che tramite l’umanità penetra nel terzo regno (Trattato dei Sette Raggi I, 198).
 
L’istinto è la chiave per il passaggio dal regno animale al regno umano, o dal terzo al quarto regno. Quest’istinto, negli stadi finali dell’evoluzione e man mano l’animale si distacca sempre più dall’anima di gruppo, viene trasmutato in facoltà mentale, ossia in quella mente embrionale che è latente nell’uomo-animale. L’istinto è la mente in embrione!
 
Il regno animale è il terzo dei regni e (dal punto di vista esoterico e per quanto riguarda il suo rapporto con l’umanità) è l’aspetto madre prima dell’adombramento da parte dello Spirito Santo, l’aspetto Manas. Riflettete su questa rassomiglianza, e ritrovate l’analogia tra la madre cosmica, la madre sistemica, ed il medesimo aspetto madre quale esiste nel regno animale come base dell’evoluzione dell’uomo. Ciascuno dei regni della natura agisce da madre rispetto a quello che lo segue nel processo evolutivo. (TFC, 458).
 
Il Settimo ed il Quinto Raggio si occupano del ritorno del Figlio al Padre, e sono in gran parte impegnati nell’effondere potenza energetica quando è necessario trasferire la vita del Figlio da una forma vecchia in una nuova, da un regno della natura ad un altro sul Sentiero del Ritorno (TFC, 484).
 
Il Raggio della Scienza Concreta è in particolare rapporto con il regno animale, in quanto è il raggio che governa la fusione di questo regno con il regno umano.
 
Al termine dell’evoluzione del primo regno minerale e del secondo regno vegetale. Il Signore del Quinto Raggio porta in attività nella fase discendente il suo Schema Planetario. Poiché il suo opposto polare spirituale è il Signore del Terzo Raggio, dell’Intelligenza Attiva, porta nella fase ascendente il suo Schema Planetario. Oltre a questi Due Uomini Celesti vi sono per il regno minerale i Signori del Settimo e Primo Raggio, per il regno vegetale i Signori del Sesto e Secondo Raggio. In totale Sei Signori e Sei Schemi, il restante dormiente.
 
Alla fine della Terza Grande Ruota abbiamo, Tre Kumâra o Uomini Celesti completamente manifestati, e in altri termini Tre Raggi attivi: il V, dominante, il VI e il VII Raggio e Tre Raggi quiescenti e quasi tre Piani Solari dominati Fisico Emotivo e Mentale Inferiore, che compongono la totalità della coscienza del Terzo Minore Sistema Solare. Sei Schemi Planetari (2x3), tre in attività e tre in astrazione.
 
Alla settima rivoluzione la Terza Ruota restituì la Pietra. Triplice la forma, rosea la luce, e settemplice l’eterno principio.
 
Al settimo giro della "Ruota maggiore", la terza ruota restituì la Pietra, si riferisce, presumibilmente, alla settima delle "sette ruote minori”. Quando si parla di restituzione della "Pietra", si tratta del ritorno della Monade alla sua fonte. La luce rosata suggerisce la qualità del corpo astrale o del Sesto Raggio. Il "principio eterno" è lo Spirito, l'essere puro, la Monade.


[1]I principi superiori sono latenti negli animali. - S.D., II, 266, 279.
 
PRIMO SISTEMA SOLARE MAGGIORE
 
 
Dalla ruota più grande, entro la volta del cielo venne alla luce la ruota minore considerata la quarta. Gli eterni Lha guardarono in basso, e i Figli di Dio si fecero avanti. Nel più profondo punto di morte Essi lanciarono la Sacra Pietra. Si alzò il plauso dei Chohan. Il lavoro aveva superato un punto di svolta. Dall’abisso delle tenebre esterne Essi trassero la Pietra ora trasparente e pura, di color rosa e azzurro. (Stanza III Dzyan, TFC).
 
Dalla ruota più grande, entro la volta del cielo venne alla luce la ruota minore considerata la quarta. La Quarta Ruota Minore ripercorre in modo più rapido le tappe del Terzo Sistema Solare Minore ricreando i Sette Piani di Materia. Gli "eterni Lha" sembrano essere, gli "Osservatori che guardano in basso" e i "Figli di Dio" che si fecero avanti, cioè gli Agenti attivi. Sembra che la "discesa" della "Pietra Monade" nella forma più densa, sinonimo di morte dello Spirito, richieda la partecipazione dei "Figli di Dio". Il quarto regno umano è così creato, lo Spirito è sceso completamente nella Materia e da esso avviluppato come un sudario di morte.
 
Con la Quarta Ruota entro in manifestazione l’ultimo Raggio, il Quarto a completamento dei Quattro Raggi di Attributo. Essendo questa manifestazione solare il completamento dell’opera del Demiurgo, Brahma, allora anche il Terzo Raggio diviene attivo, per ultimo dopo il Quarto. Si comprende perché l’antico Commentario allude a Saturno come il più giovane dei suoi fratelli (TFC, 1113).
 
Saturno il Terzo Uomo Celeste è l’espressione del III Raggio dell’Intelligenza Creativa, il reggitore subconscio della materia. Tutti Cinque uomini Celesti rappresentano la Stella di Brahma, per questo motivi il Quarto Sistema minore è detto di Brahma che esprime il Terzo aspetto della divinità e viene considerato come il Primo Sistema Solare Maggiore. Gli altri Due Raggi, il Primo della Volontà e il Secondo dell’Amore Saggezza in questo sistema svolgono un’attività di minore importanza, qui domina Manas. Sei Raggi in questo sistema solare di Brahma sono da considerarsi sottoraggi del Raggio dominante, il Terzo.
 
I Quattro Raggi d’Attributo insieme al Raggio Sintetizzante il Terzo, costituiscono i Cinque Raggi del Manas o Mente. Li possiamo considerare come:
 
    1. Il Quintuplice aspetto di Brahma.
    2. Essi sono i Cinque Raggi Principali nel Primo Sistema Solare Maggiore, i Cinque Uomini Celesti individualizzati chiamati i Figli nati dalla Mente di Brahma. Mediante l’individualizzazione dei Quattro in quel Sistema, fu prodotta l’individualizzazione della grande Entità cosmica che chiamiamo Brahma. Egli s’individualizzò ed i quattro costituirono il contenuto del Suo corpo.
    3. Gli insuccessi dell’ultimo sistema solare. - S.D., II, 243.
    4. Essi sono rappresentati sulla nostra Terra dai Cinque Kumâra che obbedirono alla legge e presero forma, come H.P.B. accenna in vari passi della Dottrina Segreta.
       
Nel Trattato sul Fuoco Cosmico si afferma che Cinque Kumâra o Figli nati dalla Mente di Brahma, rappresentano il Manas o Mente attraverso Cinque Raggi: il Terzo, il Quarto, il Quinto e il Sesto, il Settimo. Brahma, in questo contesto, è una grande Entità che esprime la totalità del terzo aspetto del nostro Logos Solare. Essi furono i Cinque Raggi principali nel Primo Sistema Solare Maggiore. I Cinque Signori dei Raggi sono rappresentati dai Cinque Kumâra Cosmici. I cinque Kumâra o Uomini Celesti che incarnano precisamente il principio manasico, svilupparono il Manas in un sistema precedente. Essi uscirono dall’onda dell’influenza manasica per quanto riguarda la Loro stessa Natura. Si manifestano principalmente sui cinque sottopiani inferiori di ogni Piano, e questo fattore dovrebbe essere ricordato relativamente alle iniziazioni maggiori di Manas. Nondimeno, poiché Essi sono la totalità del Terzo Aspetto, o Brahma, la Loro sfera d’influenza principale è sulla divisione inferiore, o terza divisione dell’universo manifestato, ossia sui Piani Mentale, Astrale e Fisico.
 
  • I Cinque Kumâra sono la vita dei Cinque Piani Inferiori.
  • I Cinque Kumâra qui indicati sono la “vita dei piani inferiori”.
  • I Kumâra sono Logoi Planetari.
  • Ogni Piano è animato principalmente da un Kumâra.
       
I Cinque Kumâra o Uomini Celesti che incarnano precisamente il principio manasico (o i cinque Raggi ai cui corrispondenti sistemici presiede il Mahachohan) svilupparono il Manas in un sistema precedente; Essi uscirono dall’onda dell’influenza manasica per quanto riguarda la Loro stessa Natura (TFC, 364).
 
Notiamo che il Maestro D.K. non dice il sistema solare 'precedente', ma solo “un sistema solare precedente”. Questo riferimento fa sicuramente sembrare che alcuni degli Uomini Celesti che si esprimono si esprimessero anche come Uomini Celesti in uno più precedenti sistemi solari. Questi Figli di Brahma si sono manifestati completamente nel Sistema di Brahma, ma hanno iniziato a manifestarsi con il Primo Sistema Solare Minore.
 
I Sutra di Param Shiva affermano che il Manas che agiva come Attività Intelligente nei Piani del Sistema Solare Precedente, era il principio in evoluzione, che doveva essere ottenuto dai Cinque gruppi Kumâra o Manasa Deva, poiché ogni gruppo Kumâra rappresentava la coscienza collettiva di un Logos Planetario, legato ai Raggi III, IV, V, VI e VI. Il Terzo Raggio che si esprime tramite il Logos Planetario di Saturno [Shani], era il Raggio Principale che governava gli altri Quattro Raggi che dovevano ottenere la perfezione della Mente in quel sistema solare.
 
Questi Cinque Signori Cosmici formano la stella a Cinque punte di Brahma, il suo quintuplice aspetto, i suoi Cinque Volti Universali (Pancha Brahmanda Mukhas). L’individualizzazione della grande Entità cosmica che chiamiamo Brahma, ed i Quattro costituirono il contenuto del Suo corpo. Questi Cinque Signori Cosmici che svilupparono il Manas sono i Kumâra Cosmici e rappresentano le prime Cinque delle Dodici Gerarchie Divine.

      
                      
  
Figura 1. Brahma dalle Cinque Teste - La stella di Brahma  
Questi 5 Raggi attivano sempre in modo vitale sia la ''coscienza della mente superiore e sia  inferiore degli esseri umani incarnati. Il Logos  attraverso i due gruppi di cinque “2x5=10” assistenti vitalmente esistenti nell’umanità, di cui i suoi cinque principali sono i “cinque sensi”', che operano vitalmente attraverso i 5 organi di senso (pancha gyaan indriyas), e gli altri 5 assistenti minori sono i '5 organi di attività intellettuale' (pancha karma indriyas).
 
Il Giallo è un altro dei colori che ci sono pervenuti dal sistema precedente (il Primo Maggiore). La fusione del Blu e del Giallo in quel sistema aveva molto a che fare con la produzione di Attività. Il Giallo armonizza, segna il completamento e la fruizione. Nota come in autunno, quando i processi della Natura hanno fatto il loro corso e il ciclo è completo, il Giallo dell'autunno si diffonde sul paesaggio. Si noti inoltre che quando il sole si riversa senza impedimenti si può vedere anche il Giallo del raccolto... Il Blu e il Giallo mescolati danno come risultato il Verde, e il Blu Sintetico o l'indaco (l'aspetto dell'Amore e della Saggezza) domina quando si raggiunge il Piano dell'Armonia. Conduce poi al Terzo Piano dell'Atma dove predomina il Verde dell'Attività. (LMO 215).
 
Il Piano dell’Armonia è il Quarto il conseguimento del Quarto Sistema Solare. Il Quinto Piano contando dal bassi è il Piano Atma, il dominio del Terzo Raggio. Il colore del Terzo Raggio è Verde, colore che nasce dalla mescolanza del Giallo e del Blu che rispettivamente sono i colori del Quarto Raggio e del Secondo Raggio.
 
Alla fine del Quarto Grande Ciclo Minore abbiamo in piena espressione il III, il, IV, il V, il VI e il VII Raggio che vitalizzano i Cinque Piani Solari inferiori, il Quintuplice campo di espressione del Logos Solare e che compongono la totalità della coscienza del Quarto Minore Sistema Solare. La sintesi dei Cinque Raggi di Attributo forma la Quinta Ruota Solare, e il Primo Sistema Solare Maggiore. Alla fine del Quarto Sistema Solare Minore, o del Primo Maggiore, i Cinque Piani Solari del Piano Fisico Cosmico sono stati vitalizzati.
 
Il Giallo e il Blu del Quarto Sistema producevano il Verde dell'attività come accennato da DK in quel sistema.
 
Resta da comprendere la presenza del colore Blu dell’Amore che si mescola con il Giallo dell’armonia tra gli opposti.
 
Il Quarto Raggio porta in esistenza il quarto regno della natura, quello umano (che è la Quarta Gerarchia Creativa) effetto dell’attività evolutiva delle Monadi umane, a loro volta spinte a questa attività di questo Raggio.
 
L’Amore si manifesta su ogni piano come stimolo che spinge la Monade evolvente verso la sua meta; l’amore è la chiave del regno dei Deva, e la ragione della riunione finale dei due regni nel divino Ermafrodita (TFC, 594). La riunione tra due polarità opposte è dovuta all’Amore, al secondo aspetto della divinità. I Deva rappresentano il polo femminile dell’evoluzione, essendo i divini costruttori delle forme, così come gli uomini rappresentano quello maschile, poiché la quarta Gerarchia Creativa è maschile e la Quinta quella dei deva è femminile. Il regno del divino Ermafrodita, quello della riunione delle due evoluzioni Umana e Deva, è il Quarto Piano, il Piano di mezzo.
 
Dal punto di vista di un Uomo Celeste, i Deva sono parte integrante della Sua natura, e che Egli è un Manasaputra, un Costruttore creativo, ed il quintuplice aspetto di Brahma. La totalità del Manas è pura essenza devica, ed è solo quando è realizzata l’unione di questo quintuplice terzo aspetto con gli altri due aspetti che appare l’uomo – sia l’Uomo Celeste che l’essere umano. I Deva sono uniti a questi due fattori, e da tale unione risulta:
 
    1. Un Logos solare.
    2. Un Uomo Celeste.
    3. Un essere umano.
     
Questo è un grande mistero, collegato al mistero dell’elettricità (o della vita fohatica) cui accenna H.P.B. I Messaggeri, i Costruttori, i Deva sono fuoco fiammeggiante, materia elettrica irradiante, e solo nel tempo e nello spazio, solo durante la manifestazione e solo durante i cicli di oggettività, è possibile un’entità quale è l’uomo, o un Uomo Celeste può venire in esistenza. (TFC, 404).
 
Gli Uomini Celesti sono sia uomo che deva. Sono Androgeni Divini, Ermafroditi Divini. La quinta Gerarchia dei Deva è la Gerarchia Creativa degli Angeli Solari, Manasaputra, Agnishvatta. Il fattore dell’attività creatrice è correlato al terzo aspetto della Divinità. I divini Manasaputra, come suggerisce il loro nome, sono l'incarnazione del Manas. Gli Angeli Solari — incarnano il Manas per la famiglia umana. La combinazione del terzo e del secondo aspetto divino si esprime potentemente sia attraverso i Divini Manasaputra che attraverso gli Angeli Solari.
 
Se Manas è "pura essenza di Deva" e se i Deva sono "fuoco fiammeggiante e materia elettrica radiante", allora possiamo concludere che Manas può essere descritto come "fuoco fiammeggiante e materia elettrica radiante". Quando pensiamo ai Deva è ragionevole concludere che hanno corpi di fiamma.
 
In realtà, per quanto poco ci si renda conto l’evoluzione dei Deva domina durante la maggior parte della manifestazione, fino al principio del processo di trasmutazione. Essi costruiscono incessantemente la forma che limita. (TFC, 405).
 
I Deva, i rappresentanti del terzo aspetto della divinità operano per un tempo molto più lungo dei rappresentanti del secondo e del primo aspetto. Si noti che le parole “forma confinante” sono collegate alle parole “sostanza elettrica confinata”.
 
Scopo di questo Sistema Solare è quello di esprimere in pieno il Fuoco di Brahma, l’Intelligente Fuoco per Frizione e di occuparsi soltanto degli aspetti divini della materia e delle condizioni esteriori.
 
Il Quarto Raggio Energia di Armonia tramite Conflitto è determinante in tutti i conflitti ed è la causa del succedersi continuo di guerre e battaglie. Agli inizi questa energia porta aggressività, come spinta necessaria verso la meta percepita che distingue l’essere umano in via di sviluppo. Negli stadi iniziali la meta è di natura materiale.
 
I Costruttori lavorarono uniti. Chiamarono i custodi della zona del fuoco. La materia e l’acqua mescolate col fuoco, l’interiore scintilla entro la forma, tutto si fuse insieme. (Stanza II Dzyan, TFC).
 
I “Custodi Della Zona Infuocata” Sono I Deva Del Piano mentale. Materia, Acqua e Fuoco manipolate da tre tipi di costruttori o deva: quelli del Piano Eterico - fisico, del Piano Astrale e, del Piano Mentale Inferiore. Per creare il quarto regno di natura, sono necessari tutti i tre tipi inferiori di Deva. I “giorni della creazione” sono completati o quasi? L'uomo non esiste ancora, secondo questa descrizione. Le forme ebbero la Sua approvazione.
 
Quando l’Anima Collettiva Animale si trasferisce al Piano Mentale Inferiore ove nutre i nascenti corpi mentali, dando loro contorni meno vaghi. Per successiva suddivisione del numero di unità contenute in un’Anima Collettiva, si giunge a ottenere un’Anima Singola che rinchiude un’unica triade.    
       

                            
Figura 2. La Seconda Onda di Vita nel Piano Mentale Superiore  
Quando l’Anima Collettiva non contiene più che un’unica triade di atomi, e l’ha nutrita finché non sia stata pronta a ricevere la Terza Emanazione proveniente dal Primo Logos, quel che rimane di essa e si disintegra in materia del terzo sottopiano situato sul Mentale Superiore e diventa una parte componente il corpo causale formato per così dire dall’emanazione superiore discendente, e dall’onda inferiore innalzantesi ad incontrarla.
 
La Triade umana  è formata da atomi fisici e astrali del primo sottopiano, ma l’atomo del Piano Mentale resta nella parte inferiore, nel quarto sottopiano, chiamato unità mentale.
 
Si udì il grido invocante maggior luce. Egli raccolse nuovamente il suono. Egli innalzò a più alti livelli la debole scintilla di luce. Si udì un altro suono, il suono del fuoco cosmico celato nei Figli di Manas. (Stanza II Dzyan, TFC).
 
Si udì un grido di ulteriore luce, perché i regni nascenti aspirano. Il regno animale aspira, inconsciamente, inconsciamente al regno umano. Il Potente raccolse nuovamente il Suono. Il suono è sempre l'agente creativo. Egli attirò a livelli più alti la debole scintilla di luce, cioè la Monade attenuata che si esprime attraverso i tre regni inferiori. Anche l'unità mentale, spronata dalla Monade attenuata e spinta in avanti verso una maggiore luce, in modo che l’aspetto mente cresca negli animali superiori. Si udì un altro tono, il suono del Fuoco cosmico, nascosto nei Figli di Manas, che possono essere considerati Esseri che hanno una precisa origine nel Fuoco Cosmico del Piano Mentale Cosmico.
 
La discesa delle Monadi Divine è chiamata Terza Onda di Vita o Emanazione, ed è opera del Primo Logos, poiché la Monade emana da Lui e rappresenta la sua Vita una e trina.
 
  • La vita del 3° Logos anima gli atomi di materia.
  • La vita del 2° Logos anima le forme, o aggregati di atomi.
  • La vita del 1° Logos anima le forme composite.
     
Appena costruito l’apparato nervoso dell’uomo animale per un ulteriore progresso avviene l’individuazione. L’involucro della coscienza collettiva animale è lacerato e si disintegra, si forma un vortice di Luce detto Corpo Causale (delle Cause), è la discesa delle Monadi Divine.
 
Bisogna tener presente che l’evoluzione della Monade è una cosa molto più complessa di quanto appare dai libri finora dati al pubblico… Ma vi sono stati dei cicli pre-cedenti, che potranno esser compresi solo quando la storia e l’evoluzione dei Logos planetari saranno gradualmente rivelate. (TFC, 1088).
 
Con un po' di riflessione, si può sicuramente immaginare la verità di ciò che ci dice il Maestro DK. La vera natura della Monade è poco discussa e la sua origine lasciata alle più ampie speculazioni. Non possiamo ragionevolmente pensare che ciò che chiamiamo 'la nostra Monade' abbia avuto origine in questo sistema Secondo Sistema Solare Maggiore. Lo sviluppo e il destino della Monade umana sono collegati al precedente sviluppo dei Logoi planetari in cui queste Monadi sono ora come "cellule"? Questo sembra essere quello che viene detto.
 
Perciò questo riporta la storia di una Monade indietro, ai Kalpa precedenti.
 
Con questo, DK presumibilmente intende i precedenti "Maha Kalpa". Se è così, ci sono stati momenti in cui la Monade era chiaramente libera dal suo pellegrinaggio attraverso le forme inferiori della materia, almeno così sembrerebbe. La Monade è il vero Sé. Potremmo pensare di sapere molto sul Sé, ma qual era la natura del Sé nei precedenti Kalpa e Maha Kalpa?
 
Si può ritenere che la Monade dell’essere umano passi per dei cicli analoghi a quelli attraverso i quali passa l’Uomo Celeste. Vi è per primo il grande ciclo di sviluppo che una “scintilla” percorre. Questo comprende il periodo di tre sistemi solari maggiori: quello precedente l’attuale, il presente ed il successivo. (TFC, 1088).
 
Che dire dei sistemi solari minori? Se le “scintille” non fossero presenti durante i Tre Sistemi Solari Minori che hanno preceduto i Tre Maggiori (di cui siamo attualmente nel Secondo). Io e altri pochi teorici riteniamo che ci saranno sette sistemi solari in tutto e DK sembra supportare questo punto. I sette sistemi Solari sono intimamente collegati ai Sette raggi e portano alla perfezione i Sette Regni della Natura.
 
Come la Monade Primordiale manda un Raggio che si riflette nei tre aspetti del Triangolo Primordiale, per poi sparire nel Silenzio e nelle Tenebre, così le Monadi emanano un raggio triplo che esprime gli Attributi della Divinità da cui si è separato che si riflette nel Triangolo: Volontà – Sapienza – Attività Intelligente, nella materia più densa dei tre piani inferiori successivi.  Il raggio della Monade fa vibrare la materia atomica di piani Atmico, Buddhico e Manasico per ancorarsi su tre atomi chiamati permanenti.
 
  • L’onda vibratoria dell’aspetto Volere si riflette nel primo sottopiano atomico di Atma, in:
    • Un atomo permanente Atmico, gli altri atomi rimangono essenza monadica.
  • L’onda vibratoria dell’aspetto Sapienza si riflette in:
    • Un atomo permanente Buddhico del primo sottopiano.
  • L’onda vibratoria dell’aspetto Attività si riflette in:
    • Un atomo permanente del primo sottopiano Manasico o Mentale.
           
Così è formato il triangolo di atomi permanenti Atma – Buddhi – Manas, chiamato la Triade Spirituale. Qui sta il mistero del Guardiano, dello Spettatore silenzioso, l’Uomo Spirituale, l’espressione della Monade nell’Uomo, chiamato in oriente Givatma (Jiva - Atma). Tra i tre atomi della Triade Spirituale o superiore (+) espressione dell’Anima Spirituale e i tre atomi della triade inferiore (-) espressione dell’anima umana nasce un campo elettrico. All’individualizzazione i due poli s’avvicinano, e quando si incontrano scaturisce la luce che irradia la caverna della materia, ed illumina il cammino che deve essere percorso dal Pellegrino nel ritorno alla sua fonte, la Monade.


      
Figura 3. La Triade Spirituale e la Triade della personalità – 2° e 3° Onda di Vita
 
Ecco cosa Maestro D.K. ci dice riguardo agli atomi permanenti. Vi prego di osservare che il termine “atomo permanente” è essenzialmente simbolico, e in realtà allude solo a un’unità di energia presente nella sfera di influenza del raggio egoico, che può “afferrarla” (per così dire) in qualsiasi momento. Questi atomi serbano le memorie del sé personale; sono come “cellule mnemoniche” che custodiscono l’esperienza passata, le qualità acquisite e la nota particolare raggiunta dal corpo di cui formano il nucleo. Sono materiali, connessi solo all’aspetto formale e impregnati della qualità della coscienza per quel tanto che l’anima è riuscita a sviluppare nei tre mondi. È un argomento molto astruso, che verrà compreso e interpretato a dovere nei suoi aspetti simbolici solo quando la chiaroveggenza sarà una facoltà comune dell’uomo medio. Allora si potrà vedere il punto focale presente nella sostanza di ogni forma (il centro che la vivifica). Non consiglio di riflettervi molto, poiché si tratta di un argomento estremamente difficile, che costituisce una scienza molto evoluta e racchiude il mistero del primo sistema solare che ha preceduto l’attuale — ecco dove le cellule mnemoniche sono utili. È tramite gli atomi permanenti che agiscono le Forze del Materialismo; la Gran Loggia Bianca opera invece tramite i sette centri. (Astrologia Esoterica, 303).
 
Nel Primo Sistema Solare Maggiore ci fu una sola evoluzione dominante, cui parteciparono cento miliardi di Monadi. Viene poi un certo momento nella vita del Logos Planetario in cui i suoi centri diventano particolarmente attivi; questo coincide con l’incarnazione delle Monadi e con la loro discesa nei tre mondi. Si forma un triangolo sistemico (perché sempre i tre producono i sette) e mediante questa liberazione d’energia triplice si coordina il lavoro dei Pitri solari e lunari; il Jiva interessato si appropria dei tre atomi permanenti ed essi appaiono alla base del loto egoico. L’individualizzazione è avvenuta ed il lavoro d’unificazione è completo; il quarto regno di natura è un “fatto compiuto”; la Monade si è rivestita con i suoi involucri materiali, e l’unità autocosciente appare sul piano fisico (TFC, 768).
 
Notiamo che è il “Jiva” che si sta appropriando dei tre atomi permanenti (in realtà le unità nel triangolo atomico). Lo “Jiva” è distinto dalla Monade, è solo il rappresentante. Così, se la Monade si è appropriata di cinque atomi permanenti al momento della Seconda Effusione, lo Jiva dovrebbe riappropriarsi dei due inferiori, più l'unità mentale nel momento in cui l'individualizzazione è diventata possibile. La Monade si è rivestita di involucri materiali, Tuttavia, Essa rimase sul Suo Piano, il Secondo sistemico, e in realtà, fu lo Jiva, come rappresentante della Monade, che si rivestì di involucri materiali.
 
Nel Trattato del Fuoco Cosmico (TFC, 506-507) è detto che il corpo causale dell’Anima, è l’involucro di sostanza mentale che si forma al momento dell’individualizzazione, per il contatto dei due Fuochi. Il corpo causale è prodotto dall’incontro della vita positiva, o Fuoco Elettrico lo Spirito, con il Fuoco Negativo della Materia o “Fuoco per Attrito”; questo causa il divampare del Fuoco Solare. La forza o energia che si riversa dai Piani Superiori (il respiro della Monade, se preferite quest’espressione) produce un vuoto, o qualcosa di simile ad una bolla nel Koilon (una Sostanza perfettamente Omogenea, enormemente densa indifferenziata), e l’involucro del corpo causale, l’anello invalicabile della Vita centrale, è formato. Questo involucro assume la forma di un Loto, una Coppa o contenitore.
 
Questa coppa, vortice o loto è formata con 12 petali o vibrazioni, suddivisi in quattro ordini che racchiudono La Pietra Solare. Tre petali per la Conoscenza, tre per l’Amore, tre per il Sacrificio e infine tre sintetizzanti.
 
Due Fuochi raggiunsero un alto grado di perfezione nel sistema solare precedente:
 
a.      I Fuochi per Attrito dell’atomo nel suo duplice aspetto, interno e radiante;
 
b.      I Fuochi della Mente.
 
È la trasmutazione di questi che interessa dal punto di vista umano; il Terzo Fuoco, dello Spirito, non è ancora da considerare in questo stadio (TFC 483).
 
La fusione dei Fuochi per Attrito con quelli della Mente, implica il dominio dei Tre Piani Inferiori, ed è questo che è stato raggiunto nel precedente Sistema. Questa fusione deve aver portato in attività i tre petali della conoscenza cosmica. Io non ho elementi per affermare che nel Sistema Solare di Brahma l’individualizzazione umana sia avvenuta con la creazione del corpo causale e con la discesa degli Angeli Solari come è avvenuto in questo Sistema Solare di Vishnu. Il motivo del dubbio nasce dall’affermazione del Maestro che dice il Logos Solare del nostro sistema che porta in Attività l’Amore Saggezza sta cercando di costruire il “suo corpo causale cosmico”, corrispondente alla qualità Amore Saggezza del II Raggio.
 
Il Logos Solare è l’incarnazione del Manas Cosmico, un Fuoco Cosmico, e mediante l’uso di questa facoltà cerca, per mezzo della forma animata, di costruire nel Suo corpo causale cosmico la corrispondente qualità di Amore-Saggezza. Nel Logos Solare, la Mente Cosmica, o quinto principio, è la Sua caratteristica principale ed è stata da Lui perfezionata in un sistema precedente. “Egli è l’incarnazione del Manas Cosmico, e mediante l’uso di questa facoltà cerca, per mezzo della forma animata, di costruire nel Suo Corpo Causale Cosmico la corrispondente qualità di Amore-Saggezza” (TFC, 257).
 
Nel Primo Sistema Solare Maggiore ebbe soprattutto valore la materia intelligente; allora, lo scopo del più alto iniziato era il controllo perfetto della materia, sviluppare il principio mentale e manifestare uno spiccato materialismo.
 
Ciò significa che il Logos Solare di questo Secondo Sistema Maggiore ha certamente padroneggiato il Manas Cosmico, avendo ottenuto un vero accesso ai quattro sottopiani inferiori del Piano Mentale Cosmico.             Ora cerca di lavorare sui tre sottopiani superiori del Piano Mentale Cosmico: il Piano dell'Anima Cosmica. Nel Sistema Solare precedente aveva già iniziato a costruire il Suo Corpo Causale, che non è stato distrutto, proprio come il corpo causale dell'essere umano non viene distrutto tra un'incarnazione e l'altra, oppure no, visto che il Maestro non dice sta completando il suo corpo causale, dice solo cerca di costruire il suo Corpo Causale? Sembra logico supporre che nel Primo Sistema Solare siano stati attivati i tre petali della conoscenza del Loto egoico Solare, e in questo Secondo Sistema cerca per mezzo della forma animata, di costruire nel Suo Corpo Causale i tre petali corrispondente all’Amore-Saggezza.
 
Di stadio in stadio la Vita del Secondo Logos si manifesta con tre tipi di Essenza Elementare e poi come Vita Minerale, Vita Vegetale, Vita Animale e Vita Umana, sette stadi in tutto.
 
Il regno umano segue la stessa procedura dei tre precedenti regni, trae la vita (come forma) dal regno minerale e dal sole, dall’acqua, dal mondo vegetale. Nei primi stadi del suo sviluppo il cibo animale era pertanto appropriato all’uomo, sia in senso karmico che essenziale; lo è ancora per gli individui poco evoluti, per quanto riguarda la sua forma animale.
 
Il Terzo ed il Sesto Raggio si occupano della combustione delle vite ardenti. Il Quarto fonde i due fuochi entro la forma atomica (TFC, 485). Compare il quarto regno della natura; effetto dell’attività evolutiva delle Monadi umane, a loro volta spinte a questa attività dal Quarto Raggio. Il Raggio di bellezza, arte e armonia produce la qualità dell’organizzazione tramite la forma.
 
Con il IV Raggio dell’Armonia tramite Conflitto appare 4° Regno, l’Umano che nasce dall’equilibrio ottenuto faticosamente. Il Quarto Raggio è stato definito “della lotta”, poiché le qualità di Rajas (attività) e di Tamas (inerzia) vi appaiono in proporzioni così uguali che l’uomo di Quarto Raggio è lacerato dal loro conflitto e l’esito finale, quando è soddisfacente, è chiamato “la Nascita di Horus”, del Cristo, nato dal dolore e dalla sofferenza continui.
 
Il regno umano e il vegetale, ad esempio, hanno una loro comune tangente di influenza (usando le parole nel loro senso esoterico) tramite il Quarto Raggio, che agisce sulle forme di entrambi. Il quinto regno della natura è caratterizzato dalla volontà di distruggere i limiti. Il IV Raggio è stato definito “della lotta”, poiché le qualità di Rajas (attività) e di Tamas (inerzia) vi appaiono in proporzioni così uguali che l’uomo di quarto raggio è lacerato dal loro conflitto, e l’esito finale, quando è soddisfacente, è chiamato “la Nascita di Horus”.
 
Il Quarto Raggio essenzialmente affina, produce la perfezione nella forma, ed è il principale operatore che usa le energie di Dio in modo tale da far conoscere veramente il Tempio del Signore nella sua vera natura, come ciò che “ospita” la luce.
 
Vi è un rapporto numerico da tenere presente, tra la Quarta Gerarchia creativa di Monadi umane e il Quarto Raggio. Compare così il quarto regno della natura; effetto dell’attività evolutiva delle Monadi umane, a loro volta spinte a questa attività dal Quarto Raggio. È il Quattro perfetto, composto dai tre inferiori e dall’anima. In parole semplici, ricordiamo che l’umanità, il quarto regno, espressione della quarta gerarchia creativa di monadi umane, è trascinata per istinto all’armonia, e quindi è in prevalenza sotto l’influsso del Quarto Raggio. Tale Armonia è conseguita usando l’energia del Quinto Raggio, della Conoscenza. Mediante questa, conquistata e applicata, si ottengono bellezza e capacità di creare. Dalla relazione numerica del quattro e del cinque scaturisce il nove, cifra dell’iniziazione.
 
I tuoni rimbombano attorno alla vetta; nubi nere nascondono la forma. Le nebbie che salgono dalla sfera acquea, falsano il mirabile... che sta nel luogo segreto. La forma è là. La sua nota risuona. (Trattato Sette Raggi I, 75).
 
Il Terzo Efflusso, che discende dall’aspetto più alto del Logos, differisce dagli altri in quanto non è affatto annebbiato dalla materia che attraversa, ma conserva la sua purezza verginale e il suo immacolato splendore. Si sottolineerà che quest’efflusso discende solo fino al IV Piano o buddhico, e che il collegamento tra i due è formato da un triangolo in un cerchio, che sta per l’anima individuale dell’uomo  L’Ego che si reincarna. Qui il triangolo è prodotto dal terzo efflusso, e il cerchio dal secondo.
 
Alla fine del quarto grande ciclo minore abbiamo il III, il V, il VI e il VII Raggio che compongono la totalità della coscienza del Quarto Sistema Solare Minore, il Primo Maggiore.
 
Il Maestro D.K. ci dice che il Raggio primario della Monade rimane immutato attraverso gli eoni. Esso non cambia. È uno dei Tre Raggi Primari che sintetizzerà i figli degli uomini. Il raggio dell’Ego varia di Ronda in Ronda e, in anime più evolute, da una razza all’altra e comprende uno dei Cinque Raggi della nostra presente evoluzione. È il raggio predominante al quale vibra il corpo causale dell’essere umano. Il raggio dell’Ego può corrispondere al Raggio della Monade o essere uno dei colori complementari del raggio primario. Il Raggio della Personalità varia di vita in vita, finché si sia attraversata l’intera gamma dei sette sottoraggi del Raggio Monadico (TMB, 111)
 
Il Terzo Raggio è stato il Raggio sintetico nel Primo Grande Sistema Solare (il quarto Minore). Come Terzo Raggio abbraccia i Quattro Raggi d’Attributo che pur sempre conservano la propria qualità, così le Monadi di Terzo Raggio assorbono le Monadi dei Quattro Raggi d’Attributo che conservano nell’anello del terzo gruppo la loro caratteristica. Con la stessa legge tutti gli Ego di Quarto, Quinto, Sesto e Settimo Raggio dopo la terza iniziazione dovranno fondersi nei Tre Raggi Maggiori, o monadici. Nel Primo Sistema Solare Maggiore si manifestarono principalmente le Monadi di Terzo Raggio,  ci fu una sola evoluzione dominante quella umana, cui parteciparono cento miliardi di Monadi. Dove sono posizionate le Monadi? Il Piano Monadico è il Secondo.
 
  1. Vi sono alcune Monadi di potere o volontà sul sottopiano monadico atomico (il primo), ma sono poco numerose e formano semplicemente un nucleo per la preparazione evolutiva del Terzo Sistema Solare, il sistema del potere.
  2. Il secondo sottopiano del Piano Monadico è la dimora della maggior parte delle Monadi di Secondo Raggio.
  3. Sul terzo sottopiano vi è un certo numero di Monadi d’Attività, ma minore di quello delle Monadi di Amore. Sono quelle che hanno fallito durante il Primo Sistema Solare. (TFC, 578).
     
Il quarto sottopiano del Piano Monadico è, nel vero senso della parola, il luogo di transizione dal Raggio Egoico (qualunque esso sia) al Raggio Monadico; i Tre Raggi Maggiori sono organizzati, sui tre sottopiani superiori del piano monadico, nello stesso modo in cui i tre sottopiani astratti del piano mentale formano il gruppo di trasferimento dal raggio della personalità a quello egoico. I Quattro Raggi Minori si fondono con il Terzo Raggio Maggiore dell’Intelligenza Attiva sul Piano Mentale e sul Piano Atmico. I quattro Logoi o Spiriti Planetari lavorano come unità sul Piano Atmico. (TFC, 119).
 
L’Intelligente Attività del Fuoco per Frizione. Per quanto riguarda il Sistema Solare ed il nostro Schema Planetario, quest’energia emanò originariamente nel Primo Sistema Solare (Maggiore) ed è l’energia meglio dimostrata è più conosciuta della manifestazione. È il mezzo per l’attività di tutte le forme mediante cui il Logos Planetario si esprime; è il risultato dell’attività della Mente divina, poiché quel particolare tipo d’energia divina agisce su, ed attraverso, tutti gli atomi e tutte le forme atomiche (Telepatia e il Veicolo Eterico, 131).
 
Le prime Quattro Gerarchie conseguirono la liberazione durante il Primo Sistema Solare. Il loro influsso operò sulla Terra tramite la Quinta. Esse pertanto sono connesse ai Quattro Raggi che fungono da Raggi Minori o d’attributo e dipendono dal Terzo Raggio principale, di Intelligenza Attiva. (AE, 36).
 
Il Signore del Quarto Raggio essendo di polarità neutra non ha il suo opposto polare, Egli porta in attività il suo Quarto Schema planetario. I regni minerale, vegetale e animale sono stati portati in attività dal Settimo, Sesto e Quinto Uomo Celeste con i loro Schemi. In totale considerando i tre opposti polari, con l’avvento del quinto regno, abbiamo Sette Schemi Planetari. Ecco un’altra delle ragioni occulte per considerare Maggiore questo Sistema.
 
Il Maestro D.K. accenna a una Luna Cosmica che è il residuo del Sole del precedente sistema solare, cioè del quarto minore. Quella che viene chiamata "la Luna Cosmica" o con quel sistema solare morente che ha con il nostro sistema la stessa relazione che la Luna ha con la Catena Terrestre. Questa "Luna Cosmica" trasmette la sua energia al sottopiano atomico manasico, attraverso il pianeta Saturno. È una tripla energia e c'è una connessione esoterica tra questa tripla energia e gli anelli di Saturno.
 
Il Vecchio Commentario esprime così la verità su un gruppo interessante di figli del Manas.
 
Questi Figli della Mente rimasero attaccati alle vecchie forme morenti e rifiutarono di lasciare la loro Madre. Preferirono passare in dissoluzione con lei, ma un Figlio più giovane (Saturno) cercò di riscattare i Fratelli, ed a questo scopo costruì un triplice ponte fra il vecchio e il nuovo. Questo ponte perdura e forma un sentiero lungo il quale è possibile evadere.
 
Alcuni evasero e vennero in aiuto dei Figli della Mente in incarnazione che avevano lasciato la Madre per il Padre. L’abisso maggiore fu colmato, gli abissi minori rimasero e devono essere colmati dagli stessi viventi Figli della Mente”. (Quest’ultima frase si riferisce alla costruzione dell’Antahkarana). (TCF 1112-1113).
 
La Tabella II del Trattato del Fuoco Cosmico (TFC, 293) denominata l’Evoluzione nell’Universo ci dice che:
 
Un Uomo Celeste si esprime attraverso 7 Catene Planetarie (Uno Schema) espandendosi in 2 Piani Cosmici (Fisico e Astrale) in un Periodo di un Sistema Solare. Un Uomo si esprime attraverso 7 centri eterici espandendosi in 1 Piano Cosmico (Fisico) nel periodo dello Schema Planetario del suo Logos. Ogni Uomo celeste vitalizza un Piano del Sistema Solare, il Quarto Uomo Celeste, vitalizza e domina il Quarto Piano Solare, il Buddhico.
SIMBOLO DEL PRIMO SISTEMA SOLARE MAGGIORE
 
 
Il simbolo di ogni sistema solare deve essere della massima importanza in quanto indica, nel complesso, l'Archetipo e la qualità di quel sistema. Tutti i Logoi Planetari devono allinearsi con questo simbolo nell'amministrazione dei loro sistemi planetari. Il simbolo fornisce informazioni che sono velate ai profani.
 
Forse, se potessimo visualizzare una svastica con dieci bracci ad angolo retto di un radioso color verde, con i dieci bracci emananti da un fiammeggiante sole centrale, potremmo farci un’idea della forma-pensiero che servì di base al Primo Sistema, il Sistema dell’Attività (TFC, 573).
 
Figura 1. Ipotesi Forma pensiero e Simbolo del Primo Sistema Solare di Brahma

 
  • È una svastica con dieci braccia. Cinque è un numero della stella di Brahma e Dieci è la doppia stella che comprende la dualità, la stella maschile e quella femminile. Il numero Dieci ci porta al decimo segno dello Zodiaco il Capricorno, il segno governato da Saturno, il pianeta di Brahma.
  • Sembra chiaro che ci siano Dieci Potenze che devono essere associate al I Sistema Solare.
  • I bracci della svastica ruotano ad angolo retto. Le due linee a 90° suggeriscono l’idea di assi di riferimento mediante cui: “Ogni forma deve essere misurata e posizionata”. La Divina Misura, gli Assi di Sviluppo ideati dalla Mente Divina reggono le forme dalle particelle sub-atomiche a quella degli atomi macrocosmici: galassie, sistemi solari, pianeti. Ci è suggerito che il quaternario inferiore è stato portato ad un punto più alto nel primo Sistema Solare.
  • I bracci sono di un colore Verde brillante, il colore del Terzo Raggio.
  • Tutti e dieci bracci si irradiano da un sole centrale ardente di cui non sappiamo il colore.
         
Forse il Sole centrale emana i colori Blu del Secondo e Rosso del Primo Raggio, che con il Verde abbiamo i tre colori dei Raggi Principali. Oppure potrebbe essere arancio, che exotericamente è una mescolanza di giallo e rosso, ma esotericamente è un giallo più puro e il rosso vi si discerne appena.
 
Questo arancio deriva da una vibrazione stabilita da un Raggio Cosmico, poiché dovete ricordare che questo Quinto Raggio (proprio come il Quinto Piano e il quinto principio) è strettamente connesso con il Raggio Cosmico di Intelligenza o l’aspetto Attività la cui grande espressione avvenne nel Primo Sistema Solare. Il Raggio di Sintesi era allora quello Verde, in strettissimo rapporto con il Raggio Arancio, o Mente o Intelligenza, che si manifesta mediante la forma (LMO, 216).
 
Il simbolo di ogni Sistema Solare deve essere della massima importanza in quanto indica, nel complesso, l'Archetipo e la qualità di quel sistema. Tutti i Logoi Planetari devono allinearsi con questo simbolo nell'amministrazione dei loro sistemi planetari. L’ideogramma del nostro Sistema Solare (il Secondo Maggiore) può essere svelato in parte, non i caratteri stessi, ma un sunto di ciò che i caratteri rappresentano.
SECONDO SISTEMA SOLARE MAGGIORE
 
 
Il girare della Quinta Ruota e la sua azione sulla Pietra la resero sempre più idonea. Giallo il colore della fusione, arancione il fuoco interno, finché giallo, rosa e azzurro fusero insieme le loro sottili sfumature. Le quattro ruote, insieme con la maggiore, lavorarono così sulla Pietra finché tutti i Figli di Dio esultarono e dissero: “Il lavoro è compiuto”. (Stanza III Dzyan, TFC)
 
Il Secondo Sistema Solare Maggiore riguarda il perfezionamento della Pietra. La Quinta Ruota Minore, la Seconda Maggiore ripercorre in modo più rapido le tappe del Quarto Sistema Solare Minore dominato dal III Raggio che sintetizza i Quattro raggi di Attributo, ricreando i Sette Piani di Materia e ripercorrendo le tappe che vedono l’apparizione dei quattro regni della natura. Questa Grande Ruota a differenza della prima che era governata dal Terzo Raggio dell’Intelligenza Creativa, è governata dall’energia del Secondo Raggio Amore Saggezza.
 
Questo è il 5° Maha Manvantara o Sistema Solare durante il quale il Logos Solare consegue la 5a iniziazione maggiore (cfr. TFC 605). Siamo alla Quinta rivoluzione della "Grande Ruota",  poiché questo è il quinto sistema solare, ma è il Secondo Sistema Solare Maggiore. Raggiunto questo, il nostro Logos ha trionfato e si è misurato fino alla sesta Iniziazione cosmica [nel prossimo sistema solare], proprio come dovrebbe essere all'altezza in questo sistema fino alla quarta. (TFC, 590). Il Tempo, in sanscrito “Kala”, in cui hanno origine e si concludono tutti i cicli maggiori e minori, secondo i calendari indù, per un Logos Solare è chiamato Maha Manvantara, mentre per un Uomo Celeste è chiamato Manvantara.
 
Con il Primo Sistema Solare Maggiore entrarono in attività altri due Raggi, il Terzo dominante e il Quarto. Con questo Secondo Sistema Solare Maggiore entra in attività al primo posto il Secondo Raggio, e in modo secondario il Primo Raggio. Vi è un’importante considerazione da fare: “Questo  è un Sistema di Secondo Raggio e gli altri Sei Raggi di manifestazione sono da considerarsi sottoraggi del Raggio di Amore Saggezza”.
 
Sappiamo per certo che abbiamo in manifestazione Sette Schemi Planetari, con Sette Uomini Celesti.
 
Nel Primo Sistema Solare Maggiore l’aspetto negativo della sostanza, l’aspetto Madre o materia, fu perfezionato. I Pitri inferiori dominavano. In questo sistema l’attività della forza è nelle mani dei Pitri solari o Deva maggiori. Alla fine del Maha Manvantara essi avranno costruito conformemente al piano un involucro o veicolo d’espressione perfetto per il Pensiero Divino il Manas.
 
Nel Quinto Sistema Solare Minore, il Secondo Maggiore avviene l’unificazione del regno animale con il regno umano, l’uomo personalità kama-manas dominata da istinti animaleschi diventa personalità infusa d’anima spirituale. L’unificazione della triade spirituale con la triade materiale.
 
Il Logos Solare si manifesta in questo Maha Manvantara come Manas (i Manasaputra divini nella loro totalità) utilizzando involucri atomici a scopo d’evoluzione e mirando allo sviluppo del secondo aspetto di Buddhi o saggezza. La Saggezza deve avere il Manas, o la Mente intelligente come base. È la totalità dell’intelligenza, che si evolve al fine di sviluppare l’Amore.
 
Giallo il colore della fusione, arancione il fuoco interno, finché giallo, rosa e azzurro fusero insieme le loro sottili sfumature.
 
Il giallo è una "tinta di fusione", del Quarto Piano o Buddhico. L'arancione, il fuoco interno è collegato al Quinto Raggio e quindi al Quinto Piano su cui si esprimono gli Angeli Solari, l'arancione è il colore di base del loto egoico. La "Pietra" (la Monade) immersa nella forma acquista colore giallo che si accorda e si fonde ai colori rosa e azzurro che suggeriscono qualità astrali sensibili. Abbiamo l'amalgama tra mente e astralità. Si produce il Kama Manas, ovvero l'integrazione delle facoltà dell'essere umano.
 
Le Quattro Ruote, insieme con la maggiore, lavorarono così sulla Pietra finché tutti i Figli di Dio esultarono e dissero: “Il lavoro è compiuto”. (Stanza III Dzyan, TFC)
 
In questo punto si suggerisce che ci sono stati quattro giri, Quattro Schemi Planetari, di cui lo Schema Terrestre è il Quarto,  e anche Quattro Catene. La Monade si è evoluta attraverso ognuna di queste ruote minori che ripercorrono in un tempo minore i cicli Solari precedenti. L'uomo, la "Pietra Vivente", emerge nella Quarta Catena. I "Figli di Dio", gli Angeli Solari, per quanto attiene alla nostra evoluzione proclamano "L'opera è compiuta” cioè la creazione dell'uomo è finalmente compiuta.
 
Con la Quinta Rivoluzione della Grande Ruota fu raggiunto il periodo stabilito. La ruota minore che rispondeva a quel quinto grande giro percorse il ciclo, ed entrò nella pace. Stanza IV.
 
La prima sloka deve essere interpretata a più livelli. Il primo il Logos Cosmico, il secondo riguarda il Logos Solare e il sistema solare, il terzo si applica alla Ruota del (nostro) Pianeta. Quando si considerano i giri all'interno di uno Schema Planetario, avremo giri di schema e giri di catena. DK implica l'esistenza di giri di schema, ma descrive anche giri di Catena Planetaria, che include tutto ciò che riguarda il progresso del regno umano.
 
Con il primo livello di interpretazione la sloka riguarda il nostro  Sistema Solare il riferimento e alla "quinta grande svolta" che ha creato il Quinto Sistema Solare che è il Secondo Sistema Solare Maggiore.
 
Va ricordato che in questo sistema solare, per esempio, certi sviluppi sono solo ricapitolazioni di processi evolutivi subiti in un precedente sistema solare; la chiave di ciò sta nella considerazione del principio manasico o mentale. (TFC, 1088).
 
Tutto lo sviluppo monadico (in questo sistema solare) che conduce all'espressione mentale è semplicemente una ricapitolazione di ciò che è emerso in un sistema solare precedente o in sistemi solari precedenti? Da questa prospettiva, tutto lo sviluppo manasico dell'uomo in questo sistema solare è in realtà una ricapitolazione del tipo di sviluppo che era focale nel sistema precedente. Tuttavia, possiamo presumere che, sebbene ci fossero alcune Monadi umane del nostro attuale sistema solare che furono individualizzate nel precedente, la maggior parte delle Monadi di coloro che si esprimono come uomini in questo sistema solare, furono individualizzate in questo sistema solare. Forse, tuttavia, c'erano molte Monadi che si esprimevano come uomini nel sistema solare precedente, solo alcune di esse sono state trasferite al sistema solare attuale come "ritardatari" o come "fallimenti" di quel sistema.
 
Gli Angeli Solari, l’intelligente fattore individualizzante, erano il prodotto di un Sistema precedente. E attese solo il momento nel sistema attuale in cui le forme nei tre regni avessero raggiunto il punto di sviluppo sintetico che rendeva possibile che fossero impressionate e influenzate dall'alto. (TFC, 1088).
 
Questi Angeli Solari, ci è stato insegnato, erano "uomini" nel Sistema Solare Precedente. Questo fatto può dirci qualcosa sul motivo per cui Sirio (la fonte di Manas per il nostro Logos Solare) era ancora più attivo nel sistema solare precedente che in questo. L'“attesa” degli Angeli Solari deve essere stata molto lunga, poiché la Seconda Effusione dovette completare forse due terzi del suo processo prima che fosse raggiunto il punto richiesto dello sviluppo sintetico.
 
Sebbene la Gerarchia umana in evoluzione sia maschile o positiva, ciò non significa che tutto il contenuto dell’attuale Sistema Solare sia maschile. In realtà, è proprio l’aspetto negativo o femminile che prevale, benché non vi sia facile riconoscerlo. Lo dimostrerò, illustrando l’ipotesi con alcuni dati numerici:
 
  1. Nel primo Sistema Solare ci fu una sola evoluzione dominante, cui parteciparono cento miliardi di Monadi.
  2. In questo Sistema, che è il Secondo, le evoluzioni principali sono due: degli Uomini e dei Deva; come si è già affermato, esistono sessanta miliardi di Monadi umane. Se vi si aggiungono i centoquaranta miliardi di Deva, la cui evoluzione è femminile, si ottengono i duecento miliardi necessari. Ecco perché questo sistema è femminile.
  3. Nel Terzo Sistema, il totale delle Monadi in evoluzione sarà necessariamente di trecento miliardi, richiesti per la perfezione del Triplice Logos (Trattato dei Sette Raggi IV, 109).
     
I Deva sono la forza-sostanza duale del Piano Cosmico più basso, il Fisico Cosmico. Per quanto riguarda i tre mondi, sono la forza e la sostanza devica che compongono il corpo fisico denso del Logos; quindi l’uomo è limitato quando lavora su questi Piani, a quei Deva.
 
Il compito del Logos Solare nel suo Terzo Aspetto Brahma, nel Quarto Sistema Solare Minore, ma Primo Sistema Solare Maggiore, fu quello di dominare il Quarto Piano Buddhico o quarto sottopiano del Piano Fisico Cosmico e vitalizzare completamente il Terzo Piano Atmico o terzo sottopiano del Piano Fisico Cosmico.
 
La materia è il prodotto del Primo Sistema Solare, per cui l’energia di cui è costituita non appartiene affatto a questo sistema, se non per un atto di appropriazione compiuto dal Logos Planetario agli albori dell’attività creatrice di Dio (Trattato dei Sette Raggi II, 384).
 
Il corpo causale dell’Uomo Celeste si trova sul terzo sottopiano del Piano Mentale Cosmico, mentre quello del Logos Solare e quelli delle tre Persone della Trinità logoica si trovano sul primo sottopiano. (TFC, 532).
 
Ci viene detto che i corpi causali degli Uomini Celesti si trovano nel terzo sottopiano del Piano Mentale Cosmico, ma ci si chiede se questa affermazione si riferisca a tutti i Logoi planetari o, principalmente, ai Logoi planetari non sacri. Sembra esserci una lacuna, un velo, o che certe informazioni siano state deliberatamente escluse, possiamo fare un’ipotesi in base alla legge di analogia e corrispondenza.
 
Tutto nell’Universo segue la legge di analogia. “In alto come in basso”, l’Uomo è il microcosmo dell’Universo. Ciò che avviene sul piano spirituale, si ripete sul piano cosmico. La concretizzazione segue le linee dell’astrazione; il più basso deve corrispondere al più elevato, il materiale allo spirituale. Analogia dal Greco analogos, che ha relazione, simile. Inizialmente indica una proporzione matematica, cioè l'uguaglianza di due rapporti. Con Platone si passa ad indicare la teoria epistemologica secondo la quale tra le cose corrono nessi corrispondenti a quelli che corrono fra gli enti matematici. Nella Scienza Occulta questa Legge di analogia è la prima e la più importante chiave della fisica cosmica, ma deve essere studiata nei suoi più minuti particolari e “girata sette volte” prima che si possa giungere a comprenderla. La Filosofia Occulta è la sola scienza atta ad insegnarla (H.P. Blavatsky – Dottrina Segreta I).
 
Applicando la legge di analogia o corrispondenza, possiamo giungere ad avere un’idea dei processi cosmici e della natura dei principi cosmici, indicati nelle funzioni, nella struttura e nelle caratteristiche dell’essere umano. Analogia e corrispondenza non sono la stessa cosa. La prima implica somiglianza generica, non in particolare. La seconda implica praticamente identità, d'espressione, ma solitamente a un livello inferiore.
 
Come gli esseri umani avanzati o Iniziati hanno corpi causali nel secondo sottopiano del Piano Mentale Solare o Sistemico, così i Logoi dei pianeti sacri hanno i corpi causali sul secondo sottopiano del Piano Mentale Cosmico mentre i corpi causali dei Logoi planetari non sacri rimarranno sul terzo sottopiano.
 
Dal corpo causale, o più specificamente dai petali del loto egoico logoico solare, le dodici Gerarchie Creative sono energizzate, influenzate da una vibrazione che ne emana. Tutte queste Gerarchie sono Figli del Desiderio e sono soprattutto un'espressione del desiderio di vita manifesta del Logos Solare. Ricevono il loro impulso primario dal Piano Astrale Cosmico. Sono anche l'espressione di una vibrazione che emana dalla seconda fila di petali nel Loto logoico sul Piano Mentale Cosmico. (TFC, 1225).
 
Molto su questi Tre Logoi (considerati dal punto di vista sistemico solare) può essere appreso dallo studio delle Tre Effusioni di cui si tratterà in seguito. Le Tre Effusioni o Onde di Vita sono di natura cosmica, ma ogni entità ha la sua versione delle Tre Effusioni, così come il nostro Logos Solare.


Figura 1. Il Loto Egoico solare adombra i Tre logoi Planetari
 
Al livello Adi del Piano Fisico cosmico, Nel Grafico V del Trattato del Fuoco Cosmico troviamo Tre Triangoli che rappresentano “I Tre Logoi” chiamati Brahma, Vishnu e Shiva. Questi sono Esseri, ricordiamo, che hanno i loro corpi causali sul primo sottopiano del Piano Mentale Cosmico proprio come il Logos Solare. Questi Tre Logoi (che potrebbero essere chiamati Brahma, Vishnu e Shiva del nostro sistema solare) sono Esseri molto più grandi dei Logoi che informano i pianeti sintetizzanti. Sembrerebbe che perseguano lo stesso sistema di iniziazioni del Logos Solare, sebbene siano probabilmente dietro di Lui.
 
Può darsi che ciascuno di questi Logoi si esprima attraverso Tre Schemi Planetari. (Trattato Sette Raggi II, 98-99). Notiamo che dal corpo causale del Logos Solare emanano tre linee, una per ciascuno dei Tre Logoi. Queste sono ovviamente linee di animazione, che probabilmente mettono in relazione la “tripla fiamma” e i tre tipi principali di petali (su sette livelli) nel loto egoico logoico solare ai Tre Logoi. Il Logos Solare è gerarchicamente superiore ai Tre Logoi, che sono i tre aspetti principali del Logos.
 
Sul Secondo Piano Cosmico si trovano i Sette Logoi Cosmici. Sul Secondo Piano Solare (Monadico) si trovano i Sette Logoi Planetari.
 
I Sette Logoi Planetari dei sette pianeti sacri si trovano a stadi d’evoluzione diversi; quindi è diversa la loro risposta vibratoria, producendo effetti vari nel tempo. In quali sottopiani risiedono i Sette Logoi Planetari. Se come ci è detto essi sono i centri del Logos Solare, allora la disposizione potrebbe essere  analoga ai sette centri dell’uomo, i quattro centri inferiori sul quarto sottopiano (quarto etere) e gli altri tre centri sui primi tre sottopiani.
     

                       
Figura 2. Disposizione dei Logoi nei Piani del Sistema Solare
 
Ci sono tre cerchi principali nel grafico V del TFC. Rappresentano tre mondi:
 
  1. Il mondo dell'espressione logoica solare sul Piano Fisico Cosmico. Questo cerchio (che abbraccia tutti i quarantanove sottopiani del Piano Fisico Cosmico) è rappresentato in rosso per suggerire il fattore volontà, perché un Logos Solare sta diventando un “Leone della Volontà Cosmica”. Questo cerchio comprende tutti gli atomi permanenti e anche l'area di espressione dei Logoi Planetari e dei Tre Logoi.
  2. L'area di espressione del (presumibilmente) nostro Logos Planetario è rappresentata da un cerchio blu che sale fino al piano monadico sistemico. I Logoi planetari sono "Draghi della Saggezza", il cui stato è correlato al colore blu. Il cerchio blu abbraccia i Cinque Piani Brahmanici, o i trentacinque Piani Sistemici Inferiori. Questi trentacinque costituiscono i mondi dell'evoluzione umana e sovrumana. Il regno della Triade Spirituale (la personalità della Monade) è incluso, come principale area di espressione del Logos Planetario.
  3. L'area di espressione di un essere umano rappresentata in verde, il colore associato al Terzo Raggio e al terzo aspetto (l'aspetto materiale). L'uomo è un'entità molto materiale rispetto al Logos Planetario o al Logos Solare. Questo cerchio abbraccia i diciotto sottopiani sistemici inferiori fino al terzo sottopiano del Piano Mentale Sistemico. Questo cerchio abbraccia quelli che comunemente chiamiamo i "mondi lunari", o il regno della personalità.
     

                                                                                                                
Figura 3. I Tre Mondi del Sistema Solare
 
I Tre Cerchi esprimono il Triplice Tre 3x3=9 i Tre Aspetti del Tutto per questo sono stati disegnati con i colori corrispondenti rosso blu e verde. Questi sono presenti in ogni forma e come è stato detto corrispondono ai nove Sephiroth dell’insegnamento ebraico.
 
Nel primo cerchio rosso di Shiva, i Tre Logos disegnati con i colori rosso blu e verde. Nel secondo cerchio blu di Vishnu la Triade Spirituale espressa con tre atomi anch’essi colorati. Nel terzo cerchio verde di Brahma, la triade materiale o della personalità espressa con tre atomi colorati con i colori secondari degli ultimi tre Raggi di Aspetto.
 
Sappiamo che anche le monadi umane risiedono sul Secondo Piano Solare, possiamo ipotizzare che le Monadi risiedono sui corrispondenti sottopiani dei Loro Raggi? Primo Raggio, i primi Tre Raggi suoi primi tre sottopiani, i restanti Quattro Raggi di Attributo sul quarto sottopiano.
 
Il quarto sottopiano del piano monadico è, nel vero senso della parola, il luogo di transizione dal raggio egoico (qualunque esso sia) al raggio monadico; i Tre Raggi Maggiori sono organizzati, sui tre sottopiani superiori del Piano Monadico, nello stesso modo in cui i tre sottopiani astratti del Piano Mentale formano il gruppo di trasferimento dal raggio della personalità a quello egoico.
 
I Quattro Piani che sono i Quattro Eteri Cosmici, e perciò formano il corpo dell’oggettività di un Uomo Celeste, esattamente nello stesso modo in cui i quattro eteri fisici del Sistema Solare formano il corpo eterico dell’uomo. Lo ripeto, perché la sua importanza non è ancora stata afferrata dallo studente occulto medio; questo fatto, quando sia accettato e compreso, serve meravigliosamente a chiarire l’intero soggetto dell’evoluzione planetaria. (TFC, 325).
 
Il nostro Secondo Sistema Solare Maggiore è:
 
  • Un Sistema del Quarto Ordine che ha i suoi centri di forza sul Quarto Piano Cosmico, e che si manifesta oggettivamente dal Quarto Piano Sistemico attraverso il quarto sotto-piano del piano fisico sistemico.
  • Di colore blu, arancione esoterico e verde.
  • Un sistema che è conosciuto occultamente dall’Adepto come “in un segno d’aria in cui l’Uccello può volare”.
  • Un sistema formato di “tre fuochi che ne formano un quarto”.
  • Un sistema in cui l’Uccello ha “quattro penne caudali” e quindi può occultamente “salire ad un piano superiore per trovare la quinta”. Un sistema che ha quattro cicli maggiori, e dei periodi minori di manifestazione, che sono multipli di quel numero.
  • Un sistema che nella fraseologia alchemica dei Maestri è considerato “un prodotto del quarto; il quarto stesso in via di trasmutazione; la pietra vivente con quattro gusci”. Tutto questo può essere visto con un solo sguardo dal Maestro che ha davanti a sé la parola ideografica. Altri ideogrammi sono a sua disposizione, che gli danno l’informazione immediata quando studia le influenze che entrano in contatto col nostro sistema.  (TFC, 1086-1087)
           
Il nostro Sistema Solare è un Sistema del Quarto Ordine basato sull’Amore che ha i suoi centri di forza sul Quarto Piano o Buddhico Cosmico, cioè i centri cosmici buddhici del nostro Logos Solare possono trovarsi su diversi sottopiani del Quarto Piano Cosmico. Si manifesta oggettivamente tramite i Logoi sul Quarto Piano Sistemico o Solare.
 
Si dice che il nostro Sistema Solare è un sistema del Quarto Ordine che ha i suoi centri di forza sul Quarto Piano Cosmico, e che si manifesta oggettivamente dal Quarto Piano Sistemico (solare) attraverso il quarto sotto-piano del Piano Fisico Sistemico (TFC, 1086). Il nostro Sistema Solare è ciò che viene detto un sistema del Quarto Ordine, ossia è situato sul Quarto Piano Eterico Cosmico, contando come sempre dall’alto in basso. Sappiamo pure che è polarizzato sul Piano Astrale Cosmico e la sua meta è il Piano Mentale Cosmico. Il nostro Logos Solare, essendo un Logos del Quarto Ordine, comincerà a coordinare il Suo corpo buddhico cosmico, e man mano che svilupperà la mente cosmica conseguirà gradatamente, con l’aiuto di quella, la capacità di stabilire il contatto con il Piano Buddhico Cosmico. (TFC, 115).
 
Un Sistema di colore blu, arancio esoterico e verde. Il nostro attuale Sistema Solare (Secondo Aspetto) è esotericamente blu. Verde e arancio erano correlati nel Primo Sistema Solare e lo sono anche in questo. L'esoterico arancione e verde in questo caso sembra riferirsi al "primo" sistema solare (Terzo Aspetto). Arancio è il colore complementare del blu ed è in rapporto diretto con l’uomo quale entità intelligente. Egli è custode del quinto principio, Manas, nella sua relazione con la totalità della personalità. Anche l’arancio detiene il segreto per i Figli della Mente e dallo studio della fiamma (che anche in senso esoterico fonde tutti i colori) scaturirà illuminazione (LMO, 208). L’arancio emana dal Quinto Livello (Manas), sottostà al quinto principio ed è l’effetto prodotto dal risuonare occulto delle parole: “Il nostro Dio è un fuoco che consuma”.
 
Un sistema in cui l'Uccello ha "Quattro Penne della coda" e quindi può occultamente "montare su un piano superiore e trovare la sua quinta". Trovare la quinta "penna della coda" può essere considerato equivalente a prendere la quinta iniziazione cosmica, cosa che può essere possibile anche in questo Secondo Sistema Solare Maggiore.
 
L’Uccello è il simbolo di questo Sistema Solare che nasce da Quattro Sistemi Solari Precedenti simbolizzati dalle Quattro Penne della coda. Può montare occultamente su un Piano superiore per trovare la sua quinta penna, indica che alla fine di questo ciclo solare i Cinque Piani della manifestazione sono acquisti, il Quinto Piano è Atma. La Quinta Penna sarà completata alla fine di questo ciclo solare basato sull’Amore.
 
Le Cinque Penne del simbolo del nostro sistema solare di Vishnu, si collegano alla tradizione indù che descrive Vishnu immerso nel sonno, in un mare di latte, sopra un Serpente dalle Cinque Teste. Vishnu ha, durante i Pralaya, Ananta, l'Infinito (lo Spazio), simbolizzato dal serpente Shesha, e durante i Manvantara.
 
L’Uccello di Vishnu che vola verso l’alto, è stato disegnato di colore azzurro con Quattro Penne luminose sulla coda e una Quinta Penna luminosa in bocca per significare che questo è il Quinto Giro della Ruota e alla fine verrà conquistato un altro Piano di consapevolezza.
 
                                                                                           
Figura 4. Simbolo dell’Uccello del Secondo Sistema Solare
 
Nel Ramayana Vishnu è rappresentato seduto su di un uccello gigante, un gigantesco essere mezzo aquila e mezzo uomo. Garuda  è il vahana o veicolo di Vishnu. Garuda è nato dall'Uovo deposto da Kashyapa. Esotericamente è il simbolo del Tempo, del grande Ciclo, il Maha Kalpa. Il vahana è un veicolo, il portatore di qualcosa di immateriale e senza forma. Tutti gli Dèi e le Dee, quindi, vengono rappresentati mentre si servono di vahana per manifestarsi, con veicoli sempre simbolici.
 
Anche Brahma il creatore è associato ad un uccello a un cigno bianco, che discendendo nei piani della manifestazione, appare seduto su Kala-Hamsa (Kala tempo, Hamsa cigno), il Cigno del Tempo o dell'eternità finita.
 
Un sistema che è conosciuto occultamente dall’Adepto come “in un segno d’aria in cui l’Uccello può volare”. L’uccello in volo è un simbolo egizio di Horus (l'Angelo Solare) alla quarta iniziazione. L'Uccello è la chiave del simbolo delle Cinque Gerarchie liberate, o Kumâra. Il compito del Logos Solare nel suo Secondo Aspetto Vishnu, nel Quinto Sistema Minore, ma Secondo Sistema Solare Maggiore, è quello di dominare il Piano Astrale Cosmico e vitalizzare completamente il Secondo Piano Monadico o secondo sottopiano del Piano Fisico Cosmico.
 
Il compito del Logos Solare nel Primo Aspetto Shiva, nel futuro Sesto Sistema, o Terzo Sistema Solare Maggiore, è quello di dominare il Piano Mentale Cosmico e vitalizzare completamente il Primo Piano Divino o primo sottopiano del Piano Fisico Cosmico. Lo scopo di questo Sistema Solare governato dal II Raggio è l’unificazione con l’Uomo Celeste ossia con la grande vita planetaria.
 
Un sistema formato da “tre fuochi che ne formano un quarto”. I Tre Fuochi possono riferirsi ai Tre Elementi Terra, Acqua, Fuoco che si combinano, infine, per produrre la liberazione nell'elemento Buddhico di "Aria". Un sistema che ha quattro cicli maggiori, e dei periodi minori di manifestazione, che sono multipli di quel numero. Poiché il nostro sistema solare è uno del Quarto Ordine, solo Quattro Raggi lavoreranno attraverso di esso saranno sempre preminenti, gli altri Tre Raggi sussidiari o minori. D'altronde, il nostro Logos Solare è anche nella sua Quarta Ronda Sistemica solare.
 
Un sistema che nella fraseologia alchemica dei Maestri è visto come “un prodotto del Quarto”. Come è stato detto questo Sistema è il Quinto Sistema Solare (Secondo Sistema Solare Maggiore), prodotto sul  Quarto di una serie di Sistemi Solari.
 
Il Quarto stesso in via di trasmutazione; la Pietra Vivente con Quattro Gusci”.  La natura della personalità del nostro Logos Solare è in via di trasmutazione. La Pietra vivente nella fraseologia occulta è la Monade, in questo caso quella solare, i quattro gusci sono la materia dei quattro Piani Inferiori e il Quarto Piano Sistemico nel corpo fisico denso del nostro Logos Solare è in corso di trasmutazione.
 
Un sistema formato da “tre fuochi che ne formano un quarto”. I Tre Fuochi possono riferirsi ai Tre Elementi Terra, Acqua, Fuoco che si combinano, infine, per produrre la liberazione nell'elemento Buddhico di "Aria".
 
Un sistema che ha quattro cicli maggiori, e dei periodi minori di manifestazione, che sono multipli di quel numero. Poiché il nostro sistema solare è uno del Quarto Ordine, solo Quattro Raggi lavoreranno attraverso di esso saranno sempre preminenti, gli altri Tre Raggi sussidiari o minori. D'altronde, il nostro Logos Solare è anche nella sua Quarta Ronda Sistemica solare.
 
Si deve ricordare che in Questo Secondo Sistema Solare Maggiore, per esempio, certi sviluppi non sono altro che ricapitolazioni di processi evolutivi subiti nel Sistema Solare Precedente. Gli Angeli solari, il fattore intelligente individualizzante, furono (da un certo angolo visuale) il prodotto di un Sistema Solare Precedente, ed attesero solo il momento in Questo Sistema Solare in cui le forme dei tre regni raggiungessero un punto sintetico di sviluppo che rendesse possibile di impressionarle ed influenzarle dall’alto.
 
Inoltre dobbiamo ricordare che non tutto l’intero aspetto della Vita Divina è destinato a raggiungere il pieno sviluppo momentaneamente in questo sistema solare, ma che dovrà attendere gli impulsi vitalizzanti di uno successivo. Questo è dovuto al fatto che in questo sistema solare vi sono degli effetti di cause originate in Kalpa precedenti o, con altre parole, i semi karmici di anteriori attività logoiche.
 
Il nostro Logos solare non ha ancora raggiunto il giusto ritmo cosicché il processo equilibratore deve continuare per millenni di cicli. Né il nostro Logos planetario ha raggiunto l’equilibrio, ed il bilanciamento delle forze; perciò, finché non si conosca il suo punto d’evoluzione e la sua visione oggettiva, e non si sappia anche quale centro del corpo solare sia vitalizzato dalla sua vita, sarà saggio astenersi da affermazioni dogmatiche e da considerazioni avventate circa le Monadi che si incarnano e quelle che non si incarnano. (TFC, 1089-1090).
 
La nostra umanità appartiene a:
 
  • Un Sistema Solare del Quarto Ordine.
  • Al Quarto Schema del Sistema.
  • Alla Quarta Catena dello Schema.
  • Al Quarto Globo della Catena.
  • Alla Quarta Ronda
         
Si può notare un’interessante analogia tra il quarto etere Cosmico ed il quarto etere del Piano Fisico del Sistema Solare. Entrambi stanno per divenire exoterici: l’uno dal punto di vista dell’uomo nei tre mondi, e l’altro dal punto di vista dell’Uomo Celeste.
 
Il quarto sottopiano della mente, corrispondenza nel Piano Mentale dell’eterico fisico, e parimenti un punto di transizione tra l’inferiore ed il superiore, è il luogo di trasferimento ad un corpo superiore.
LE DODICI GERARCHIE CREATIVE
 
 
Il cosmo intero è guidato, governato ed animato da una serie quasi illimitata di Gerarchie di Esseri sen-zienti, ognuna delle quali ha una missione da compiere. Dottrina Segreta, I, 295.
 
Per facilitare l’evoluzione fondata sulla legge universale della volontà di fare il bene, si stabilirono Dodici Gerarchie Creative che incarnavano le energie cosmiche provenienti dalle 12 costellazioni zodiacali e successivamente trasmesse a tutte le manifestazioni del sistema solare.
 
Quando l’umanità saprà distinguere fra segni e costellazioni, quando comprenderà la polarità delle energie, quando risponderà alle Tre Realtà cosmiche, alle Dodici Energie Cosmiche, ai Sette impatti planetari e agli scambi fra le Dodici Gerarchie creative, allora e non prima, si vedrà una luce radiante e il destino del nostro Logos Solare sarà infine determinato”. È una frase che contiene tre significati: uno per l’uomo comune intelligente, un altro per il discepolo e un terzo per l’iniziato di ordine superiore al terzo grado (AE 271).
 
A. Besant in “Studio sulla Coscienza”, spiega che i Tre Principi Superiori o Tre Realtà Cosmiche (A, B, C), per un adattamento di raggruppamenti interni, si manifestano con Sei Gruppi ABc, ACb, BCa, BAc, CAb, CBa, in ordine di importanza, più un Settimo, una sintesi ABC in cui i Tre sono tutti uguali. Altri sei si potrebbero rappresentare con (AB)C, C(AB), A(BC), (BC)A, (CA)B, B(AC), in cui i due tra parentesi sono uguali ed il terzo più forte o più debole. I due gruppi di sei con quello in cui i tre sono uguali farebbe tredici. “Questi tredici possono essere disposti in un cerchio di dodici con uno nel centro. Quello centrale sarà sintetico, e sarà precisamente quello in cui i tre sono uguali. La corrispondenza fisica di questo sarebbe rappresentata dai dodici segni dello Zodiaco col Sole al centro, che li sintetizza. La corrispondenza spirituale sarebbe data dai Dodici Ordini Creatori col Logos al centro, che li sintetizza tutti”. La disposizione è del tutto legittima. - The Theosophist, vol. XXIX, p. 100.
 
Quando si parla di Gerarchie Creative, si trattano i rapporti dei Sette Raggi, le Sette grandi Vite che informano il nostro Sistema Solare con le Dodici Costellazioni dello zodiaco.
 
Nel nostro Sistema Solare, le 12 Gerarchie creative corrispondono ai 12 Segni Zodiacali che veicolano le energie, sul livello Astrale e Fisico Cosmico, dei 12 petali del Cuore o Loto egoico solare (di Sirio, sul Piano Mentale Cosmico, il Loto egoico o Centro del Cuore dell’Uovo aurico della nostra Monade Orione).
 
La Dottrina Segreta divide i “Creatori” in Dodici Gerarchie o classi divise in due gruppi di Cinque e di Sette 5+7=12. Il Gruppo di Cinque è noto come i gruppi di Manasa Deva o Kumâra, o Uomini Celesti che incarnano precisamente il Principio Manasico (i Cinque Raggi di Brahma).
 
Dodici Gerarchie Creative, ciascuna delle quali è connessa a uno dei dodici segni zodiacali, Cinque Gerarchie svilupparono il Manas nel sistema solare precedente, hanno conseguito la liberazione dal Piano Fisico Cosmico, e ne rimangono Sette. Le Cinque Gerarchie Maggiori dimorano ciascuna sui cinque sottopiani dell’Astrale Cosmico che corrispondono al numero del loro Raggio dominante. Le restanti Sette Gerarchie dimorano sul Piano Fisico Cosmico.
 
Teniamo ben presente che i Raggi (+) sono l’aspetto positivo della manifestazione e scendono nella Materia negativa (), la sostanza gerarchica o devica, causando in tal modo certe manifestazioni d’attività. Le Gerarchie (+/ꟷ) positive rispetto alla sostanza, e sono l’aspetto negativo per quanto riguarda i Raggi. In ciascuna Gerarchia di questo sistema si trova una forza duplice. I Figli di Dio sono bisessuali, sono i mediatori tra Spirito e Materia.
 
  • I Raggi rappresentano il Padre (+, l’aspetto positivo della manifestazione.
  • La Materia rappresenta la Madre (), l’aspetto negativo della manifestazione
  • Le Gerarchie rappresentano il Figlio (+/), l’aspetto equilibrato, neutro della manifestazione.
     
La Gerarchia è l’essenza della Vita intangibile dello Spirito, il principio di Buddhi, è la causa esoterica dello sposalizio cosmico tra Spirito e Materia, basato sull’Amore e sul Desiderio del Logos. Come per ogni manifestazione, le Gerarchie sono tutte interconnesse, Positive (+) o Negative () l’una rispetto all’altra secondo i casi.
 
La qualità di un Raggio dipende dalla qualità della Gerarchia di Esseri che lo usano come mezzo d’espressione. Ciascuna Gerarchia, che sia il sole, un pianeta, o l’uomo stesso, è un aggregato di monadi, tutte collegate da legami inscindibili — non di materia o di pensiero ma dell’essenza dell’universo, sono intrinsecamente uno. Le Gerarchie sono i molteplici gruppi di vite ad ogni stadio di sviluppo e di crescita, che useranno le forme.
 
Le energie delle Dodici Costellazioni e - al termine dell’esperienza e dello sviluppo - quelle delle Tre grandi costellazioni che condizionano il Logos Solare, si fondono con le energie innate dei Sette Raggi o dei Sette Logoi Planetari. Ciò segna un punto di perfezione. Quelle energie estranee (delle costellazioni maggiori) sono ritrasmesse alla Terra dai Sette Pianeti sacri e dai Cinque non sacri, e quando si raggiunge la fusione completa delle rispettive energie, e quindi l’espressione compiuta, termina un grande periodo mondiale. Le energie delle Dodici Costellazioni si fondono con quelle dei Dodici Pianeti (AE, 53). Il Maestro in Astrologia Esoterica attribuisce un pianeta sacro a ciascuna delle Sette Gerarchie in manifestazione, ma riguardo alle Cinque Gerarchie uscite dalla manifestazione, tace e non attribuisce loro alcun pianeta.
 
G. de Purucker afferma che non ci sono solo sette pianeti sacri, ma dodici, anche se, per gli insegnamenti estremamente difficili relativi ai cinque più elevati, solo sette erano comunemente menzionati nella letteratura e nei simboli dell'antichità. Comunque, in alcuni punti, il riferimento è fatto ai dodici planetari spirituali o rettori, che erano conosciuti come i Dodici Dèi del Consiglio e chiamati, in linguaggio etrusco romano, “Consentes Dii” —  cioè “Dèi Consenzienti e Collaboratori”. Uno dei numerosi motivi per cui i sette, o meglio dodici pianeti sono chiamati sacri è perché sono, come individui, i luoghi dove abitano le dodici forze spirituali essenziali che sono emanate come Logoi minori dal logos supremo del nostro Sole.
 G. de Purucker afferma che vi sono i Dodici Globi della nostra Catena Planetaria, divisi in due gruppi di cinque e di sette, e ciascuno di questi è costruito da uno in particolare dei Dodici Pianeti Sacri o Catene Planetarie, ma da tutti in generale. I Dodici Pianeti sono collegati ai Dodici dello Zodiaco.

 
Figura 1. Schema di Purucker con dodici globi
 
Le Sette Gerarchie che sono sotto la diretta Legge del Karma, e agiscono sui Globi portatori di uomini della nostra Catena Planetaria operano nei Sette sottopiani del Piano Fisico Cosmico, i nostri Sette Piani Solari. Ciascuna Gerarchia fornisce l’essenza (anima) e costruisce uno dei sette regni naturali — i tre elementali più il minerale, il vegetale, l’animale, e quello dell’uomo spirituale. Ciascuna Gerarchia presiede a uno dei pianeti sacri. Così nacque l’astrologia, su basi rigorosamente scientifiche. (DS III, 482)” (AE, 637-8).
 
L’elenco exoterico dei sette pianeti è il seguente:
 
1. Saturno      2. Giove
3. Marte         4. Il Sole (sostituto d’un altro).
5. Venere       6. Mercurio.
7. Luna  (sostituto d’un altro).
 
Nettuno e Urano qui non sono elencati, e neppure Vulcano.
 
In Astrologia Esoterica (649) il Maestro D.K. elenca  i dodici pianeti divisi in sette sacri e cinque non sacri.
 
Pianeti sacri e non sacri e i Raggi
 
Sacri             Raggio       Non sacri     Raggio
 
1. Vulcano    1° Raggio   1. Marte     6° Raggio
2. Mercurio   4° Raggio   2. Terra      3° Raggio
3. Venere     5° Raggio   3. Plutone   1° Raggio
4. Giove       2° Raggio   4. Luna       4° Raggio
5. Saturno    3° Raggio   5. Sole        2° Raggio
6. Nettuno    6° Raggio
7. Urano       7° Raggio
 
Luna e Sole pianeti sostituti di altri, nascosti. Nota. In totale dodici pianeti. È la divisione esoterica.  
 
Ma la ragione per cui un pianeta è o non è sacro è un segreto di una delle iniziazioni maggiori e non posso elucidarla in questo trattato. Basti dire che i pianeti sacri sono sette, il che porta a dodici la totalità delle manifestazioni planetarie. Il lettore attento noterà inoltre che alcuni pianeti sacri sono in stretto rapporto con altri non sacri tramite i raggi che li influenzano entrambi (PE 1, 336).
 
Il Maestro ci dice che col tempo vi saranno dodici pianeti sacri corrispondenti alle dodici costellazioni, ma il momento non è ancora giunto.
 
I Dodici Pianeti, che reggono le dodici case, riguardano soprattutto l’espressione sul piano fisico dell’uomo, agiscono con potenza sulla personalità.
 Le Dodici Costellazioni invece, stimolano specialmente l’anima entro la forma e producono quell’attività soggettiva che, a sua volta, causa mutamenti nell’espressione esteriore. (AE, 51).
LE CINQUE GERARCHIE CREATIVE MAGGIORI
 
 
La meta di un Uomo Celeste è la coscienza di Due Piani Cosmici, il Fisico e l’Astrale e il periodo è quello di Un Sistema Solare. Con il Primo Sistema Solare Maggiore si sono completamente manifestati Cinque Uomini Celesti con i Cinque Raggi di Attributo ciascuno con una Gerarchia di Esseri. Il Maestro D.K. nel terzo libro del Trattato dei Sette Raggi, Astrologia esoterica, divide le Dodici Gerarchie in due tabelle di Cinque e di Sette. Nella prima tabella, le prime Cinque Gerarchie sono denominate i Cinque Kumâra, e nella seconda tabella le successive Sette Gerarchie sono denominate i Sette Stati dell’Essere – soggetti alla legge del Karma.
 
Guardando la tabella I a pagina 34 di Astrologia Esoterica, vediamo questi Cinque Kumâra come il Terzo, Quarto, Quinto, Sesto e Settimo Raggio, che si esprimono rispettivamente tramite Pesci, Ariete, Toro, Gemelli, e Cancro. Questi Kumâra, sono situati sul Piano Astrale Cosmico, rispettivamente sul terzo, quarto, quinto sesto e settimo sottopiano.
 
Il Maestro  ci dice che Sono la vita dei Cinque Piani Inferiori, e che si manifestano principalmente sui cinque sottopiani inferiori di ogni Piano (TFC, 337). I Cinque Kumâra sistemici si manifestino su tutti i sottopiani del Piano Fisico Cosmico, con particolare attenzione ai cinque sottopiani inferiori di ciascun piano sistemico.
 
Queste Cinque Gerarchie (Cosmiche) sono anche riunite insieme e considerate come una sola, e nel linguaggio esoterico sono dette: “Le Vite di ciò che apparve, ruotò e che riunirono in sé il Quinto aspetto di Mahat” (TFC 1225). Le Cinque Gerarchie sono nel loro insieme la totalità del Manas. La Quinta Gerarchia Maggiore ancora in fase di liberazione.
 
Figura 1. Tabella  Le Prime Cinque Gerarchie - i Cinque Kumâra Cosmici
         

       
Ci viene però detto che delle Cinque solo Quattro Gerarchie Creative hanno raggiunto la liberazione dal karma sul Piano Fisico Cosmico, alla fine della Grande Età di Brahma del sistema solare precedente, e sono ora focalizzate sul Piano Astrale Cosmico; ciò spiega la loro potenza, anche se fuori dalla manifestazione. La Quinta Gerarchia essendo prossima alla liberazione (dal karma) esiste sul primo Etere Cosmico e si riunirà alle altre Quattro quando la Sesta Gerarchia Creativa, cioè la prima delle Sette sottoposte alla Legge del Karma traendo profitto dall’occasione cosmica, starà per liberarsi.
 
Vashisht Vaid (Il segreto dell’astrologia) che ci dice che  nell'ultimo sistema solare prima del nostro sistema solare attuale, il principio della mente o l'intelletto che agisce come attività intellettuale nei Piani Solari del sistema solare, era il principio in evoluzione, che si supponeva fosse ottenuto dai cinque gruppi Kumara o Manasa Deva. Poiché ogni gruppo Kumara rappresentava la coscienza collettiva di un Logos planetario, correlato al 3°, 4°, 5°, 6° e 7° Raggio, sebbene il 3° Raggio chiamato anche Raggio dello Spirito Santo [Mente], fosse rappresentato dal Logos planetario di Saturno [Shani], era il Raggio genitore che governava gli altri Quattro Raggi della Mente, che avrebbero dovuto ottenere la piena perfezione della mente anche in quel sistema solare, ma sfortunatamente solo i primi Quattro Raggi sono stati in grado di raggiungere la piena mente. Il Settimo Raggio è diventato un fallimento incapace di unire tutti i gruppi di Manasa Deva a causa della natura di ribellione innata della mente, e secondo la "Volontà di fare del bene" è stata data ancora una possibilità in più per evolversi nel prossimo sistema solare, che è il nostro attuale sistema solare.
 
I Cinque Uomini Celesti sono stati chiamati i Cinque Figli nati dalla Mente di Brahma. Le prime Cinque Gerarchie rappresentano i Cinque Kumâra Cosmici e dimorano sul Piano Astrale Cosmico, sono considerate pure astrazioni, non appartengono alla nostra evoluzione sul Piano Fisico Cosmico. Il Piano Mentale è il Quinto. Il Manas è la facoltà unita di Quattro Uomini Celesti, sintetizzata da un Quinto Uomo Celeste sul Terzo Piano del sistema. Questi Cinque Uomini Celesti, Kumâra, furono l’incarnazione logoica in un sistema precedente, e conseguirono la pienezza della vita manasica. La vita sintetica di questi Uomini Celesti è quella che s’intende soprattutto quando parliamo di Brahma, di quell’Entità cosmica che è la totalità dell’Intelligenza Attiva logoica.
 
I Cinque Kumâra danno vita, per Desiderio del Logos solare, alla Sua Forma o manifestazione attraverso un sistema solare sui sette livelli del Piano Fisico Cosmico.
 
Le Cinque costellazioni associate alle prime Gerarchie hanno simboli duali che esprimono duplicità: I due pesci di Pisces, le due corna di Aries, le due corna di Taurus, le due figure di Gemini, le due chele di Cancer.
 
La Quinta Gerarchia sotto l’influsso della costellazione di Cancer è in fase di liberazione, si trova a un livello di coscienza intellettuale e può pertanto servire da punto focale e trasmettere le energie superiori al sistema solare e al nostro pianeta. La Quinta Gerarchia agisce sul Settimo Raggio, di Ordine Magico o Organizzazione Cerimoniale, e a sua volta ne subisce l’influsso. Primo compito di questo Raggio è connettere spirito e materia e manifestare la forma.
 
Cancer è la Porta Cosmica dell’incarnazione, la vita di massa, “l’ingresso nella vita di coloro che devono conoscere la morte”. È il segno in cui nasce l’umanità, quale unità integrata; è la scena dell’emergere del quarto regno. L’umanità è “emersa dalla roccia e dall’acqua e porta con sé la sua casa” (Vecchio Commentario) e appare la coscienza istintiva collettiva.
 
Il Maestro D.K. ci dice che la Quinta Gerarchia Maggiore (numerata anche come ottava dal fondo) è peculiarmente connessa alla Decima (2x5=10), che è collegata alla costellazione del Capricorno e alla personalità umana che vela, e temporaneamente nasconde, il principio cristico sia nella forma sia nella mente.
 
Nel Trattato sul Fuoco Cosmico si afferma che la Nona, la Decima e l’Undicesima Gerarchia dal basso all’alto, la Quarta, la Terza, la Seconda contando dall’alto, detengono la chiave della natura di Agni, il Signore del Fuoco, la somma totale della vitalità sistemica.
 
I Sutra di Param Shiva dicono che Brahma il Fuoco per Attrito, l’Intelletto Cosmico in Attività rappresentato nella sua totalità come Atma [spiritualità], Buddhi [Saggezza], e Manas [Mente], che nelle sue successive sette divisioni differenti si manifestano come Sette tipi di Mente o Manas, da cui nascono sette tipi di Manasadeva, noti anche come Kumâra. Le prime due Menti sono puramente sintetizzanti e la terza mente sintetizza tutte le esperienze di mente raggiunta durante la manifestazione cosciente della Volontà Elettrica in tutto il cosmo. Le cinque Menti successive sono la sperimentazione. Cioè le Menti Attive, e in questo gruppo, la Terza Mente è legata a Atma [Spirito] o il piano spirituale, in senso cosmico, sistemico e planetario. La Terza Mente è il governatore del Terzo Raggio ed è la Mente Sintetizzante delle quattro Menti inferiori, che sono anche i governatori o i Signori del 4°, 5°, 6° e 7° Raggio. E questi Signori o Governatori sono presenti su tutti i livelli, cosmici, sistemici e planetari del Brahmanda [Universo].
 
Il Maestro D.K. tace sui collegamenti planetari delle Cinque Gerarchie Maggiori. Secondo Vashisht Vaid che cita i Sutra di Param Shiva i collegamenti zodiacali e planetari delle Cinque Gerarchie sono:
 
  1. Gerarchia III Raggio     Pisces [Meen Rashi]              (Saturno)
  2. Gerarchia IV Raggio      Aries [Mesha Rashi]             (Mercurio)
  3. Gerarchia V  Raggio      Taurus [Vrishbha Rashi]          (Venere)
  4. Gerarchia VI Raggio      Gemini  [Mithun Rashi]             (Marte)
  5. Gerarchia VII Raggio     Cancer [Karkata, Kekda Rashi]   (Terra)
         
Vashisht Vaid ci dice che nel nostro sistema solare, Cinque Uomini Celesti che  sono attualmente attivi, rappresentano il Terzo Raggio di Attività Intellettuale, o l'aspetto Brahma che è differenziato come i cinque prana o Cinque Raggi, che sono il Terzo Raggio, il Quarto Raggio, il Quinto Raggio, il Sesto Raggio, e il Settimo Raggio. I cui corpi sono composti da cinque gruppi Kumâra noti anche come Manas Deva, i Figli della Mente di Brahma, i creatori costruttori, che nel precedente sistema solare hanno conseguito l'aspetto mente, e stanno cercando di Raggiungere l'aspetto Buddhico o aspetto Saggezza. Quindi Quattro di queste entità planetarie [Graha] hanno i corpi vitali [pranici o corpi doppi], composti del Quarto etere cosmico (Buddhico) poiché rappresentano il 4°, 5°, 6° e 7° Raggio, poiché il 4° Raggio è rappresentato da Mercurio [Budha], il Quinto Raggio è rappresentato da Venere [Shukra], il Sesto Raggio rappresentato da Marte [Mangal], e il Settimo Raggio è rappresentato dalla Terra [Prithvi]. La loro mente sintetizzante è l'entità dello Schema Planetario chiamata Saturno [Shani] che rappresenta il centro della gola del nostro sistema solare.
 
Quindi tutti i Manasa Deva o Kumâra attivi nel nostro corpo denso del Logos Solare che consistono nel Piano Mentale solare, nel Piano Astrale solare e nel Piano Fisico solare, e nel Piano Fisico solare in cui attualmente esiste il nostro pianeta Fisico Terra. Questi tutti e tre i Piani Solari sono principalmente controllati dalle entità Kumâra chiamate anche gli spiriti planetari di questi pianeti [Graha]. Questi gruppi Kumâra lavorano con le cinque costellazioni zodiacali:
 
  • il gruppo Saturno Kumâra o le entità planetarie governano le energie della costellazione dei Pesci, il gruppo o entità planetarie governano le energie della costellazione dell'Ariete;
  • il gruppo Venere Kumâra o entità planetarie governano le energie della costellazione del Toro [Pleiadi];
  • il gruppo Marte Kumâra o entità planetarie governano le energie della costellazione dei Gemelli;
  • il gruppo Terra Kumâra, la nostra quarta gerarchia umana composta di Pitri che governano le energie della costellazione del Cancro.
       
In questo elenco sia Marte che la Terra non sono ancora pianeti sacri. Inoltre la Dottrina Segreta ci dice che il Settimo Raggio fallì.
 
Il Maestro D.K. oltre a non collegare i pianeti alle Gerarchie, non dice che il nostro Logos Planetario è sul VII Raggio, tutt’altro, in Astrologia esoterica precisa che il nostro Logos Planetario ha la Monade di Primo Raggio, l’Anima di Secondo Raggio, e la Personalità di Terzo Raggio. Il che spiega l’importanza della volontà nell’evoluzione umana. Il Suo Raggio trasformante è il Secondo, destinato a portare la trasfigurazione mediante il Terzo (AE 619).
 
Il pianeta è collegato alla personalità dell’Uomo Celeste, ipotizzando che sotto il VII Raggio, il Kumâra fallì ora la sua personalità è sotto il III Raggio, che è il Raggio di sintesi dei Quattro Raggi di Attributo.
 
Nel sistema solare precedente di Brahma, il Primo sistema Maggiore, Cinque Uomini Celesti dovevano raggiungere la pienezza della vita manasica. Manas è la facoltà unita di Quattro Uomini Celesti, sintetizzata attraverso un Quinto Uomo Celeste sul Terzo Piano del sistema. Questi quattro Uomini Celesti o Divini Manasaputra rappresentano i Raggi di Attributo.
 
Il Quinto Uomo Celeste sul Terzo Piano del sistema deve essere Saturno di Terzo Raggio, il principale Signore di Manas, e un pianeta intimamente correlato a Brahma. Brahma sistemico non solo include Saturno ma lo trascende, perché questo Brahma rappresenta quella parte del Logos Solare che è “Intelligenza Attiva logoica”.
 
Urano, che esprime (da una prospettiva) il Settimo Raggio, e Nettuno, che esprime (da una prospettiva) il Sesto, dovrebbero essere inclusi tra gli Uomini Celesti manasici? Poiché sono pianeti sintetizzanti, superiori in maturità spirituale (sebbene non nel grado di sviluppo) al sintetizzatore dei Quattro, è difficile pensarli come manasici, anche se esprimono (attraverso le loro anime) Due dei Raggi manasici.
 
Mentre Marte di Sesto Raggio (da un livello un pianeta molto manasico) può prendere il posto di Nettuno, è più difficile trovare un pianeta di Settimo Raggio che prenda il posto di Urano. Certamente ci aspettiamo che Venere e Mercurio fossero presenti in quel sistema precedente, proprio come Sirio era ancora più importante allora di adesso.
 
I pianeti attualmente non sacri, cosa avrebbero potuto essere in quel sistema precedente: un Signore delle Catene, forse, o un Signore di un pianeta di rango inferiore a quelli dell'attuale gruppo non sacro?
 
Possiamo identificare questi Quattro Uomini Celesti come il quaternario inferiore, e quindi collocare la Terra tra di loro, oppure no? La Terra occupa il suo posto nel quaternario inferiore del Logos Solare come Venere.
 
Il Signore di Venere occupa il quaternario logoico, così come il Signore della Terra. (TFC, 300). Il Logos planetario di questo Schema (Terra) è uno dei Quattro Logoi minori, o Signori dei Raggi, ed è quindi particolarmente interessato allo sviluppo di un attributo di Manas. (TFC, 361).
 
Il Logos Planetario della Terra sta sviluppando un particolare attributo di Manas. Marte, Mercurio, Venere e Terra appartengono al quaternario logoico.
 
Partendo da queste affermazioni apparentemente contrastanti e sapendo che vi fu guerra in cielo, in seguito si cercherà di sollevare il velo che nasconde questo mistero.  
 
  
SETTE GERARCHIE CREATIVE
 
 
La Gerarchia dei Poteri Creatori manifestati sul Piano Fisico Cosmico si divide esotericamente in Sette Ordini contenuti nei Dodici grandi Ordini (5+7) rappresentati dai segni dello Zodiaco. Ciascuna delle Sette Gerarchie di Esseri che si trovano entro le Dodici, che sono i Costruttori o Agenti di Attrazione è — nei vari gradi — intermediaria; incorpora una delle forze che emanano dalle sette costellazioni. La loro opera intermediaria è quindi duplice:
 
    1. Sono mediatrici fra Spirito e materia.
    2. Sono trasmettitrici di forza da sorgenti extrasolari al complesso di forme entro il sistema solare.
   
Ciascuno di questi gruppi di esseri è parimenti di natura settenaria e i quarantanove fuochi di Brahma sono la manifestazione inferiore della loro natura ignea. Ogni gruppo può anche essere considerato come “caduto”, in senso cosmico, perché implicato nel processo costruttivo, o perché occupa forme di vario grado di densità. (AE, 38) - (TFC, 1198).
 
Il Primo Logos incarna la “volontà di vivere” e fu per suo mezzo che i Manasaputra vennero in esistenza oggettiva in relazione con la Gerarchia Umana, la Quarta Gerarchia Creativa e con quella dei Deva. La quarta Gerarchia Creativa è essenzialmente la Gerarchia del Manas. (TFC 146).
 
In questo brano i termini “volontà vivere” e “volontà esistere” possono essere considerati identici. Il Maestro D.K. ci dice che i Manasaputra, i figli nati dalla Mente di Brahma, il terzo aspetto, avevano un’esistenza soggettiva e fu il Primo Logos a portarli in “esistenza oggettiva”.
 
Il termine Manasaputra è usato in diversi modi nella letteratura teosofica. Da un lato, si riferisce ai Manasaputra divini, gli Uomini Celesti o Logoi Planetari e dall’altro agli Agnishvatta incarnati nell’umanità infantile per risvegliare la sua mente. Il termine viene anche utilizzato come riferimento per L’Ego Umano Superiore nell’incarnazione durante la Terza Razza Radice. Questi Manasaputra avevano un'esistenza soggettiva, ma il Primo Logos è responsabile di portarli in "esistenza oggettiva". Questo deve essere considerato.

Aspetto              Volontà        
Manifestazione    Sette Entità Cosmiche        
Oggettivamente   Sette uomini Celesti        
Soggettivamente  Sette qualità        
Evoluzione           Sette Gerarchie       
 
In questo Sistema (Solare) l’unione del divino Secondo Raggio della Saggezza con il Terzo Raggio Primordiale della materia intelligente costituisce l’evoluzione nella sua grande dualità; dietro a queste due Entità cosmiche sta un’altra Entità, che è l’incarnazione della Volontà Primo Raggio, e che utilizza le forme, ma solo le forme dei grandi Deva Costruttori, e delle gerarchie umane nel tempo e nello spazio. Egli è il principio animatore, l’aspetto volontà di vivere delle Sette Gerarchie Creative. Nondimeno queste sette Gerarchie sono (come dice H.P.B.), il Raggio della Saggezza nei suoi sette aspetti, il Drago nelle sue sette forme. (TFC 146).
 
Questa fusione sta avvenendo nel nostro sistema solare e in particolare sul nostro pianeta Terra, il cui Raggio dell'anima è il Secondo e il Raggio della personalità il Terzo. Ci viene detto che il Primo Logos è correlato a tutte le “Sette Gerarchie” (presumibilmente, le Sette Gerarchie Creative manifestate), che hanno un "aspetto di volontà di vivere".
 
Il “Drago” può essere inteso come il “Drago della Saggezza” (un nome per un Logos Planetario). Il Logos Planetario della Terra non è ancora pienamente un Drago di Saggezza. Sebbene il nostro Logos Solare sia chiamato “Leone della Volontà Cosmica”, indicando la Sua ovvia relazione con la costellazione del Leone, sembra che non sia ancora completamente governato dalla volontà poiché a livello cosmico è ancora emotivamente polarizzato.
 
Perché "Saggezza"? Presumibilmente, perché le “Sette Gerarchie” provengono dal corpo causale del Logos Solare. La saggezza è connessa con il Secondo Aspetto, così come il corpo causale. Le sette Gerarchie provengono dal corpo causale o Loto Egoico del Logos Solare, e specialmente dal secondo ordine di petali (correlato con amore e saggezza). Potrebbe essere il quinto petalo del secondo livello?
 
Tutte queste Gerarchie sono Figlie del Desiderio, e sono soprattutto un’espressione del desiderio di vita manifesta del Logos Solare. Esse ricevono l’impulso primario dal Piano Astrale Cosmico. Sono anche l’espressione di una vibrazione emanante dalla seconda fila di petali del Loto logoico sul Piano Mentale Cosmico. Esse sono quindi tutte delle espressioni della Sua natura d’amore, ed è per questa ragione che nel cuore dell’atomo più minuscolo c’è Buddhi o ciò che in questo sistema chiamiamo il Fuoco Elettrico. Poiché la vita centrale positiva di ogni forma non è che un’espressione della Buddhi cosmica, ed il riversarsi di un amore che ha la sua fonte nel Cuore del Logos Solare, e questo è a sua volta un principio emanante da COLUI CHE È AL DI SOPRA DEL NOSTRO LOGOS, COLUI DEL QUALE NULLA SI PUÒ DIRE.
 
È l’Amore che si limita col Desiderio, e per ciò che è desiderato. È l’amore che si riversa nelle forme, che con ciò sono stimolate ed aiutate; è l’adempimento delle obbligazioni divine assunte negli oscuri Kalpa lontani che precedono la triplicità di sistemi solari che possiamo vagamente intravedere, ed è il “Padre della Luce” (nella sua connotazione cosmica) che si esteriorizza a causa di ciò che lo attrae e che è Suo Dharma elevare al Suo Trono. (TFC, 1225-1226).
 
Il Maestro D. K. quando cita “l’adempimento delle obbligazioni divine assunte negli oscuri Kalpa lontani che precedono la Triplicità di Sistemi Solari” si riferisce ai Tre Sistemi Solari Minori precedenti ai Tre Maggiori.
 
Le Sette Gerarchie sono aspetti del Raggio della Saggezza, perché gli altri Sei Raggi sono dei sottoraggi del Secondo Raggio, e poiché la saggezza è connessa sia con il secondo aspetto e sia col Loto Egoico Solare, si presume che le Gerarchie facciano parte del corpo causale del Logos Solare.
 
Il Cinque ed il Sette costituiscono infine i Dodici petali dell’attuale Secondo Sistema solare, le Vibrazioni di altrettante Dodici Gerarchie Creative (sui 12 Piani inferiori dell’Astrale e Fisico Cosmici), che curano l’Evoluzione del Centro del Cuore del Logos Solare e Cosmico, e la sua espressione e struttura vitale a Croce. (TPS, I Sette Raggi, 39).
 
Tutte queste (Sette) Gerarchie sono Figlie del Desiderio e sono soprattutto un'espressione del desiderio di vita manifesta del Logos Solare. Ricevono il loro impulso primario dal Piano Astrale Cosmico (TFC,  1225). I Cinque Logoi e Kumâra Solari “i Cinque Figli di Brahma nati dalla Mente”, con le Loro Gerarchie di Esseri, dal Piano Astrale Cosmico trasmettono i Cinque Raggi della Costruzione aurea (la Stella a Cinque punte dal 3° Raggio sintetico di Aspetto ai 4 Raggi di Attributo fino al 7°) sui Cinque Piani inferiori dei tre Corpi della Personalità logoica. Le Cinque Gerarchie creative liberate sono focalizzate sul Piano Astrale Cosmico, ma la Quinta che vela il Cristo si sta ora focalizzando. Il Cristo sta diventando sensibile al Piano Astrale Cosmico e sta trasmettendo energie da esso; il nostro Logos Solare è polarizzato sul Piano Astrale Cosmico. Possiamo dedurre che il Piano Astrale Cosmico riceve le energie delle Pleiadi situate sul Quarto Piano Cosmico nel loro aspetto buddhico. Il Logos Solare che si esprime attraverso un sistema “astrale-buddhico” cercherà di rendere elevare la sua coscienza dal Piano Astrale Cosmico verso le energie della Buddhi Cosmica. (Commento Makara.us).
 
Le Gerarchie sono la totalità delle vite, substrato o sostanza di tutto ciò che esiste. Nel Piano Fisico Cosmico, ogni Gerarchia governa uno dei sottopiani. I quattro gruppi superiori sono le Gerarchie che si esprimono con i Quattro Eteri Cosmici. I tre gruppi inferiori sono le vite che agiscono come materia involutiva (organizzata o no) del corpo fisico, liquido e gassoso del Logos, in rapporto con la sostanza vivente dei quattro sottopiani superiori del corpo fisico denso del sistema. La Gerarchia Umana, la Quarta, occupa la posizione mediana fra i quattro superiori e i tre sottopiani cosmici più bassi.
         


Figura 1. Tabella Le Cinque e le Sette Gerarchie
 
Nomi delle Sette Gerarchie manifestate:
1a Gerarchia       Fiamme divine. Vite divine.
2a Gerarchia       Costruttori divini. Animatori. Figli ardenti del desiderio.
3a Gerarchia       Costruttori minori. Formatori. I triplici fiori.
4a Gerarchia       Gerarchia Umana. Gli Iniziati. Signori del Sacrificio.
5a Gerarchia       Personalità umana. I coccodrilli. Makara, il mistero
6a Gerarchia       Signori Lunari. Fuochi sacrificali.
7a Gerarchia       Vite elementali. Canestri di Nutrimento. Le Vite Accecate.
 
Questi Sette Gruppi vengono in manifestazione attraverso ciò che per essi è una grande porta d’iniziazione. In taluni libri occulti si parla di questi sette gruppi come dei “Sette Iniziati Cosmici che sono penetrati nel cuore ed ivi rimangono finché la prova sia superata”. Sono le Sette Gerarchie di Esseri, i Sette Dhyan Chohan (TFC 1184).
 
La Prima Gerarchia Settenaria, la Sesta delle dodici, è emanata dal Cuore del Sole centrale spirituale. È il Figlio di Dio Stesso, il Primogenito in senso cosmico, proprio come il Cristo fu il “maggiore di molti fratelli”, il “primo fiore della pianta umana”. Di loro il Vecchio Commentario dice: Ardevano per sapere. Irruppero nelle sfere. Sono il desiderio del Padre per la Madre. Perciò soffrono, bruciano e anelano nella sesta sfera del senso.
 
I Sutra di Param Shiva dicono che questa Prima Gerarchia è sul Primo Grande Raggio di “Volontà elettrica di esistere” basato sull’unica legge universale della “Volontà di bene”, e attraverso questa Gerarchia esistono i Sette Piani del Sistema Solare, a causa di sette spirali emanate dalla sfera cosmica conosciuta come atomo permanente fisico comico ancorato sul primo sottopiano Adi, del Primo piano solare o piano di Shiva. La Sesta Gerarchia incarna le energie della costellazione di Leone (Simha Rashi), che è conosciuta come l’energia Suprema o Parashakti in sanscrito. La frequenza di questa energia è considerata Arancione o Bhagva. Questa gerarchia governa attraverso il Surya solare o il Sole, che esotericamente vela tre pianeti principali, che sono Nettuno, Vulcano (Vishwakarma), Urano (Rahu).  
 
La Seconda Gerarchia, la Settima delle Dodici, è strettamente connessa all’Orsa Maggiore. Ci viene detto che i suoi membri entrarono nel Cuore Sacro attraverso il secondo ventricolo, e che sono (com’è detto nella Dottrina Segreta) i prototipi delle Monadi. Sono la fonte della Vita monadica, ma non sono le Monadi; sono molto più elevati. Questa Gerarchia, che, in effetti, è la settima, è l’afflusso nel nostro sistema delle Vite che nel Primo Sistema Solare (Maggiore) rimasero sul proprio piano, essendo troppo innocenti e sante per trovare opportunità in quell’evoluzione così materiale ed intellettuale.
 
I Sette Piani Solari sono sottopiani del Piano Fisico Cosmico, cioè del corpo fisico del Logos Solare, e che questo corpo fisico è una limitazione dell’espressione della sua triplice natura. Si può ritenere che la Prima (Sesta) Gerarchia si sforzi di esprimere la vibrazione mentale del Logos Solare, e la Seconda Gerarchia, la sua natura emozionale o astrale cosmica. Le energie funzionanti sono quelle che il Logos ha sviluppato, e sono l’acquisizione delle incarnazioni precedenti.
 
I Sutra di Param Shiva dicono che la Seconda Gerarchia incarna le energie della Costellazione Vergine (Kanya Rashi), è conosciuta come la forza della creazione o Kriya Shakti. La Seconda Gerarchia settenaria sul Secondo Raggio dell’Amore Saggezza, si manifesta come attrazione-amore e repulsione (la repulsione è l’aspetto Buddhi conosciuto come Saggezza), che elimina gli aspetti più bassi della personalità legati alla mente inferiore del piano mentale, i desideri o il Kama del Piano Astrale e il materialismo del Piano Vitale-Fisico. La frequenza di questa energia è considerata collegata al colore Blu. Questa Gerarchia governa attraverso la coscienza planetaria di Giove (Brihaspati). È conosciuta come quella dei divini Grandi costruttori di archetipi, i costruttori dell’anima, opera sul Secondo Piano solare conosciuto come il Piano Anupadaka o Monadico noto anche come Piano di Vishnu. Si dice che queste vite entrarono nel secondo ventricolo entro il Cuore Sacro e (secondo la Dottrina Segreta) sono i prototipi delle Monadi, la fonte della vita monadica, ma non le Monadi.
 
La Terza Gerarchia, che è anche Ottava, è molto interessante. Le sue vite sono chiamate “le Triadi” che corrispondono ad Atma-Buddhi-Manas poiché detengono in sé le potenzialità della triplice evoluzione, mentale, psichica e spirituale. Sono intrinsecamente le tre Persone della Trinità e per certi aspetti il fiore del sistema precedente. Per altri versi, se visti come “il fiore degli Otto precedenti”, sono gli Otto punti in attesa di divampare. La Terza Gerarchia manipola il terzo aspetto di forza elettrica del primo tipo d’energia cosmica. Rappresenta un ciclo ricorrente del primo tipo simbolizzato dal numero “8”.
 
I Sutra di Param Shiva dicono che la Terza Gerarchia si basa sul III grande Raggio Elettrico Cosmico del Manas, dell’intelletto, utilizzato dalla volontà di Essere o manifestare l’aspetto Shiva della Volontà divina per sperimentare attraverso le varie forme manifestate nell’universo (Brahmanda). Questa gerarchia incarna le energie della costellazione di Libra (Tula Rashi), che è conosciuta come l’energia della conoscenza o dell’intelletto, l’energia mentale liquida, chiamata anche come Jnana (Conoscenza) o Jnana – Shakti (Il potere dell'intelletto  della conoscenza). La frequenza di questa energia è Verde [Hara]. Questa Gerarchia governa attraverso la coscienza planetaria di Saturno (Shani). Questi membri della Gerarchia noti come Costruttori Minori, operano principalmente dal III Piano solare conosciuto come il Piano Atmico o Piano Spirituale noto anche come Piano di Brahma. Questa Gerarchia si riferisce principalmente al terzo gruppo di Kumâra, che incarnano le energie del V Raggio dalle costellazioni del Toro (Pleiadi).
 
Le prime Tre Gerarchie, che si ritiene vedano sempre “il Volto del Governatore dell’Abisso”, o che siano talmente pure e sante che le Loro forze sono in cosciente rapporto con la fonte che le emette; sono quelle delle vite che (in altri Kalpa o altre manifestazioni logoiche) superarono del tutto il livello umano. Sono quindi gruppi “arupa” o senza forma, non possono cadere nella generazione fisica.
 
Nel Trattato sul Fuoco Cosmico si afferma che la Nona, la Decima e l’Undicesima Gerarchia detengono la chiave della natura di Agni, il Signore del Fuoco, la somma totale della vitalità sistemica. Queste tre Gerarchie sono la Quarta, la Quinta e la Sesta escludendo le prime Cinque. Il Maestro D.K. ci dice che Tre Gerarchie — in questo ciclo maggiore — hanno particolare importanza, cioè la Quarta o Gerarchia Creativa umana e le due Gerarchie dei Deva, che sono la Quinta e la Sesta.
 
La Quarta Gerarchia Creativa la nona delle dodici, è essenzialmente la Gerarchia umana del Manas. Questo non è un gioco di parole, ma un’affermazione di profondo significato occulto. È stato affermato giustamente che Cinque delle Dodici Gerarchie sono uscite e ne rimangono Sette. Di queste Sette la Gerarchia umana è la Quarta, e quindi la Nona se si contano tutte e Dodici. Nove è il numero dell’iniziazione o delle iniziazioni maggiori del Manas, tramite cui l’uomo diviene un Nove perfetto, o meglio, è il numero della sua Gerarchia. Il Quarto Piano, quello Buddhico è la meta umana. In alcuni, pochi, il Quinto Principio sarà sostituito in questa Ronda dal Principio Buddhico. Già da ora, e fino alla metà della prossima ronda, si avrà una sovrapposizione del Quarto e Quinto Principio, Manas e Buddhi, facendo così il (4+5=9) nove, l’uomo perfetto, l’iniziato (TFC 407).
 
Sutra di Param Shiva dicono che la Quarta Gerarchia creativa, tecnicamente la Nona, comunemente nota come la Gerarchia Creativa Umana basata sul bilanciamento o armonizzazione del Quarto Raggio minore, composto esclusivamente da coscienze monadiche umane, che hanno preso almeno la terza iniziazione [Diksha]. I membri di questa Gerarchia e sono conosciuti come costruttori creativi nel Piano Mentale, nel Piano Astrale e nel Piano Vitale / Fisico definiti come Nirmanakaya, secondo le regole fissate dai membri di Shamballa, il centro planetario del nostro pianeta Terra [Prithvi] esistente nel livello etereo. Questa Gerarchia incarna le energie della costellazione dello Scorpione [Vrshcika Rashi], che è conosciuta come l’energia della parola o Mantra Shakti. La Quarta Gerarchia governa attraverso la coscienza planetaria di Mercurio [Budha]. La frequenza vibrante di questa energia è Gialla. I membri della Quarta Gerarchia controllano i centri eterici dei Sette Uomini Celesti esistenti nel Quarto Etere Cosmico noto anche come Piano Buddhico, i cui corpi fisici sono i Sette Schemi Planetari. Quattro Uomini Celesti hanno i loro corpi composti dal quarto e terzo etere cosmico e uno è composto con il secondo etere cosmico.
 
La Quinta Gerarchia o Decima (dei Makara, i coccodrilli) è strettamente connessa alle Cinque Gerarchie liberate e ne esprime la vita sintetica. La Quinta Gerarchia — Come si sa dalla Dottrina Segreta, è molto misteriosa. Il Quinto Ordine è molto misterioso, poiché è collegato al pentagono microcosmico, la stella a cinque punte, che rappresenta l’uomo. Ciò dipende dal suo rapporto con le Cinque Gerarchie già liberate.
 
Il Quinto Raggio, che è il Raggio del Quinto Kumâra, risponde potentemente all'energia che fluisce attraverso la Quinta Gerarchia. Come sa lo studente di occultismo, il Signore del Quinto Raggio occupa quel posto nell'enumerazione settenaria (quel posto è il quinto posto), ma sotto la quintuplice classificazione,  occupa il terzo o medio posto.
 
  • I R.    Il Signore Cosmico della Volontà o Potere
  • II R.   Il Signore Cosmico dell’Amore-Saggezza
  • III R.  Il Signore Cosmico dell’Intelligenza Attiva (verde).                    1.
    • IV R.  Il Signore Cosmico dell’Armonia e dell’Arte (giallo)                 2.
    • V R.   Il Signore Cosmico dell’Intelligenza Concreta (arancione)        3.
    • VI R.  Il Signore Cosmico dell’Idealismo Astratto o Devozione (rosa)  4.
    • VII R. Il Signore Cosmico della Magia Cerimoniale (violetto)              5. (TFC, 704).
             
Possiamo ipotizzare per la Legge di Corrispondenza numerica che:
 
  1. Il Piano Atmico esprime energie sia di Terzo che di Primo Raggio
  2. Il Piano Buddhico esprime energie sia di Quarto che di Secondo Raggio.
  3. Il Piano Mentale esprime energie sia di Quinto che di Terzo Raggio.
  4. Il Piano Astrale esprime energie sia di Sesto che di Quarto Raggio.
  5. Il Piano Fisico denso esprime energie di Quinto Raggio così come le energie di Settimo Raggio? Questo poiché il Quinto Raggio è uno dei maggiori raggi di concrezione.
         
Questo dovrebbe essere ponderato, e quindi la Sua stretta connessione, come trasmettitore di forza all'interno della Catena della Luna, la Terza Catena, in connessione con il terzo regno, l'animale, e con la Terza Ronda, deve essere tenuta presente.  (TFC, 705).
 
Il Quinto Raggio occupa nel Manas il terzo posto. Il Maestro D.K. sta notando il legame tra il legame brahmico tra il Signore del Quinto Raggio e il numero Tre. La Catena Lunare è la terza catena.
 
Il Quinto Raggio (come se operasse nei tre mondi inferiori) è molto sensibile all'energia che fluisce attraverso la Quinta Gerarchia Creativa degli Angeli Solari. Si potrebbe quindi naturalmente collegare:
 
    1. III Raggio. La Prima Gerarchia Maggiore liberata sotto Pesci con la Terza Gerarchia manifestata sotto Bilancia. Piano Atmico.
    2. IV Raggio. La Seconda Gerarchia Maggiore liberata sotto Ariete con la Quarta Gerarchia Creativa manifestata sotto Scorpione. Piano Buddhico.
    3. V Raggio. La Terza Gerarchia Maggiore liberata sotto il Toro con la Quinta Gerarchia Creativa manifestata sotto il Capricorno. Piano Manasico.
    4. VI Raggio. La Quarta Gerarchia Maggiore liberata sotto Gemelli con la Sesta Gerarchia Creativa manifestata sotto il Sagittario. Piano Astrale.
    5. VII Raggio. La Quinta Gerarchia Maggiore in fase di liberazione sotto il Cancro con la Settima Gerarchia Creativa manifestata la sotto l'Acquario. Piano Fisico Eterico.
         
Se si possono collegare le Cinque Gerarchie Liberate insieme ai Cinque Kumâra intraplanetari, allora una delle Gerarchie creative Maggiori è Sanat Kumâra (in una delle Sue forme di espressione).
 
  1. Potrebbe essere questa la Gerarchia Creativa dei Pesci, governata dal Terzo Raggio? La Terza Catena lunare fu un insuccesso per il Logos del Pianeta Terra. Quinta Gerarchia Maggiore, Settimo Raggio, Quinta Gerarchia minore, Quinto Piano, Manas. Vi è una relazione tra i numeri Cinque e Tre e la Luna, pianeta collegato alla Settima Gerarchia Creativa.
  2. Oppure potrebbe essere l’Uomo Celeste della Terra il Kumâra della terra che nel sistema solare precedente era collegato al Settimo Raggio e Settimo Piano e che ha fallito? Attualmente il suo Raggio della personalità è il Terzo.
   
È la Gerarchia (maggiore) che viene Quinta nell’ordine, e che ci viene detto stia conseguendo la liberazione finale, ossia prendendo la sua Quarta iniziazione, che è la causa di certi fenomeni sul nostro pianeta che gli hanno meritato il nome di “Stella della sofferenza”. C’è un legame karmico tra il regno animale e la Quinta Gerarchia Creativa del sistema precedente, che si fa sentire nell’uomo con la necessaria crocifissione della natura fisica animale, specialmente nel campo del sesso. Dobbiamo ricordare che le Gerarchie operano sotto la Legge di Attrazione: è la legge dei Costruttori (TFC 1197).
 
La Quinta Gerarchia degli Agnishvatta nei vari gradi incarna il “principio Io”, e sono quelli che producono l’autocoscienza e costruiscono il corpo di realizzazione dell’uomo. Nel tempo e nello spazio, e sul Piano Mentale, essi sono l’Uomo stesso nell’essenza essenziale; essi lo mettono in grado di costruire il proprio corpo delle cause, di sviluppare il proprio loto egoico.
 
Il mistero dei Manasaputra sta nascosto qui e nella funzione della Quinta Gerarchia, e non è possibile rivelarne di più. Il segreto della Buddhi, il sesto principio o principio cristico, che riguarda questi Figli di Dio, ed il segreto della Quinta Gerarchia, che è il veicolo o il ricettacolo di Buddhi, non possono essere comunicati fuori dei circoli iniziatici. Esso cela la possibilità dello sviluppo egoico, e tiene segreto il karma degli Uomini Celesti, i Cinque Kumâra. Il quinto principio del Manas è incarnato nei Cinque Kumâra (TFC, 704).
 
Makara è la permutazione di Kumâra, un legame misterioso lega entrambi. Makara, in Oriente è piuttosto una forma di Drago, ma in Occidente, viene spesso tradotto come Coccodrillo. Alcuni vedono in Makara uno squalo, altri il Delfino, che la mitologia greca assumeva a cavalcatura di Nettuno-Poseidone. In India Makara  presiede il decimo (2x5) segno dello zodiaco indù che corrisponde al segno del Capricorno. Questo segno                                                 cela il “segreto del Drago”, la Quinta Gerarchia, il cui compito è quello di trasformare l’animale uomo in un essere razionale. Il Quinto Principio è Manas, il principio dell’Uomo Pensante: il Pentagono. È compito della Quinta Gerarchia — di quegli Esseri misteriosi che presiedono alla costellazione del Capricorno, Makara o “Coccodrillo” in India e in Egitto — di animare le forme animali vuote ed eteree, per trasformarle nell’Uomo Razionale.
 
Il Delfino era il veicolo di Poseidone. Il delfino per i greci era il veicolo di Poseidone-Nettuno, ed esotericamente uno con lui; e questo “Delfino” è il “Drago marino”, cosi come il Coccodrillo del sacro Nilo è il veicolo di Horus, ed Horus stesso. Per gli Gnostici Perati, è Chozzar (Nettuno), egli ha cinque ministri androgini (2x5 = 10). I coccodrilli del Nilo celeste erano Cinque. Delfo aveva incisa sul portale una “E”, che secondo Plutarco significa Cinque. I Pitagorici dicevano che Venere si rivela nel segno del Cinque, il numero legato all’elemento Acqua, il cui simbolo è un’onda e la cui lettera è una “M”, simbolo della Matrice universale.
 
Secondo i Sutra di Param Shiva la Quinta Gerarchia creativa, tecnicamente la Decima, se si contano le Cinque Gerarchie Kumâra dell’ultimo sistema solare, è principalmente una Gerarchia di Deva basata sul Quinto Raggio della Scienza. È conosciuta anche come gerarchia di Makara [coccodrilli] ed esotericamente noti come i serpenti della saggezza o Manas Putra, che sono i governatori del Piano Mentale o del Piano Gassoso Cosmico del nostro sistema solare comunemente noto come Svarga Loka. Questa Gerarchia di Deva del Fuoco incarna le energie della costellazione del Capricorno [Makara Rashi], è anche conosciuta come l’energia di Iccha Shakti, o che si manifesta nei corpi di personalità umana.
 
I Sutra di Param Shiva ci dicono che la Quinta Gerarchia, Quinto Raggio 2x5 decima costellazione zodiacale del Capricorno detta Makara è governata dalla coscienza planetaria di Venere [Shukra]. La frequenza vibrante di questa energia è Indaco [Baingaini]. Questa Gerarchia è attratta dai colori, in particolare il colore viola o indaco, che è la frequenza del colore finale di uno spettro e l’inizio dello spettro successivo.
 
I Sutra di Param Shiva spiegano che la Quinta Gerarchia Creativa Maggiore che incarna le energie della costellazione di Cancer [Karkata o Kekda Rashi] essendo stata un fallimento nel Precedente Sistema Solare, le è stata data la possibilità di evolversi in questo Secondo Sistema Solare Maggiore. Secondo i Sutra rappresenta uno dei gruppi di Kumâra che si è unito con altri gruppi in una ribellione o cospirazione contro le direttive della volontà di bene del Logos Solare. Questa Quinta Gerarchia Maggiore si basa sull’energia sintetizzante del Settimo Raggio della Magia, utilizzato principalmente in tutte le operazioni magiche per le sue qualità sintetiche o di attrazione (in sanscrito questa qualità di attrazione è conosciuta come Aahavanam).
 
Il Maestro D.K. ci dice che il rapporto della Quinta Gerarchia Maggiore con una certa costellazione nasconde un mistero, celato nel karma del Logos Solare e riguarda il suo rapporto con un altro Logos Solare e l’interazione di forze tra di loro in un Maha Kalpa più grande. Questo è il vero “segreto del Drago”, e fu l’influenza del Drago o “energia del serpente” che causò l’afflusso di energia manasica o della mente nel sistema solare. Strettamente intrecciato al karma di queste due Entità cosmiche, fu quello dell’Entità cosmica minore che è la Vita del nostro pianeta, il Logos Planetario della Terra. Fu questo triplice karma che introdusse “la religione del serpente” e i “Serpenti o Draghi di Saggezza” ai tempi della Lemuria. Aveva a che fare con Kundalini, o fuoco serpentino solare e planetario. Se ne ha un’indicazione nel fatto che la costellazione del Dragone ha, con QUELLO che è maggiore del nostro Logos, lo stesso rapporto che il centro alla base della spina dorsale ha con l’essere umano. Riguarda la stimolazione e la vitalizzazione, con il conseguente coordinamento dei fuochi manifestantisi (TFC 1024).
 
Tre Gerarchie hanno un significato profondo in questo Maha Manvantara (Secondo Sistema Solare Maggiore), la Quarta o Gerarchia Creativa umana, e le due Gerarchie di Deva, la Quinta e la Sesta. La Quarta Gerarchia, nel più ampio schema, è in realtà la Nona, poiché cinque Gerarchie sono già passate e sono considerate come pure astrazioni. In questo Sistema Solare, è la concretizzazione, è l’unione delle forme e dell’energia in un tutto coerente che ci riguarda. Nella Nona, nella Decima e nell’Undicesima Gerarchia sta la chiave della natura di Agni, Signore del Fuoco e totalità della vitalità sistemica. (TFC, 605).
 
Queste Gerarchie Creatrici sono, per l'uomo, le 'più vicine a casa'. Questo Secondo Sistema Solare Maggiore è quello in cui la natura dell'anima logoica sta imparando a dominare e redimere la vita lunare.
 
    • La Quarta Gerarchia è quella delle Monadi umane ed è suddivisa in tre gruppi principali:
  1. Le Monadi di Volontà.
  2. Le Monadi di Amore.
  3. Le Monadi di Attività.
    • La Quinta Gerarchia Creativa è la Gerarchia Creativa degli Angeli Solari o Agnishvatta. È una doppia Gerarchia Creativa e il mistero della sua dualità non è facile da risolvere. Sono state avanzate alcune speculazioni interessanti.
    • La Sesta Gerarchia Creativa è la Gerarchia dei “Signori Lunari”, che devono essere redenti e reindirizzati sul loro percorso evolutivo passando sotto il controllo dei Signori Solari – gli Angeli Solari.
         
Nel Trattato sul Fuoco Cosmico è detto che la Sesta e la Settima Gerarchia forniscono le forme sostanziali dei tre mondi, hanno una funzione vitale ed un posto importantissimo. Esse stanno con il Logos nello stesso rapporto del corpo fisico con l’uomo, Esse si occupano della manifestazione dell’energia fisica, della realizzazione nel veicolo fisico di tutti i propositi divini, e dell’organizzazione fisica di una grande Vita cosmica. Questo è specialmente il caso delle due Gerarchie di cui ci occupiamo. Esse sono il residuo più basso del sistema precedente, e l’energia della materia (liquida, gassosa e densa) che la vibrazione dell’atomo permanente logoico attrae a sé nel costruire la forma divina.
 
Le “vite” minori o l’essenza elementale sono il “residuo” di un sistema precedente e reagiscono così potentemente agli impulsi inerenti, che fu possibile dominarli solo con la volontà dinamica del Logos, applicata coscientemente. La parola “residuo” deve essere interpretata analogicamente, e come la s’intende quando si dice che ad ogni nuova incarnazione l’uomo, per formare il suo corpo fisico, raccoglie della materia che è tinta dalle vibrazioni di incarnazioni precedenti. Queste “vite” sono state attratte gradatamente durante l’intero Maha Manvantara via via che fu possibile, senza pericolo, dominarle e piegarle al volere dei Costruttori maggiori. Gran parte dell’energia-sostanza iniziale della costruzione sistemica è stata trasferita nella forza materia detta dei Pitri Lunari, mentre il suo posto è stato preso gradatamente da questo tipo d’energia ivi raccolta traendola dalla sfera più grande in cui ha posto il nostro Logos. Dopotutto, le Dodici evoluzioni non sono altro che i Dodici tipi d’energia, che si manifestano sempre in tre gruppi di forze, e di nuovo come un gruppo solo quando sono sintetizzate durante il processo della manifestazione. La loro interazione è quadruplice, ed hanno un flusso e riflusso sistemico del quale si sa poco (TFC 845).
 
Per maggior chiarezza si può notare che la Settima Gerarchia è la vita o energia che si trova nel cuore di ogni atomo, il suo aspetto positivo, e la Sesta Gerarchia è la vita delle forme di tutti i corpi eterici di ogni oggetto tangibile. La funzione di questa Gerarchia è ben descritta dalle parole del Vecchio Commentario:
 
I Deva sentono pronunciare la parola. Essi si sacrificano e costruiscono con la propria sostanza la forma desiderata. Essi traggono da se stessi la vita ed il materiale, e si offrono all’impulso divino”.
 
La ​​Settima o ultima Gerarchia Creativa è tecnicamente la dodicesima, si basa sul VII Raggio, noto come o Raggio sintetico o della Magia. Questa Gerarchia è di Deva, ma comprende principalmente Vite Elementali, che sono controllate da un’altra Gerarchia superiore di Deva, come pure dai Nirmanakaya (membri della Quarta Gerarchia umana) che lavorano attraverso queste Gerarchie di Deva. La Settima Gerarchia è conosciuta è quella del Piano Fisico denso, che consiste di sette sottostrutture: quattro piani vitali o eterici e tre sottostanti più densi, l’aria o il gas, il liquido o l’acqua e il denso solido in cui esistono i nostri corpi fisici. Nei quattro piani vitali essi esistono queste vite elementari, dette anche Ceste di Nutrimento, o le Vite cieche, responsabili della vitalizzazione eterica degli organismi e di tutte le forme fisiche. Forniscono i materiali eterici di cui è realizzato il nostro corpo vitale, il doppio eterico. Solitamente le combinazioni del nostro corpo pranico sono del 2°, 3° e 4° etere.
 La maggior parte dei nostri corpi vitali sono fatti del quarto etere, dove esistono i nostri centri vitali (chakra), chiamati loti a causa delle energie elettriche verticali che si escono da questi centri attorno ai quali, le energie magnetiche orizzontali s’intrecciano come la trama di un cestino provocando depressioni che formano un loto.
IL MISTERO DEI DODICI PIANETI COLLEGATI AI DODICI DELLO ZODIACO
 
 
In Astrologia Esoterica il Maestro D.K. elenca le Cinque Gerarchie che conseguirono il Manas nel precedente sistema solare, le collega ai Cinque Raggi, e a cinque costellazioni zodiacali ma stranamente non le collega ai pianeti che sono la parte fisica l’incarnazione degli Uomini Celesti rappresentanti planetari dei Raggi Cosmici. Viceversa il Maestro per quanto riguarda questo sistema solare collega le Sette Gerarchie manifestate ai pianeti e ai restanti Raggi e costellazioni zodiacali. Sappiamo che i pianeti sono dodici cinque non sacri e sette sacri e che alla fine del ciclo dovranno essere tutti sacri.
 
1.      I pianeti exoterici non sacri sono detti, in termini di occultismo, “la Ronda esterna” o circolo esterno di iniziati. La Terra ne fa parte; ma poiché è allineata in modo particolare con certe sfere (o pianeti) della “Ronda interna”, all’umanità si presenta una duplice occasione, che da un lato facilita, dall’altro complica il suo processo evolutivo.
2.      I pianeti sacri sono chiamati sovente i “sette gradi del sapere psichico” o “le sette divisioni dei campi della conoscenza”. (TFC, 1175).
 
I sette pianeti sacri sono: Vulcano, Giove, Saturno, Mercurio, Venere, Nettuno, Urano. I cinque pianeti non sacri sono: il Sole che vela una pianeta, la Luna che vela una pianeta, Terra, Marte e Plutone.
 
Vashisht Vaid scrive nel “Segreto dell’astrologia”, che secondo i Sutra di Param Shiva le Gerarchie zodiacali agiscono attraverso i loro pianeti governatori (Grahas), poiché ogni pianeta come un’entità cosciente che agisce come un Governatore per conto di queste Entità Cosmiche Zodiacali, assorbendo le loro energie cosmiche, colorandole con le proprie qualità planetarie, per poi inviarle agli altri pianeti del nostro sistema solare, che sono sulla stessa catena evolutiva. Quindi queste energie cosmiche giungono nel nostro pianeta stimolando così la nostra coscienza collettiva planetaria (l’Anima del Mondo) e tutte quelle entità individuali e gruppi coscienti e di vari regni, tra cui Deva ed Esseri umani, che sono che si evolvono sul nostro pianeta Terra (Prithvi).
         

       
Figura 1. Tabella Dodici Gerarchie Raggi Pianeti Costellazioni (Maestro D.K.)
         

       
Figura 2. Tabella Dodici Gerarchie Raggi Pianeti Costellazioni (Vashisht Vaid)
 
 
Confrontando le due tabelle si osserva che i pianeti sacri Saturno, Mercurio e Venere occupano la stessa posizione numerica di Raggio e di piano e sottopiano nei due gruppi di Gerarchie. Riguardo le Cinque Gerarchie Maggiori Liberate abbiamo la presenza di due pianeti non sacri: Marte e la Terra collegati rispettivamente al VI e VII Raggio. Nel gruppo delle Gerarchie Maggiori non dovrebbero esserci pianeti non sacri. Ci viene detto solo che la Quinta Gerarchia Maggiore che i Sutra di Param Shiva collegano alla Terra è in fase di liberazione. D'altronde questi cinque pianeti sono il corpo di manifestazione dei Logoi che si erano evoluti nel sistema solare precedente.
 
Venere e Mercurio hanno vinto la battaglia contro le forze involutive nei loro Schemi Planetari, e sono pianeti sacri. Marte, la Terra, Plutone e due pianeti velati dal Sole e dalla Luna non lo sono ancora. Fra Marte e Plutone intercorre un rapporto analogo a quello che lega Terra e Venere. In senso esoterico, Marte è “l’alter ego” di Plutone.
 
Il Logos Planetario del nostro schema terrestre, uno dei Sette Spiriti davanti al trono, si è incarnato fisicamente e, sotto la forma di Sanat Kumâra, l'Antico dei Giorni e il Signore del Mondo, è disceso su questo denso pianeta fisico e da allora è rimasto con noi. (IUS, IV).
 
Il Maestro D.K. dice che il nostro Logos Planetario sia “uno dei Sette Spiriti davanti al trono”. Questa è un'affermazione insolita. Presumibilmente, il "trono" è la sede del potere del Logos Solare. Ma il Logos del nostro pianeta si esprime attraverso un pianeta non sacro. Si potrebbe immaginare che i sette pianeti sacri del nostro sistema solare (Vulcano, Giove, Saturno, Mercurio, Venere, Nettuno e Urano - dati in ordine di raggi che esprimono principalmente in questo momento) sarebbero i Sette Spiriti. Forse in qualche modo, non ancora rivelato, la Terra è parte di uno di questi Logoi Planetari superiori.     
 
Vi è un mistero inerente a Marte, ed è il motivo per cui H.P.B., in certi passi sui sette pianeti sacri, ne menziona solo quattro Saturno, Giove, Mercurio, Venere ed accenna semplicemente agli altri tre. G. de Purucker dice che come il Sole e la Luna che sono sostitutivi di due pianeti segreti, Marte — in una certa misura — è nella stessa categoria.
 
Qui sta il mistero del nostro pianeta, il più misterioso di tutti i pianeti. Proprio come il karma degli individui differisce, così differisce il karma dei vari Logoi, e il karma del nostro Logos Planetario è stato pesante e velato nel mistero della personalità in questo momento. (TCF 207)
 
Anche il gruppo di studio www.Kumâra.us (di Michael A. Robbins) è della stessa opinione commentando la nota teosofica in cui si dice che Marte è una pianeta sacra (TFC, 207), scrive: “È chiaro che il Sole e la Luna sono come sostituti di Nettuno e Urano. Forse Marte è un sostituto di Vulcano, che non è molto menzionato nella Dottrina Segreta”. In massoneria si dice che Vulcano brunisce lo scudo di Marte. Marte rappresenta il “bugnato ruvido” o pietra grezza che deve essere tagliato e levigato fino a diventare il “bugnato liscio”. Questo è il lavoro di Vulcano. Vulcano è dunque a polarità positiva e Marte a polarità negativa.
 
Marte è la fiamma segreta nascosta nella materia. Questa energia segreta richiede manifestazione in forma materiale. Marte può anche far emergere la negatività e il lato oscuro dell'energia della Terra, i poteri primordiali. Al livello superiore, Marte ci indirizza verso gli yoga della conoscenza e dell'energia e dà autodisciplina.
 
Il Sole e la Luna che governano la Prima e la Settima Gerarchia Creativa, exotericamente vengono elencati nei sette pianeti, in realtà sono uno schermo, perché velano altri pianeti. Vashisht Vaid scrive che Vulcano (Vishwakarma) in astrologia è generalmente rappresentato dalla Luna [Chandra] cioè è velato la dalla Luna, e quello che ora è il nostro o satellite originariamente apparteneva a una Catena planetaria dello Schema di Vulcano, il Primo Raggio o Aspetto.
 
Il Maestro sulle assegnazioni dei pianeti alle Cinque Gerarchie tace, ma ci viene detto che il Settimo Raggio fallì e poi vi fu guerra in cielo.
 
Inoltre il Maestro Hilarion commentando ulteriori Stanze di Dzyan non pubblicate da H.P.B. nella Dottrina Segreta ci dice che alla Terra è stato dato il nome di Stella Nera, e a Marte il nome di Stella Rossa, pianeti che dovranno ritornare sul sentiero evolutivo. Ricordiamo che Marte è il dio della guerra.
 
STANZA VII SLOKA 5. La Stella un tempo Nera adesso brillava di gloria riflessa dal volto di Lui, e pieno e chiaro Egli udì l’eco dell’accordo che fino a quel momento aveva vibrato solo su toni minori di dolore e di angoscia.
 
STANZA IX SLOKA 3. Allora a voce alta Kwan-Shai-Yin pronunciò la parola che scosse i cieli e riaprì il sentiero tra l’ignea Stella Rossa e la Stella che era stata liberata dalla sua oscurità.
 
“Stella Nera” è il nome attribuito alla Terra nelle Stanze di Dzyan pubblicate in Teogenesi, dove è precisato che durante molte epoche, il pianeta chiamato Terra è stato conosciuto dai Maestri come la “Stella Nera”, non perché fosse privo di luce visibile, ma a causa degli effetti delle cattive azioni perpetrate dall’uomo fin da quando divenne responsabile dei propri atti. Il Maestro D.K. dà il nome di “Stella della sofferenza”al nostro pianeta. Lo sviluppo del Piano sulla Terra fa parte di una duplice espressione del proposito che potrà maturare nella sua interezza soltanto quando un altro pianeta non sacro sarà pervenuto al compimento. (PE 2, 6).
 
La Stanza  VII ci dice che la Stella un tempo Nera, oscura diventerà luminosa,  e infine la Stanza IX  ci dice che in un prossimo futuro anche la Stella Rossa perderà la sua aggressività. Solo allora la Grande Madre, Kwan-Shai-Yin, pronunzierà la Parola, e tutti i Piani della manifestazione risponderanno. Quando l’ignea Stella Rossa è liberata dalla sua oscurità il sentiero tra la Terra e Marte sarà riaperto, e i due pianeti non sacri che avevano deviato dai propositi di bene del Logos Solare diventeranno sacri e potranno di nuovo scambiarsi le energie, perché le loro oscurità sono state trasmutate in luce.
 
La Quinta Gerarchia Cosmica che esprime il VII Raggio vela il Cristo. La Quinta Gerarchia agisce sul Settimo Raggio, di Ordine Magico o Organizzazione Cerimoniale, e a sua volta ne subisce l’influsso. Primo compito di questo raggio è connettere spirito e materia e manifestare la forma. Il segno zodiacale cui è più vicino è Cancer, segno di massa, uno degli “ingressi” alla vita manifesta (AE 33). La Quinta per ordine, che si dice stia per conseguire la liberazione, cioè per assumere la sua Quarta Iniziazione, è la causa di certi fenomeni sul nostro pianeta che gli ha meritato il nome di “Stella del Dolore” (AE 39). La Quinta Gerarchia Cosmica ci è detto che vela il Cristo.
 
Il Sole vela certi pianeti nascosti e, nel caso di Leo, i due attraverso cui concentrano le sue energie o influenze (a guisa di lenti) sono Nettuno e Urano. Il “cuore del Sole” usa come suo agente Nettuno, mentre il Sole centrale spirituale opera mediante Urano. (AE, 296).
 
Il Maestro D.K. rimarca che la Luna è una forma morta; senza nessuna emissione. Ecco perché in antichi insegnamenti si dice che “la Luna vela Vulcano o Urano”. È un’allusione sempre esistita e gli astrologi farebbero bene a sperimentare e considerare (invece della Luna) Vulcano, quando trattano con uomini di poca o modesta evoluzione, e Urano quando considerano i più progrediti. Vulcano è finora rimasto invisibile, ma il suo potere ha progressivamente sostituito quello lunare, poiché la personalità o lato forma della vita scompare alla luce radiante del Sole, l’anima (AE, 132).
 
Vi è un mistero connesso al Raggio della Terra che attualmente ha come Raggio della personalità il Terzo e non il Settimo. Sappiamo che il pianeta rappresenta l’aspetto fisico del Logos, la sua personalità! Un pianeta non è che il corpo di un Logos Planetario, un corpo di natura eterica mediante cui il Logos si esprime costruendo sull’impalcatura eterica un veicolo di manifestazione. Ogni Uomo Celeste ha tre Raggi, uno per la personalità fisica, uno per l’Anima, e uno per la Monade.
 
La Terra non è uno dei sette pianeti sacri né il corpo di manifestazione di uno dei Sette Raggi fondamentali. (PE 1, 24). La Terra non compare nell’elenco delle Sette Gerarchie, ma lo Schema Planetario della Terra è importante, e poi si accinge a diventare un pianeta sacro. Forse il riferimento è al Raggio della Personalità, che cambia d’incarnazione in incarnazioni.
 
Vashisht Vaid attribuisce (secondo i Sutra di Param Shiva) alla Terra, il Settimo Raggio, mentre il Maestro ci dice che il Raggio della personalità è il Terzo. La Personalità del nostro Logos Planetario non è ancora perfetta, da cui il fatto che il suo corpo di manifestazione, il pianeta, non sia riconosciuto fra i pianeti sacri.
 
Sotto il regime del Raggio della Personalità l’uomo procede sui Cinque Raggi per lavorare coscientemente con la Mente, il sesto senso, passando dapprima sui Quattro Raggi Secondari ed infine sul Terzo. Egli opera sul Terzo Raggio o dell’Intelligenza Attiva, e di qui procede ad uno dei sottoraggi degli altri Due Raggi Principali, se il Terzo non è il suo raggio egoico (TFC 175). Il Raggio della Personalità si può considerare che corrisponda al periodo del primo sistema solare, in cui il Terzo Aspetto logoico, quello di Brahma, della Mente o dell’Intelligenza, fu portato al punto di compimento. In seguito il Secondo Aspetto cominciò, nell’attuale sistema solare, a fondersi con esso e, grazie ad esso, a essere attivo (TFC 175).
 
La Terra pianeta non sacro, in realtà è un pianeta in transizione. Forse è significativo ricordare a questo punto che, interiormente, la Terra è considerata un “pianeta sacro” ma esteriormente la sua sacralità non è pienamente espressa. I Logoi Planetari che si manifestano attraverso pianeti non sacri sono membri di “un circolo esterno di iniziati”. Fanno parte di quello che viene chiamato "il giro esterno". Ciò non significa, tuttavia, che i Logoi di tutti i pianeti sacri facciano parte della “ronda interna”. Notiamo che per i pianeti sacri, di per sé, il termine “rotonda interna” non è menzionato.  Proprio come i pianeti non sacri sono collegati genericamente con il Terzo Raggio, così i pianeti sacri che non sono pianeti sintetizzanti sono collegati con il Secondo Raggio   e i pianeti sintetizzanti maggiormente con il Primo Raggio (sotto la Legge di Sintesi del Primo Raggio). Sembrerebbe che il tipo di conoscenza insegnata o acquisita sui pianeti sacri sia un tipo di conoscenza più interiore , quindi psichica.
 
Mahat ed il Male cosmico hanno una stretta connessione. Le grandi Esistenze che sono il principio di Mahat nel suo senso cosmico sono connesse con le esistenze minori che esprimono il male sistemico. Esse sono la totalità dello strumento separativo, e dove c’è separazione in qualsiasi forma, lì c’è ignoranza e perciò il male. La separazione impedisce la comprensione, ossia la conoscenza di ciò che si trova al di fuori della coscienza separata, perché la conoscenza separativa implica l’identificazione con ciò che si esprime per mezzo di una forma (TFC 1124).
 
Una chiave del mistero del male cosmico si può trovare della differenza esistente tra i pianeti sacri e non sacri, e nel proposito e nel posto, finora non riconosciuti, delle vite delle esistenze che animano i vari pianeti ed asteroidi del sistema solare. Alcuni sono puramente mahatici o del terzo Aspetto, dominati dai deva. Altri (dei quali sono esempio i pianeti sacri) sono governati dal secondo Aspetto, e quest’aspetto si porterà invincibilmente in manifestazione. Alcuni, come il nostro pianeta Terra, sono campi di battaglia. (TFC, 1127). Marte attende ancora il suo tempo di redenzione.
 
La Dottrina Segreta ci dice che i Cinque Uomini Celesti furono gli insuccessi dell’ultimo sistema solare (D.S., II, 243). E in particolare un Raggio, il VII, fallì il suo compito. Vashisht Vaid dice chi si oppose ai sutra di Vishnu, cioè ai piani del Signore dell’Amore, furono i Kumâra che non vollero abbandonare i modelli del primo sistema solare.
 
Nell’attuale sistema solare, cioè il Secondo Maggiore, che si basa sul secondo grande riflesso divino della Volontà Elettrica conosciuta come il Secondo Raggio dell’Amore divino e della Saggezza, che è il secondo aspetto di Param Shiva noto come Maha Vishnu. Le entità e gli esseri in evoluzione il corpo del Logos manifestato avrebbero dovuto perfezionare l’Amore Divino e l’aspetto Saggezza che è l’apice dei tre principi innati dell’Essere Supremo basato sulla legge universale della “Volontà di Fare il bene”. Il nostro sistema solare, il secondo, è basato sul Secondo principio della Volontà di Fare il Bene, che è il Secondo Raggio Maggiore dell’Amore e della Saggezza, il cui punto di origine cosmico è la stella Mizar (Vashisht Rishi) nella costellazione maggiore di Ursa Major.
 
I Sutra di Param Shiva dicono che il nostro attuale sistema solare si basa sul Secondo Raggio Maggiore di Amore e Saggezza per evolversi, ma molto tempo fa, nei tempi antichi, sfortunatamente si è verificata una cospirazione contro i Piani evolutivi del Logos Solare. Vi furono dei rallentamenti nell’evoluzione a causa di quei gruppi che svilupparono il principio Manas o mente, nel precedente sistema solare, con l’aiuto di alcune Entità Cosmiche, Sistemiche e Planetarie corrotte, che avevano in precedenza acquisito il Quinto Principio di Fuoco Mentale Elettrico. Le entità che si unirono in questa cospirazione, sui tre Piani inferiori densi del corpo logos, cioè il Piano Mentale, il Piano Astrale e il Piano Vitale/Fisico, vollero affermare che la “volontà di essere” o autoaffermazione, ottenuta nel primo sistema è l’autentico primo principio della forza elettrica positiva, chiamata Fuoco Elettrico.
 
Per corruzione qui s’intende l'aspetto polare negativo cioè polarizzazione inversa di una vita di Raggio Divino, con l'enfasi sulle qualità inferiori o "vizi" per il regno umano.
 
Vi è una corrispondenza numerica tra i sottopiani del Piano Fisico Cosmico e i sottopiani dell’Astrale Cosmico. La Gerarchia liberata sul quinto sottopiano Astrale Cosmico corrisponde come Raggio alla quinta Gerarchia Creativa sul Piano Mentale solare il Quinto Piano, con Venere. La Gerarchia sul sesto sottopiano Astrale Cosmico corrisponde alla sesta Gerarchia Creativa sul Sesto Piano solare, con Marte. La Gerarchia sul settimo sottopiano Astrale Cosmico corrisponde alla settima Gerarchia Creativa sul Sesto Piano solare, sul sottopiano astrale vi era la Terra, sul settimo Piano solare, ora è messo un non pianeta, la Luna, che è uno schermo. Dei tre pianeti Venere, Marte e Terra, solo il pianeta Venere attualmente è considerato sacro, per indicare che ha abbandonato il sentiero della ribellione.
 
La resistenza e l’attaccamento ad antiche realizzazioni materiali ottenute nel primo grande sistema fecero sì che i Logos che avevano sviluppato Manas si opposero ai nuovi Piani evolutivi del Logos Solare basati sull’Amore saggezza.
 
I Sutra di Param Shiva dicono che lo Schema di Venere che incarna le energie della Quinta Pleiade Taygeta [Indrani], con l'aiuto della stella della costellazione dell'Orsa Maggiore Dubhe [Kratu], il controllore del Quinto Raggio quello della Scienza, con l'aiuto del Logos dello Schema di Marte ha dapprima ingannato anche i Logoi dello Schema di Giove e lo stesso Saturno che essendo il detentore dei Brahma sutra, che furono la chiave per l'evoluzione del precedente sistema solare basato su Manas l’intelligenza Creativa, si oppose al modello evolutivo basato sul Secondo aspetto, che si basa su Buddhi l’Amore saggezza. Quindi le porte dell'evoluzione che immettono sul sentiero dell’Antahkarana cosmico furono chiuse, avendo scelto di restare nei mondi materiali.
 
Sorge una domanda come Venere che è un pianeta sacro più avanti della terra nel ciclo evolutivo è stato annoverato dai sutra di Param Shiva come un centro deviante?
 
Allorché nacque questo sistema solare, dicono le antiche scritture con il loro linguaggio allegorico, “ci fu guerra in cielo”; “il Sole e i suoi Sette Fratelli” non agirono con unanimità perfetta; ecco perché (e questo è un indizio occulto) la Terra non è uno dei sette pianeti sacri. Come sappiamo, un’antica leggenda narra di una Pleiade perduta e storie analoghe sono numerose. Inoltre, nella camera del Concilio dell’Altissimo, non sempre sono esistite concordia e pace, ma talora guerra e dissensi; alcune pagine dell’Antico Testamento lo dicono con tutta chiarezza. In senso simbolico, alcuni figli di Dio decaddero dalla loro altissima condizione, guidati a un certo momento da “Lucifero, Figlio del Mattino” (PE 1, 394). La stella del Mattino è Venere.
 
La mitologia indù narra che il dio del Fuoco Agni, si innamorò delle sette Krittika cioè delle Pleiadi. Agni vagò finché incontrò la figlia di Brihaspati la dea Svaha, che poteva assumere la forma di una stella. Svaha la stella Zeta Tauri, la punta di uno dei corni della costellazione del Toro si era infatuata di Agni, e per conquistarne l’amore, si travestì da sei delle sette Krittika e sedusse per sei volte Agni. Svaha poteva imitare solo sei delle Krittika perché la settima sorella Arundhati era troppo devota al marito Vasistha, la stella del Grande Carro, Mizar, per essere imitata. Svaha ebbe un figlio da Agni, di nome Skanda e si diffuse la voce che le mogli dei Rishi erano sua madre. Sei dei sette Rishi ripudiarono le loro mogli, che furono poi cacciate dalle loro case del Grande Carro, e così divennero le sei Pleiadi visibili.
 
Skanda è anche chiamato Kumâra ed identificato con Marte Kârttikeya- allevato dalle sei Pleiadi è noto come pianeta infuocato.
 
 
Tutti i Draghi e i Serpenti sconfitti dai loro “Uccisori” sono, all’origine, i princìpi turbolenti, confusi nel Caos, riportati all’ordine dagli Dèi Solari o Poteri Creatori. Nel Libro dei Morti Egizio, questi princìpi vengono chiamati “Figli della Ribellione”. La guerra è contro i princìpi turbolenti del Caos, che si oppongono all’ordine cosmico, il cui capo è un Drago o Serpente ammantato di oscurità.
 
Le “grandi guerre nel cielo” dei Purâna, come pure quelle delle leggende scandinave, si riferiscono tutte al medesimo soggetto.
 
La Guerra nel Cielo si riferisce a diversi eventi su vari e diversi piani d’esistenza. La prima Guerra avvenne nella notte dei tempi nelle profondità dello spazio siderale fra i Deva (gli Dèi) e gli Asura (i Demoni), e durò per tutto il periodo di un anno Divino o di Brahma (360 giorni e notti o Kalpa) secondo il calendario cosmogonico indù.
 
Secondo la Dottrina Esoterica, vi fu una Prima Guerra nello spazio che ebbe luogo prima della formazione del nostro Sistema Solare, poi una Seconda Guerra sulla Terra al momento della “creazione” dell’uomo sul pianeta Terra, e infine di una Terza Guerra narrata nel Mahabharata, che avvenne alla fine della Quarta Razza, fra gli Adepti Oscuri di questa e quelli della Quinta Razza, e cioè fra gli Asura Stregoni dell’Atlantide e gli Iniziati della “Bianca Isola Sacra”.
 
Le tre guerre sono appositamente narrate in modo incomprensibile per i profani, in modo tale da non poterle distinguere le une dalle altre. Se i Sapienti indù hanno mescolato degli eventi e confuso le epoche intenzionalmente, ciò non è stato con lo scopo di ingannare chicchessia, ma per custodire la loro conoscenza contro l’occhio curioso dello straniero. I sapienti indù non scrivevano per le masse, ma per gli Iniziati.
 
Le “grandi guerre nel cielo” dei Purâna, le guerre dei Titani di Esiodo e di altri scrittori classici, le “lotte” fra Osiride e Tifone nel mito egiziano, come pure quelle delle leggende scandinave, si riferiscono tutte al medesimo soggetto. La mitologia nordica ne parla come della “battaglia delle Fiamme” e narra dei figli di Muspel che combatterono sul campo di Wigred. Tutte queste si riferiscono al Cielo e alla Terra, ed hanno un doppio e spesso un triplice significato, ed un’applicazione esoterica alle cose in alto come a quelle in basso. Perciò abbiamo le battaglie incessanti di Indra, il dio del Firmamento, contro i Demoni cosmici, guerre combattute fra le stelle e le costellazioni, fra le lune ed i pianeti.
 
Indra nemico dei Demoni delle tenebre il capo della Legione militante del Pantheon indù e benefattore dell'umanità, è il dio più invocato nei Rig Veda. Cavalca su un carro d’oro (nello spazio) brandendo l’arma celeste Vajra, il Fulmine.
 
Come Indra anche Kârttikeya è il comandante delle legioni celesti ed è rappresentato come Shakti-dhara, “il portatore di lancia” (attributo dell’Arcangelo Michele) e vincitore dell’Asura Târaka. Il capitolo 7 del Chandogya Upanishad identifica Kârttikeya in Sanat-Kumarâ e come Skandha nei Veda; è il Capo delle Legioni Celesti, il Dio della guerra. Nell’antico Rig Veda (inno 5,2) Kârttikeya è indicato come Kumâra e Skandha, cioè giovane. I Kumâra (giovani) sono una delle figure più occulte, complesse, velate, di tutta la filosofia indù.
 
L'iconografia di Kârttikeya varia significativamente; è tipicamente rappresentato come un uomo sempre giovane, a cavallo o vicino a un pavone.
 
Kârttikeya è il Capo delle Legioni Celesti, il Dio della guerra, l’equivalente dell’Arcangelo Michele. Kârttikeya è il “Conduttore dei Siddha”, e Shakti-dhara, il “portatore di lancia”. Un altro bellicoso comandante celeste è Marte, in india noto col nome di Mangala. Secondo i Pûrana, l’ammasso stellare delle Pleiadi (Krittikâ nakshatra) è governato da Agni, e Kârttikeya di cui Marte per il nostro sistema solare è un alias.
 
Kârttikeya ha preso il nome delle Pleiadi, in sanscrito Krittìkâ, perché il loro figlio di latte. Nell’antica tradizione indiana le Krittikâ cioè le Pleiadi, le nutrici di Kârttikeya erano chiamate “le stelle del Fuoco”, e sono raffigurate da una fiamma o da una spada. Kârttikeya è generato nel Fuoco dal seme di Shiva e per questo chiamato Agni bhû, poiché Agni è il Dio del Fuoco Celeste.
 
Kârttikeya è Sirio la stella più luminosa nel Cane Maggiore, il Principe, chiamato in persiano “Il Comandante”. La stella Sirio è chiamata in molti antichi testi “la guida dell’intera schiera celeste”. Un collegamento di Sirio con le Pleiadi lo troviamo nel mito di Orione che con il suo Cane Sirio inseguiva le Sette Sorelle.
 
Sirio è il maggiore dei Sette sistemi solari nel senso che alla fine li sintetizza tutti come Saturno nel nostro sistema solare. Si potrebbe ipotizzare che una battaglia sia avvenuta nel cosmo come quella che è avvvenuta nel nostro sistema solare.
 
Abbiamo riferimenti a più livelli ai comandanti delle legioni celesti: partendo dall’alto, nel cosmo Agni il Fuoco Celeste, poi Kârttikeya Sirio, e nel nostro sistema solare (Martanda) il carattere guerriero sia passato a Marte (Mangala), che è noto come pianeta infuocato, la fiamma segreta nascosta nella materia. Marte sembra che sia opposto ai Piani del Logos e pertanto il sentiero evolutivo dell’antahkarana solare sia stato sbarrato e Marte sia ancora o è stato retrocesso a pianeta non sacro.
 
Infine sul pianeta Terra le caratteristiche del guerriero sono prerogativa di Sanat Kumarâ (l’eterno giovane) noto anche come Kumarâ Guha.
 
Allora apparve un altro segno nel cielo: un enorme Drago Rosso, con sette teste e dieci corna e sulle teste sette corone; la sua coda trascinava un terzo delle stelle del cielo e le precipitava sulla terra (Giovanni - Apocalisse XII, 2-3). E vi fu battaglia in cielo; Michele e i suoi Angeli combatterono il Drago, e il Drago combatté con i suoi Angeli, ma non prevalse; ed essi non ebbero più il loro posto in cielo. Il grande Drago … fu precipitato sulla terra e con lui furono precipitati anche i suoi Angeli (XII, 7-9). Ma (gli Angeli ribelli) non vinsero e il loro luogo non ebbe più posto in cielo. Non fu trovato un posto per il Drago e per i suoi Angeli in cielo. E il Grande Drago fu gettato sulla Terra e con lui furono gettati i suoi Angeli (XII, 8-9).
 
Un terzo delle stelle del cielo (Angeli) precipitò in terra. Essi furono condannati a soffrirne nelle nascite future, furono colpiti dalla punizione karmica. La causa, che non poteva creare altro che cattivi risultati, era stata generata. Nel regno umano, coesistono l’animale e il divino e le due correnti entrano in contrasto fra loro e nasce la cosiddetta lotta fra le forze del Male inerenti alla Materia, e quelle del Bene del Divino. Platone a riguardo del male diceva che: “Nella materia esiste una forza cieca e inerte che si oppone alla Volontà del grande Artefice”.
 
Fu una ribellione contro il piano evolutivo del Logos, un Antico Commentario alla Dottrina Misterica recita così: “Così prevalsero fin dal princìpio i sentimenti egoistici anche fra gli Dèi, ed essi caddero sotto l’occhio dei Lipika karmici”. Dapprima è nominato un Drago rosso, igneo, il colore fa venire in mente Marte, poi Michele combatté con il Drago, ma non è specificato il colore, il riferimento tradizionale è Lucifero irretito dal suo potere mentale: Lucifero Figlio del mattino venne da Venere.
 
In che consiste la rivolta di Lucifero? Egli voleva restare entro i confini del pianeta. E la leggenda del Principe del Mondo è totalmente vera. Egli iniziò a circondarsi di spiriti soddisfatti dell’aura terrestre. Per trattenere i suoi seguaci, cominciò a mostrar loro le possibilità della terra, imitando — talvolta con abilità — ciò che la parte opposta gli contrapponeva… Ma l’antico Principe del Mondo, opponendosi a ciò, incatena la materia alla crosta esteriore da lui occupata. Come lo spirito planetario, egli conosce le profondità della terra. Ma il suo errore sta nella riluttanza a collaborare con altri pianeti. Fu proprio questo che portò il Cristo nel Mondo.
 
Mentre Lucifero esalta la vita della Terra, Cristo mostra la bellezza dell’intera Creazione dei mondi. E così, l’uno rimase irretito dalla materia, l’altro proseguì per i mondi che offrono le possibilità della Luce. (H. Roerich - I Crocevia d’Oriente).
 
Se Venere ritornò sul giusto sentiero, un Drago di sapienza di Mahat, che conosce le profondità e le leggi fisiche della materia, con un suo grande seguito precipitò sulla Terra irretendo il genere umano.  
 
Gli angeli caduti dei racconti misterici erano conosciuti come i cosiddetti splendenti, alla testa dei quali vi era Lucifero [portatore di luce] e la gerarchia Deva Venusiana, la Quinta Gerarchia Creativa del nostro sistema solare, i signori del Piano Mentale [Svarga Loka], pieni di ego [orgoglio] e controllori del Quinto Raggio della mente scientifica sul nostro pianeta Terra.
 
Venne progettato un accordo tra gli spiriti planetari di Marte e Venere in una cospirazione contro il Logos Solare, sfortunatamente supportata dalla stella Pleiade Taygeta [Indarani], e dalla stella Dubhe dell'Orsa Maggiore [Kratu Rishi] considerato in India il più astuto essendo un controllore del Raggio Mentale scientifico.
 
Vashisht Vaid scrive che Gerarchia dei Makara incarnano le energie di Makara Rashi, noto come la costellazione del Capricorno, che opera attraverso il pianeta Venere [Shukra], portando la cosiddetta evoluzione scientifica attraverso il 5° Raggio, sul nostro pianeta Terra e questa gerarchia venusiana chiamata Asura nella letteratura indù, controlla la cosiddetta economia mondiale nascosta dietro i gusci umani, e in questa cospirazione è pienamente coinvolta la Sesta Gerarchia Creativa anche una gerarchia dei Deva, che incarnano le energie di Dhanu Rashi nota anche come la costellazione del Sagittario, e che sono conosciuti come gli spiriti planetari di Marte [Mangla]. Controllavano illegalmente tutte le applicazioni mentali e scientifiche nel sistema solare e specialmente sul nostro pianeta Terra, e mantenendo ingannevolmente l'economia planetaria attraverso la linea di minor resistenza. Sfortunatamente la coscienza di Venere è dietro tutti i gusci delle persone ricche che controllano l'economia di nazioni, che rimangono al potere con l'aiuto dei militari e della polizia, dietro le cui coscienze umane, c'è la coscienza di gruppo di Marte, che aveva una  relazione illegale con Venere.
 
Quanto sopra riportato che descrive molto bene l’attuale periodo mondiale dove le forze del male detengono la ricchezza mondiale  e conservano il loro potere con la forza militare è da imputarsi agli angeli caduti di Marte e di Venere delle tradizioni misteriche.
 
Il Logos della Terra partecipò a questa ribellione guidata da Marte, non per nulla il Maestro D.K. ci dice che il karma del nostro Logos Planetario è stato assai pesante, ed è ora velato dal mistero della personalità (TFC 207). Il pesante carico karmico del nostro pianeta riguarda i disastri dello sviluppo sulla Terza Catena di un’era planetaria precedente: la Catena Lunare. È enigmatico dire che il nostro karma planetario è “velato nel mistero della personalità in questo momento”. Questo velo collega il nostro karma planetario alla Quinta Gerarchia creativa: quella dei Makara. Il nostro Logos Planetario non è un’anima pienamente funzionante, libera dai limiti della sua personalità. Makara la Quinta Gerarchia soggetta al karma governa la personalità umana (AE 35). È interessante sapere che esiste un “mistero della personalità”. Chiunque abbia provato a studiare la doppia gerarchia creativa di Makara si rende conto che questo è il caso. Il mistero della personalità è, in un certo senso, il mistero dell’egoismo e dell’identità sbagliata. È dovuta all’errata identificazione con la coscienza dei Signori Lunari. Il mistero della personalità è anche il mistero del pentagramma e della stella invertita. La stella a cinque punte invertita di colore nero è il simbolo della Magia Nera. Il simbolo associato al Quinto Raggio è la stella a cinque punte invertita.
       
Sagittarius è posto fra Capricornus e Aquarius. È questione temporanea e muterà in un altro ciclo del mondo. È uno dei misteri svelati all’iniziazione (AE 35). Detto in altri termini, il gruppo che doveva occupare la Sesta Gerarchia è andato a occupare la Quinta Gerarchia.

 
Figura 3. Tabella Gerarchie IV, V e VI Raggio
 
I Sutra di Param Shiva spiegano il motivo dell’inversione. La Gerarchia dei Makara doveva essere la Sesta, ma avendo cospirato contro i piani evoluzionistici cosmici del Logos Solare, diventò la Quinta Gerarchia Creativa, per lavorare con il Quinto Raggio sul Piano Mentale, che a livello cosmico agisce tramite la Stella Taygeta [Indarani] delle Pleiadi e la stella puntatore Dubhe (Kratu Rishi) della costellazione di Ursa Major [Sapt Rishi Mandal], dove tutte le anime individuali evolute degli esseri umani raggruppate a loto sono ancorate sul Quarto Piano.
 
Si ritiene che il Quinto Gruppo di Esseri Celesti contenga in se stesso i duplici attributi degli aspetti spirituale e fisico dell’Universo, i due poli, per così dire, di Mahat, l’Intelligenza Universale e la duplice natura dell’uomo, quella spirituale e quella fisica. Da qui deriva il suo numero Cinque, che, raddoppiato e divenuto Dieci, lo collega con Makara, il decimo segno dello Zodiaco.
 
Questo è uno dei motivi perché Sagittarius è posto fra Capricornus e Aquarius. Il Maestro D.K. spiega che è questione temporanea e muterà in un altro ciclo del mondo, probabilmente nel Giorno del Giudizio a metà della Quinta Ronda. Il Maestro ci dice che è uno dei misteri svelati all’iniziazione.
 
I Sutra di Param Shiva dicono che la Sesta Gerarchia Creativa, tecnicamente l’undicesima, è principalmente una Gerarchia di Deva o Signori Lunari, nota come i costruttori materiali, che si basano sul VI Raggio della Devozione, Questo gruppo è conosciuto come la Gerarchia del desiderio acuito, che opera nel Piano Liquido Cosmico del nostro sistema solare, noto come Piano Astrale o Bhava Loka. Questa Gerarchia di Deva è anche conosciuta come il Demone liquido o dell’acqua. La Sesta Gerarchia incarna l’energia della costellazione di Sagittarius (Dhanu Rashi), che è conosciuta come l’energia di Kundalini Shakti, cioè la forza Pranica o Vitale in connessione con l’energia magnetica del nostro pianeta Terra (Prithvi). Questa Gerarchia governa attraverso la coscienza planetaria di Marte (Mangal) ed è anche definita come la Gerarchia dei Pitri Lunari, i costruttori di forme. La frequenza di questa energia è di colore Rosso.
 
Questi Figli della Mente rimasero attaccati alle vecchie forme morenti e rifiutarono di lasciare la loro Madre. Preferirono passare in dissoluzione con lei, ma un figlio più giovane (Saturno) cercò di riscattare i fratelli, ed a questo scopo costruì un triplice ponte fra il vecchio e il nuovo. Questo ponte perdura e forma un sentiero lungo il quale è possibile evadere. TFC, 1113.
 
Poiché Saturno entra in manifestazione attiva solo dopo i Quattro Raggi di Attributo è da questo punto di vista il più giovane. Si deve a Saturno la redenzione dei quattro Logoi Planetari e l’apertura delle porte del sentiero cosmico dell’antahkarana.
 
L’Uomo Celeste dello Schema della Terra secondo quanto affermato nei Sutra di Param Shiva in cui è incarnato il VII Raggio della Magia Cerimoniale è uno dei principali trasmettitori di irradiazione dal Sole al sistema, ed è in stretto rapporto col Kundalini del Logos Solare. In questo vi è un’indicazione. Il Signore Raja dei livelli eterici del Piano Fisico (il Settimo) opera in stretto collegamento con Lui, e questo diviene evidente se teniamo presente che il Signore di un Piano è la sua attività incarnata. La funzione principale del Logos del Settimo Raggio è soprattutto quella di adattare, di modellare la forma per renderla adatta ai bisogni di ogni Entità particolare.
 
Abbiamo visto che vi è un triangolo formato da tre Kumâra cioè dai Logos Planetari della Terra di Marte e Mercurio. Per questo triangolo l’analogia con il corpo umano, sta nel fatto che Mercurio e il centro alla base della spina dorsale nell’essere umano sono strettamente collegati. Mercurio rappresenta Kundalini in attività intelligente, mentre Marte rappresenta Kundalini latente. La verità è celata, nei loro due simboli astrologici. Nella trasmutazione e nella geometrizzazione planetaria il segreto può essere rivelato.
 
Quando l’Uomo Celeste, che attualmente si manifesta con lo Schema Planetario della Terra, sarà riuscito a vitalizzare il Suo centro mediano, ossia a indirizzare la forza del Kundalini Planetario dai centri inferiori al centro del plesso solare, sarà raggiunto un nuovo ciclo, e molte delle presenti afflizioni saranno terminate. Il Suo lavoro è ancora allo stato embrionale, e devono trascorrere altri due cicli e mezzo prima che egli abbia compiuto il lavoro necessario (TFC 297). Una frase enigmatica “l’Uomo Celeste, che attualmente si manifesta con lo Schema Planetario della Terra”, significa che dopo passerà su un altro Schema Planetario? Il chakra cosmico da vitalizzare è il centro solare. Dato che siamo nel mezzo della Quarta Ronda, il suggerimento che la Quinta e la Sesta Ronda debbano trascorrere prima che questo lavoro sia compiuto. C'è anche la possibilità che sia possibile indicare cicli più brevi, all’interno di questa Ronda, siamo nella Quinta Razza, allora andiamo alla fine della Settima Razza Radice. Oppure più lunghi allora si tratta di Catene e si va alla Sesta Catena planetaria, tutto dipende dal lavoro che il Logos deve fare.
SINFONIA SOLARE
 
 
La nota del Sole mantiene la giusta attrazione tra le sfere roteanti, i pianeti. Le note si sincronizzano e si armonizzano fino a raggiungere lo stadio della perfezione e il periodo dell’astrazione. L’evoluzione ciclica prosegue. Analogamente un essere umano mantiene uniti (con la sua nota) gli atomi dei suoi tre corpi, per i quali egli è come il sole centrale rispetto ai pianeti. (TFC, 276).
 
La “nota del Sole” è una forza attrattiva. Ci rendiamo conto che nella vita siamo attratti da varie note sonore, e anche «tenuti in orbita» da certe note maggiori? Proprio come fanno i pianeti, giriamo attorno alle fonti da cui emanano queste note. La nota del Sole (nell'attuale sistema solare) può essere considerata la nota G, il SOL.
 
Possiamo pensare che note diverse che risuonano dal Sole producano orbite planetarie di diverso tipo? Forse la disposizione orbitale creata attraverso il suono della nota G il SOL è completamente diversa dalla disposizione orbitale del precedente sistema solare che è stata prodotta dal suono della nota F, il FA.
 
Si è ipotizzato che vi saranno sette sistemi solari, e che ciascuno di essi abbia suonato una particolare nota della scala che inizia con la nota fondamentale C, il DO. Il nostro sistema solare è il quinto e la nota G, il SOL è la quinta nota della scala diatonica a cominciare da C, il DO. Da un'altra prospettiva, tuttavia, il prossimo sistema solare suonerà la nota di Volontà o DO. Sarà necessario riflettere molto per chiarire il numero di sistemi solari attraverso i quali il nostro Logos Solare si manifesta e la natura delle diverse note che risuonano attraverso ciascuno di essi.
 
Le note si sincronizzano e si armonizzano, ci dice che il processo di evoluzione (considerato dal punto di vista sonoro) è proprio l'adattamento di nota a nota. Per armonizzarsi correttamente, le note coinvolte devono suonare ritmicamente in relazione l'una con l'altra. I loro cicli devono essere correlati e sincronizzati. Analogamente gli atomi dei nostri veicoli o corpi sono tenuti in relazione attrattiva dal suono della nostra nota.
 
Tre Grandi Respiri, Tre grandi Suoni fondamentali sono emessi e devono essere ancora emessi dal Logos Solare: un Respiro per ciascuno dei Tre Sistemi Solari Maggiori. E per ogni sistema la nota è diversa e i suoni s’intonano in chiavi differenti.
 
Nel Primo Sistema Solare Maggiore, compimento del Primo Respiro, il culmine fu il risuonare in moto maestoso della nota FA – nota fondamentale di questo Sistema, della natura manifesta. Questa nota è, e ad essa si deve aggiungere la seconda nota per questo Secondo Sistema. Non risuona ancora con pienezza o completamente né lo sarà alla fine del ciclo maggiore. Il Logos attualmente la fa risuonare e se dovesse cessare di emetterla l’intero Sistema (solare) sparirebbe nell’oscurità totale. Ciò segnerebbe la fine della manifestazione.
 
Nel Secondo Sistema Solare Maggiore, quello attuale, la nota chiave non può essere rivelata. È uno dei segreti della sesta iniziazione e non si può svelare.
 
Nel futuro Terzo Sistema Solare Maggiore la terza nota finale sarà aggiunta a quella fondamentale del Primo e del Secondo Sistema; cosa avrete allora? Avrete la terza maggiore della Personalità Logoica nella sua completezza, corrispondente alla terza maggiore del microcosmo – una nota per ciascun Piano (di materia solare).” (Lettere sulla Meditazione Occulta, 52).
 
La Parola Sacra è un Suono. Possiamo supporre che ci sia una sillaba per ciascuno dei Sette Piani sistemici?
 
A tempo opportuno ogni nota si adatta al suo accordo, quello dello Spirito; ogni accordo è parte di una frase, la frase o il gruppo cui appartiene, e questa va a comporre un settimo dell’intero. Tutte le sette sezioni completano allora la sonata di questo sistema solare, parte del triplice capolavoro del Logos o Dio, il Maestro di Musica. (cfr LMO, 4).
 
Elettricità come Impulso Vibratorio. Causa l’aggregazione della materia e la sua attività entro certi limiti, o il suo risveglio all’attività entro l’anello invalicabile solare. Questa è la prima sillaba (A) della Parola Sacra.
 
Elettricità come Luce, che causa l’oggettività sferoidale. È la nascita del Figlio. Comprende l’enunciazione della seconda sillaba (AU) della Parola Sacra.
 
Elettricità come Suono. Qui abbiamo la triplice Parola Sacra (AUM) completata. Sul Terzo Piano, questo principio intelligente si manifesta come attività coerente, sia essa sistemica, planetaria o monadica, ed anche come triplice vibrazione di spirito-materia-intelligenza, che risuona nella triplice Parola Sacra, ossia elettricità che si manifesta come suono.
 
Sul quarto piano questa forza elettrica si manifesta come colore. In questi quattro stanno i concetti fondamentali di tutta la manifestazione. (TFC, 318-319).
 
La Parola Sacra, o Suono emesso dal Creatore, esiste in varie forme; sebbene sia in realtà un’unica Parola, ha parecchie sillabe. L’insieme delle sillabe forma una frase solare; separate, esse formano certe parole di potere che producono differenti effetti. (TFC, 217).
 
La "frase solare" può essere ragionevolmente collegata alla "sonata di questo sistema solare" che viene composta dai nostri Logoi Solari. Presumibilmente queste parole di potere create dalla separazione delle diverse sillabe della “frase solare”, sarebbero parole di potere su ciascuno dei Sette Piani.  Il Maestro (TFC, 927) ci dice che:
 
Il Respiro Logoico                    il Primo Piano       il Suono A
Il Suono Logoico                     il Secondo Piano   il Suono A U.
La triplice Parola logica            il Terzo Piano        il Suono A U M.
La parola logoica settenaria      il Quarto Piano     La Parola di Sette Sillabe.
La Formula logoica                  il Quinto Piano     Il piano del mantram logoico di 35 strofe.
Il Canto logoico di Desiderio     il Sesto Piano       Un poema di quarantadue versi.
Il Libro logoico della Vita          il Settimo Piano    siste in quarantanove capitoli.
 
La grande PAROLA che risuona per cento anni di Brahma, o continua a riverberarsi attraverso un sistema solare, ed il sacro suono A U M. Nella differenziazione, e come è udita nel tempo e nello spazio, ognuna delle tre lettere mistiche sta per la prima lettera di una frase sussidiaria che consiste di vari suoni. (TFC, 217).
 
Sul cammino dell’involuzione i sette grandi Soffi o Suoni si diressero ai sottopiani atomici di ogni piano, ed ivi la vibrazione fondamentale ripeté nel suo proprio mondo minore il metodo di vibrazione logoico, dando origine a sei soffi sussidiari. (TFC, 574).
 
I "Respiri" sono "Suoni". Ciò suggerisce la fusione del primo e del secondo aspetto. Il “Respiro” è sempre associato al primo aspetto. Il Suono può essere associato ugualmente al primo, al secondo o al terzo aspetto divino. In questo Secondo Grande Sistema Solare Vishnu è il Divino Cantore, e quindi Fohat che risponde a Vishnu opera sotto l'impulso dei “sette grandi Respiri di Suoni”. Fohat mette in moto il sottopiano atomico di ciascun Piano Sistemico. Fohat crea sette domini vibratori, sei dei quali sono sussidiari al primo.
 
Un attento studio della tavola V (grafico V, pag. 344) rivelerà il problema del Logos e in cosa consista la precisione della corrispondenza tra Lui (Logos Solare) e il suo riflesso, l’Uomo.
 
1°.      Entrambi sono in manifestazione oggettiva sul Piano Fisico.
2°.      Entrambi sono nel punto più profondo della loro involuzione.
3°.      Entrambi sono prigionieri della materia e stanno sviluppando la coscienza (coscienza egoica) sul Piano Fisico, l’uomo sul Piano Fisico Solare e il Logos sul Piano Fisico Cosmico. (TFC, 282)
 
Il Grafico V è uno dei grandi grafici in TFC e una straordinaria quantità di conoscenza può essere estratta da un suo attento e prolungato esame. L’analogia tra il Logos Solare e l'Uomo è in molti punti più stretta dell'analogia tra il Logos Planetario e Uomo.
 
Un Uomo ha la sua origine sul livello monadico, il punto focale principale sul quinto livello, il mentale, ma cerca il pieno sviluppo cosciente sui tre piani inferiori: il Mentale, l’Astrale e il Fisico.
 
Un Logos solare ha la Sua origine su un livello cosmico ancora più alto, ha il Suo punto focale principale sul piano cosmico mentale, ma si esprime mediante i tre piani cosmi-ci inferiori, appunto come l’uomo cerca auto-espressione nei tre mondi. (TFC, 272).
 
Ci è stato detto che il Logos Solare, sui Piani Cosmici, lavora al problema della mente cosmica; che Egli opera nel Suo sistema solare fisico, è polarizzato nel Suo corpo astrale cosmico, o emotivo, e sta sviluppando la mente cosmica. (LMO, 52-53). L'uomo deve portare al pieno controllo cosciente il Dio interiore.   Attraverso quel controllo deve dominare le circostanze, fare del suo ambiente il suo strumento e manipolare la materia. Sui livelli cosmici il Logos fa lo stesso. Entrambi sono lontani dal successo. (TFC, 282).
 
Il suono della grande PAROLA non cessa mai durante tutti i cento anni di Brahma. Se ci fosse la minima interruzione nel suo suono, l'intero universo scomparirebbe nel momento in cui inizia l'interruzione. La parola A U M è descritta come grande e fondamentale, e anche come la Parola del Terzo Aspetto, Terzo Piano, Terzo Logos, dunque una Parola materiale — di cui AMEN è una corruzione. Vediamo il potere di differenziazione all'opera per ciascuna delle tre lettere - A, U e M - come la prima lettera di una frase sussidiaria (di quante sillabe?).
 
Una lettera, con una successione di quattro suoni (1+4=5), forma la vibrazione o nota di Brahma, che è l’aspetto intelligenza predominante nella materia. Da qui il mistero nascosto nel Pentagono, nel quinto principio della mente e nei cinque piani dell’evoluzione umana. Queste Cinque lettere, fatte risuonare sulla nota giusta, danno la chiave della vera interiorità della materia, e quindi del suo dominio che è fondato sulla giusta interpretazione della Legge di Economia. (TFC, 218).
 
Sotto la Legge di Economia, il suono permea la materia ed è la base della sua conseguente eterogeneità.
 
La prima lettera di questa divisione del triplice suono sarà la "M" seguita da quattro suoni. Ciascuno dei quattro suoni corrisponde, sembrerebbe, ad uno dei quattro Raggi di Attributo, ed anche ad uno dei quattro elementi. La “M”, possiamo dedurre, sta per il terzo raggio e per l'elemento “Etere”. La Prima nota di Brahma riferita al Primo e passato Sistema Solare Maggiore, il Quarto contando i tre minori,  consiste in una successione di uno più quattro suoni 1+4, riferiti al Signore Celeste del Terzo raggio e ai Quattro Signori Celesti dei Raggi di attributo.
 
Il Maestro sta parlando del Mistero del quintuplice Brahma. Il pentagono, il quinto principio della mente e i cinque piani inferiori dell'evoluzione umana sono tutti associati alla misteriosa Gerarchia Creativa, dei Makara. L'origine di questo quinto principio è il Piano Mentale Cosmico.
 
Abbiamo cinque lettere (o sillabe) presumibilmente da far risuonare su cinque note. È anche possibile (anche se penso meno probabile) che le cinque lettere siano tutte pronunciate sulla stessa nota. Quando pensiamo al controllo della materia, possiamo con giustificazione pensare al controllo dei soliti quattro elementi da parte del primo dei cinque elementi, il fattore Brahmico o etere — governato, curiosamente, da Saturno, il pianeta del controllo. Il numero Cinque simboleggia Cinque Piani che iniziano con l'Atmico della volontà spirituale che è anche il Piano di controllo tramite la volontà.
 
Un’altra frase, questa volta di Sette lettere, una lettera per ognuno dei sette Uomini Celesti, incarna il suono o nota dell’aspetto Vishnu, il secondo aspetto logoico o aspetto costruttore delle forme. Facendola risuonare correttamente o parzialmente con la sua riverberazione completa o incompleta, si costruiscono e si adattano le forme. La Legge di Attrazione si esprime mediante la manipolazione della materia, e la sua disposizione nelle forme ad uso dello Spirito. (TFC, 218).
 
La seconda nota di Vishnu riferita al Secondo e attuale Sistema Solare Maggiore, il Quinto contando i tre minori, consiste di Sette Suoni, una per ogni Signore Celeste dei Sette Raggi, ai  Cinque di Brahma, si sono aggiunti il Secondo e il Primo Raggio. I Pitagorici parlarono della Musica delle Sfere o dell’armonia celeste prodotta dalla rotazione dei Sette pianeti (Sfere Celesti) del sistema solare, essi si riferivano ai Sette Pianeti Sacri corpi espressione fisica dei Sette Signori Celesti.
 
Ci viene detto come funziona la Legge di Attrazione. Sotto questa Legge la materia viene manipolata così viene abbracciato il terzo aspetto della divinità, il Manipolatore, e quindi saldata nella forma.
 
Poi una terza Parola o frase è aggiunta alle altre due, completando l’intera parola logoica, e producendo il compimento. È una parola di Nove lettere, ottenendo così i ventuno suoni (5+7+9) di questo Sistema Solare. Gli ultimi Nove suoni producono la sintesi spirituale e la dissociazione dello spirito dalla forma. (TFC, 218).
 
La terza nota di Shiva riferita al Terzo e futuro o Sistema Solare Maggiore, il Sesto contando i tre minori, consiste di Nove Suoni, che in accordo al ragionamento fatto sono riferiti ai Signori dei Sette Raggi sintetizzati nel Terzo Signore della Trinità Logoica con il Secondo e il Primo fa in tutto Nove. I Nove (3x3) sono i Tre, poiché ogni membro di una triplicità è una trinità; e i Tre sono Uno.
 
Poiché nove è il numero del completamento che porta al numero uno/dieci, nove è anche il numero della “sintesi spirituale” – prima del nuovo inizio. Con il Settimo Sistema Solare di sintesi ci saranno Dieci Suoni 7+3, per completare la sinfonia cosmica finale.
 
  • Cinque è il numero di Brahma, Sovrano del passato Primo Grande Sistema Solare.
  • Sette è il numero di Vishnu, Sovrano dell’attuale Secondo Grande Sistema Solare.
  • Nove è il numero di Shiva Mahadeva, Sovrano del futuro Terzo Grande Sistema Solare.
     
Sotto la Legge di Economia, o dei Cinque la materia viene sublimata.
 
Sotto la Legge di Attrazione o dei Sette la materia viene manipolata e quindi saldata nella forma. A meno che la materia non sia saldata nella forma non reggerà l’impatto della potenza dello Spirito.
 
Sotto la Legge della Sintesi e del numero Nove la materia viene trascesa.
 
La Parola Logoica è una triplice Parola con ventuno (5+7+9) parti o lettere/sillabe, che indicano l’attuazione delle Tre Leggi. Siamo ancora nel Secondo Maggiore Sistema Solare del Dio Figlio e, quindi, del costruttore di forme. La realizzazione interiore deve attendere fino al Terzo Sistema Solare di questa serie.
 
La Legge di Vibrazione è la legge del Primo Piano di materia, e governa il sottopiano atomico di ogni Piano. Segna il principio del lavoro del Logos, la prima messa in moto di Mulaprakriti. Su ogni Piano la vibrazione del sottopiano atomico mette in moto la materia del Piano stesso... Egli (il Logos Solare) proferì il Suono, un triplice Suono, un suono per ognuno dei Suoi Tre Sistemi, e mosse un’onda sull’oceano dello spazio. Il Suono cresce di volume col passar del tempo; quando raggiunge la pienezza, forma una delle note dell’accordo cosmico maggiore. (TFC, 574).
 
La Legge di Vibrazione è una legge attraverso la quale Mulaprakriti si differenzia in diversi tipi di materia. I differenti movimenti del Terzo Logos (Fohat) dentro Mulaprakriti sono i diversi tipi di materia. Mulaprakriti è la Presenza, ancora inconoscibile ma comprensibile, al di là della quale ed attraverso la quale, vibra il suono del Verbo ed al cui interno evolvono le innumerevoli Gerarchie ed Ego intelligenti, di Esseri coscienti e semicoscienti, la cui Essenza è la Forza Spirituale, la cui Sostanza sono gli Elementi, il cui corpo sono gli Atomi.
 
Questa legge governa il sottopiano atomico di ogni piano. Su ogni piano la vibrazione del sottopiano atomico mette in moto la materia di quel piano. È la misura chiave. Ogni nota ha sei sottotoni che col primo fanno i sette. Poiché sui sei sottopiani inferiori a quello atomico possono esserci diverse combinazioni di materia del sottopiano atomico (cioè molecole diverse), le unità di materia di ciascun sottopiano non saranno uniformi nella loro vibrazione, ma ogni piano o il sottopiano avrà, tuttavia, la sua nota fondamentale.
 
Governa la divisione dell’Uno nei Sette, e poi il riassorbimento nell’Uno. È effettivamente la legge fondamentale dell’evoluzione che richiede l’involuzione. Prima il processo involutivo nella forma la divisione dell’Uno nei Sette sia come aspetto di Parabrahman in Sette Logoi e sia  come spetto di Mulaprakriti in Sette Piani di Materia. Corrisponde al primo movimento fatto dal Logos per esprimersi mediante questo sistema Solare. Egli proferì il Suono, un triplice Suono, un suono per ognuno dei Suoi tre sistemi, e mosse un’onda sull’oceano dello spazio.
 
Ogni nota ha Sei Sottotoni che col primo fanno i Sette: quindi la Legge di Vibrazione comprende diciotto (18) vibrazioni minori e tre (3) maggiori che fanno le ventuno (21) dei nostri Tre Sistemi. Due moltiplicato per nove (2x9=18) fa il necessario diciotto, che è il numero chiave del nostro Sistema d’Amore. Il ventisette tiene celato il mistero del Terzo Sistema (TFC, 574).
 
Un Logos Solare ha il Suo punto focale principale sul Piano Cosmico Mentale, ma si esprime mediante i Tre Piani Cosmici Inferiori, appunto come l’uomo cerca auto-espressione nei tre mondi. Dunque i Sette Piani Maggiori del Sistema Solare sono con Lui, cosmicamente, nello stesso rapporto in cui il Piano Fisico è con un essere umano. Essi formano i Suoi corpi eterico e denso. (TFC, 272).
 
I Tre Piani Cosmici evolutivi inferiori del Logos Solare, e i corrispondenti Tre Piani Sistemici sono lo spazio di manifestazione rispettivamente dell’Uomo Solere e dell’Uomo inteso come genere umano sui Piani Fisico, Astrale e Mentale Inferiore per un totale di 7+7+4=18 sottopiani. In questi diciotto sottopiani si manifesta il Fuoco per Attrito collegato al Terzo Raggio Cosmico Maggiore, il Raggio dell'Attività Intellettuale, il Terzo Aspetto Cosmico noto come l'aspetto del Brahma [Spirito Santo], che si differenziò ulteriormente nella quintuplice coscienza della mente oggettiva, differenziata nei Cinque Raggi Inferiori, che sono il 3°, 4°, 5°, 6° e 7° Raggio.
 
Kundalini Shakti la forza vitale nei "Triloka" (Tre Mondi) è simbolicamente raffigurata in India fin dai tempi antichi come la Dea Madre dalle 18 mani. Diciotto sono i centri energetici  sui Tre Piani inferiori, quattro sul mentale, sette sull’astrale e sette sul fisico.
 
I diciotto minori più tre maggiori (18+3) si riferiscono ai 18 sottopiani  del Piano Fisico, del Piano Astrale, del Piano Mentale inferiore 7+7+4 =18 e ai 3 sottopiani superiori del Piano Mentale (18+3=21). Possiamo dedurre che ciascuno dei tre sottopiani del Piano Mentale superiore suona una nota correlata ai Tre Piani Sistemici Inferiori. La prospettiva qui avanzata, tuttavia, suggerisce che il sottopiano atomico imposti la nota per i suoi sei sottopiani sussidiari.
 
  • Il più alto sottopiano Mentale (atomico) stabilisce la nota per l'intero Piano Mentale sistemico, superiore e inferiore.
  • Il più alto sottopiano Astrale stabilisce la nota per l'intero Piano Astrale sistemico.
  • Il più alto sottopiano Eterico che stabilisce la nota per l'intero Piano Eterico - Fisico.   
         

Il totale dei Tre Sistemi Solari sarebbe cinquantaquattro (9+18+27=54). Il numero 54 è la somma dei sette numeri dell’Anima del Mondo 1+2+3+4+8+9+27=54.
 
Nove rappresenta sempre il completamento, da questa prospettiva, Nove sarebbe il numero chiave del Primo Sistema Solare Maggiore: avremmo 1x9. Nel Mistero egizio di Eliopoli, è narrata la creazione della grande Enneade (i Grandi Dèi, i Nove Principi), emessa dal Num, le Acque Primordiali. Lo Zohar dice che quando l’Antico degli Antichi assunse la Prima forma (Sephira, la sua Prima Emanazione), fece emanare da essa Nove splendide Luci, o anche Nove legioni di Angeli che circondano il trono del Dio il cui nome è ignoto. Togliendo alla Tetractis, il Punto Centrale. Rimangono Nove Unità disposte sui tre lati del Triangolo. Nove triangoli elementari sono individuabili entro il Triangolo che li contiene tutti.
 
Nove moltiplicato per il numero Due connesso con il Secondo Sistema Maggiore, produce diciotto 2x9=18. Unendo i Dieci Punti della Tetractis si ottengono 9 triangoli, e i lati che collegano i 10 Punti sono 18.
 
Ventisette sarebbe il numero del Terzo Sistema Solare Maggiore avremmo 3x9 (27). Il numero 27 era anche detto Grande Tetractis, perché deriva dalla somma dei 4 numeri che all’interno della Decade nascono da un prodotto: (2 x 2) + (2 x 3) + (2 x 4) + (3 x 3) = 4+6+8+9=27.
 
Nove è il numero chiave del Primo Sistema Solare, diciotto, è il numero chiave del nostro Sistema d’Amore. Il ventisette tiene celato il mistero del Terzo Sistema, tutti questi numeri che sono collegati ai sottopiani di materia? Sembrerebbe che col Primo Sistema Maggiore i sottopiani cosmici domati siano nove, i sette fisici e i due più bassi dell’astrale. Un indubbiamente è stato gettato un velo sull’argomento visto che tono  numeri e sottopiani di materia sono correlati.
 
Nel Primo Sistema Solare Maggiore il Logos Solare ha ottenuto il totale controllo di nove sottopiani cosmici inferiori: tre sottopiani del Fisico Cosmico (i Piani Fisico Astrale e Mentale Solari), tre sottopiani inferiori dell’Astrale Cosmico e tre sottopiani inferiori del mentale Cosmico, facendo un parallelo con l’evoluzione dell’Uomo corrispondono a una personalità ancora soggetta ai desideri animaleschi cioè al Kama-manas.
 
In questo Secondo Sistema Solare Maggiore il Logos Solare deve ottenere il totale controllo di diciotto sottopiani cosmici: sei sottopiani del Fisico Cosmico, che sono i Sei Piani Sistemici o Solari, sei sottopiani inferiori dell’Astrale Cosmico, e sei sottopiani inferiori del mentale Cosmico. Il Manas Cosmico Superiore domina e controlla il Manas Inferiore. La perfezione del genere umano non più animalesco ma spiritualizzato, quel quarto stadio che il Maestro chiama unificazione del regno animale col regno umano.
 
Il nostro Logos Solare, essendo un Logos del quarto ordine, comincerà a coordinare il Suo corpo buddhico cosmico, e man mano che sviluppa la mente cosmica raggiungerà gradualmente, con l'aiuto di quella mente, la capacità di toccare il Piano Buddhico Cosmico. (TFC, 115). Notiamo come il Logos o Uomo Solare debba toccare il Piano Buddhico. Nel suo metodo viene suggerito un metodo anche per l’Uomo. Questo Sistema Solare è Astrale - Buddhico.
 
Il Logos Solare ha come “meta” la terza iniziazione cosmica, quindi sta decisamente sviluppando quella che qui viene chiamata “Mente Cosmica”. Entro la fine di questo Maha Manvantara, Egli deve prendere la quarta iniziazione cosmica, che significherà il rilascio sul Piano Buddhico Cosmico. Per ora, attraverso lo sviluppo della mente, sta semplicemente cercando la "capacità di toccare il Piano Buddhico Cosmico".
 
Lo stesso nostro Logos (Solare), il cuore del Suo sistema, è sul Piano Astrale Cosmico; è qui che è polarizzato. Come le unità della quarta Gerarchia Creativa, l’umana, si evolvono mediante l’uso del corpo fisico, ma sono attualmente polarizzate nel loro veicolo astrale, così abbiamo visto che il sistema solare oggettivo forma il corpo fisico del Logos, sebbene sia polarizzato nel corpo astrale. È significativo che in questo Grande Manvantara il Logos debba conseguire la quarta iniziazione cosmica. (TFC, 570)
 
Nel Terzo Sistema Solare Maggiore il Logos Solare dovrà ottenere il totale controllo di ventisette sottopiani cosmici: sette sottopiani del Fisico Cosmico, sette sottopiani dell’Astrale Cosmico, sette sottopiani del Mentale Cosmico, sette sottopiani del Buddhico Cosmico, che fanno ventotto, a questi si aggiunge un  sottopiano inferiore dell’Atmico Cosmico.
 
Al termine del Sesto Sistema Solare Minore, il Terzo Maggiore saranno conquistati Quattro Piani Cosmici Fisico-Eterico, Astrale, Mentale e Buddhico. Con il Settimo Sistema Solare sarà conquistato anche il Piano Atmico Cosmico, completando così il quintuplice campo di manifestazione logoica, ed ottenendo la liberazione da essi.
I SETTE CENTRI DEL LOGOS SOLARE
 
 
Il Logos Solare si esprime tramite Sette Logoi Planetari i cui corpi di espressione sono Sette Schemi Planetari. Ogni Uomo Celeste (Planetario) è uno dei Sette centri nel corpo del Logos Solare, questi Sette Chakra sono disposti sul quarto etere del Piano Fisico del Sistema Solare.
 
Gli Schemi Planetari stanno al Logos Solare come i chakra o centri stanno all'uomo. I Sette Centri del nostro Logos Solare sono disposti sul Quarto Piano Cosmico (Carta V) con i centri degli altri Logos Solari che formano i Sette Sistemi nel corpo del Logos Cosmico. I centri o chakra astrali e mentali di un Logos Solare sono in relazione con le nature astrali e mentali degli Schemi Planetari che fungono da chakra eterici. Per esempio uno Schema Planetario che funziona come centro sacrale del Logos Solare, allora la natura astrale di questo Schema funzionerebbe come centro astrale sacrale e la natura mentale dello Schema funzionerebbe come centro sacrale mentale.
 
Un Logos Solare usa come centri per la Sua energia Schemi Planetari, ognuno dei quali incarna un tipo particolare d’energia e quindi vibra in sintonia con l’Angelo solare logoico, di cui l’Angelo solare umano è un pallido riflesso. (TFC, 1161).
 
Ci viene detto che il Logos Solare ha un particolare Angelo Solare proprio come noi. E ci devono essere grandi schiere di tali straordinari Angeli Solari che lavorano in connessione con Grandi Uomini Celesti proprio come Angeli Solari di gran lunga inferiori lavorano in connessione con gli uomini. Questo Angelo Solare è sui livelli cosmici.
 
È interessante notare qui che, come l’Angelo solare umano è un’unità che si manifesta mediante tre giri di petali, la corrispondenza logoica è ancora più interessante, poiché  quella grande Entità si manifesta sul Piano Mentale Cosmico come una fiamma triplice esplicantesi in sette giri di petali, ed è l’energia proveniente da questi sette cerchi d’energia che pulsa per mezzo di ogni Schema. Tutto ciò è celato nel mistero di COLUI DEL QUALE NULLA SI PUÓ DIRE (TFC, 1161).
 
Possiamo unire il "Gioiello nel Loto" nel loto egoico dell'uomo a una "tripla fiamma"? Certamente la triade spirituale può essere considerata una "tripla fiamma”.
 
La triplice fiamma espressione della Triade spirituale Cosmica è la corrispondenza superiore del Gioiello nel Loto. L’Angelo Cosmico si manifesta come l’Angelo Solare umano con tre giri di petali. I petali sono strumenti per la manifestazione. La triplice fiamma si esplica sul Piano Mentale Cosmico in sette giri di petali. La triplice fiamma e i sette livelli formano il numero dieci 3+7=10. Se ogni fila o cerchio di petali ha tre petali. 3 x 7 = 21 + 3 = 24. Il numero 24 è la polarizzazione del numero 12, qui potremmo avere una specie di zodiaco maggiore e minore, che rappresentano due centri di dodici petali. Il numero dodici oltre ad essere in connessione col Loro Egoico anche con i due centri del cuore e come il cuore al centro della testa. Il centro del cuore e il centro del cuore nella testa (sia dell'uomo che del Logos Solare) sono probabilmente corrispondenze rispettivamente allo zodiaco minore e maggiore. Possiamo immaginare che il centro del cuore e il centro del cuore nella testa del Logos Solare diventino entrambi attivi in relazione al loto egoico attraverso il quale l'Angelo Cosmico Solare esprime.
 
L’energia proveniente da questi sette cerchi d’energia che pulsa per mezzo di ogni Schema Planetario. Vengono trasmesse sette energie, ma anche dieci, e forse anche ventuno e anche ventiquattro.
 
Il numero dieci sembra essere suggerito: la tripla fiamma e i sette livelli. Se ogni fila o cerchio di petali ha tre petali. 3x7 = 21 aggiungendo la triplice fiamma 21+3 = 24, un dodici minore e un dodici maggiore. Possiamo immaginare che il centro del cuore e il centro del cuore nella testa del Logos Solare (con ventiquattro petali in totale - così possiamo dedurne) diventino entrambi attivi in relazione al loto egoico attraverso il quale l'Angelo Cosmico Solare esprime. Il centro del cuore e il centro del cuore nella testa (sia dell'uomo che del Logos Solare) sono probabilmente corrispondenze rispettivamente allo zodiaco minore e maggiore.
 
Le energie settuplici di questo Angelo Cosmico Solare pulsano attraverso tutti gli Schemi Planetari all'interno del sistema solare? Vengono trasmesse sette energie, ma anche dieci, e forse anche ventuno e anche ventiquattro.
 
Possiamo immaginare che questi Angeli Solari Cosmici diventino nuovamente attivi all'interno di qualsiasi sistema solare quando quel sistema è sul punto di aprire il suo centro del cuore (fino a che punto non sappiamo) proprio come gli Angeli Solari minori si attivano quando un Planetario Logos sta per aprire il suo centro del cuore. Il risveglio degli Angeli Solari minori in relazione ai Logoi Planetari ha probabilmente dietro di sé la forza dell'Angelo Solare Cosmico logoico solare. (Commento di Michael Robbins).
 
                                                  I centri d’energia del Logos Solare hanno la forma di ampi loti o ruote nel cui centro sta nascosta la Vita centrale cosmica che noi chiamiamo Logos planetario. (TFC, 1162).
 
Il Logos Planetario si esprime attraverso vasti fiori di loto. Potremmo pensare che tali fiori di loto siano multidimensionali e non si trovino solo sul piano eterico - fisico. Il Logos Planetario, come qui considerato, è in definitiva la Monade logoica planetaria.

 
Figura 1. Il Loto dell’Uomo Celeste[1]
 
L'origine del “FUOCO” è lo Spirito. Notiamo che questa intera parola è scritta in maiuscolo, certamente non per un caso. I centri sono in collegamento ben preciso con la Monade, con l’aspetto volontà, con l’immortalità, e da questa prospettiva, i chakra sono sicuramente collegati al flusso di energia dal Primo Logos.
 
La corrispondenza nel Macrocosmo è rappresentata dalla forza che manipola le nebulose cosmiche, e che con il suo moto rotatorio vorticoso le trasforma infine in pianeti, o corpi sferoidali. Ciascuno di questi pianeti è un’espressione della “volontà di vivere” di qualche entità cosmica, e la forza che impresse il moto rotatorio rivolvente, la forza che costruì, che solidificò, e che continua a mantenere unita la forma è la forza di qualche Essere cosmico. (TFC, 165).
 
L’atomo è sferoidale; l’uomo dimora in una sfera, così come il Logos Planetario ed il Logos Solare, e il Logos Cosmico, e questa sfera è la forma che la materia prende quando la sua attività interna e l’attività della forma lavorano all’unisono. Per produrre questo occorrono due tipi di forza – rotatoria e ciclica a spirale. L’Anima del Mondo o l’aspetto Brahma si manifesta come un Loto, un chakra, o meglio attraverso la materia dei suoi petali. Gli Uomini Celesti si manifestano tramite Schemi Planetari che sono dei vortici dei Chakra o Loti.
 
Egli è il punto d’incontro di due tipi di forza spirituale o logoica, che lo raggiunge (attraverso il Loto logoico sul Piano Mentale Cosmico) dai sette Rishi dell’Orsa Maggiore sul loro Piano (Atmico) e, in secondo luogo, della forza buddhica che è trasmessa attraverso le Sette Sorelle o Pleiadi da una costellazione che in taluni libri è chiamata il Dragone, e dalla quale è derivato il nome “Drago di Saggezza”. Si aggiunge un terzo tipo d’energia che si può quindi scorgere in questi centri, quella di tipo manasico. Questa giunge ai centri logoici attraverso la stella Sirio, ed è trasmessa da una costellazione che (come ho già accennato) deve attualmente rimanere sconosciuta. Queste tre grandi correnti d’energia formano la manifestazione totale di un centro logoico. Questo è noto come uno Schema Planetario. (TFC, 1162-3).
 
Il Maestro sembra che stia parlando della struttura del Logos Planetario che include il loto egoico logoico planetario sui sottopiani superiori del Piano Mentale Cosmico. La forza spirituale e quella logoica sono viste come equivalenti ed emanano dai Sette Rishi dell'Orsa Maggiore. Notiamo che la forza "spirituale o logoica" dei Sette Rishi raggiunge un Logos planetario tramite il suo loto egoico logoico planetario.
 
Dragone o Drago, è veicolo del Settimo Logos Solare nella sfera del nostro Logos Cosmico, e sede della Vetta, del Polo Nord dell’Eclittica e del Sole: il Logos del Drago trasmette Buddhi al nostro Sistema solare attraverso le Pleiadi, che costituisce la fonte del Manas (veicolo di Buddhi) per i nostri Schemi Planetari.
 
Nei centri solari affluiscono Tre Tipi di Forza Spirituale:
 
  1. Dai Sette Rishi dell’Orsa Maggiore quale espressione del Fuoco Elettrico Positivo (+), proveniente dal Piano Atmico Cosmico, aspetto Padre.
  2. Dalle Sette Pleiadi quale espressione del Fuoco per Attrito (-), proveniente dal Piano Buddhico Cosmico, aspetto Madre.
  3. Da Sirio proveniente quale espressione del Fuoco Solare (+/-), proveniente dal Piano Mentale Cosmico, aspetto Figlio.
     
Ad esempio il Logos Planetario che esprime il Quarto Raggio riceve energia dal Piano Atmico Cosmico dalla stella, Megrez, dal Piano Buddhico Cosmico dalla stella, Maia, e dal Piano Mentale Cosmico da Sirio che in realtà veicola l’energia della quarta stella Akhfa dell’Orsa Minore, che colora la materia che costituisce i petali del Chakra o Loto.
 
Queste Tre grandi correnti d’energia formano la manifestazione totale di un centro logoico. Questo è noto come uno Schema Planetario. (TFC, 1163).
 
Il Maestro D.K. sembra dirci che uno Schema Planetario è formato da questi tre grandi flussi di energia. Forse sta dicendo che tutti gli Schemi Planetari nel nostro Sistema Solare sono formati dalla combinazione di queste “Tre grandi correnti” che in qualche modo si uniscono a formare un vortice da cui procede la manifestazione-
 
Per la Legge di Analogia e Corrispondenza:
 
I centri del corpo umano sono fondamentalmente legati all’aspetto FUOCO dell’uomo, ossia al suo Spirito divino. Sono in collegamento ben preciso con la Monade, con l’aspetto volontà, con l’immortalità, con l’esistenza, con la volontà di vivere, e con i poteri inerenti allo Spirito. Non sono collegati con l’oggettività e la manifestazione, ma con la forza, o i poteri della vita divina.
 
La corrispondenza nel Macrocosmo è rappresentata dalla forza che manipola le nebulose cosmiche, e che con il suo moto rotatorio vorticoso le trasforma infine in pianeti, o corpi sferoidali. Ciascuno di questi pianeti è un’espressione della “volontà di vivere” di qualche entità cosmica, e la forza che impresse il moto rotatorio rivolvente, la forza che costruì, che solidificò, e che continua a mantenere unita la forma è la forza di qualche Essere cosmico. (TFC, 165).
 
Questa forza ha la sua origine sui livelli Mentali Cosmici, da certi grandi centri focali di quei piani, discende sul Piano Astrale Cosmico formando dei corrispondenti punti focali cosmici e quindi sul quarto livello eterico cosmico (il Piano Buddhico del nostro sistema solare) dove trova certi grandi centri in cui riversarsi. Questi sono a loro volta riflessi o riprodotti nei tre mondi dell’attività umana. Gli Uomini Celesti hanno perciò dei centri sui tre piani solari, è bene ricordarlo:
 
    1. Sul Piano Monadico, il Piano dei Sette Raggi.
    2. Sul Piano Buddhico, dove i Maestri e i loro discepoli formano i quarantanove centri nel corpo dei Sette Uomini Celesti.
    3. Sul Quarto Piano Fisico Eterico, dove si trovano i pianeti sacri, i corpi densi di materia eterica degli Uomini Celesti. (TFC, 166).
     
Si parla di una forza che ha origine sul Piano Mentale Cosmico — da qui la sua associazione con circolarità, rotazione e vortice. In relazione al piano mentale cosmico quali tipi di fuochi troviamo:
 
  1. Il corpo causale del Logos Solare si trova sul Piano Mentale Superiore.
  2. Un aspetto delle Pleiadi o Madri Divine, poiché correlato al terzo aspetto, può trovare focolai di espressione sul piano mentale cosmico. Ci viene detto che le Pleiadi forniscono Manas agli Uomini Celesti. "Il sole Sirio" è la fonte del Manas logoico nello stesso senso in cui le Pleiadi sono connesse con l'evoluzione del Manas nei Sette Uomini Celesti. Gli Uomini Celesti, quindi, hanno centri su tre piani solari, un fatto da ricordare.
   
Il Maestro D.K. sembra suggerire che lo stesso movimento vorticoso notato in relazione alle nebulose cosmiche, che costruiscono così i centri planetari, si debba trovare in relazione ai centri eterici umani mentre lavorano per la produzione dell'oggettività microcosmica. Non si può separare il numero sette dalla Monade. Il Piano Buddhico il quarto etere cosmico, è la sede dei centri di un Logos Planetario, e i Sette Logoi Planetari formano 7x7=49 centri a loro volta formati dai Ashram e sub-Ashram dei Maestri. La cosa davvero interessante che viene detta è che i centri sono riflessi dei centri eterici cosmici, che sono Ashram e raggruppamenti legati alla Gerarchia Spirituale.
 
Sul quarto etere cosmico troviamo i corpi eterici dei Pianeti sacri, ma non quelli dei Pianeti non sacri che sono più densi.
 
I Logoi, quando riversano la loro influenza in uno Schema od in un altro settenario, operano mediante le Catene ed i Globi che numericamente corrispondono Loro (TFC 435). Questo è un principio fondamentale.
 
  • Secondo Piano Cosmico   Sette Logoi Cosmici.
  • Quarto Piano Cosmico     Sette Rishi dell’Orsa Maggiore.
  • Secondo Piano Solare      Sette Uomini Celesti.
  • Quarto Piano Solare        Sette centri dei Sette Uomini Celesti nel quarto etere cosmico.
  • Quarto Etere Solare         Sette centri dell’unità umana nell’Etere del Quarto Ordine.
         
La bellezza di questo sistema d’interrelazioni è evidente, anche se non è immediatamente comprensibile quali siano i rapporti tra le Entità che formano questa complessità. Dobbiamo sempre ricordare che consideriamo la forza o energia vitale di queste entità, che si riversa ed opera in forme definite, materiali e sostanziali. (TFC, 431)
 
Secondo Piano Monadico Cosmico Sette Logoi Cosmici.
 
I "Logoi cosmici" che si trovano sul Secondo Piano Monadico Cosmico sono i più grandi e più avvolgenti del tipo dei sub Logoi Cosmici che si esprimono attraverso i Sette Soli principali (Logoi Solari). In ogni casi su questo Piano si trovano posizionati sui diversi sottopiani Logoi Super Cosmici o sub parabramanici, Logoi Cosmici  e Logoi Solari.
 
Secondo Piano Monadico Solare Sette Uomini Celesti.
 
I Sette Uomini Celesti o Planetari si stanno esprimendo su quello che per loro, cosmicamente, si potrebbe ipotizzare che per i Logoi Planetari sia il primo etere cosmico, anche se per il Logos Solare è il secondo etere cosmico. Si è ipotizzato di assegnare una diversa posizione e funzione allo stesso livello vibratorio.
 
Quarto Piano Buddhico Cosmico Sette Rishi dell'Orsa Maggiore.
 
Si è supposto che il Terzo Piano Atmico Cosmico possa essere la più vera area di espressione dei Sette Rishi rispetto al Piano Buddhico Cosmico. Un certo grado di espressione può, tuttavia, essere raggiunto sul Piano Buddhico Cosmico, velato dall'energia delle Pleiadi che appartiene specialmente al Piano Buddhico Cosmico.
 
Quarto Piano Buddhico Solare Sette centri dei sette Uomini Celesti nel Quarto Etere Cosmico (Piano Buddhico Solare).
 
Quarto sottopiano del Piano Fisico Solare dei Sette centri fisici solari  dell'unità umana in etere del quarto ordine.
 
I Sette Centri del Logos Solare sul Quarto Piano Buddhico Cosmico, si può ipotizzare che dimorino sul Quarto sottopiano del Buddhico Cosmico.
 
I raggruppamenti sul quarto etere cosmico, a seconda della loro estensione e grado di aggregazione, potrebbero essere centri in tre tipi di Uomini Celesti: Logoi Planetari, Signori della Catena, Signori del Globo.
 
Poniamo la nostra attenzione sui Sette Uomini Celesti, sappiamo che rappresentano i centri del Logos Solare, e c'è un'analogia più stretta tra l'essere umano e il Logos Solare che tra l'essere umano e il Logos Planetario.
 
Sappiamo che i centri sono in collegamento ben preciso con la Monade, con l’aspetto volontà, con l’immortalità, con l’esistenza. I sette centri del Logos Solare rappresentati dagli Schemi Planetari degli Uomini Celesti disposti nei sottopiani buddhici sono espressione della Monade Solare. I centri dell’uomo sono espressione della volontà della Monade Umana e sono disposti sui quattro sottopiani eterici fisici. Come per l’Uomo, i centri degli Uomini Celesti sono disposti nei corrispondenti numerici sottopiani buddhici.
 
ESSERI UMANI (Piano Fisico)  - UOMINI CELESTI (Piano Buddhico)
 
  • Sul primo sottopiano si esprime il centro della testa
  • Sul secondo sottopiano si esprime il centro del cuore
  • Sul terzo sottopiano si esprime il centro della gola
  • Sul quarto sottopiano si esprimono il centro del plesso solare, il centro sacrale, il centro splenico e la base del centro della spina dorsale.
       
La questione è intricata  e molto dipende dal fatto che sia legittimo nominare diversi piani come diversi eteri per diverse categorie di esseri. In altre parole, quelli che sono eteri di certi numeri per un Logos Solare possono essere eteri di numeri diversi per un Logos Planetario.  
 
Il Maestro D.K. ci dice che il Sistema Solare non è che l’involucro del Figlio cioè significa che tutti i sette livelli del Sistema Solare sul Piano Fisico Cosmico sono il suo corpo. A livello sistemico, i Sette Sistemi solari corrispondono a Sette Schemi dei Logoi Planetari o Luminari sacri, che esprimono l’aspetto Anima della Monade solare, e costituiscono i Sette Centri maggiori del Logos Solare, i Sette Logoi Planetari sono custodi dei Sette Raggi solari. I centri d’energia del Logos Solare hanno la forma di ampi loti o ruote nel cui centro sta nascosta la Vita centrale cosmica che noi chiamiamo Logos Planetario. A livello planetario i centri/chakra in un Uomo Celeste sono le Sette Catene di pianeti.
 
È implicito che i Logoi Planetari siano Esseri Cosmici. Sono, infatti, in procinto di prendere le iniziazioni cosmiche.
 
Il grafico V del TFC (344) sul Piano Buddhico Cosmico riporta la frase i Sette Rishi dell’Orsa Maggiore sono i sette centri di un Logos Solare. Il Maestro specifica che: Le sette stelle nella costellazione dell'Orsa Maggiore sono le corrispondenze ai sette centri della testa nel corpo di quell'Essere, più grande del nostro Logos (TCF 182).  In realtà i sette centri del Logos solare sono i prototipi riflessi delle 7 stelle Orsa Maggiore.
 
Desidero qui segnalarvi lo stretto rapporto esistente tra i Sette Rishi dell’Orsa Maggiore e i sette Uomini Celesti. I Sette Rishi dell’Orsa Maggiore sono per Essi ciò che la Monade è per l’unità umana (TFC, 273).
 
I Progenitori, i Prajapati, i datori di vita a tutto quanto è sulla terra, cosmicamente sono i Sette Rishi dell’Orsa Maggiore; a livello sistemico solare sono i Sette Logoi Planetari; dal punto di vista del nostro pianeta sono i Sette Kumâra.
 
Finché il mistero dell’Orsa Maggiore non sarà rivelato e conosciuto per ciò che è, finché l’influenza delle Pleiadi non sarà compresa, ed il vero significato del triangolo cosmico formato da:
 
  • I Sette Rishi dell’Orsa Maggiore;
  • I Sette Logoi Planetari del nostro Sistema;
  • Le Sette Pleiadi o Sorelle,
     
non sarà rivelato, il karma dei sette pianeti sacri rimarrà sconosciuto. Tutto quel che possiamo vedere è la sua applicazione nel Sistema Solare. La complessità dell’intero problema diventa evidente se si tiene presente che non solo questi tre gruppi formano, un triangolo cosmico, ma che entro questo triangolo si devono studiare molti triangoli minori. Ognuno dei Sette Rishi insieme ad un Logos planetario e ad una delle Sette Sorelle può formare un triangolo, e tutti devono essere studiati (TFC, 801).
 
Sembra che ogni Logos Planetario sia l’aspetto Figlio di un Padre Rishi e di una Madre Pleiade appartenenti allo stesso Raggio. Ciascun dei Sette Rishi dell’Orsa Maggiore che esprime un Raggio ha il suo corrispondente inferiore in un Uomo Celeste.
 
I Logoi Planetari dimorano al centro dei loro corpi di espressione costituiti di sette vortici di materia, animati dalle grandi Vite che giungono dai Sette Rishi e dalle loro spose e dal Manas Cosmico che giunge da Sirio. La totalità del Manas è pura essenza devica, la forma è fatta di sostanza devica su tutti i piani, la quinta Gerarchia devica ed il quinto principio logoico, il quinto Piano Manas. Ogni Uomo Celeste si costruisce un corpo con la sostanza devica o Spirito-Materia, che è della stessa natura di quelli dei Suoi Fratelli, ma tuttavia è distinto, colorato col Suo colore particolare, vibrante secondo la Sua chiave particolare, e capace di mostrare la Sua qualità particolare (TFC, 656).
 
La forza vitale è focalizzata proprio al centro del chakra o loto, il raggio della vita, per così dire, che si trova nel cuore di ogni centro, si identifica alla sua fonte monadica e, quando entra in contatto con i suoi petali, possiede una sola importante e innata qualità energetica: l’attrazione; qualsiasi energia emanante dall’unica sorgente di questo sistema solare è connessa all'energia che chiamiamo Amore, che è attrazione magnetica. I petali del loto e il campo di energia circostante che costituisce la forma del loto, sono qualificati da una delle sette energie sussidiarie emananti dai sette Raggi, che si dipartono dall’unica Fonte a rappresentare il multiforme Creatore. (Trattato Sette Raggi IV, 619).
 
                         Il  centro del loto riguarda l’aspetto vita, o primo aspetto; i petali riguardano il secondo aspetto, o aspetto coscienza. La vita s’irradia nei petali del loto e si combina con la coscienza inerente ai petali, dando origine alla forma sferica esterna. I loti o centri condizionano e controllano intere aree del corpo di manifestazione tramite i loro aspetti che chiamiamo simbolicamente i “petali del loto”.

 
Figura 2. Analogia rotazione opposta del doppio toroide con i due gruppi di petali del Loto
 
Ogni chakra, un loto, che è sempre costituito con un numero pari di petali di energia, polarizzati in modo opposto, più una parte centrale, un cuore. Si hanno petali che ruotano sincroni (alla stessa velocità), che creano una polarità negativa, e petali che ruotano in senso contrario, che creando una polarità positiva. Detto in termini moderni si ha la dinamica a Doppio Toroide realizzata con due forme toroidali “attaccate” e ruotate in direzione opposta. In questo modo l’energia fluisce sia dentro che fuori attraverso i poli del sistema, piuttosto che dentro da uno e fuori dall’altro come in un sistema a singolo toroide. Il Cuore Centrale rimane immobile.
 
Ciascun Logos Planetario con le sue sette Catene compone uno dei sette centri del Logos Solare. I sette centri logoici sono sul quarto etere cosmico cioè il Piano Sistemico Buddhico: i quattro centri inferiori sul quarto sottopiano e gli altri tre centri sui primi tre sottopiani.
 
Per analogia, che tipo di centri di forza ha l'uomo sul Piano Buddhico? Alla fine, ne ha sicuramente sette, ma possono trovarsi su diversi sottopiani del Piano Buddhico Sistemico, e di conseguenza si ipotizza che anche i centri cosmici buddhici del nostro Logos Solare possono trovarsi su diversi sottopiani del Quarto Piano Cosmico. Il Maestro ci dice che Sistema Solare si manifesta oggettivamente sul nostro quarto sottopiano Fisico, cioè nel quarto etere.
 
Vi sono nell’uomo, sette centri nel veicolo fisico, con i tre centri sintetizzanti del Cuore e della Gola e della Testa quale sintetizzatore finale. I sette centri corrispondono ai sette corpi dell’uomo, atmico, buddhico, mentale astrale eterico e fisico. I due corpi sintetizzanti solo il corpo fisico e il corpo causale, il corpo sintetizzante finale è quello atmico.
 
Vi sono in un Logos Solare, Dieci centri formati da Schemi Planetari, Tre Sintetizzanti o finali, e Sette in manifestazione, Dei Sette Schemi del Grande Uomo nei Cieli, Cinque sono i centri evolutivi per il sistema Solare, manifestati con Cinque Uomini Celesti. Il Maestro D.K. spiega che la numerazione delle Catene e degli Schemi che è data nelle tavole riguarda interamente il presente. Nel presente, il nostro Secondo Sistema Solare è ancora sotto il dominio di Brahma (il Terzo Aspetto) di cui l'Entità, Saturno, è la “testa”. Il nostro Logos Solare (al Suo livello) non è ancora un Logos Solare sacro.
 
Per l’uomo, il microcosmo, la corrispondenza è nei seguenti cinque centri:
 
  1. Quello alla base della spina dorsale, l’unico che abbia un effetto fisico.
  2. Quello situato nel plesso solare, il più importante del corpo dal punto di vista del Piano Astrale.
  3. Quello della gola, il più importante dal punto di vista del Piano Mentale.
  4. Quello nella regione del cuore, che ha un legame occulto con il Piano Buddhico.
  5. Quello al sommo della testa, che è la corona ed è in relazione con il Piano Atmico.
         
Non è interessato il centro inferiore della generazione, né quello della milza, che è direttamente collegata con l’eterico ed è il trasmettitore del prana (TFC, 165).
 
Il Maestro parlando dei centri getta un velo su un mistero che non può essere completamente rivelato: “Qui non può essere comunicato molto, perché se il soggetto fosse trattato appieno darebbe troppe informazioni a coloro che potrebbero farne cattivo uso.” (TFC, 173). H.P. Blavatsky disse finché un uomo non ha preso il quarto grado di iniziazione è un mago nero inconscio o inconsapevole.
 
Il Logos Solare si esprime tramite Sette Logoi Planetari i cui corpi di espressione sono Sette Schemi Planetari.
 
Ognuno di questi Schemi Planetari può essere visto come un loto con sette petali maggiori di cui ogni Catena forma un petalo, ma anche con petali sussidiari che hanno un colore secondario secondo la natura ed il karma dell’Entità di cui si tratta. È nell’elencare questi loti solari che gli studiosi occulti si sviano. Per esempio, è esatto dire che lo schema planetario corrispondente alla base della spina dorsale microcosmica è un loto quadruplice e quindi ha quattro petali. Vi sono quattro petali preminenti di una tinta particolare, ma ve ne sono tre di un colore secondario e nove di carattere terziario. Ognuno di questi loti solari, o schemi planetari, si apre in tre grandi stadi d’attività, in ciascuno dei quali domina uno dei tre tipi d’energia … Entro ogni Schema Planetario vi sono le Sette Catene, che sono i sette centri planetari; entro le Catene vi sono i Sette Globi che sono i centri della Catena, ma gli studiosi faranno bene a non studiare i Globi come centri finché la loro conoscenza del mistero che sottostà alla sostanza fisica densa non sia maggiore, altrimenti cadranno in errore. Quanto più si cerca di portare la corrispondenza verso il basso, tanto più è possibile commettere errori. La corrispondenza deve trovarsi nella qualità e nel principio espresso, non nella forma. (TFC, 1165).
 
La vitalizzazione dei centri planetari avviene quando il flusso del Kundalini planetario attraverso le Sette Catene di uno Schema. La vitalizzazione dei centri di un Logos planetario durante una o l’altra delle Sue incarnazioni maggiori avviene quando il flusso di Kundalini attraverso i Sette Globi di una Catena. (TFC, 374).
 
Venere, Terra e Saturno formano un triangolo di grande interesse. È un triangolo che attualmente è vivificato dall’azione di Kundalini; di conseguenza accresce la capacità vibratoria dei centri, che lentamente diventano quadridimensionali. (TFC, 182).
 
Il Maestro D.K. ci sta dicendo che Venere, Saturno e la Terra come chakra all'interno del Logos Solare stanno tutti diventando quadridimensionali in questo momento?
 
Non è ancora consentito indicare altri grandi triangoli, ma due indicazioni possono essere date riguardo ai centri:
 
Primo. Venere corrisponde al centro del cuore nel corpo logoico, ed è perciò in reciproca relazione con tutti gli altri centri del sistema solare in cui l’aspetto cuore predomina.
 
Secondo. Saturno corrisponde al centro della gola, ossia all’attività creativa del terzo aspetto.
 
Col procedere dell’evoluzione gli altri centri raggiungeranno una vibrazione più elevata ed il fuoco, circolando triangolarmente, li porterà in posizione di maggior preminenza; i due centri suddetti hanno però attualmente il predominio. Questi due centri, con il triangolo minore della nostra Catena, costituiscono il punto focale dell’energia, dal nostro punto di vista planetario. (TFC, 182).
 
Il Terzo Piano è il regno della Coscienza di Brahma nel caso del Nostro Sistema Solare è rappresentato dal Logos Planetario dello Schema di Saturno, la coscienza del centro della gola nel corpo dell'entità del Sistema Solare.
 
Da una prospettiva sistemica solare, lo Schema della Terra potrebbe rappresentare il centro alla base della spina dorsale e Venere quello del cuore. Ci sono altre possibilità per Venere; può benissimo avere più a che fare con il plesso solare logoico solare che con il centro del cuore, in quanto è la “casa” del Logos Planetario di Sesto Raggio.
 
Il Maestro D.K. usa la parola "corrisponde" quando parla della relazione di Venere con il centro del cuore. Dobbiamo chiederci: "In quale contesto si applica questa corrispondenza?" Il contesto è la totalità del sistema solare, o il contesto è quella parte del sistema solare che può essere considerata sub-diaframmatica e parte del quaternario logoico solare?
 
Nel Sesto Schema, quello di Venere, questo si vede chiaramente; è lo schema dell'amore. Visto da un angolo, lo Schema venusiano è il Secondo, e da un altro è il Sesto. Dipende se ragioniamo dalla circonferenza al centro o viceversa. (Commenti di Michael D. Robbins).
 
È la dimora del Logos Planetario di Sesto Raggio. Può sembrare una contraddizione, ma in realtà non è così; dobbiamo ricordare l'interconnessione, il graduale spostamento e cambiamento, che ha luogo nel tempo su tutti i Raggi. Allo stesso modo la Catena della Terra è la Terza se vista da un aspetto e la Quinta vista da un altro. (TCF 595-596)
 
  • Il Logos Solare ha per obiettivo nove iniziazioni; la terza iniziazione cosmica è la sua meta.
  • Il nostro Logos Planetario ha per obiettivo sette iniziazioni; la sua meta è la seconda iniziazione cosmica.
  • L’uomo ha per obiettivo cinque iniziazioni, e la sua meta è la prima iniziazione cosmica. (TFC, 384).
  • “Venere è il primario della Terra”, “Venere è l’alter ego della Terra”, in senso occulto, Venere è per la Terra ciò che il Sé superiore è per l’uomo. Venere è un pianeta sacro, e la Terra no. (TFC, 298).
  • Come nello sviluppo dell’umanità si possono notare tre linee principali, con Quattro linee secondarie che si fondono in una delle Tre principali, così per gli Uomini Celesti vi sono Tre linee principali di cui quella di Venere non fa parte. Il Signore di Venere ha posto nel Quaternario logoico, così come il Signore della Terra. (TFC, 300).
  • Si può qui osservare che l’evoluzione degli Uomini Celesti è diseguale, e che il nostro Logos non ha il controllo che, per esempio, è stato conseguito dall’Uomo Celeste della Catena di Venere. In ogni Ronda viene dominato un sottopiano del Piano Cosmico Astrale, e la coscienza dell’Uomo Celeste si espande ad includere un altro sottopiano. Il Signore planetario di Venere ha dominato e governato i cinque sottopiani, e lavora sul sesto. Il nostro Logos planetario è impegnato nel lavoro analogo sul quarto e sul quinto. (TFC, 291).
           
Il nostro Logos Planetario, non ha il pieno controllo del Piano Mentale Cosmico, avendo ancora molto da fare per dominare le Sue emozioni poiché la battaglia si sta combattendo sul quarto sottopiano del Piano Astrale Cosmico. Viviamo in un Sistema Solare Astrale-Buddhico (TCF 176), e il Logos non ha preso la terza iniziazione cosmica. Quindi, sistematicamente, il nostro centro del cuore non può essere pienamente sviluppato. Eppure Venere, in termini di sviluppo, è il pianeta più sviluppato ed è già entrato nei processi di oscuramento. Ciò si adatterebbe se Venere rappresentasse il plesso solare, ma non se Venere rappresentasse veramente il centro del cuore, che si dispiegherà completamente solo poco prima della quarta iniziazione cosmica.
 
Il Maestro D.K. periodicamente vela e confonde, il caso di Venere è uno di questi, Venere e Giove sono entrambi sotto il Secondo Raggio.  Giove che nel sistema microcosmico umano è correlato al cuore e in questo particolare ciclo è più avanti di Venere ed è al centro del chakra del cuore.
 
In relazione a questo triangolo Terra, Marte e Mercurio, l’analogia sta nel fatto che Mercurio e il centro alla base della spina dorsale sono strettamene correlati. Mercurio manifesta Kundalini in attività intelligente, Marte manifesta Kundalini latente (TFC, 181). Sappiamo sicuramente che il pianeta Terra è associato alla Kundalini.
 
Uno degli Schemi Planetari forma il centro del corpo logoico che è la sede di Kundalini. Questo Schema, il cui nome non può per ora essere rivelato, è in gran parte affidato al dominio dei Deva, i due gruppi di Deva che qui si incontrano e compiono la loro funzione di animare il corpo fisico denso del Logos nello stesso modo in cui nell’uomo a questo stadio, Kundalini anima il suo veicolo fisico denso. Più tardi, quando il terzo Schema Maggiore avrà assimilato la vita-attività dei Quattro inferiori, questo fuoco di Kundalini verrà ritirato e sarà trasmutato nell’attività del centro logoico della gola. (TFC, 648).
 
Sappiamo sicuramente che il pianeta Terra è associato alla Kundalini. Quando pensiamo alla relazione della Kundalini con lo Schema della Terra, possiamo giustamente descriverla in termini di essere "ospitata". La Terra, non essendo un pianeta sacro, non ha la base del centro della spina dorsale molto sviluppato e, quindi, il rilascio completo di Kundalini non è possibile. Potremmo dire con giustificazione che la Terra “è in gran parte dedita al controllo dei Deva”. Potremmo anche dire che ci sono due gruppi principali di Deva - lunari e solari - e che sono coinvolti nell'animazione del corpo fisico denso (della Terra, almeno). Potrebbe essere una forzatura pensare a questi deva (se fossero sulla Terra) come ad animare il corpo fisico denso del Logos. Inoltre, abbiamo l'implicazione che lo Schema Terra (poiché è così frequentemente associato con la base logoica del centro della spina dorsale) sia, in qualche modo (e rispetto al sistema energetico del Logos Solare) un loto a quattro petali?
 
Non c'è dubbio che lo Schema della Terra sia correlato al numero quattro, essendo il Quarto Schema (se si conta Vulcano) dal Sole. Lo Schema della Terra è attualmente la scena di un'iniziazione subita sia dal Logos Planetario della Terra che dal nostro Logos Solare. Lo Schema della Terra è, quindi, tremendamente stimolato, e questo si correla con la stimolazione dell'intero corpo fisico del Logos Solare.
 
Potremmo dire che lo Schema della Terra ha un'intima connessione con il corpo fisico denso del Logos Solare, un corpo che non è un principio. All'interno dello schema terrestre, siamo gli eredi delle energie generate all'interno del precedente sistema solare.
 
Alla fine il centro più basso, quello alla base della spina dorsale, entra in rapporto con quello supremo, della testa. Ciò corrisponde alla relazione che intercorre fra Terra e Sole. Pensateci. (AE, 25).
 
Un indizio sta nel fatto che la costellazione del Dragone ha con QUELLO più grande del nostro Logos lo stesso rapporto che ha il centro alla base della spina dorsale con l’essere umano. Si tratta di stimolazione e vitalizzazione con conseguente coordinamento dei fuochi che si manifestano. (TCF 1204). La costellazione del Dragone incorpora il VII Raggio e  il centro basale cosmico. Il nostro Logos esprime il centro basale logoico.
 
Ciascuno di questi tre  pianeti è correlato a un'espressione dell'energia Kundalini. La Terra sostiene una base della funzione del centro della spina dorsale all'interno del nostro sistema solare e, pertanto, deve essere un deposito di energia sistemica della Kundalini. Questo non vuol dire che la Terra sarebbe l'unico deposito di questa energia. Il simbolo della Terra è la croce all'interno del cerchio, e questo rappresenterebbe uno stato meno soppresso della Kundalini. Il simbolo del centro basale e della Terra sono identici: la croce circondata dal cerchio.
 
Nel simbolo di Mercurio abbiamo il cerchio dello Spirito che sormonta la croce e la mezzaluna della ricettività cosciente che sormonta il cerchio. In questo caso la Kundalini viene liberata e "sale" in modo intelligente. Mercurio, in un punto dell'evoluzione umana oltre il terzo grado, rappresenta il centro Ajna da cui è intelligentemente diretto il sorgere della Kundalini. Inoltre, si dice che la Kundalini "sale" in figura otto. La figura otto è strettamente associata a Mercurio. Da qui l'idoneità, per almeno due motivi, dell'associazione di Mercurio con "Kundalini in attività intelligente".
 
L'altro (e più comune) glifo di Marte, il cerchio dello Spirito sormontato da una freccia inclinata di circa quarantacinque gradi, può anche suggerire il fatto che la Kundalini si alzerà quando sarà il momento giusto.
 
Se consideriamo la Terra come la base del centro della colonna vertebrale, Marte come relazionato al sacrale e Plutone come centro del plesso solare del nostro Logos Solare, e se si collegano ulteriormente a questi centri planetari il numero di petali nel sistema energetico umano, abbiamo 4 + 6 + 10 = 20.
 
Il centro della testa può essere rappresentato dallo Schema di Vulcano (Vishwakarma)?
 
Come è stato detto per i centri del Logos Cosmico, anche per i centri del Logos Solare possiamo formulare solo ipotesi di associazione dei Logoi Planetari ai sette centri del Logos Solare per l’attuale periodo di tempo:
 
1.      Centro della Testa o Coronale, Schema di Vulcano.
2.      Centro Ajna, Schema di Mercurio.
3.      Centro della Gola, Schema di Saturno.
4.      Centro del Cuore, Schema di Giove.
5.      Centro Solare, Schema di Venere.
6.      Centro Sacrale, Schema di Marte.
7.      Centro Basale, Schema della Terra.                      
                


Figura 3. I Petali o Schemi planetari del nostro sistema solare - il Loto del Cuore del Logos Cosmico
 
Vedete pertanto l’importanza di quel triangolo di pianeti: Terra - Venere - Mercurio. (Ne feci cenno nel Trattato sul Fuoco Cosmico). Per certi versi essi sono connessi alla Personalità del nostro Logos Planetario:
 
1.      La Terra — corpo vitale planetario.
2.      Venere: veicolo astrale planetario o Kama-manas.
3.      Mercurio: mente planetaria. (AE, 362)
 
L’associazione al corpo vitale porta a considerare anche il centro splenico logoico. È evidente dal considerare kama-manas che rappresenta una combinazione dei numeri sei e cinque — sei per Kama e cinque per Manas. È interessante notare che il centro del plesso solare è il quinto centro (contando dall'alto) ed è governato dal Sesto Raggio. Numericamente, Venere si adatta a questa posizione.
 
Il centro corrispondente al plesso Solare è il sintetizzatore dei tre centri inferiori, formando così un quaternario. L’Uomo Celeste che incarna il plesso solare logoico ha la Sua sorgente di manifestazione sul quarto livello eterico. Com’è ben noto, il plesso solare è il centro che sintetizza le reazioni e le qualità essenziali dei tre centri inferiori per questo: “Il plesso solare – un tre esoterico ed un quattro exoterico”.
 
Da qualche tempo il Logos ha rivolto la Sua attenzione allo Schema Terra e a Saturno (TFC, 358).
 
Saturno governa il centro della gola. Sembrerebbe che lo Schema della Terra sia molto stimolato dall'attenzione occulta del nostro Logos di quarto ordine. Nel nostro sistema solare potremmo assistere all'ascesa del centro sacrale al centro della gola. La Terra può essere assegnata a più centri, al centro splenico e la base della colonna vertebrale (che, sembrerebbe) non può governare da solo.
 
Quando l’Uomo Celeste, che attualmente si manifesta con lo Schema Planetario della Terra, sarà riuscito a vitalizzare il Suo centro mediano, ossia a indirizzare la forza del Kundalini planetario dai centri inferiori al centro del plesso solare, sarà raggiunto un nuovo ciclo, e molte delle presenti afflizioni saranno terminate. (TFC, 297). Il plesso solare che corrisponde allo Schema di Venere, accoglie l’energia del centro basale Schema della Terra, e del centro sacrale Schema di Marte.
 
Il Maestro D.K. ci dice che la Quinta Gerarchia Maggiore, che vela il Cristo, sta conseguendo la liberazione finale, ossia prendendo la sua Quarta iniziazione, è la causa di certi fenomeni sul nostro pianeta che gli hanno meritato il nome di “Stella della sofferenza” (TFC 1197). Questa Gerarchia è portatrice delle energie del VII Raggio. Il Nome di “stella nera” è dato nelle Stanze di Dzyan pubblicate in Teogenesi[2].
 
La Quinta Gerarchia Cosmica che esprime il VII Raggio vela il Cristo. La Quinta Gerarchia agisce sul Settimo Raggio, di Ordine Magico o Organizzazione Cerimoniale, e a sua volta ne subisce l’influsso. Primo compito di questo raggio è connettere spirito e materia e manifestare la forma. Il segno zodiacale cui è più vicino è Cancer, segno di massa, uno degli “ingressi” alla vita manifesta (AE 33). La Quinta per ordine, che si dice stia per conseguire la liberazione, cioè per assumere la sua Quarta Iniziazione, è la causa di certi fenomeni sul nostro pianeta che gli ha meritato il nome di “Stella del Dolore” (AE 39). La Quinta Gerarchia Cosmica ci è detto che vela il Cristo.
 
Primo compito del Settimo Raggio è connettere spirito e materia e manifestare la forma. Gli “Dei imperfetti” citati nella Dottrina Segreta sono i Logoi dei pianeti non sacri insigniti cioè delle divinità planetarie relativamente meno evolute, cioè ancora legate al sistema solare precedente. I Logoi Planetari della Terra, di Marte e di Plutone sono da questa prospettiva, “Dei imperfetti”.
 
La Quinta Gerarchia Creativa Maggiore è collegata alla costellazione del Cancro, la vita di massa, nella caverna cosmica è la Porta dell’Incarnazione, opposta a quella del Capricorno, la nascita spirituale. Questo gruppo Kumâra incarna le energie della Costellazione di Cancer, la porta della Caverna Cosmica, lo Zodiaco, per l’incarnazione. La Quinta è peculiarmente connessa alla Decima 2x5, che è legata alla costellazione del Capricorno e alla personalità umana, che vela e temporaneamente nasconde, il principio cristico sia nella forma che nella mente. È l’ottava numerata dal basso e vela il Cristo, infatti, nei sistemi misterici numerologici il numero “8” è considerato del Cristo.
 
I Sette Logoi Planetari dei sette pianeti sacri sono a diversi stadi di evoluzione (TFC, 793). Lo comprendiamo bene consultando la nota in basso al grafico VI (TFC, 373), dove sono elencati i pianeti fisici densi:
 
  • Terra 4a Catena 4° Globo
  • Giove 3a Catena 4° Globo
  • Saturno 3a Catena 4° Globo
  • Marte 4a Catena 4° Globo
  • Vulcano 3a Catena 4° Globo
  • Venere 5a Catena 5° Globo
  • Mercurio 4a Catena 5° Globo.
             
Non dobbiamo immaginare che i pianeti densi possano apparire solo all'interno della Quarta Catena. In tre casi compaiono all'interno di una Terza Catena e in un caso all'interno di una Quinta Catena. In questi casi, porta a interrogarsi sul grado di materialità di qualsiasi Globo in una Quarta Catena associata a una Terza o Quinta Catena che ha un pianeta fisico, perché la Terza e la Quinta Catena sono generalmente più sottili e meno materiali della Quarta Catena.
 
Le Quarte Catene esistono a livelli più profondi di immersione nella materia (Prakriti) rispetto alla Terza o alla Quinta Catena, e quindi, come deve essere espressa questa più profonda immersione nella materia?
 
Marte e la Terra sono quasi ugualmente dispiegati, concentrandosi nella Quarta Catena e nel Quarto Globo.
Mercurio è più sviluppato di tutti gli Schemi menzionati finora, essendo nella sua Quarta Catena, Quinto Globo.
Venere è la più dispiegata di tutte, focalizzata nella sua Quinta Catena, Quinto Globo.
Giove, Saturno e Vulcano (tutti potenti pianeti sacri) sono, apparentemente, ugualmente dispiegati, focalizzati nella Terza Catena e nel Quarto Globo.
 
Notiamo come i Logoi Planetari che rappresentano i chakra sistemici solari inferiori, come la Terra e Marte, che sono sulla Quarta Catena e Quarto Globo, siano più avanti nel loro sviluppo rispetto ai Logoi Planetari di gran lunga più grandi di Giove e Saturno, che sono sulla Terza Catena.
 
Notiamo anche che i Logoi Planetari di Mercurio essendo sul Quinto Globo e, soprattutto, di Venere sulla Quinta Catena, sono più pienamente sviluppati. Nel caso di Venere, che rappresenta, ipotizziamo, il plesso solare (ed eventualmente il centro del cuore) del nostro Logos Solare astrale-buddhico, questo potrebbe essere previsto.

 
[1] Immagine da <a href="http://worldartsme.com/">WorldArtsMe</a>.
[2] Libro scaricabile dalla pagina del sito dell’Istituto Cintamani. http://www.istitutocintamani.org/downloadLibri.php
 
SETTE CENTRI PLANETARI
 
 
La fonte originaria dell’attività manasica degli Schemi Planetari è l’Entità cosmica che chiamiamo il Logos Solare. La fonte originaria del principio manasico di uno Schema Planetario è l’Entità cosmica minore che chiamiamo Logos Planetario. Egli opera mediante le Sue Sette Catene, come fa il Logos mediante i Suoi sette centri planetari. (TFC, 393).
 
Entro ogni Schema Planetario vi sono le Sette Catene, che sono i sette centri planetari; entro le Catene vi sono i Sette Globi che sono i centri della Catena, ma gli studiosi faranno bene a non studiare i globi come centri finché la loro conoscenza del mistero che sottostà alla sostanza fisica densa non sia maggiore, altrimenti cadranno in errore. Quanto più si cerca di portare la corrispondenza verso il basso, tanto più è possibile commettere errori. La corrispondenza deve trovarsi nella qualità e nel principio espresso, non nella forma. (TFC, 1165).
 
I centri sono fondamentalmente legati all’aspetto FUOCO dell’uomo, ossia al suo spirito divino. Sono in collegamento ben preciso con la Monade, con l’aspetto volontà, con l’immortalità, con l’esistenza, con la volontà di vivere, e con i poteri inerenti allo Spirito. Non sono collegati con l’oggettività e la manifestazione, ma con la forza, o i poteri della vita divina. (TFC, 165).
 
Dobbiamo tener presente che la stimolazione dei centri è di tre specie, e la distinzione tra queste tre modalità deve essere molto chiara.
 
Primo. La vitalizzazione dei centri logoici, ossia il flusso del Kundalini logoico attraverso i Sette Schemi, durante cicli meravigliosi.
 
Secondo. La vitalizzazione dei centri planetari, ossia il flusso del Kundalini planetario attraverso le Sette Catene di uno Schema.
 
Terzo. Infine la vitalizzazione dei centri di un Logos Planetario durante una o l’altra delle Sue incarnazioni maggiori, ossia il flusso di Kundalini attraverso i Sette Globi di una Catena. (TFC, 374).
 
Ad ogni Schema Planetario corrispondono Sette Centri Planetari che sono custodi delle Sette forze di Raggio.
 
I tre centri planetari maggiori dello Schema Planetario della Terra sono: Shamballa, Gerarchia e Umanità. Nel caso del nostro Logos Planetario, i cinque punti focali di energia più vivi e vibranti sono il centro della testa, l’Ajna, i centri del cuore, del plesso solare e della gola. Il centro sacrale sta lentamente scendendo sotto la soglia della coscienza logoica, mentre quello alla base della spina dorsale è quasi del tutto quiescente, tranne per gli effetti del prana sulla vita della forma, che vi ingenera volontà-di-vivere e sopravvivere, e infonde vitalità alle forme (AE, 453).
 
L’elenco completo dei sette centri è fornito dal Maestro in Astrologia Esoterica (AE, 456), mentre nel Trattato del Fuoco Cosmico (TFC, 1071) sono elencati quattro centri e al regno minerale è abbinato il centro della milza, e al regno umano il centro del cuore. La tabulazione del TFC varia notevolmente dalle corrispondenze abitualmente date.
 
                                      TFC                 AE
 
  1. Centro della Testa                        Shamballa                 1° Raggio
  2. Centro del Cuore    R. umano        Gerarchia                  2° Raggio
  3. Centro Ajna                                 Umanità                   5° Raggio
  4. Centro della gola    R. Animale      Regno Animale          3° Raggio
  5. Plesso solare          R. Vegetale     Regno Vegetale         6° Raggio
  6. Centro sacrale                             Evoluzione dei Deva   7° Raggio
  7. Base della spina                          Regno Minerale          4° Raggio
  8. Centro della milza   R. Minerale
               
In “Telepatia e veicolo eterico, pag. 160” il Maestro fa un’altra affermazione. Questi tre centri maggiori (Shamballa, Gerarchia e Umanità) sono in stretto rapporto fra loro e per mezzo dei propri centri maggiori (della testa, del cuore, della gola) il discepolo è in relazione con i tre centri planetari. Anche in “Raggi e Iniziazione”  è detto che i tre centri principali del corpo del Logos planetario sono:
 
  • Centro della testa Shamballa 1° Raggio della Volontà
  • Centro del cuore La Gerarchia 2° Raggio dell’Amore-Saggezza
  • Centro della gola L’Umanità 3° Raggio dell’Intelligenza Attiva (RI, 551).
     
Ognuna di una serie di tabulazioni diverse getta luce su un regno da una diversa angolazione. Ciascuno di questi centri logoici planetari rappresenta una meta per il particolare regno coinvolto. L'umanità deve sviluppare il cuore; il regno animale deve sviluppare la mente; il regno vegetale deve sviluppare il potere di sentire; il regno minerale deve sviluppare vitalità. Il centro sacrale è escluso dalla considerazione, ma a quel centro corrisponde un certo numero di unità deviche.
 
Riassumendo si può dire quanto segue.
 
  1. Il Logos Planetario ha sette centri, come l’uomo.
  2. La Vita che anima il regno animale ha cinque centri, ed il regno animale ha cinque prototipi sul piano archetipo, mentre l’uomo ne ha sette.
  3. La Vita che anima il regno vegetale ha tre centri di forza sul suo piano, e perciò vi so-no solo tre tipi fondamentali di vita vegetale. Tutti quelli che conosciamo non sono che differenziazioni di quei tre.
  4. La Vita che anima il regno minerale lavora mediante un solo centro (TFC, 1073-4).
       
In questo sistema solare il Logos Planetario ha Sette centri, come l'uomo. Ne aveva Cinque nel sistema solare precedente? Ne avrà Nove nel prossimo sistema? Il regno animale in questo sistema solare ha cinque centri. Probabilmente c'è poca differenza tra la Monade umana e la Monade animale. In realtà c'è motivo di concludere che la Monade animale sia una Monade umana in uno stadio di sviluppo precedente.
 
Le corrispondenze dei centri planetari nel loto egoico sono le seguenti:
 
  • Shamballa - Il gioiello nel loto.
  • Gerarchia - I tre gruppi di petali.
  • Umanità - I tre atomi permanenti entro l’aura del loto.
   
IL NOSTRO SISTEMA SOLARE E SIRIO
 
 
Secondo i Sutra di Param Shiva, nel nostro Sistema Solare Due Entità Cosmiche, appartenenti a Due Sistemi Solari, si stanno fondendo per portare un equilibrio di coscienza tra di loro, una è l'entità cosmica una delle Sette madri delle Pleiadi, la stella Taygeta () [Indarani], e l'altra è l'entità cosmica di Sirio (É). Grazie ai fuochi o alle energie positive del quarto sottopiano (Kama Manasico) del Piano Mentale Cosmico (sistema stellare Sirio)
 
  • Dubhe (Kratu Rishi) dimora sul 5° sottopiano del Piano Atmico (III) Cosmico
  • Taygeta dimora sul 5° sottopiano del Piano Buddhico (IV) Cosmico.
  • Sirio (Mriguyada) dimora sul Piano Mentale (V) Cosmico
     
Il sole “Sirio” è la fonte del Manas logoico, così come le Pleiadi sono collegate all’evoluzione del Manas. Nel Sistema Solare che ha preceduto quello attuale, quello di Brahma, l’influsso di Sirio cioè di Manas era più potente che in questo, governato da Vishnu, dall’Amore Saggezza.
 
Il sistema solare di Sirio [Mrigvyadha] esistente nel Piano Mentale Cosmico per i Sutra di Param Shiva rappresenta il plesso solare [Manipura chakra] nel corpo di questa entità (Logos) cosmica.
 
Grazie ai fuochi o alle energie positive del quarto sottopiano (Kama Manasico) del Piano Mentale Cosmico (sistema stellare Sirio), e quindi il nostro sistema solare, dopo l'ancoraggio di questa emanazione positiva Kama manasica, diventa una sfera Mentale Cosmico o atomo corrispondente superiore dell’unità mentale umana che si trova sul quarto sottopiano solare mentale.
 
Il Logos di Sirio è per il nostro Logos Solare ciò che l’Ego umano è per la personalità. (TFC, 592).
 
Dei sette sistemi solari, il Sistema di Sirio è il Maggiore, cioè il settimo sintetizzante. Il nostro sistema solare ha polarità negativa (--) rispetto a Sirio (+).
 
Quale sintesi dei Sette Sistemi Solari del Terzo Logos Cosmico, vi è il Sistema di Sirio (Piano mentale Cosmico) che ‘rappresenta’ e veicola l’Ego superiore del nostro Logos Solare,  di Secondo Raggio che è polarizzato nella personalità cosmica, kama-manas e desiderio cosmico fornendogli sul Quinto Piano Mentale Cosmico il Corpo Causale o corpo dell’Anima solare sul primo sottopiano Mentale Cosmico.
 
I due Sistemi Sirio e il nostro Sistema Solare formano un bipolo elettrico, cioè due polarità opposte. Dobbiamo ricordare che per la Legge delle Corrispondenze ci deve essere nel Cosmo una relazione simile a quella che vi è nel microcosmo tra l’ego e la personalità. Come l’anima (+) eleva il sé inferiore (-) facendolo evolvere, così il Logos di Sirio (+) eleva il nostro Logos Solare verso il Manas Cosmico cui ha bisogno. Sirio agisce come un iniziatore cosmico rispetto al nostro Logos Solare che viene elevato verso l’Iniziatore.
 
Ho detto che l’interazione tra i due Schemi è in gran parte dovuta alla loro opposta polarità; ho accennato che un rapporto analogo esiste tra le Pleiadi ed i Sette Schemi del nostro sistema solare, come pure tra Sirio e questo stesso sistema (solare). Uno stretto rapporto lega pertanto i tre grandi sistemi:
 
  1. Sirio;
  2. le Pleiadi;
  3. il sistema di cui il nostro sole è il punto focale;
     
formando, come si può notare, un triangolo cosmico (TFC, 375).
 
Il Maestro D.K. dopo aver detto che vi è una relazione di polarità opposta tra lo Schema Planetario della Terra e quello di Venere, ci dice che vi esiste un rapporto analogo (di polarità) tra le Pleiadi ed i Sette Schemi del nostro Sistema Solare, come pure tra Sirio e questo stesso Sistema. Ricordiamo quanto segue trattando della polarità negativa di Venere rispetto alla nostra Terra che sta vivendo un'incarnazione positiva.  Poiché è il negativo che va verso il positivo vuol dire che il flusso elettrico va da Venere alla Terra.
 
Come Venere è polarizzata negativamente rispetto allo Schema della Terra, così le Sette stelle delle Pleiadi sono polarizzate negativamente rispetto ai nostri Sette Schemi.
 
Perciò, ampliando il concetto, possiamo rilevare il fatto che i nostri Uomini Celesti sono i trasmettitori, attraverso i loro Sette Schemi, per le sette stelle delle Pleiadi. Il nostro sistema solare ha polarità negativa rispetto al sole Sirio, che lo influenza psichicamente attraverso i Tre Schemi di Sintesi, Urano, Nettuno e Saturno, di cui quest’ultimo, Saturno, è il punto focale per la trasmissione del Manas cosmico a tutti i sette schemi. (TFC, 378). Saturno è la sintesi dei Sette Schemi.
 
Il Maestro fa un’altra precisazione dicendo che il sole “Sirio” è la fonte del Manas Logoico, così come le Pleiadi sono collegate all’evoluzione del Manas nei Sette Uomini Celesti (TFC, 347). Le Sette Madri esprimono la Buddhi Cosmica che si riversa sugli Uomini Celesti.
 
Sebbene i Logoi Planetari siano solitamente correlati alle Pleiadi, è ragionevole pensare che siano anche correlati a Sirio. Certamente, i tre pianeti sintetizzatori sono strettamente imparentati con Sirio.
 
Vi è una forma che combina tutte le forme. (S.D. I, 118; S.D. I, 77). Questa Forma Sferica è la totalità di tutto ciò che è manifestato, ossia l’intera sfera o sistema solare. La Sfera del Sistema Solare comprende entro la sua periferia le Sette Catene Planetarie e le Tre Catene Sintetizzanti, costituenti le Dieci della manifestazione logoica. Il Sole è il corpo fisico del Logos solare, il Suo corpo di manifestazione e la Sua vita scorre ciclicamente nei Sette Schemi, nello stesso modo in cui la vita di un Logos planetario scorre sette volte intorno al Suo schema di Sette Catene.
 
I DIECI SCHEMI DEL LOGOS SOLARE
 
  • Schema n.1 Vulcano (il Sole exoterico)
  • Schema n.2 Venere
  • Schema n.3 Marte
  • Schema n.4 Terra
  • Schema n.5 Mercurio
  • Schema n.6 Giove
  • Schema n.7 Saturno
    • III - il pianeta di sintesi, lo Schema (Saturno maggiore) che sintetizza i Sei
    • II - il pianeta di sintesi Nettuno
    • I - il pianeta di sintesi Urano
Il risolutore Unico il SOLE
                     
La numerazione degli Schemi e delle Catene che ci viene data nel Trattato del fuoco Cosmico riguarda interamente il presente, e copre un periodo relativamente recente poiché riguarda la storia dell’evoluzione fino alla metà della prossima Ronda della nostra Catena Planetaria.
 
Vashisht Vaid nel Segreto dell’Astrologia citando i Sutra di Param Shiva  conferma lo stesso elenco e la stessa numerazione dei Sette Schemi Planetari. Il nostro Sor Mandal [sistema solare] è costituito da 9 Schemi Planetari, ma tecnicamente considerati 10 a causa del fatto che lo Schema di Saturno [Shani], è composto nel suo duplice aspetto, negativo e positivo, poiché Saturno è noto come il negativo o l'Oscuro, essendo l'aspetto madre quando considerato come il datore di nascita al resto dei Sei Schemi planetari e quindi il sintetizzatore per gli Schemi planetari di Venere [Shukra], Marte [Mangal], Terra [Prithvi], Mercurio [Buddh], Giove [Brihaspati] e Vulcano [Vishwakarma].
 
Per quanto riguarda i Tre Sintetizzanti scrive che ci sono Tre Schemi Principali come i tre centri della testa nel corpo del Logos solare in evoluzione nel nostro corpo di manifestazione del sistema solare, che sono conosciuti come gli schemi sintetizzanti finali sui quali si basa il concetto di Padre, Figlio e Madre [Spirito Santo] aspetto della trinità. Nel nostro sistema solare lo Schema Planetario di Saturno esiste quindi in entrambi gli aspetti positivi negativi positivi nel gruppo dei Sette come creatore che crea il resto di Sei Schemi Planetari in quanto questo è l'aspetto Brahma, e nel gruppo di sintesi di Tre Schemi Planetari il padre o aspetto positivo è Urano [Rahu], l'aspetto figlio armonizzatore è Nettuno [Ketu], e l'aspetto negativo o madre chiamato spirito santo è lo Schema di Saturno [Kali], quindi è considerato come due schemi planetari, uno appartenente al gruppo dei Sette Rishi [Logo planetario], e l'altro appartenente al gruppo sintetizzante del centro-testa. Quindi in questi due aspetti separati Saturno è conosciuto nella conoscenza segreta occulta come Kaal o Shani così come Kali, che è l'aspetto Shiva Shankar (Shiva in forma fisica) di Brahma.
 
Figura 1. Polarità Cosmiche Sirio – Schemi del Sistema Solare - Pleiadi

Per quanto riguarda Urano, Nettuno e Saturno, questo era da attendersi, poiché essi sono gli schemi planetari sintetizzanti ed offrono delle condizioni adatte solo agli stadi molto avanzati. Sono pianeti “di mietitura” (TFC, 577).
I Tre Schemi Planetari dei pianeti sintetizzanti gli sono agenti di trasmissione dell'energia siriana.
 
I.    Urano.     (+)       Padre                 Urano [Rahu]
II.    Nettuno. (+/-)    Figlio                  Nettuno [Ketu]
III.   Saturno.  (-)       Spirito Santo      Saturno [Shani]
 
Dobbiamo considerare due 'Saturni'. È "Saturno Maggiore" il principale trasmettitore di Manas per tutti i Sette Schemi che includono "Saturno Minore"? Esiste uno “Schema exoterico o minore di Saturno”, il sintetizzatore dei Quattro e uno Schema esoterico o maggiore di Saturno, il sintetizzatore dei Sette indicato nel grafico VI, (TFC, 373).
 
Coloro che lavorano nello schema di Urano, Nettuno e Saturno lavorano in modo un po' diverso da quelli che lavorano nello schema di Venere, Vulcano, Marte, Mercurio, Giove, Terra e Saturno exoterico, e così fanno i Manasadeva del giro interno.
 
Gli Uomini Celesti o Logos Planetari sono gli opposti Polari delle Pleiadi. Perché Il nostro sistema occultamente è maschile e le Pleiadi sono femminili. Il segreto delle Pleiadi e dei loro rapporti con i Sette Rishi dell’Orsa Maggiore e perciò con i nostri Sette Uomini Celesti, non è ancora da rivelare. È noto in dettaglio solo ai Chohan della settima iniziazione, sebbene il fatto dell’esistenza di questi rapporti sia ora exoterico”. H.P. Blavatsky ne parla in Antropogenesi nella Dottrina Segreta.
 
Il Logos di Sirio stimola il nostro Logos Solare, e le Pleiadi sono fonte di stimolo per i nostri Uomini Celesti. Il nostro Logos Solare è un essere cosmico; ma i Logoi di Sirio e delle Pleiadi sono ancora più grandi sulla scala cosmica. Sirio trasmette il Manas Superiore al Logos Solare Surya tramite i tre pianeti sintetizzanti, mentre le Pleiadi trasmettono tramite Saturno il Manas inferiore ai Sette Schemi Planetari?
 
Sirio e le Pleiadi sono in stretto rapporto. È un rapporto simile a quello tra la mente superiore e la mente inferiore. L’inferiore è ricettiva o polarizzata negativamente rispetto alla superiore. Sirio è la sede della mente superiore, e Mahat (com’è chiamata, o mente universale) viene in manifestazione nel nostro sistema solare attraverso il canale delle Pleiadi. È come se così si formasse un grande triangolo d’energia mahatica. Sirio trasmette l’energia al nostro sistema solare attraverso:
 
“... la settemplice Madre che cova, l’argentea costellazione la cui voce è come una campana squillante ed i cui piedi leggeri sfiorano il sentiero radioso tra i nostri mondi ed i suoi”. (TFC, 1258)
 
Le Pleiadi, così sembra, rappresentano la mente inferiore ma forse anche la Mente Universale perché Mahat è un aspetto più concreto della Mente Cosmica, e Sirio è il responsabile per il conferimento della Mente Superiore in relazione al nostro Sistema Solare. Le Pleiadi sembrano conferire un doppio tipo di mente, sia la mente inferiore che anche il Mahat o Mente Universale.
      


Figura 2. Il triangolo elettrico  della polarità    
Come sappiamo dalla fisica, sono gli elettroni caricati negativamente che si muovono verso la polarità positiva.  La polarità positiva attrae a sé il flusso energetico negativo. Come la Monade è il centro di attrazione dell’anima, così l’anima è il centro di attrazione per la personalità. La trasmissione di energia avviene solo tra polarità opposte. La coscienza delle Pleiadi è sul Quarto Piano Buddhico Cosmico, la coscienza del Logos Solare e dei Logoi  Planetari è sul Secondo Piano, il Piano del Desiderio Cosmico, per  entrambi la meta è il Terzo Piano del Manas Cosmico.
 
La Sfera del Sistema Solare comprende entro la sua periferia le Sette Catene Planetarie e le Tre Catene Sintetizzanti, costituenti le Dieci della manifestazione logoica. Il Sole è il corpo fisico del Logos solare, il Suo corpo di manifestazione e la Sua vita scorre ciclicamente nei Sette Schemi, nello stesso modo in cui la vita di un Logos planetario scorre sette volte intorno al Suo schema di Sette Catene.
 
Questa Forma Sferica è la totalità di tutto ciò che è manifestato, ossia l’intera sfera o sistema solare. Essa contiene:
 
    1. I Dieci Schemi Planetari e tutto ciò che essi contengono.
    2. Tutti i corpi interplanetari minori.
    3. L’evoluzione dei Deva e quella umana.
    4. I reami della natura ovunque.
    5. Gli Dèi involutivi ed evolutivi.
    6. Tutti gli atomi di sostanza di ogni piano.
           
Cosa deve accadere affinché vi sia l’evoluzione del nostro Logos Solare e i 10 Schemi Planetari che trascina con sé? Quando il Settenario Logoico diventa elettricamente positivo verso le Pleiadi allora dalle Sette Madri si incaricano di veicolare il Manas Cosmico che proviene da un altro centro. Il Logos Solare attraverso i suoi Tre Schemi di Sintesi, assume una polarità negativa rispetto a Sirio che attrae o eleva la coscienza del nostro Logos sul Mentale Cosmico.
 
Cosa abbastanza strana, la luce su questa materia astrusa verrà dalla comprensione dell’antahkarana umano, ossia il sentiero che collega il Manas superiore e l’inferiore (TFC, 1258).
 
Il Maestro sembra volerci dire che si può e si deve creare un antahkarana cosmico, un sentiero tra le Pleiadi il Sistema solare e Sirio, le cui Pleiadi occupano, per quanto strano possa sembrare, il punto più basso essendo polarizzate negativamente anche se ci sono anche relazioni Buddhiche. La relazione delle Pleiadi con Sirio e quindi con il nostro Logos Solare, avviene lungo la linea di Manas, della mente.
 
Nel Sistema Solare c’è una corrispondenza interessante di quest’interazione cosmica, nel rapporto tra lo Schema di Venere, lo Schema della Terra e la Catena di Venere nel nostro Schema. C’è proprio un antahkarana analogo (relativamente al nostro Logos Planetario), e man mano che Egli lo costruisce, esso forma parte del quarto Sentiero, permettendo il passaggio del grosso della nostra umanità verso questo lontano obbiettivo, senza ostruzione (TFC, 1258).
 
Schema di Venere (-), Catena della terra (+/-), Schema della Terra (+).
 
Il Maestro ci dice che questa triangolazione di energia cosmica con la successiva costruzione dell’antahkarana si riflette anche in un’analoga triangolazione energetica tra Schemi Planetari. Lo Schema di Venere è come l'atomo permanente manasico nel nostro Sistema Solare, e lo Schema della Terra è come l'unità mentale, non permanente, e tra questi due il Sentiero.
 
Nel Primo Sistema Solare Maggiore, quello di Brahma, che ha preceduto l’attuale, l’influsso di Sirio cioè del Manas Cosmico era più potente che in questo, governato da Vishnu, dall’Amore Saggezza.
 
Sebbene il nostro Logos Solare sia chiamato "Leone della Volontà Cosmica" (per inciso, indicando la Sua ovvia relazione con la costellazione del Leone), sembra che non sia ancora completamente governato dalla volontà poiché è ancora emotivamente polarizzato. Mira alla sua Terza Iniziazione Cosmica (TFC, 384). Agosto, il mese presieduto da Leo, è il mese della stella del Cane o di Sirio e perciò Sirio è messo in stretto rapporto con Leo. In senso cosmico (e a prescindere dal sistema solare) Leo (Anima) è governato da Sirio (Spirito). (AE, 299). Gli influssi di Sirio sono focalizzati in Regolo, stella di prima grandezza chiamata “il cuore del Leone”.
 
Vashisht Vaid nel “Segreto dell’astrologia” con riferimento ai Maha Sutra di Vishnu scrive la stella Taygeta delle Pleiadi è rappresentata dall'Uomo Celeste negativo dello Schema planetario di Venere (-), mentre Sirio è rappresentato dall'Uomo Celeste positivo dello Schema planetario di Mercurio (+) e, grazie all'interazione di questi due Uomini Celesti sul Quarto Piano solare costituito dal Quarto Etere Cosmico, vennero all’esistenza i Tre Piani Solari inferiori densi del Piano Fisico cosmico.
 
Scrive inoltre che l'entità animante di Venere (Afrodite), polarizzata negativamente nel nostro Sistema Solare è la manifestazione di coscienza della stella Taygeta delle Pleiadi [Indarani] e il matrimonio o congiunzione con Mercurio (Hermes), polarizzato positivamente portò in espressione il Quinto regno dei Manas Deva [Makara] noto come "Ermafroditi", gli angeli Solari che controllano o incarnano le energie della costellazione del Capricorno, come originariamente l'energia animante del Logos della Stella Sirio, il signore del nostro Sistema Solare si è manifestata tramite la costellazione del Capricorno [Makara Rashi] come entità che anima il Mercurio cosciente [Ganesha] nel nostro sistema solare.
 
Il Maestro D.K. parla di ciò che accade all'interno del nostro Sistema Solare, dicendo che entro il nostro Sistema Solare vi sono molti triangoli consimili (TFC, 375). Devono essere coinvolti altri Logoi Planetari in simili triangolazioni. Il Maestro sembra parlare di triangoli che si formano tra i diversi Schemi Planetari.
 
Vashisht Vaid dice che molti triangoli si formano tra le entità cosmiche, inclusi i Sette Logoi degli Schemi Planetari Vulcano [Vishwakarma], Venere [Shukra], Marte [Mangal], Terra [Prithvi], Mercurio [Budha], Giove [Brihaspati], Saturno [Shani], che esistono essi stessi come mini sistemi Solari. Questi Logoi Planetari hanno relazioni cosmiche tra i loro prototipi, i Sette Rishi della costellazione dell'Orsa Maggiore [Sapt Rishi Mandal] e le Sette sorelle delle Pleiadi [Sapt Matrika].
 
I triangoli sono elettricamente polarizzati per permettere lo scambio di diverse qualità di energia, i Logoi Planetari sono negativi verso i Sette Rishi e positivi verso le Sette Pleiadi.
 
Tre costellazioni sono connesse al Quinto Principio Logoico nella sua triplice manifestazione: Sirio, due Pleiadi, ed una piccola costellazione il cui nome deve essere accertato dall’intuizione dello studioso. Questi tre governano l’appropriazione da parte del Logos del Suo corpo denso. (TFC, 699).
 
Se pensiamo a Leo e Leo Minor, come una relazione costellazione tra mente superiore e mente inferiore, allora la costellazione minore potrebbe essere Leo Minor che è una piccola costellazione del cielo boreale, che si trova tra il Leone e l’Orsa Maggiore, raffigura un cucciolo di leone che si accompagna al Leone.
 
Possiamo supporre che Sirio sia connesso con il raggruppamento superiore (+), le Due Pleiadi siano connesse al gruppo intermedio (+/-), la costellazione minore Leo Minor al terzo raggruppamento inferiore (-). Le Due Pleiadi, suggeriscono fra loro una doppia polarità (+/-) e si può ipotizzare le Pleiadi coinvolte sono collegate al  Terzo Raggio (Electra)  e al Quinto Raggio (Taygeta) che esprimono il Manas. In ogni caso, quando pensiamo al Quinto Principio Logoico, possiamo pensare a queste tre costellazioni.
 
Tre costellazioni governano l'appropriazione da parte del Logos del suo corpo denso. Apparentemente questa appropriazione richiede di lavorare con l'atomo permanente manasico cosmico, con il corpo causale e con i membri del triangolo atomico, tutti considerati logoicamente.
 
Quando finì l’ultimo pralaya ed il corpo eterico fu coordinato, secondo la legge nei Cieli si formò un triangolo che permise un flusso di forza producente una vibrazione sul quinto piano sistemico. Quel triangolo sussiste ancora ed è la causa del continuo afflusso di forza manasica; è connesso con le spirille dell’unità mentale logoica, e fintanto che durerà la Sua volontà-di-esistere, l’energia continuerà a scorrere. Nella quinta ronda sarà sentito al punto massimo. (TFC, 699).
 
Quando finì l’ultimo pralaya ed il corpo eterico fu coordinato si riferisce all’inizio dell’attuale sistema solare con il corpo eterico pronto. Il triangolo che produsse il risveglio del Quinto Piano manasico è riferito alle tre costellazioni Sirio, Due Pleiadi e forse Leo Minor. Il triangolo è connesso  con le spirille dell’unità mentale egoica, che sono quattro, e pertanto è connesso ai quattro sottopiani inferiori del Piano Mentale Cosmico. Sembra che la forza del triangolo in questione sia responsabile di sostenere l'incarnazione fisica del Logos Solare.
 
I Sutra di Param Shiva ci dicono che tutte le manifestazioni nel Piano Fisico Cosmico, in cui il Nostro Sistema Solare esiste, sono dovute alle emanazioni elettriche dal Piano Mentale Cosmico del sistema della Stella Sirio, dal corpo casuale del logos Solare esistente nel suo Piano o Quarto Piano Cosmico di Sirio come volontà elettrica di essere, che emana ulteriormente dal suo quinto sotto piano Kama Manasico. Che, nel caso del Logos solare, si manifesta nel nostro sistema solare come le prime Quattro Elettricità [che appaiono come i Quattro Eteri Cosmici] nei primi Quattro Piani Solari.
 
Qui interrompo la citazione in quanto il Maestro D.K. precisa che il corpo causale dell’Uomo Celeste si trova sul terzo sottopiano del Piano Mentale Cosmico, mentre quello del Logos Solare e quelli delle tre Persone della Trinità logoica si trovano sul primo sottopiano (TFC, 532).
 
Grazie all'interazione di questi due Uomini Celesti sul Quarto Piano solare costituito dal Quarto etere cosmico, sono stati stimolati i tre Piani Solari inferiori densi del Piano Fisico Cosmico. Il Quarto Piano etereo cosmico è noto anche come la dimora dei Kumâra i Signori della Mente, conosciuti anche come Manasa Deva, che si sono formati su questo Piano e sono composti principalmente dal Quarto etere cosmico. I primi Quattro Piani Solari sono composti dai quattro sottopiani del Piano Fisico Cosmico:
 
  1. Dal Primo Etere Cosmico noto anche in sanscrito come        Eka Brahmandic Prana;
  2. Dal Secondo Etere Cosmico noto anche in sanscrito come     Dvitya Brahmandic Prana;
  3. Dal Terzo Etere Cosmico noto anche in sanscrito come         Tritya Brahmandic Prana;
  4. Dal Quarto Etere Cosmico noto anche in Sanscrito come       Chaturth Brahmandic Prana.
       
I Quattro Piani degli Eteri Cosmici sono Prana cosmico positivo, e sono elettricamente positivi rispetto ai Tre Piani Inferiori negativi e densi, conosciuti come i tre piani della Shakti (l’energia attiva femminile, la forza segreta, che permea tutta la creazione), che sono collettivamente sotto il controllo del Terzo Piano, cioè quello Atmico Positivo di Brahma, insieme costituiscono una stella a cinque punte. I Tre Piani solari inferiori il Piano Mentale, il Piano Astrale e il Piano Fisico-Vitale, rappresentano collettivamente il corpo denso dei Logoi e quindi sono elettricamente negativi rispetto ai quattro Piani eterei più alti e per lo più consistono di Deva negativi conosciuti anche come i costruttori minori o il Pitri lunari.
 
I Sette Piani, formano due Triangoli di Polarità, dove i Tre Fuochi Superiori formano un triangolo che è positivo rispetto al triangolo dei Tre Fuochi Inferiori, il Quarto Fuoco del piano centrale è positivo e negativo allo stesso tempo. Il triangolo superiore si riflette capovolto in quello inferiore nel suo opposto polare. Risulta così che il Settimo Raggio Ordine o Rituale cerimoniale è un aspetto della polarità opposta del Primo Raggio, di Volontà o potere. Quando il sistema sia visto nell’ordine inverso contando il Piano Fisico come Primo come avviene quando lo si considera quale campo dell’evoluzione strettamente umana, allora il settimo è il primo contato dal basso il sesto è il secondo contato dal basso, il quinto è il terzo contato dall’alto, il quarto è intermedio è duale.
      
 
Figura 3. Relazione elettrica tra i Piani   
 
La prima Elettricità, come volontà di essere sotto forma di vibrazione, si manifesta nell'Adi o Piano Divino del Logos, chiamato anche in sanscrito Maheshwara, come nebulosa [Primo Etere Cosmico].
 
La seconda Elettricità, dovuta alla differenziazione, si manifesta come luce Akasha o Fuoco ardente del sole, con proprietà magnetiche di attrazione e repulsione, sul Secondo Piano solare conosciuto come Anupadaka o Piano Monadico, che porta le forme archetipe dovute all'attività di animazione vitale [Secondo Etere Cosmico].
 
La terza Elettricità si manifesta come il Suono con frequenze materiali inferiori di luce, sul Terzo Piano solare, noto come Piano Atmico o spirituale [il Terzo etere cosmico].
 
La quarta Elettricità [il Quarto etere cosmico] si manifesta a causa delle vibrazioni del Primo etere cosmico causate nella luce dell’Akasha del Secondo etere cosmico dal suono del Terzo etere cosmico del Piano Atmico o spirituale, manifestandosi come colori con il principale che è il viola che comprende tutte le altre sfumature di colore. Questi sono i Quattro Piani in cui evolve il Logos Solare.
 
Nel caso di un Uomo Celeste, che è uno dei Sette aspetti della coscienza di Vishnu che si manifesta letteralmente come i Sette pianeti [Graha], il Piano della volontà di essere è il Secondo Piano Solare [Piano Anupadaka o Monadico], il Piano della luce è il Terzo Piano solare [Piano Atmico o spirituale], il Piano del suono è il Quarto Piano solare della saggezza [il Piano Buddhico o intuitivo], il Piano del colore è il Quinto Piano solare di Manas [il Piano Mentale o dell'intelletto], che nasconde tutto il gruppo umano che si evolve sotto Sette Raggi sui suoi primi tre sottopiani superiori.
 
Questo Quarto Piano solare, costituito dal Quarto Etere Cosmico, è il Piano più importante per tutti gli Uomini Celesti, perché è conosciuto come il Piano della luce violetta e la casa di tutti i Deva costruttori di forme di natura positiva, noti anche come i costruttori maggiori, in quanto è il Piano in cui si trovano la quarta gerarchia creativa e la quinta gerarchia di Deva creativi chiamati Makara, che lavorano sotto le energie della costellazione del Capricorno, sono conosciuti come i Deva viola o i Deva delle ombre.
 
Il primo, il secondo e il terzo sottopiano del Primo Etere Cosmico rispondono specificamente alla vibrazione di uno dei Tre Aspetti, o alle Entità Cosmiche il cui influsso raggiunge la materia dei Piani addirittura fuori del sistema. Sul quarto sottopiano avviene l’unione principale delle tre Vite di fuoco, che produce l’archetipo della manifestazione di forza dell’elettricità, che infine causa il divampare dei Figli della Luce sul Piano successivo.
 
Il Primo Piano del nostro sistema solare è conosciuto come regno di Shiva o Mahadeva; il Secondo Piano è conosciuto come regno di Vishnu; il Terzo Piano è conosciuto come regno di Brahma. Nel Secondo Piano Anupadaka, Monadico, risiedono i Sette Aspetti o Raggi della coscienza di Vishnu, i Logoi Planetari che si manifestano fisicamente nei Sette Pianeti.  
 
Il Secondo Piano, il regno della coscienza di Vishnu, chiamato Piano Archetipale, noto anche come Anupadaka e Piano Monadico, è il regno dei Deva positivi che influenzano i Deva negativi del Piano Astrale, chiamato anche il Sesto Piano, governato dal dio vedico Varuna, che agisce in modo negativo rispetto a questi Deva che agiscono positivamente sul Secondo Piano. Questi Deva del Piano Astrale sono i Pitri Lunari comunemente conosciuti in sanscrito come Nagin o Shakti, così come i costruttori minori del Piano Astrale che forniscono la materia e l'energia per le guaine del corpo Astrale composte da entità Deva elementali per la coscienza della personalità degli esseri umani in cui dimorare.
 
Il Quarto Piano solare costituito dal Quarto Etere Cosmico, è il più importante Piano per tutti gli Uomini Celesti, perché è conosciuto come il Piano della luce violetta e la casa di tutti i costruttori di forma i Deva della natura positiva conosciuta anche come i maggiori costruttori, poiché è il piano in cui la Quarta Gerarchia Creativa e la Quinta Gerarchia creativa di Deva chiamate Makara, lavorano sotto le energie della costellazione del Capricorno. Sono conosciuti come i Deva viola o i Deva delle ombre, sono anche definiti come i Manasa Deva o della mente e dei gruppi di Kumâra, si uniscono come gruppo sotto il Signore del Settimo Raggio o magia, perché la viola è il colore che inizia qualsiasi ciclo più grande o termina tale ciclo nell'esistenza temporale e spaziale.
 
Nel Trattato sul Fuoco Cosmico è detto che i Quattro Piani che sono i Quattro Eteri Cosmici, e perciò formano il corpo dell’oggettività di un Uomo Celeste, esattamente nello stesso modo in cui i quattro eteri fisici del sistema solare formano il corpo eterico dell’uomo. Pertanto, per l’uomo, il Quarto Etere solare:
 
    1. È l’Etere usato dal Raggio violetto come mezzo d’espressione.
    2. È quello di cui è fatta la maggioranza dei corpi eterici degli uomini.
    3. È in gran parte la sfera principale d’influenza dei “Deva dell’ombra”, o Deva violetti, che sono strettamente collegati all’evoluzione fisica eterica dell’uomo, al quale trasmettono la radiazione solare e planetaria.
    4. Nell’attuale Quarta Ronda della Quarta Catena, deve essere pienamente padroneggiato e dominato dalla Gerarchia Umana, la Quarta Gerarchia Creativa.
       
Agni, il Signore del Fuoco, il Creatore, il Conservatore e il Distruttore; e con i quarantanove fuochi attraverso i quali si manifesta. (TFC, 601). Il Signore Agni manifesta la Sua vita ignea sul sottopiano atomico di ciascun Piano; Si manifesta come Fuoco Solare nel secondo, terzo e quarto, e come Fuoco per Attrito nel quinto, sesto e settimo.  
 
Quarantanove Fuochi, Sette per ogni Piano. Se Agni è il Creatore, il Preservatore e il Distruttore, in qualche modo abbraccia Brahma, Vishnu e Shiva, se non in tutti i mondi attraverso i quali si manifesta il Logos Solare, almeno nei mondi sub-causali del grande Logos.
 
Il Terzo Piano - il Piano Mentale - rientra nello stesso gruppo di corrispondenze e Agni, come fattore energizzante del corpo fisico denso del Logos, o come fuoco della Sua manifestazione più concreta, che vitalizza, riscalda e tiene tutto insieme.
 
Vi è la stretta connessione tra Agni, totalità della forza di vita della triplice personalità logoica, quale lo si vede funzionare sul Piano Mentale (che riguarda direttamente l’uomo), e quella forza trascinante o volontà intelligente che emana dal Piano Mentale Cosmico.
 
  • 5° Piano Cosmico             Piano Mentale Cosmico.
  • 5° Piano Sistemico           Piano Mentale Solare
  • 5° Sottopiano del Fisico    Piano Gassoso.
  • 5° Principio                     Manas.
  • 5ª Legge                        Fissazione, Legge Di Concrezione.
  • 5° Raggio                       Conoscenza Concreta.
         
SIMBOLO DEL SECONDO SISTEMA SOLARE MAGGIORE
 
 
Riprendiamo il discorso precedente fatto dal Maestro D.K. a pagg. 573 del TFC. Dopo aver spiegato il simbolo del Sistema Solare basato sull’Attività Intelligente il Maestro spiega il Secondo Simbolo Cosmico.
 
La forma pensiero di base del Secondo Sistema comporta la svastica verde della prima manifestazione cui sono aggiunti dei cerchi blu, concentrici ed intrecciati, a gruppi di tre, collegati da un unico grande cerchio. Naturalmente entrambi i simboli esistono in dimensioni superiori.  
  • C’è continuità tra il Primo e il Secondo Maggiore Sistema Solare: il colore Verde è preservato.
  • Emerge il colore, Blu, che caratterizza il Secondo Sistema Solare.
  • Ci si chiede come i gruppi di tre cerchi possano essere sia “concentrici” sia “intrecciati”. La condizione matematica di cerchi concentrici e intrecciati si ha sono se i cerchi si intersecano perpendicolarmente. Allora il simbolo dei tre cerchi è da intendersi tridimensionalmente, in modo da formare una sfera. I tre cerchi possono sono disposti in modo che i rispettivi diametri formino i tre assi polarizzati dello spazio, cioè con le sei direzioni.
  • Il colore Blu ci dice che lo spazio nel secondo sistema deve rispondere all’energia Amore Saggezza.
  • Non ci è detto quanti gruppi di tre cerchi ci sono. Ci sono forse tre gruppi o tre, che indicano le nove iniziazioni che devono essere prese in questo Sistema Solare?
  • I Nove Cerchi formati con tre gruppi di tre 3x3=9 che rappresentano i Nove pianeti, più il cerchio maggiore, che rappresenta il Sole, che li abbraccia formano nuovamente 9+1=10 il numero della perfezione Dieci.
  • Il nostro Sistema Solare, il secondo sistema principale, è in un certo senso, un Sistema Solare con i colori Blu e Verde proprio come il nostro pianeta, la Terra, è un pianeta blu - verde. C’è forse un cenno qui riguardo al karma del nostro pianeta e alla sua relazione con il karma del nostro Sistema Solare?             

Figura 1. Ipotesi simbolo del II Sistema Solare di Vishnu
 
Ho ipotizzato che i tre cerchi formassero una sfera perché il Sistema Solare va considerato come Atomo Cosmico, una Sfera. I Sette Piani che rappresentano il Fuoco per Attrito nel senso della latitudine, i Sette Raggi (Saptha Rashmis) che rappresentano il Fuoco Solare ruotano perpendicolarmente nel senso della longitudine. Il Terzo cerchio perpendicolare ai primi due rappresenta il Fuoco Elettrico, cioè i Sette Spiriti. I tre gruppi li ho disposti ai vertici di un triangolo equilatero e con i rispettivi centri sul cerchio che contiene il simbolo del primo Sistema Solare.
 
Il simbolo del prossimo Sistema Solare il Terzo Maggiore, quello di Shiva, non è noto ci dice il Maestro D.K. (TFC 573).
SCHEMI PLANETARI ALL’INTERNO DEL SISTEMA SOLARE
 
 
All’interno dell’anello invalicabile del Logos Solare (l’intera circonferenza del sistema solare), nella sfera d’influenza del Sole, si evolvono Sette Schemi Planetari. Un Uomo Celeste si manifesta mediante una Schema Planetario di Sette Catene, ognuna composta di Sette Globi. L’Uomo Celeste in incarnazione densa incarna la totalità dei Globi della Catena e dello Schema. Il Globo fisico denso della catena è il suo corpo fisico che corrisponde al corpo fisico dell’uomo ed all’atomo sul piano fisico.
 
H.P. Blavatsky in un suo scritto afferma che: “Ogni pianeta, secondo la dottrina esoterica, è nella sua composizione un Settenario come l’uomo, nei suoi principi. Vale a dire, il pianeta visibile è il corpo fisico dell’Essere Siderale, l’Atma o lo Spirito che è l’Angelo, o Rishi, o Dhyan Chohan, o Deva, o in qualsiasi modo lo chiamiamo. È un cardine della Dottrina Segreta”.
 
I Sette Schemi che le Sette Catene di uno Schema Planetario sono chiamate frequentemente coi nomi dei sette pianeti sacri, e similmente, i Globi di una catena sono chiamati con nomi planetari per render più facile lo studio delle corrispondenze. La conseguenza di questa stessa denominazione è che parecchi abbiano confuso i Globi della propria Catena con gli Schemi del medesimo numero, o abbiano scambiato una Catena di uno Schema per un altro Schema.
 
Secondo Maha Vishnu Sutra, nel sistema solare ci sono Sette Entità, che sono i riflessi delle Sette Grandi entità cosmiche animatrici conosciute come Brahma Rishi, Sette grandi stelle della costellazione dell'Orsa Maggiore, e ognuna di queste Sette entità del nostro Sistema Solare rappresenta uno dei Sette Raggi emanati, Tre Raggi maggiori e Quattro Raggi minori, dalle Sette stelle della costellazione dell'Orsa Maggiore, e sono quindi conosciuti come gli Spiriti dei Sette Raggi, i Sette Maha Rishi del nostro sistema solare, i cui corpi manifestati sono i Sette schemi Planetari che sono considerati Sette mini sistemi solari i cui corpi di manifestazione si trovano nel Piano Fisico Cosmico tramite Catene Planetarie esistenti principalmente nei livelli Arupa (senza forma).
 
Questi Schemi planetari che prendono il nome da uno dei Sette Pianeti nel corpo del Logos Solare esistono come Sette centri, la cui manifestazione è stata portata all'esistenza dallo stesso Brahma [Saturno], che dovrebbe sintetizzarli tutti alla fine.
 
  1. Vulcano     [Vishwakarma]  
  2. Venere      [Shukra]
  3. Marte       [Mangal]
  4. Terra        [Prithvi]
  5. Mercurio   [Budha]
  6. Giove       [Brihaspati]
  7. Saturno    [Shani]
             
Nel caso di un Uomo Celeste, che è uno dei sette aspetti della coscienza di Vishnu si manifesta letteralmente come i Sette Pianeti (Grahas). Vi sono Sette Schemi Planetari ognuno composto di Sette Catene planetarie, in totale 49 Catene. Ogni Catena è composta con Sette Pianeti o Globi, in totale 7x7x7 pianeti o Globi.
 
Vi è confusione o meglio velatura sui nomi e sull’ordine numerico degli Schemi Planetari e delle Catene che divergono a seconda che vengano dati da Leadbeater, da Purucker o dal Maestro D.K., la spiegazione è fornita nel trattato del fuoco Cosmico.
 
L’enumerazione delle Catene e degli Schemi che è data nelle tavole riguarda interamente il presente, e copre un periodo relativamente recente poiché riguarda la storia dell’evoluzione fino alla metà della prossima Ronda della nostra Catena. Se avessimo dato le tavole comprendenti i tempi ante-lemuriani che si estendono indietro nel tempo ad un passato (umanamente parlando) insondabile, sarebbe stata raffigurata la Catena Lunare ed omessa quella di Nettuno. (TFC, 414). La Catena Lunare sta scomparendo lasciando solo un corpo in disgregazione; la vita del Secondo e del Primo Logos ne è stata ritirata, e non vi rimane che la vita latente della materia. Simultaneamente Nettuno è sorto all’orizzonte ed ha preso il suo posto come una delle sette Catene di manifestazione del Logos planetario. Noi qui parliamo della Catena di Nettuno dello Schema della Terra. Se al tempo della Catena Lunare c’erano altre sei Catene nello Schema della Terra, quali erano le sette Catene?
 
     Periodo antico                Periodo attuale
 
  1. Catena incognita    …  Catena di Nettuno
  2. Catena di Venere   …   Catena di Venere
  3. Catena della Luna  …   Catena di Saturno
  4. Catena della Terra  …  Catena della Terra
  5. Catena di Mercurio …  Catena di Mercurio
  6. Catena di Marte     …  Catena di Marte
  7. Catena di Giove     …   Catena di Giove
             
Quale era a prima Catena incognita, forse quella di Saturno? La Catena di Saturno era nella prima posizione e lasciò il posto alla Catena di Nettuno e poi prese il posto della Catena della Luna, il cui Signore della Catena era stato assorbito dal Logos della Catena della Terra?  Osserviamo che due Catene che portano i nomi dei pianeti sintetizzanti Saturno e Nettuno appaiono dopo che la Catena Lunare fu assorbita
 
Pianeti visibili dei Sette schemi
 
  • Terra       4ª Catena, 4° Globo
  • Marte      4ª Catena, 4° Globo
  • Giove       3ª Catena, 4° Globo
  • Vulcano    3ª Catena, 4° Globo
  • Saturno    3ª Catena, 4° Globo
  • Venere     5ª Catena, 5° Globo
  • Mercurio   4ª Catena, 5° Globo
             
Il nostro pianeta Terra fa parte di una Catena di sette Globi o Pianeti, denominata “Catena della Terra”. Sono questi Globi le “Sette piccole ruote che girano, l’una dando nascita all’altra”, delle quali si parla nella Stanza VI del Libro di Dzyan: “Egli le costruisce a somiglianza delle Ruote più antiche, collocandole sui Centri Imperituri”.
 
La Catena del nostro Logos Planetario che è in evoluzione ora, e che noi chiamiamo la Catena della Terra, è la Quarta, pertanto Tre Catene hanno già fatto il loro corso, e completato la loro evoluzione. La Catena Terrestre ha come antenato la precedente Catena Lunare. Il pianeta morto chiamato Luna, che è considerato il satellite della nostra Terra, era il 4° Globo di quella precedente. Secondo l’Insegnamento esoterico, la Luna è la rimanenza di un pianeta fisico nella cosiddetta Terza Catena Planetaria dello Schema Terrestre.
 
Le Tre Catene future non sono ancora state create, ma lo faranno successivamente, poiché ogni Catena è il prodotto del suo predecessore. La nostra umanità appartiene dunque al Quarto Schema Planetario detto della Terra.
 
Ogni Uomo Celeste appare in forma sferoidale. Ha un anello invalicabile, come l’hanno l’uomo e l’atomo. L’anello invalicabile comprende l’intero Schema Planetario. Ciascuna delle Sette Catene può essere considerata come la raffigurazione di uno dei sette centri di un Uomo Celeste.
 
Riepilogando, in ciascuno di questi Sette Schemi Planetari, che esistono come enormi formazioni di loto, ci sono:
 
  • Sette Catene Planetarie, che prendono il nome corrispondente Schema Planetario e connesso al suo allo stesso Raggio.
  • Ognuna di queste Catene Planetarie rappresenta collettivamente un'energia di uno dei Sette Raggi.
  • In ogni Catena Planetaria ci sono Sette Globi che sono conosciuti come pianeti da noi esseri umani. Ciascuno di questi Globi è chiamato con il nome della Catena Planetaria e della Schema Planetario.
  • Il Globo fisico denso di ogni Catena corrisponde nell’Uomo Celeste al corpo fisico dell’uomo ed all’atomo sul piano fisico.
       
Nella Dottrina Segreta si parla degli Uomini Celesti come nella loro totalità sono il nome segreto impronunciabile. — SD, I, 473. Presumibilmente questo “Nome” è quello del Logos Solare. Al Suo proprio livello Sanat Kumâra ha anche un “Nome Segreto Impronunciabile” e, per analogia, ci sono probabilmente certamente Esseri Planetari che, nella loro totalità, costituiscono quel nome.
 
Il Logos Solare  deve conseguire la piena coscienza della totalità del suo anello invalicabile, ossia nei Sette Piani del sistema solare. Questo comprende un periodo in cui Cinque degli Uomini Celesti, I Kumâra, Maggiori o cinque Suoi centri, e perciò Cinque Schemi, raggiungono uno stadio di perfetta risposta al contatto e alla stimolazione. (TFC, 292).
 
Lo sviluppo dei Cinque Schemi Planetari all'interno del Logos Solare può indicare che la fase materiale e della personalità del Suo sviluppo in questo secondo sistema solare è giunta al termine. Questo sviluppo è una specie di ricapitolazione dello sviluppo complessivo che ebbe luogo durante il primo sistema solare, un sistema di Brahma correlato al numero Cinque, proprio come il nostro sistema attuale è correlato al Sette. Nella fase precedente (una fase più individuale del Logos Solare) erano coinvolti Cinque Schemi Planetari, nella fase attuale, Sette sono necessari. Vi è una gerarchia di Kumâra, al vertice ci sono Sette Kumâra Cosmici che si manifestano attraverso i rispettivi Schemi Planetari.
 
Quali sono i Cinque Schemi Planetari? Potremmo certamente dedurre che sarebbero quelli che corrispondono ai Raggi di Brahma, il Terzo Raggio e i Quattro Raggi di Attributo. Forse sono quegli Schemi Planetari che rappresentano il centro sacrale, il centro del plesso solare, il centro della gola, il centro Ajna e, forse, il centro del cuore sono relativamente sviluppati.
 
I SETTE KUMÂRA DEL NOSTRO GLOBO PLANETARIO
 
 
Vi è una gerarchia di Kumâra, al vertice ci sono Sette Kumâra Cosmici che si manifestano attraverso i rispettivi Schemi Planetari. I Kumâra a livello del Globo (Pianeta) possono essere considerati come emanazioni di Kumâra a livello di Catena Planetaria, e quelli a livello di Catena, come emanazioni di quelli a livello di Schema Planetario.
 
Come i Sette Uomini Celesti si trovano nel corpo logoico, e sono sotto l’influsso dei Sette Logoi Solari (usando la parola “influsso” nel senso astrologico), allo stesso modo in uno Schema Planetario, ognuno dei suoi Sette Globi è astrologicamente sotto l’influsso di tutti e Sette gli Uomini Celesti. Uno Schema non è che la replica di un Sistema. Ognuno degli Uomini Celesti emana la sua radiazione od influsso, stimolando in qualche modo qualche altro centro o Globo. (TFC, 359).
 
La chiave del mistero è nascosta nel fatto che tra il numero di un Globo in una Catena e la sua Catena corrispondente esiste un metodo di comunicazione. Lo stesso è vero anche della corrispondenza tra una catena di Globi e uno Schema che ha il medesimo numero. (TFC, 299).
 
All’interno dello Schema Planetario (della Terra) vi sono Sette Kumâra che sono il riflesso dell’ordine sistemico. Alla testa del nostro mondo l’evoluzione è il primo Kumâra, aiutato da altri Sei Kumâra, Tre essoterici e Tre esoterici, che sono i punti focali per la distribuzione della forza dei Kumâra sistemici o Maggiori.
 
In ogni Catena si trovano i rappresentanti dei Kumâra Maggiori: Sei punti focali abbracciati dal Settimo, il Logos Planetario dello Schema, che li tiene tutti nella sua aura (TFC 412).
 
Ci sono Sette Catene e Sette Kumâra, collegati ai Logoi Planetari.
 
  • Le Tre Catene Planetarie più esoteriche (almeno se andiamo in base ai loro nomi) sarebbero Nettuno, Giove e Saturno (forse il nuovo nome della Catena-Luna, o, almeno, una Catena che ora prende il posto un tempo occupato dalla Catena Lunare che è stata un insuccesso).
  • Sanat Kumâra, come al solito, sarebbe stato assegnato alla Catena della Terra.
  • Questo lascerebbe Mercurio, Venere e Marte per le Catene relative ai tre Buddha di Attività.
     
Il Maestro D.K. avverte: “Gli studiosi devono distinguere attentamente i Cinque Figli di Brahma nati dalla Mente, i Cinque veri Kumâra, dai loro rappresentanti (Kumâra minori) sul nostro pianeta” (TFC 378).
 
Il Maestro D.K. precisa che il Signore del Mondo, Sanat il primo Kumâra, è il Logos Planetario del nostro Schema in incarnazione fisica (nel corpo eterico), ma in nessun luogo ha dato l’impressione che i Tre  Buddha dell’Attività, siano associati siano altri Kumâra Maggiori o Tre Logoi Planetari (cioè di altri Schemi Planetari), che in realtà sono i vicari, sul nostro pianeta, dei Tre Logoi Planetari.
 
I Purâna collegano i Sette Kumâra all’Isola Bianca (l’Uttara Khanda del Padma Purâna; e Asiatick Researches, Vol. XI, pp. 99, 100). È scritto che in qualità di Sanakadika — i Sette Kumâra  Sanaka, Sananda, Sanâtana, Sanat Kumâra, Jâta, Vodhu e Panchashikha che andarono a visitare Vishnu nell’Isola Bianca cioè Shveta-dvîpa, l’isola abitata dai Maha Yogî. Nella letteratura dei Purâna è chiamato Shveta-dvîpa, il Monte Meru, la Dimora di Vishnu, e nella Dottrina Segreta è chiamata semplicemente la “Terra degli Dèi”.
 
Il Kurma Purana, dopo aver enumerati i Kumâra, dice: “Questi cinque, o Brahmani, erano degli Yogi che si erano affrancati completamente dalla passione”. Sono Cinque, perché Due dei Kumâra caddero.
 
Si hanno di nuovo i Quattro Kumâra exoterici, di cui due caddero, ed i Tre esoterici, di cui uno riunisce le forze di vita dei quattro exoterici, formando con essi i Cinque suddetti (Kumâra). (TFC, 829).
 
Nel testo originale dell’Hari Vamsha si legge: “Questi sette ... crearono della progenie; e così fece Rudra, ma Skandha (suo figlio) e Sanat Kumâra, reprimendo il loro potere, si astennero (dalla creazione)”. Il loro misterioso capo, Kumâra anche lui, è Kârttikeya, il Capo delle Legioni Celesti, il Dio della guerra, equivalente del cristiano Michele. L’Arcangelo Michele, il “combattente vergine” del Drago, la cui vittima è ogni anima unita troppo debolmente al suo Spirito immortale; l’Arcangelo che, come dimostrano gli Gnostici, si rifiutò di creare, precisamente come i Kumâra. Questo rifiuto, tuttavia, era solo durante il processo di produrre l’aspetto fisico degli esseri umani. Il periodo di questi Kumâra è pre-adamico, cioè prima della separazione dei sessi e prima che l’umanità abbia ricevuto il fuoco creativo o sacro di Prometeo. Il mito racconta che avendo Sanat Kumâra e Sananda Kumâra mancato d’incarnarsi a suo tempo, i corpi a loro predestinati si corruppero, dal che provennero il peccato originale delle forme senza mente e la punizione degli Ego.
 
I due Kumâra Skandha e Kârttikeya sono spesso identificati, ma Skandha è Murugan il dio della Guerra, Marte. Qui c’è un accenno velato ai Kumâra della Terra e di Marte.
 
I Kumâra Cosmici o Rishi che sono i Signori dei Cinque Raggi, si riflettono nei Cinque Figli di Brahma nati dalla Mente che incarnano questa forza manasica sul nostro Schema planetario. Essi sono rappresentati nella nostra Catena Planetaria sul Quarto Globo, la nostra Terra, dai Cinque Kumâra che obbedirono alla legge e presero forma, come H.P.B. accenna in vari passi della Dottrina Segreta. Essi soltanto riflettono (nella Gerarchia del nostro pianeta) la funzione dei Cinque Kumâra che sono i Signori dei Cinque Raggi che si manifestano mediante i quattro pianeti minori e il pianeta sintetizzante Saturno.
 
Ogni Kumâra porta il prefisso di San. Shanaishchara è Saturno, il pianeta Sacro Shani. Sanat è dunque un appellativo di Brahma, il Terzo Aspetto della Divinità. Saturno è il pianeta che governa il Capricorno, Makara, il decimo segno zodiacale. Nell’attuale sistema solare, Saturno, è veicolo dell’energia indicata come III Raggio, connesso all’Intelligenza Attiva. Nelle Sette Gerarchie soggette alla legge del karma, Saturno presiede a quella stupenda Gerarchia Creativa (la Terza) che è uno dei tre massimi gruppi di Costruttori, parte del Terzo aspetto della Trinità.
 
Si può qui affermare che i Sette Kumâra (i Quattro exoterici ed i Tre esoterici) collaborano con questa Legge, ed operano exotericamente od esotericamente secondo il Raggio al potere, ad eccezione del Primo Kumâra, il Logos del nostro Schema, che, essendo il punto di sintesi del tutto, resta sempre in attività oggettiva. (TFC 440).
 
La Legge è riferita all’influenza del Raggio dominante. I Rishi dell’Orsa Maggiore sono i rappresentanti dei Sette Raggi Cosmici e a livello di sistema solare siano i Sette Logoi Planetari; infine dal punto di vista del nostro pianeta i Sette Kumara. Sanat Kumâra, il Signore del Mondo, è il rappresentante sulla Terra della forza specializzata del Logos Planetario; gli altri Sei Kumâra trasmettono energia dagli altri Sei Schemi Planetari.
 
Il Logos Planetario del nostro Schema nella nostra Catena e nel nostro Globo è chiamato “il Primo Kumâra”, l’Iniziatore Unico, altre volte è chiamato il Quarto Kumâra, e questo è un velo perché è sia un riferimento esplicito in quanto Egli è, tecnicamente, uno dei quattro Kumâra exoterici, e sia un riferimento velato quale Signore del  Quarto Schema Planetario, ma limitata alla sola manifestazione eterica.
 
La parola "Catena" è problematica, poiché dal Maestro a volte lo Schema della Terra è chiamato "Schema" e talvolta "Catena", lasciando che il lettore sviluppi la propria intuizione, perché ci sono Kumâra a livello del Globo, a livello della Catena e a livello dello Schema, tutti collegati allo stesso numero, e corrispondenti all’Entità superiore, in quanto nati dalla Sua Mente.
 
Sanat Kumâra, il Signore del Mondo, è il rappresentante sulla Terra (il Quarto Globo della quarta Catena) della forza specializzata del nostro Logos Planetario; gli altri Sei Kumâra trasmettono energia dagli altri Sei Schemi Planetari ciascuno dei quali deve essere associato a un raggruppamento monadico.
 
Il Maestro passo seguente vela ancora una volta contando un Kumâra in  un altro modo. Il quarto Kumara non è finora praticamente conosciuto, ma come accennato in precedenza il Suo giorno è vicino. (TFC, 413).
 
Il "Quarto Kumâra" (prima citato) potrebbe benissimo essere uno dei Kumâra esoterici, e non Sanat Kumâra affatto. Di solito, Sanat Kumara è considerato il "Quarto Kumâra", se si contano i Tre Buddha dell'Attività. Il riferimento possibile è all'Età dell'Acquario governata da Mercurio.
 
I Tre Kumâra esoterici sono attivi nel processo planetario, operando con il Raggio Maggiore che è al potere, sopra o attraverso il pianeta. Non c'è mai un tempo in cui un solo Raggio è al potere. Nel nostro Schema Planetario, così focalizzato attraverso il numero Quattro, di solito ci sono Quattro Raggi contemporaneamente al potere.
 
Tre Kumâra exoterici sono i Tre Buddha dell’Attività che giunsero con Sanat Kumâra (il Quarto Kumâra, anche sé è considerato il Primo) sul nostro Globo, il quarto della Quarta Catena Planetaria della Terra. Questi tre, chiamati i "Buddha dell'Attività", non sono che i vicari sul nostro pianeta di quei Tre Logoi planetari, che, con il nostro Logos Planetario, formano la somma totale del Quaternario logoico. Ad essi sono associati i Tre Kumâra esoterici [Dottrina Segreta, DS, I, 493.] Che rappresentano gli altri Tre Logoi, e quindi costituiscono punti focali per tutte le forze logoiche all'interno della nostra Catena.  (TFC, 412).
 
Come vicari, potremmo considerare questi Buddha di Attività come emanazioni di Tre grandi ESISTENZE che si concentrano, con Sanat Kumâra, a livello dello Schema Planetario. Sanat Kumâra e i Tre Buddha riflettono tre Logoi Planetari nel Quaternario logoico. Il Logos Planetario della Terra è uno di questi Esseri, e si può dire che Sanat Kumâra sia quell'Essere e rifletta quell'Essere. Un altro Buddha di attività rifletterebbe Venere e un altro Marte. Un altro rifletterebbe Plutone? Questi tre pianeti non sacri potrebbero rappresentare il quaternario logoico insieme a Venere.
 
Sanat Kumâra arrivò nel nostro pianeta o Globo nella sua fase densa, per assumere un’incarnazione eterica fisica circa diciotto milioni e mezzo di anni fa. Il Logos Planetario del nostro Schema della Terra, si incarnò fisicamente assumendo la forma di Sanat Kumâra, l’Antico dei Giorni, il Signore del Mondo. Attualmente, il Logos dello Schema si esprime attraverso un pianeta non ancora sacro. In qualche modo, ancora non rivelato, la Terra è “parte” di uno di questi Sette Logoi Planetari sacri.
 
I Sette Kumâra riflettono i Sette Raggi, e Cinque di Questi Kumâra sono collegati alla stella di Brahma composta dal Terzo Raggio e dai Quattro Raggi di Attributo. Sanat Kumâra e i Tre Buddha dell’Attività sono parte di questa quadruplice energia dei Quattro Raggi che asprimono il Manas.
 
I Quattro Kumâra exoterici che corrispondono ai quattro centri minori della testa ed i Tre Kumâra esoterici che corrispondono ai tre centri maggiori della testa (TFC 181). Infatti, i Sette Raggi trovano la corrispondenza nei sette centri della testa del Logos, sia esso Planetario o Solare.
 
Connesse alla Nostra Catena vi sono Tre Entità misteriose (di cui i Tre Pratyeka Buddha non sono che i riflessi terreni) che assolvono una funzione analoga in rapporto con le forze elettriche della Catena. (TFC, 873). Apprendiamo che i Buddha dell'Attività sono chiamati Pratyeka Buddha.
 
Le Tre misteriose Entità dominano a livello di Catena, mentre i Buddha di Attività dominano a livello di Globo. Quando D.K. parla di "riflessi della Terra", non conferma, in tal modo, che l'influenza dei Tre Buddha di Attività sia limitata al Piano Fisico sistemico. Il nostro Globo ha molti strati ei Buddha dell'Attività sono associati agli strati più alti che si trovano nelle dimensioni del Piano Fisico Cosmico del nostro Globo: il Piano Logoico. I Globi fanno parte del nostro sistema solare, e il nostro sistema solare (dal punto di vista occulto) è considerato non estendersi sul Piano Astrale Cosmico e sul Piano Mentale Cosmico, tuttavia, prendendo l'analogia dall'essere umano, il suo fisico, il corpo eterico è, in un certo senso, il suo sistema, eppure anche il suo corpo astrale e il suo corpo mentale fanno parte del suo sistema. Quindi, come i Signori del Globo, per esempio, hanno veicoli composti di materia astrale e mentale cosmica, lo stesso può essere per i Signori delle Catene e i Logoi Planetari. Ci è stato detto che i Buddha dell'Attività sono “riflessi” di queste Tre Entità maggiori. Da un'altra prospettiva, potremmo considerare tutti i Buddha di Attività (Tre Buddha per sette Globi, ventuno per Catena) come emanazioni di queste Entità. http://makara.us/02tcf/commentary/s7/fcfcomment_s7s11b.htm
 
Nello Schema Planetario il Logos ha pure Tre Esistenze cooperanti, che sono la totalità del Suo Terzo Aspetto, ed assolvono perciò un compito simile a quello dei tre Aspetti di Brahma nel sistema solare (TFC, 873). Poiché i Buddha dell'Attività sono la somma del terzo aspetto del Signore del Globo,  allora il Signore del Globo è un’Entità più grande di qualsiasi Buddha di Attività. Il Signore del nostro Globo è Sanat Kumâra.
 
Abbiamo Tre Buddha, Tre Entità e Tre Esistenze, ciascuna più grande della precedente. A sua volta il Logos Planetario è più grande di qualsiasi delle "Tre Esistenze cooperanti". Come sono collegati tutti questi Esseri? Ogni Signore Globo e ogni Signore Catena è in realtà il Logos Planetario in essenza e attraverso l'emanazione.
 
Nell'ultimo sistema solare Essi (i Tre Buddha dell’Attività) erano i Logoi Planetari di tre pianeti in cui il principio mentale raggiungeva il suo più alto stadio di sviluppo; Incarnano in Sé Stessi in un modo molto particolare l'aspetto Saggezza del Secondo Raggio, poiché si esprime principalmente attraverso ciò che è stato chiamato nella Bhagavad Gita "abilità nell'azione".  Da qui il Loro nome, i Buddha dell'Attività. (RI, 267-268).
 
Ci viene detto che i Tre Buddha di Attività erano Logoi Planetari in un precedente sistema solare. Se fossero Logoi planetari nel sistema solare precedente, come potrebbero essere confinati in un Globo in questo sistema solare successivo? I Sei Kumâra riflettono essendo vicari le energie provenienti dagli altri Sei Schemi Planetari retti da Sei Grandi Kumâra o Logoi Planetari.
 
Esiste un rapporto di antichissima data fra il nostro Signore del Mondo, Sanat Kumâra, e il Signore di Sirio e ciò nonostante che il nostro pianeta Terra non sia un pianeta sacro.
RAPPORTI DI POLARITÀ ALL’INTERNO DEL SISTEMA SOLARE
 
 
Il nostro pianeta Terra fa parte di una catena di sette Globi, denominata “Catena della Terra”. Ogni pianeta conosciuto è in realtà un sistema settenario cioè composto di sette Globi, solo uno di cui è sul livello materiale fisico in ogni caso. Vale a dire, ogni Globo fisico è composto di sette stati di materia, cioè oltre alla parte fisica, ha sei Globi non fisici esistenti in una stretta e inseparabile connessione al suo fianco per scopi di evoluzione continua.
 
Gli stati o Piani (e i sottopiani) di materia aumentano di densità scendendo verso il basso. Per ogni Piano, i tre sottopiani superiori sono positivi rispetto ai quattro inferiori che risultano negativi. Dalla divisione nasce la polarizzazione: i due gruppi di tre e di quattro, rappresentano il dipolo elettrico di Spirito e Materia. I tre sottopiani superiori di materia sono polarizzati positivamente (É), e i quattro sottopiani inferiori negativamente (ꟷ).
  • I Globi A-B-C-D sull’arco discendente nella materialità posti nei quattro sottopiani inferiori sono considerati negativi, e rappresentano il Quaternario.
  • I Globi E-F-G sull’arco ascendente verso la spiritualità posti nei tre sottopiani superiori sono considerati positivi, e rappresentano il Ternario.
  • Abbiamo tre coppie di Globi, A-G sul Piano Buddhico, B-F sul Piano Mentale, C-E sul Piano Astrale e un solo Globo D sul Piano Fisico denso considerato neutro (-/+).
       

Figura 1. Polarità tra  i Sette Globi della Quarta Catena Planetaria  
Ci viene detto che l’energia che colpisce il Sistema Solare, giunge da tre centri di elettricità cosmica:
 
    1. Dalle sette stelle dell’Orsa Maggiore; Energia Maschile o con polarità positiva (+).
    2. Dalle sette stelle delle Pleiadi; Energia Femminile o con polarità negativa (-).
    3. Dal sole Sirio; Energia equilibrata; Energia del Figlio con polarità neutra (+/-).
     
Il Maestro D.K. precisa che tre sono i misteri fondamentali del sistema solare legati al triplice Sole che è Fuoco:
 
  1. Il mistero dell’Elettricità e della produzione della Luce o della vita fohatica. È il mistero di Brahma, della Mente divina, il Terzo Aspetto. È latente nel Sole Fisico. L’elettricità, è sostanza di polarità unica. Riguarda anche il fenomeno elettrico che si esprime nella luce, che l’uomo ha in parte sfruttato con l’elettrificazione, fenomeni quali possono essere i temporali con tuoni e fulmini, le aurore boreali e la produzione di terremoti e di tutte le attività vulcaniche.
  2. Il mistero della Polarità, o dell’impulso sessuale universale. È il segreto del Secondo Aspetto. Il Pater Spirito è positivo, attrattivo, la Mater Materia è negativa, cioè generativa. È latente nel Cuore del Sole, cioè nel Sole Soggettivo.
  3. Il mistero del Fuoco stesso, o la dinamica forza sistemica centrale. È il segreto del Primo Aspetto. È latente nel Sole Centrale Spirituale.
     
All’Inizio della manifestazione quando l'Uno fu diviso in se stesso, in Spirito(+) e Materia (-), l'elettricità divenne inevitabile quale mezzo per la creazione materiale. La materia atomica è sostanza vivente, poiché ogni atomo è una minuscola vita che palpita della vitalità del Terzo Logos. Poiché queste vite sono energia negativa, rispondono al loro opposto polare (per la Legge di Attrazione e Repulsione) e con esse si possono costruire delle forme che sono espressioni del secondo Aspetto.
 
Durante il processo involutivo la polarità elettrica diviene il mezzo attraverso il quale la dualità diventa molteplicità. Viceversa durante il processo evolutivo, l'elettricità è semplicemente il mezzo attraverso il quale i Molti ridiventano l'Uno.
 
Dobbiamo ricordare che sul Sentiero dell’Involuzione si sente soprattutto l’azione di Brahma, che cerca la linea di minor resistenza. Sul Sentiero dell’Evoluzione si sente il lavoro del Secondo Logos, che comincia nel punto del tempo e dello spazio che cela il mistero della Seconda Catena… nel punto di mezzo di quella che chiamiamo Terza Catena. Questa è, dopo tutto, la fusione dell’attività di Brahma con il procedere in avanti di Vishnu ...  L’attività del Secondo Logos è retta dalla Legge cosmica di Attrazione… L’aspetto materia segue sempre la linea di minor resistenza, e respinge tutte le tendenze alla formazione di gruppi, mentre lo Spirito, governato dalla Legge di Attrazione, cerca sempre di separarsi dalla materia con il metodo di attrarre un tipo di sostanza sempre più adeguato via via che si svolge il processo di discriminazione tra il reale e l’irreale  (TFC, 144).
 
Il Secondo Logos, Vishnu, il divino Raggio della Saggezza, il grande principio di Buddhi dell’Amore che cerca di fondersi con il principio dell’Intelligenza. La meta del Secondo Logos è la coscienza, che deve esser conseguita in collaborazione con il Terzo Logos.
 
La Legge di Attrazione è la manifestazione dei poteri dello spirito, mentre la Legge di Repulsione governa la forma. Attrazione e Repulsione sono duali ed operano in base a fenomeni elettrici. La Legge di Attrazione è la legge del Fuoco che è prodotto dall’unione, durante l’evoluzione, dei due poli.
 
L’attività che causa l’interazione attrazione e conseguente repulsione tra tutti gli atomi, dal grande atomo cosmico, un sistema solare, al minuscolo atomo del chimico e del fisico. Questa attività può dunque essere considerata come:
 
    1. Intercosmica, o influenzante le costellazioni;
    2. interplanetaria, o influenzante gli scherni;
    3. intercatenaria, o influenzante le catene;
    4. interglobica, o producente lo scambio di forza tra i globi delle catene;
    5. intersettoriale, o influenzante il trasferimento di forza tra i cinque regni della natura;
    6. interumana, o collegante l’azione reciproca tra le varie unità umane;
    7. interatomica, o il passaggio di forza da un atomo all’altro. (TFC, 1029).
             
Fondamentalmente la Legge di Attrazione e Repulsione descrive la potente forza d’attrazione che collega il nostro sistema a quello di Sirio; che mantiene il nostro pianeta in rivoluzione intorno all’unità centrale, il Sole; che mantiene i sistemi minori di materia atomica e molecolare in circolazione intorno a un centro del pianeta, e che tiene coordinata intorno al loro centro microcosmico la materia di tutti i corpi del piano fisico, e quella dei corpi sottili. (TFC, 568).
 
Innanzitutto vi è una Legge di Repulsione in rapporto alla Legge di Attrazione tra le forme, che si riferisce a ciò che è materiale e questa non ci riguarda. Poi vi è una Legge di Repulsione che riguarda la capacità dell’atomo di rigettare o rifiutare il contatto con ogni energia ritenuta nociva all’attività di gruppo questa legge riguarda la psiche o il secondo aspetto quello di Vishnu, ed è collegata al Cuore del Sole.
 
La “repulsione” di cui si parla qui ha l’effetto (quando sia applicata coscientemente mediante l’energia del cuore sviluppata di un atomo umano, per esempio) di coltivare gli interessi dell’unità respinta e di trarla più vicino al proprio centro. Forse ci si può fare un’idea della grande bellezza di questa legge da una frase occulta di un certo vecchio libro:
 
Questa forza repulsiva spinge in sette direzioni, e forza tutto ciò con cui viene in contatto a ritornare nel seno dei sette padri spirituali”.
 
Mediante la repulsione, tutte le unità sono spinte verso casa, e quelle che vagano incoscientemente sono spinte innanzi verso il proprio centro. (TFC, 1217).
 
Il potenziale elettrico si riflette in tutta la creazione secondo il seguente schema triangolare:
 
1.    Potenziale Positivo, Spirito, Padre.
2.    Potenziale negativo, Materia, Madre.
3.    Potenziale neutro, Coscienza, Figlio.
     
Il Maestro D.K. afferma che in tutti i triangoli (cosmici, sistemici, planetari ed umani) due vertici hanno polarità diversa (positiva e negativa) ed il terzo è il punto di equilibrio di sintesi, polarità neutra, o fusione. A livello di Fuoco per Attrito o elettricità fisica, sappiamo tutti che avvicinando due conduttori caricati elettricamente a polarità opposta si produce un arco elettrico luminoso, gli elettroni, le cariche negative si muovono verso il potenziale positivo solo quando la differenza di potenziale è tale da perforare la barriera isolante. Il mistero dell’elettricità riguarda la “veste” di Dio (la Materia), così come il mistero della polarità riguarda la Sua “forma”. L’elettricità della sostanza, l’elettricità della forma e l’elettricità della Vita stessa devono unirsi e fondersi prima che il vero Uomo (sia Logos o essere umano) sappia essere il creatore.
 
Il Maha Vishnu sutra ci dice che il nostro Sistema Solare [Sor Mandal] è costituito da Nove Schemi Planetari, ma tecnicamente considerati Dieci a causa del fatto che lo Schema di Saturno [Shani], è composto nel suo duplice aspetto, negativo e positivo. Saturno nell’altro suo aspetto appartiene al gruppo di sintesi finale di Tre Schemi Planetari nel nostro Sistema Solare, che sono Rahu [Urano], Ketu [Nettuno] e Shani [Saturno], in cui Saturno è il principio Manas [mente] che nella teologia occidentale è chiamato Spirito Santo. Nel suo aspetto negativo Saturno è noto come l'Oscuro, essendo l'aspetto Madre in quanto è considerato come il datore di nascita al resto dei Sei Schemi Planetari e quindi il sintetizzatore. I Sei Schemi planetari sono Venere [Shukra], Marte [Mangal], Terra [Prithvi], Mercurio [Budha], Giove [Brihaspati] e Vulcano [Vishwakarma]. Vulcano in astrologia è generalmente rappresentato dalla Luna, poiché la Luna ora satellite della Terra vela Vulcano, significa per i sutra che essa apparteneva originariamente alla Catena planetaria di Vulcano.
 
Come gli Schemi Planetari e gli Uomini Celesti che li governano sono in realtà Nove così vale anche per i Raggi. Ecco il significato dei nove Sephiroth, e della triplice Trimurti. Nel tempo e nello spazio questi sette Raggi di Luce divengono i Nove, i Tre Maggiori, e il Terzo che si manifesta come Sette.
 
Il Maestro D.K. spiega il procedimento di aggregazione  delle Sette Catene planetarie all’interno di uno Schema, ma per la legge di Analogia è identici a quello che avviene fra i Sette Schemi Planetari.  
 
I vortici in ogni Schema Planetario sono Sette nel corso dell’evoluzione. Più avanti, durante il periodo d’oscuramento, Tre di questi vortici si accosteranno al loro polo maschile, ed infine ne rimarrà uno solo... Dapprima sono Sette, poi Tre assorbono i Quattro inferiori per mezzo dell’interazione elettrica… Questa questione della polarità elettrica dei centri è effettivamente difficile, e poco può essere comunicato su quest’argomento. Tre Schemi sono duali, tanto negativi che positivi. Lo stesso si può dire di un sistema solare e, abbastanza stranamente, anche degli stessi piani. (TFC, 323).
 
Il periodo di oscuramento è riferito ai Tre vortici superiori, dopo che  i Sei inferiori sono stati assorbiti dal Settimo. Il Maestro ci dice che le Catene vortici sono Tre superiori e Sette inferiori divise in 3+4, dove dapprima i tre di aspetto assorbono elettricamente i quattro di attributo, in realtà i gruppi sono 3+(1+3), due terne e un punto centrale.
 
Tre Schemi sono duali, tanto negativi che positivi. Tre Schemi Planetari compongono un Rapporto triangolare elettricamente polarizzato (+, - , +/-) il riferimento è alle tre terne polari ciascuna con una carica elettrica intermedia, considerando Nove Schemi Planetari.
 
I Tre Triangoli dei Nove Schemi Planetari sono quelli che si ritrovavano nel Trattato del Fuoco Cosmico (TFC, 370 e 374). Questo “Diagramma Settenario Solare” rappresenta una fase transitoria e secondo le affermazioni del Maestro è valido dalla metà della Terza Razza-Radice nella Quarta Ronda, fino al “Giorno del Giudizio” nella metà della Quinta Ronda.
 
Nel nostro Sistema Solare, Tre Schemi Planetari sono elettricamente positivi, Tre Schemi sono elettricamente negativi e il Settimo lo Schema planetario di Saturno esiste quindi in entrambi gli aspetti positivi negativi positivi nel gruppo dei Sette come Creatore che crea il resto di Sei Schemi Planetari in quanto questo è l'aspetto Brahma. Lo Schema di Saturno fa parte dei Tre Principali, esistenti sulla base del Terzo Principio Elettrico del Logos come centro dell'attività intellettuale.
 
Due Terne o triangoli polarizzati di Catene Planetarie:  il Triangolo considerato elettricamente positivo è rappresentato col vertice in alto perché ha potenziale maggiore rispetto al Triangolo con il vertice in basso considerato negativo. Le polarità accanto ad Ogni Uomo Celeste sono state ipotizzate dall’autore di questo libro (Vincenzo Pisciuneri), sia in base alla disposizione triangolare degli Uomini Celesti, e sia in base alla dottrina pitagorica che assegna al Cielo i numeri dispari, e alla Terra i numeri pari.
 
I Sette siano essi Pianeti, Centri, Schemi
 
Maestro D.K. (TFC, 369)    Vashisht Vaid
 
  1. Vulcano (+)             Vulcano (Vishwakarma)  
  2. Venere (-)                Venere [Shukra]
  3. Marte (+)                Marte [Mangal]
  4. erra (-)                  Terra [Prithvi]
  5. Mercurio (+)            Mercurio [Budha]
  6. Giove (-)                  Giove [Brihaspati]
  7. aturno (+)             Saturno [Shani]
I tre pianeti sintetizzanti.
  1. Urano.     (+)  Padre              Urano [Rahu]
  2. Nettuno. (+/-) Figlio             Nettuno [Ketu]
  3. Saturno.  (-)   Spirito Santo   Saturno [Shani]
     
Il Risolutore Unico. Il SOLE.

 
Figura 2. Polarità degli Schemi Planetari (Logoi)
 
All’interno di singoli triangoli il potenziale è diverso il potenziale maggiore è positivo rispetto al potenziale minore, il terzo elemento col potenziale intermedio è positivo verso il potenziale minore e negativo verso il potenziale maggiore.
 
Solo per comprendere il meccanismo delle polarità dei Due triangoli assegno dei valori numerici didattici per far comprendere che ci interessa sola la differenza di potenziale elettrico.
 
Terna Negativa: Giove (-20), Venere (-10), Terra (-5). La Terra è positiva verso Venere perché la differenza di potenziale “Terra” “Venere” è positiva: (-5)-(-10)=5+10=+5.
 
A sua volta Venere è positiva verso Giove (-10)- (-20) =+10.
 
Venere nel Triangolo Giove – Venere – Terra assume la polarità intermedia .
 
Terna Positiva: Vulcano (+20), Mercurio (+10), Marte (+5). Marte è negativo rispetto a Mercurio (polarità intermedia) che è a sua volta negativo rispetto a Vulcano.
 
Venere ha polarità negativa, e perciò fu possibile il misterioso assorbimento, da parte della Terra, della forza di Venere (TFC, 323). Il trasferimento avviene dalla polarità negativa verso quella positiva.
 
Venere è un Pianeta Sacro la Terra non è ancora un pianeta sacro, ciò vuol dire che Venere è evolutivamente superiore alla Terra. Affinché possa avvenire un trasferimento di Manas superiore da Venere verso la Terra l’Uomo Celeste di Venere ha assunto una polarità negativa rispetto a quella positiva dell’Uomo Celeste della Terra.
 
Ogni Uomo Celeste è collegato ad uno dei Suoi Fratelli sotto la Legge di Attrazione reciproca che si manifesta attualmente in modo così degradante sul piano fisico, nella vita dell’unità umana imprigionata nella forma. Psichicamente il legame è di natura diversa, e lo troviamo tra il Logos planetario dello Schema che chiamiamo Venere ed il Logos del nostro Schema… La venuta dei Signori della Fiamma sul pianeta Terra ha una relazione profonda, come detto sopra, con il rapporto esistente tra l’Uomo Celeste dello Schema della Terra (durante la Quarta Catena) ed il Signore dello Schema di Venere… È stato affermato che (essendo lo Schema di Venere nella Quinta Ronda) la sua umanità è di conseguenza più avanzata della nostra, cosicché ci può aiutare, e che questo aiuto venne ai tempi della Lemuria. (TFC, 367).
 
Per esempio, per quanto riguarda lo Schema Terrestre, si ha una polarità positiva di natura temporanea basata sul genere dell’incarnazione del nostro Uomo Celeste particolare sul nostro pianeta. Con questo si vuol dire che l’Uomo Celeste ha delle incarnazioni maschili e femminili, così come gli uomini, se si considera l’intero soggetto dal punto di vista della polarità elettrica, e non da quello del sesso come è inteso in relazione al corpo fisico (TFC, 323). Questa affermazione ci fa capire che le polarità dei Globi Planetari, degli Schemi planetari, dei sistemi Solari, delle Costellazioni, cambiano nel corso del tempo in funzione dell’obiettivo da raggiungere.
 
Terra, Marte, Giove, Saturno e Vulcano stanno ancora sviluppando il Manas, e che lo stadio raggiunto da ognuno di essi è differente e non può essere divulgato exotericamente… Tale più ampia trasmutazione sarà possibile quando i necessari tre quinti saranno raggiunti. Nello Schema della Terra vi è in questo momento circa un quinto in via di trasmutazione sull’uno o sull’altro dei Globi, e Vulcano è molto vicino ai due quinti.  (TFC, 403). Sembra che Venere abbia sviluppato il Manas e abbia raggiunto i tre quinti, per questo motivo Venere riversa la sua energia sulla Terra.
 
Fra Marte e Mercurio vi è una relazione simile come fra la Terra e Venere. Mercurio rappresenta Kundalini in attività intelligente, mentre Marte rappresenta Kundalini latente. La verità è celata, nei loro due simboli astrologici. Nella trasmutazione e nella geometrizzazione planetaria il segreto può essere rivelato. (TFC, 181).Come Venere è donatore verso la Terra, così Mercurio è donatore verso Marte. Terra e Marte non sono pianeti sacri.
 
Il Maestro D.K. ci mette in guardia dal dare troppa importanza all’ordine seguito nell’enumerare questi Sette Schemi, sia riguardo all’ordine di sviluppo o d’importanza, sia per la posizione in rapporto al pianeta centrale, il Sole, o tra di essi.
 
Solo due tra questi si devono considerare numericamente esatti in questo stadio ed in questa Ronda, ossia: la nostra Terra, Quarto Schema, e Venere, Secondo.
 
Venere è il Secondo Schema oppure il Sesto, secondo che gli Schemi  siano contati col metodo mistico oppure con quello occulto. Giove quindi sarà il secondo o il sesto, e si deve ricordare che:
 
    1. I pianeti Venere e Giove sono strettamente collegati alla Terra, e con essa formeranno alla fine un triangolo esoterico (-).
    2. Saturno è lo Schema che sintetizza i quattro pianeti che incarnano Manas puro e semplice, ossia è lo Schema Maggiore in cui si risolvono i Quattro Minori ed infine tutti i Sette (+/-).
    3. Mercurio, la stella dell’intuizione, o del Manas trasmutato, è considerato in questo stadio come Quinto Schema (+).
   
Quindi gli Uomini Celesti di Venere e di Giove sono collegati magneticamente con l’Uomo Celeste del nostro Schema. (TFC, 370).
 
Possiamo dire dal punto di vista del presente che Venere, Giove e Saturno si possono ritenere attualmente i veicoli dei tre superprincipi. Mercurio, Terra e Marte sono strettamente collegati a questi tre pianeti, ma qui è nascosto un mistero. (TFC, 299).

 
Figura 3. Ulteriori Polarità degli Schemi Planetari
 
La funzione di Venere potrebbe essere quella come centro logoico del plesso solare. Possiamo ipotizzare Saturno per il centro della gola; Giove per il centro del cuore; e Urano/Nettuno per il centro della testa, con Nettuno che rappresenta il cuore nella testa.
 
Giove può essere correlato al livello buddhico e Vulcano sia al livello fisico che a quello atmico sebbene abbia una misteriosa relazione con il "cuore del sole" (AE, 393). Il sotto piano atomico è sempre associato a Vulcano. Vulcano, sotto un certo aspetto, è un pianeta di densità e concrezione; Nettuno un pianeta di raffinata etereità. C'è una naturale opposizione qualitativa tra i due.
 
La Terra, a quanto pare, non può perché non dura per tutto il Maha Manvantara (ed è richiesta una certa “permanenza” alla base del centro della spina dorsale, come indicato sopra). Sebbene sembri che la Terra non duri per tutto il Maha Manvantara, il Mastro Tibetano ha solo accennato a questa possibilità e non l'ha confermata vedi TFC 298-299.  
 
La seconda indicazione che cerco di dare riguarda il triangolo formato dalla Terra con Marte e Mercurio. Per questo triangolo l’analogia sta nel fatto che Mercurio e il centro alla base della spina dorsale nell’essere umano sono strettamente collegati. Mercurio rappresenta Kundalini in attività intelligente, mentre Marte rappresenta Kundalini latente. La verità è celata, nei loro due simboli astrologici. Nella trasmutazione e nella geometrizzazione planetaria il segreto può essere rivelato (TFC, 181).
 
Il commento di questo brano che tratta della Kundalini logoica è opera del gruppo Makara. Ciascuno di questi pianeti è correlato a un'espressione dell'energia Kundalini. La Terra sostiene una base della funzione del centro della spina dorsale all'interno del nostro sistema solare e, pertanto, deve essere un deposito di energia sistemica della Kundalini. Questo non vuol dire che la Terra sarebbe l'unico deposito di questa energia.
 
Ricordiamo che la Terra è spesso associata a ciò che è “della Terra terrena”, ma anche alla natura eterica. Inoltre, nella serie di triangoli recentemente discussa in relazione agli stadi di sviluppo dell'uomo, la base del centro della spina dorsale è data come associata al piano eterico. Il simbolo del centro basale e della Terra sono identici: la croce circondata dal cerchio. (AE, 78, 25 e TFC, 165 e seguenti). Il simbolo della Terra è la croce all'interno del cerchio, e questo rappresenterebbe uno stato meno soppresso della Kundalini.
 
Nel simbolo di Mercurio abbiamo il cerchio dello Spirito che sormonta la croce e la mezzaluna della ricettività cosciente che sormonta il cerchio. In questo caso la Kundalini viene liberata e "sale" in modo intelligente. Mercurio rappresenta il centro Ajna da cui è intelligentemente diretto il sorgere della Kundalini. Inoltre, si dice che la Kundalini "sale" in figura otto. La figura otto è strettamente associata a Mercurio. Da qui l'idoneità, per almeno due motivi, dell'associazione di Mercurio con "Kundalini in attività intelligente". Mercurio, pianeta strettamente associato al corpo eterico (associato in parte al segno Gemelli, che governa Mercurio, e al secondo decanato dell'Acquario che governa Mercurio — Acquario essendo anch'esso un segno associato al corpo eterico) e al terzo raggio di intelligenza attiva, è facilmente comprensibile come rappresentante del “fuoco attivo” (i fuochi associati al prana e al corpo eterico).
 
Il simbolo di Marte è il cerchio dello Spirito sormontato da una freccia inclinata di circa quarantacinque gradi, che suggerisce il fatto che la Kundalini si alzerà quando sarà il momento giusto. L'angolo di quarantacinque gradi è anche l'ottile, il risultato della divisione del cerchio di 360 gradi per otto. Di nuovo appare l'otto (come nel caso di Mercurio), senza contare che Marte è il governatore dell'ottavo segno, lo Scorpione. Marte, il pianeta del calore, è facilmente associato ai fuochi della materia fisica densa.
 
In questa prospettiva si comprendono bene i due aspetti del Fuoco per Attrito  come rappresentati da Marte e Mercurio. La Terra (rappresentata da un simbolo che occupa una sorta di via di mezzo tra i simboli di Marte e Mercurio) rappresenterebbe una condizione di energia kundalinica equilibrata, a metà tra latenza e attività intelligente. In effetti la Terra detiene un vero punto intermedio tra Marte e Venere Mercurio senza una falce di Luna in cima al cerchio dello spirito.
 
La Catena della Terra e la Catena di Mercurio sono sequenzialmente la Quarta e la Quinta Catena, ma la Catena di Marte non è la Terza, ma piuttosto la Sesta. Tuttavia, sono sequenziali, a partire dalla Terra e passando attraverso Mercurio fino a Marte.
 
Entro il nostro   sistema vi sono molti triangoli consimili che variano secondo i differenti stadi; secondo il reciproco rapporto che li collega, la forza differenziata dei diversi Schemi può scorrere da uno schema all’altro, e così le unità di vita sui diversi raggi o diverse correnti di forza, si fondono temporaneamente. In tutti questi triangoli (cosmici, sistemici, planetari ed umani) due vertici hanno polarità diversa ed il terzo è il punto di equilibrio, di sintesi, o fusione. Questo deve essere tenuto presente quando si studiano i centri macrocosmici e quelli microcosmici, perché ne spiega la diversità di manifestazione, di forma e di qualità. (TFC, 375).
ATOMI PERMANENTI DEL LOGOS SOLARE
 
 
Vashisht Vaid nel “Segreto dell’Astrologia” ci dice che secondo i Sutra di Param Shiva il Piano Fisico Cosmico in cui esiste il nostro Sistema Solare, viene ad esistere grazie alle emanazioni positive dal sottopiano Kama Manasico del Piano Mentale Cosmico (sistema stellare Sirio), e quindi il nostro Sistema Solare, dopo l'ancoraggio di questa emanazione positiva Kama manasica, diventa una sfera nota come atomo permanente mentale cosmico nella materia nebulosa del Piano Adi Solare per poi differenziarsi in Sette Piani Solari.
 
Il corpo causale dell’Uomo Celeste si trova sul terzo sottopiano del piano mentale cosmico, mentre quello del Logos Solare e quelli delle tre Persone della Trinità logoica si trovano sul primo sottopiano. Nell’uomo l’atomo permanente mentale cosmico si trova sul primo sottopiano del Mentale mentre l’unità mentale si trova sul quarto sottopiano.
 
Vashisht Vaid scrive. Tutte le manifestazioni nel Piano Fisico cosmico, in cui esiste il nostro sistema solare, avvengono a causa delle emanazioni elettriche dal Piano Mentale Cosmico del sistema stellare di Sirio, dal corpo casuale del Logos Solare esistente nel suo sottopiano medio o quarto di Sirio, come volontà elettrica di essere, che proviene dal suo quinto sotto Piano Kama Manasico. Che, nel caso del Logos Solare, si manifesta nel nostro sistema solare come le prime Quattro Elettricità [che appaiono come i Quattro Eteri Cosmici] nei primi Quattro Piani Solari.
 
Tutta l'energia, che si manifesta nel sistema solare, è dopotutto l'energia dell'atomo permanente fisico logoico, che ha il suo nucleo sul sottopiano atomico del Fisico Cosmico. (TFC, 1180).
 
Dobbiamo dedurre che tutte le energie che si manifestano sul Piano Fisico Cosmico derivino dall'energia dell'atomo permanente fisico logoico?
 
Questo atomo permanente fisico (come nel caso dell'atomo corrispondente del Jiva che si incarna), ha il suo posto all'interno del corpo causale del Logos sul Suo piano, è, quindi, impressionato dalla totalità della forza del loto cosmico egoico, ossia dalla qualità attrattiva dell’amore cosmico. (TFC, 1180).
 
Ciò significa che sebbene l'atomo permanente fisico logoico abbia il suo nucleo sul sottopiano atomico del piano fisico cosmico, esso “ha anche il suo posto all'interno del corpo causale del Logos sul Suo proprio Piano”. I Piani sono stati di materia a diversa densità  non c’è un sopra o un sotto pertanto i piani o stati di materia a densità minore sono inclusi nei piani a densità maggiore, proprio come la sabbia riempie gli spazi tra i ciottoli e le pietre. Poiché l'atomo permanente fisico logoico è all'interno del corpo causale logoico, situato sul Piano Mentale Cosmico, l'energia di quel corpo causale imprime quell'atomo permanente e, quindi, imprime tutte le energie che si manifestano sul Piano Fisico Cosmico. In questo modo, attraverso gli atomi permanenti, l'amore cosmico attraverso l’atomo permanente astrale cosmico si fa strada nei veicoli della personalità del Logos Solare.
 
Questa forza è trasmessa al sistema solare in due modi: per mezzo del Sole, che in senso occulto è l’atomo fisico permanente, e perciò attrae e mantiene attratto tutto nella sua sfera d’influenza, producendo così il corpo fisico logoico. (TFC, 1180).
 
Quest’affermazione è più ragionevole che considerare Saturno come la corrispondenza dell'atomo fisico permanente del Logos Solare. Se, in senso occulto, il Sole è l'atomo fisico permanente del Logos Solare, allora il Sole è la fonte di tutte le energie che si esprimono nel nostro sistema solare. Questo, ovviamente, ha molto senso.
 
Per mezzo dei piani, che corrispondono alle sette spirille dell’atomo permanente fisico di un essere umano. (TFC, 1180).
 
Ecco l'esplicita affermazione che i Piani sistemici corrispondono alle sette spirille dell'atomo fisico permanente di un essere umano. Il Sole esprime l'energia di attrazione e coerenza attraverso tutti i Sette Piani Sistemici.
 
Così c’è un duplice tipo di forza attrattiva: uno basilare e fondamentale, l’altro più differenziato e secondario. (TFC, 1180).
 
La forza attrattiva fondamentale è quella del Sole, di per sé, e la differenziazione di quella forza avviene attraverso i Sette Piani Sistemici.
 
In terzo luogo, gli studiosi devono tener presente che i Sette Piani, o le sette spirille dell’atomo permanente logoico, non sono vitalizzati tutti ugualmente dalla trazione attrattiva proveniente dal loto egoico attraverso il cuore del Sole. (TFC, 1182).
 
Il Maestro parla dell’atomo permanente fisico logoico. Per deduzione dobbiamo presumere che i sette sottopiani del Piano Astrale Cosmico siano le sette spirille dell'atomo permanente astrale logoico. Per i sette sottopiani del Piano Mentale Cosmico abbiamo a che fare con due atomi manasici. L'unità mentale possiederà quattro spirille che corrispondono ai quattro sottopiani inferiori, e l'atomo permanente logoico manasico possiederà tre spirille che corrispondono i tre sottopiani superiori. Così appariranno i sette sottopiani completi.
 
Per il Logos Solare il Grande Uomo Celeste, i ventuno sottopiani fisici, astrali e mentali sistemici o solari sono la Sua natura fisica densa. La natura eterica del Logos Solare si esprime attraverso i ventotto sottopiani superiori del Piano Fisico Cosmico, Buddhico, Atmico Monadico e Logoico.
 
Per far luce sui misteri che avvolgono l’atomo permanente è bene far riferimento al capitolo del TFC (pag. 507  e seguenti) riguardante la natura degli atomi permanenti.
 
Nel settimo principio di tutte le entità che si manifestano è immagazzinata e sviluppata la capacità, l’abilità acquisita e la memoria atomica, atomica, o in altre parole l’eredità del Pensatore, considerandolo dal punto di vista fisico od emotivo. (TFC, 516).
 
Nell’atomo permanente il settimo principio Atma è la sede della memoria. Il Settimo Principio è associato sia il Terzo Piano e al Terzo Raggio quanto al Primo Raggio, in altri termini sia all'intelligenza che alla volontà. Dei cinque atomi permanenti e dell'unità mentale, l'atomo permanente atmico è il più grande deposito di memoria incarnata?
 
Saturno è in realtà il corrispondente dell’atomo permanente fisico logoico. Questo è un mistero occulto che non deve essere separato dalla verità a cui è legato nello schema cosmico (TFC, 406).
 
Il pianeta Saturno il Signore del Terzo Raggio è il “Signore della Memoria”, essendo il governatore dell'atomo fisico permanente (sia sistemico che cosmico) e del Terzo Piano Atmico, è direttamente correlato sia al karma che all'ereditarietà. Nel funzionamento degli atomi permanenti, in generale, c'è molto che riguarda Saturno, la memoria il karma e il fattore di controllo.
 
Il fuoco interno all'interno dell'atomo brucia più intensamente, mentre i fuochi esterni dell'ego o fuoco solare lo colpiscono con intensità sempre crescente. (TFC, 516).
 
Il Fuoco Solare emana dall'Ego e il Fuoco per Attrito è rappresentato dagli atomi permanenti.  Per “fuoco interno dell'atomo” s’intende il fuoco del suo nucleo, che è legato al Fuoco Elettrico. Qui il Fuoco Solare è considerato un "fuoco esterno".
 
Il nucleo interno è formato da Fuoco Elettrico, la guaina muro da Fuoco per Attrito, l’esterno da Fuoco Solare.

 
Figura 1. I Fuochi dell’atomo permanente
 
L'atomo a tempo debito si consuma e la vampa interiore diventa così grande da distruggere il muro che la circonda. (TFC, 516).
 
L'atomo permanente è considerato in qualche modo indipendente dal suo “muro che lo circonda”, che alla fine viene distrutto.
 
Il calore. Sta qui la distinzione tra gli atomi permanenti dei vari piani e la materia atomica di cui essi fanno parte. (TFC, 516).
 
L'atomo permanente per i sui legami diretti con la Monade - e quindi col Fuoco Elettrico, e con l'Ego, e quindi col Fuoco Solare, pare che abbia una misura maggiore di calore rispetto agli atomi fisici per i quali è il settimo principio, l’Atma.
 
la realtà effettiva è in questo caso uno dei segreti custoditi dell'iniziazione, ma la distinzione tra l'atomo permanente e la materia atomica può essere in qualche modo compresa se affermiamo:
 
L’atomo permanente è un atomo di cui si è appropriata una delle Vite che formano i centri del corpo di un Signore Solare, mentre la materia atomica in sé va a formare altre parti del Suo grande corpo di luce. Un atomo permanente è un atomo che è venuto sotto il potere attrattivo del Secondo Aspetto, mentre la materia atomica è vitalizzata dalla vita del Terzo Aspetto. (TFC, 517).
 
Ci viene detto che un atomo permanente è uno che è stato appropriato, selezionato, magnetizzato e infuso di una delle “vite Primo Aspetto e che formano i centri o chakra nel corpo di un Signore Solare”, cioè i Logoi Planetari.
 
Un atomo permanente è un atomo che è venuto sotto il potere attrattivo del Secondo Aspetto. La Monade è considerata un'espressione del Primo Aspetto della divinità, ma la Monade si trova sul Secondo Piano del Piano Fisico Cosmico, un Piano governato dal pianeta di Secondo Raggio.
 
Sappiamo solo che gli Uomini Celesti sono Monadi, che queste Monadi hanno un raggio, e che le Monadi di alcuni Uomini Celesti sono occultamente inefficaci perché gli Uomini Celesti non sono ancora “sacri”.
 
Quindi, in generale, la materia atomica non fa parte del sistema dei chakra di un Logos Planetario. I Sistemi solari, gli Schemi Planetari, le Catene planetarie sono delle Ruote o Vortici di energia, indicati con i nomi di Centri, Loti, Globi, Sfere.
 
Sembrerebbe che questo tipo di forza sia Fohat. È difficile assegnare Fohat a un solo raggio. Piuttosto, Fohat sembra essere l'archetipo di ogni impulso (un'idea che può sicuramente metterlo in relazione con il primo raggio, così come con il terzo). Ci sono anche associazioni di secondo raggio in relazione a Fohat.
 
Gli atomi permanenti hanno una forza coesiva che tiene insieme i veicoli che hanno raccolto magneticamente. Questa sembra essere una capacità di Secondo Raggio.
 
La “materia atomicavitalizzata dalla vita del Terzo Aspetto non è la materia del primo sottopiano atomico di un qualsiasi Piano Sistemico, ma, piuttosto, i molti atomi di materia dei restanti sei sottopiani. Fu durante la seconda effusione, ci viene detto, che gli atomi permanenti furono appropriati dal “centro divino di coscienza”, cioè la Monade. Quando pensiamo all'essenza monadica e all'essenza elementare, possiamo avere un parallelo che ci ricorda la distinzione tra atomi permanenti e normali atomi di sostanza. Ci sono trilioni di atomi che formano la materia atomica sulla quale l'atomo permanente ha il controllo.
 
  1. È attraverso il potere di attrazione che la Monade attrasse e trattenne gli atomi permanenti.
  2. Nel nostro sistema solare il Raggio di riferimento è il Secondo, la meta del nostro Logos Solare con la Sua personalità di Secondo Raggio e la Sua anima di Secondo Raggio.
  3. L'altra materia atomica non è così distinta ed è ancora sotto l'influenza primaria del grande Terzo Raggio, il Raggio Primordiale, che governò il passato sistema solare, il primo Sistema Solare maggiore.
     
Un atomo permanente segue la linea di minor resistenza della forza, esce dal dominio del Signore Deva e passa sotto il dominio della vita positiva. Questo riguarda l’evoluzione della coscienza nella sostanza. (TFC, 517).
 
Un atomo permanente si sta liberando dal dominio del regno dei Deva. Presumibilmente, i normali atomi di sostanza sono ancora molto sotto l'influenza del “Signore Deva” – cioè, il Signore Raja Deva. Attraverso gli atomi permanenti, la coscienza sta guadagnando la sua vittoria sulla materia/forma.
 
Un atomo permanente viene sotto il governo diretto del più basso dei tre gruppi di Signori Lipika, ed è l’agente col quale Essi lavorano per imporre il karma all’entità particolare che lo utilizza. Essi operano direttamente con gli atomi permanenti degli uomini, e producono effetti per mezzo della forma finché non hanno esaurito la capacità vibratoria del particolare atomo; quando questo avvenga, l’atomo passa nello stadio d’oscuramento, come fa il settimo principio di ogni involucro. Viene allora sotto l’influenza del primo aspetto, che si manifesta quale Distruttore. (TFC, 517).
 
Sembra che per l’umana evoluzione ci sia un triplice gruppo inferiore di Signori Lipika, che potrebbe essere associato a ciascuno dei tre atomi permanenti inferiori (in realtà due atomi permanenti e l'unità mentale).
 
Dopo il ritiro o la distruzione per opera del primo Aspetto, dell'atomo permanente dal sottopiano atomico in cui era posizionato, non è possibile o necessaria alcuna ulteriore manifestazione su quel Piano attraverso un atomo permanente.
 
Esistono Logoi Planetari che sono effettivamente gli atomi permanenti del Logos Solare, o sono semplicemente corrispondenze a tali atomi permanenti? Sappiamo che i Logoi planetari si manifestano attraverso schemi planetari, strutture piuttosto grandi per svolgere il ruolo di atomi permanenti. I Logoi Planetari si evolvono attraverso i loro Schemi Planetari, ma una volta terminato il ciclo evolutivo inizia l'oscuramento. L’uscita dalla manifestazione avviene con la distruzione dell’atomo planetario a loro corrispondente.
 
Per quanto riguarda il Logos Solare che si manifesta nel sistema, ci occupiamo di un solo atomo permanente, ed esso è il Suo atomo permanente fisico. Quindi è vero che nell’atomo permanente fisico del Logos Solare è celata la capacità di rispondere coscientemente alla vibrazione di tutti i Piani, vi sta celato il segreto del proposito karmico della Sua incarnazione, ed il mistero della Sua attività e della Sua funzione; ma per ora non possiamo penetrare il segreto dei Suoi tre atomi permanenti inferiori che funzionano come un’unità nel Suo veicolo causale. Finché non possiamo far questo è inutile fare congetture sul Suo Essere fondamentale (TFC, 518).
 
Ricordiamo che il karma è strettamente correlato al Piano Fisico Cosmico, almeno questo è il Piano su cui si svolge il karma. L'atomo permanente fisico è, quindi, naturalmente associato al karma. Nettuno, Urano e Saturno, Primo Secondo e Terzo aspetto del Logos Solare, assorbiranno l’essenza della manifestazione ed essi, in rapporto al Logos Solare, corrispondono ai tre atomi permanenti nel corpo causale dell’uomo. Diciamo “corrispondono” perché l’analogia non vale nei dettagli. Urano e Nettuno sono i riflessi degli atomi permanenti astrale e mentale logoici. Saturno è in realtà il corrispondente dell’atomo permanente fisico logoico. Questo è un mistero occulto che non deve essere separato dalla verità a cui è legato nello schema cosmico (TFC, 406).
 
Il pianeta Saturno, governatore dell'atomo fisico permanente (sia sistemico che cosmico) e anche del Terzo Piano, l’Atmico, è direttamente correlato sia al karma che all'ereditarietà. Nel funzionamento degli atomi permanenti, in generale, c'è molto che riguarda Saturno, il karma e il fattore di controllo.
 
Poiché Saturno è una "corrispondenza all'atomo permanente fisico logoico", ciò significa che Saturno è effettivamente l'atomo permanente fisico logoico? Oppure l'energia di Saturno deve essere intimamente correlata a tutte le energie che si manifestano nel nostro sistema solare. Poiché l'atomo permanente fisico logoico si trova sul Piano Fisico Cosmico, e anche Saturno (insieme agli altri pianeti) vi si trova, Saturno può essere definito una "corrispondenza" dell'atomo permanente fisico logoico piuttosto che semplicemente un riflesso.
 
Ci viene detto che la corrispondenza con l'atomo fisico permanente del Piano Fisico Cosmico è Saturno — di tutti i Logoi Planetari, il più grande dei Signori del Karma. Saturno può essere la corrispondenza dell'atomo fisico permanente logoico, ma non è stato detto che Saturno sia l'atomo fisico permanente logoico. Il pianeta Saturno, governatore dell'atomo fisico permanente (sia sistemico che cosmico) e anche del Piano Atmico, è direttamente correlato sia al karma che all'ereditarietà. Nel funzionamento degli atomi permanenti, in generale, c'è molto che riguarda Saturno, il karma e il fattore di controllo. Osserviamo quanto sia strettamente correlato il Karma alla memoria, la Memoria della Natura. Il Signore del Terzo Raggio è il “Signore della Memoria”.
 
Ciò che viene assorbito non è la forma ma l’essenza. Cosa si intenda esattamente per essenza non è chiaro, ma si potrebbe pensare alla distruzione del corpo causale e della triade spirituale che assorbe l'essenza liberata. I tre pianeti sintetizzatori sono come la triade spirituale.
 
Dobbiamo contrapporre le parole «riflessione» e «corrispondenza». Il suggerimento è che la vera corrispondenza di cui Urano e Nettuno sono riflessi sia "situata" su piani superiori al Piano Fisico Cosmico, su cui si manifestano i pianeti. Ma poi, aspetti di Nettuno e Urano si trovano anche sul Piano Astrale Cosmico e sul Piano Mentale Cosmico. http://makara.us/02tcf/commentary/s5/fcfcomment_s5s7.htm
 
Urano sarebbe la corrispondenza dell'atomo permanente atmico logoico e Nettuno la corrispondenza dell'atomo permanente buddhico logoico. Ciò sarebbe ragionevole poiché nessun essere umano coordina il veicolo buddhico a meno che Nettuno è prominente nella sua carta astrologica. Ancora, Nettuno si dice anche che sia un pianeta che non è un vero membro del nostro sistema solare. Nettuno e Urano possono essere coinvolti in questo processo di riflessione. Nettuno e Urano sono da considerarsi “riflessi” del Primo e Secondo Logos (che circondano il Logos Solare) e Saturno è il “riflesso” del Terzo Logos?
 
  • Urano ("casa del Fuoco Elettrico") il riflesso del primo aspetto;
  • Nettuno il riflesso del secondo aspetto;
  • Saturno (il primo dei pianeti del Karma nel nostro sistema solare) è il pianeta più identificato con il Terzo Raggio, il terzo aspetto.
     
Anche Venere e Mercurio sono da considerare come “riflessi” degli altri due aspetti.
 
Venere e Mercurio sono tra quegli Schemi Planetari raggruppati all'interno di Saturno Maggiore, e quindi hanno ancora un'associazione col Manas sebbene stiano irrompendo nel campo di Buddhi. Quali sono quattro Schemi che si fonderanno in Saturno? Giove, Vulcano, Terra e Marte? Il destino di Plutone rimane indeterminato.
 
Stamani vorrei parlare ancora dell’allineamento egoico, mostrandovene l’applicazione universale, secondo la Legge di Corrispondenza. È basata sulla geometria, o sulle figure e sui numeri. La meta dell’evoluzione umana nei tre mondi – i Piani Fisico, Emotivo e Mentale – è l’allineamento della triplice personalità con il corpo egoico, finché si raggiunge una sola linea retta e l’uomo diviene l’Uno. (LMO, 5).
 
Dove sta dunque la corrispondenza macrocosmica? Dove è l’analogia nel sistema solare? Darò un indizio. Nell’allineamento diretto di certi pianeti, nel processo d’evoluzione sistemica, tra di loro e con il Sole si determina l’allineamento logoico o divino. Riflettetevi, ma vi ammonisco, non cercate di elaborare ipotesi di allineamento basate sui pianeti fisici. La verità non sta in ciò. Solo tre dei pianeti fisici (tutti e tre in materia eterica) fanno parte dell’allineamento finale che segna il conseguimento, da parte del Logos, della coscienza egoica cosmica, che è la Sua meta.
 
La Terra non è fra essi, ma Venere ha il suo posto corrispondente all'atomo permanente emotivo.
 
L’allineamento può continuare ancora oltre; una meta ancora più remota sta nell’allineamento dell’intero nostro sistema solare con quello di Sirio. Ciò è molto lontano nel tempo, ma cela il segreto del ciclo maggiore. (LMO, 6-7).
 
Lo Schema di Venere, apprendiamo, dura per tutto il Maha Manvantara. Se Venere "ha il suo posto corrispondente all'atomo permanente emotivo", e Nettuno non è che un “riflesso” dell'atomo permanente emotivo, deve essere un riflesso “verso l'alto”, perché Nettuno è l'ottava superiore di Venere.
 
Se seguiamo l'analogia implicita, cercheremo quel pianeta che è la corrispondenza dell'atomo permanente mentale. Mercurio sarebbe allora la corrispondenza dell'atomo permanente mentale logoico? Potremmo presumere che Mercurio, che è "molto più antico della Terra (SD I, 180), e probabilmente "più antico" per certi versi di Venere, resiste anche per tutto il Maha Manvantara.
 
Si può forse gettare un po’ di luce sull’oscurità di questa materia rendendosi conto che proprio come il Logos ha nei pianeti non sacri, la corrispondenza con gli atomi permanenti dell’essere umano (TFC, 299). Terra, Marte e Plutone sono gli Dèi imperfetti della Dottrina Segreta. Due dei pianeti non sacri, Marte e Plutone, funzionano in connessione con il centro sacrale (Marte) e il plesso solare (Plutone) (AE, 78).
 
I pianeti non sacri si esprimerebbero principalmente attraverso il loro raggio di personalità (la Terra, Marte e Plutone sono esempi). Pianeti sacri attraverso il loro raggio dell'anima, e può darsi che i pianeti sintetizzanti si esprimano attraverso il loro raggio monadico. Il Logos Planetario della Terra ha una personalità di Terzo Raggio, quindi durante il periodo in cui il raggio della personalità del Logos Planetario è più forte della Sua anima o del raggio monadico.
 
Durante il periodo a venire in cui il Logos Planetario della Terra funzionerà in modo più potente nella Sua Monade di Primo Raggio, il Suo chakra funzionerà attraverso un centro correlato al Primo Raggio. Un tale chakra sarebbe la base del centro della spina dorsale.
 
Se estendiamo questa immagine a tutti i Logoi degli Schemi Planetari, vedremo come alcuni di loro possono cambiare il loro coinvolgimento nei chakra in diversi punti del processo evolutivo.
 
I tre atomi permanenti inferiori nel triangolo atomico sono due atomi permanenti e una “unità mentale”. Potremmo assegnare Plutone all'unità mentale, Marte all'atomo permanente astrale e la Terra all'atomo permanente fisico. Questa può solo essere la fotografia di una situazione attuale logoica, cioè transitoria, perché Saturno è la corrispondenza dell’atomo permanente fisico logoico.
 
L'unità mentale, avendo una posizione all'interno del corpo causale analoga al pianeta più lontano dal sole, diventa vibrante allo stesso modo. (TFC, 514).
 
La venuta dei Signori della Fiamma sulla Terra era tutta sotto la legge e non solo un avvenimento accidentale e fortunato; era una materia planetaria che trova la sua corrispondenza nella connessione tra l'unità mentale e l'atomo permanente manasico. (TFC, 297).
 
Possiamo forse collegare la sezione di testo precedente all'idea che il Logos Solare abbia un'unità mentale. La Terra starebbe per questa unità mentale e Venere (in questo momento) per l'atomo permanente manasico del Logos Solare.
 
Poiché Plutone è (o è stato) il noto pianeta posizionato più lontano dal Sole, è ragionevole associare l’unità mentale a Plutone. Ha senso, in questo contesto, associare l'atomo permanente astrale a Marte e l'atomo permanente fisico alla Terra. Da un'altra prospettiva, l'unità mentale può essere associata alla Terra: i loro simboli sono addirittura gli stessi. Di Plutone sappiamo che ha un contenuto fortemente mentale; il suo raggio monadico è probabilmente uno dei raggi dell'intelligenza (forse il terzo). http://makara.us/02tcf/commentary/s5/fcfcomment_s5s6.htm
 
Figura Atomi permanenti solari
Il regno minerale, fornisce quella cosa vitale che è l’essenza dell’atomo permanente fisico dell’essere umano.
 
Il regno vegetale analogamente fornisce l’energia negativa all’atomo permanente astrale dell’uomo.
 
Il regno animale fornisce la forza negativa che, quando energizzata dalla positiva si manifesta come unità mentale.
 
Nel microcosmo Uomo:
 
    1. Il corpo mentale  l’unità mentale               il regno animale.
    2. Il corpo astrale    l’atomo perman. astrale  il regno vegetale.             
    3. Il corpo fisico      L’atomo perman. fisico    il regno minerale
     
Nel Macrocosmo Grande Uomo Celeste (Logos Solare)
 
    1. Il corpo mentale   l’unità mentale              il Quinto Piano Cosmico.
    2. Il corpo astrale     l’atomo perman. astrale  il Sesto Piano Cosmico.  
    3. Il corpo fisico       l’atomo perman. fisico    il Settimo Piano Cosmico.
     
I Tre Schemi Planetari Maggiori (Urano, Nettuno e Saturno) non hanno finora ricevuto la piena stimolazione e non l’avranno fino a che l’“energia dei sacri Sette” non sarà trasferita a Loro (TFC, 793).
 
Esiste uno “Schema exoterico di Saturno”, quindi presumibilmente Saturno, quando menzionato per la prima volta in questo paragrafo, si riferisce a uno Schema esoterico di Saturno. La Tabella VI (TFC, 373), riporta uno Schema di Saturno più grande che include Sette Schemi, incluso uno di essi che è chiamato "Saturno".
 
Il pianeta Saturno, qui menzionato accanto a Urano e Nettuno, deve essere quello che abbiamo chiamato “Saturno Maggiore”. Saturno è un pianeta molto sacro, esiste un Saturno minore ed exoterico, il sintetizzatore dei Quattro,  ma esiste anche un Saturno esoterico o Maggiore, il sintetizzatore dei Sette. Sarebbe strano se i tre pianeti sintetizzatori maggiori non fossero in relazione con gli atomi permanenti all'interno della triade spirituale del Logos Solare.
 
I Quattro Schemi che formano il Quaternario logoico si fonderanno nel loro Schema sintetizzante, quello di Saturno, mentre Venere e Mercurio si fonderanno in Urano e Nettuno. (TFC, 406).
 
Potremmo avere a che fare con la differenza tra l'intera natura della personalità del Logos Solare governato da Saturno (come si esprime sul Piano Fisico Cosmico, sul Piano Astrale Cosmico e sui quattro sottopiani del Piano Mentale Cosmico) e il Piano Fisico Cosmico come dominio di Saturno. I diciotto (7+7+4) sottopiani cosmici inferiori sono fisici perché sono la natura della personalità del Logos Solare.
 
Ci viene detto che il nostro Logos Solare prenderà la sua quarta iniziazione in questo sistema solare  e, in alcuni riferimenti, ci viene detto che alla fine prenderà la sua quinta. Il 5° Maha Manvantara (o sistema solare) Il Logos solare raggiunge la sua quinta Iniziazione maggiore. (TCF 605).
 
Ora, se alcuni pianeti rappresentano i Suoi atomi permanenti fisici e astrali (dimenticando per il momento la possibilità di un'unità mentale logoica solare), cosa accadrà loro alla quarta iniziazione? Dovrebbero essere distrutti (o assorbiti) proprio come il triangolo atomico dell'uomo viene distrutto alla quarta iniziazione. Venere, essendo (ipoteticamente) correlata con l'atomo permanente emotivo dovrebbe allora essere distrutta/assorbita alla quarta iniziazione maggiore. Eppure si dice che Venere persista per tutto il Maha Manvantara. Se così fosse, il Maha Manvantara dovrebbe terminare alla quarta iniziazione del Logos Solare e non potrebbe proseguire fino alla quinta, poiché Venere verrebbe assorbita e quindi non persisterebbe per tutto il Maha Manvantara.
 
In Lettere sulla meditazione occulta (LMO, 7), si parla del conseguimento da parte del Logos della “coscienza egoica cosmica”, che significa solo la terza iniziazione e non la fine del sistema solare. Su questo argomento è gettato un velo. Si parla del conseguimento un primo allineamento e non dell’allineamento finale che è riferito alla quarta e quinta iniziazione.
 
Relativamente a questi due pianeti bisogna ricordare che Venere è un pianeta sacro, e la Terra no. Questo significa che alcuni pianeti sono per il Logos ciò che gli atomi permanenti sono per l’uomo. Essi incarnano dei principi. Certi pianeti offrono solo un asilo temporaneo a questi principi. Altri persistono per tutto il Maha Manvantara. Venere è tra questi … Tre dei pianeti sacri, va ricordato, sono la dimora dei Tre Raggi Maggiori, delle forme incarnate dei tre aspetti o principi logoici. Altri pianeti sono incarnazioni dei Quattro Raggi Minori. Possiamo dire dal punto di vista del presente che Venere, Giove e Saturno si possono ritenere attualmente i veicoli dei tre superprincipi. Mercurio, Terra e Marte sono strettamente collegati a questi tre pianeti, ma qui è nascosto un mistero. (TFC, 299).
 
Ci viene detto che Venere, Giove e Saturno rappresentano i tre "super-principi" in questo momento, il che probabilmente equivale a dire i Tre Raggi di Aspetto, o i principi di Atma (Primo Raggio), Buddhi (Secondo Raggio) e Manas (Terzo Raggio) si esprimono attraverso questi tre ma solo in questo tempo.
 
Il nostro secondo sistema solare è ancora sotto il dominio di Brahma (il terzo aspetto) di cui l'Entità, Saturno, è la “testa”. Allora:
 
  1. Saturno è chiaramente connesso sia con il Terzo che con il Primo Raggio. Si può ragionevolmente dedurre che il raggio della personalità di Saturno sia il Primo Raggio.
  2. Venere è chiaramente connessa con Il Quinto, Secondo e Sesto Raggio. Si può ragionevolmente dedurre che il raggio della personalità di Venere sia sul Secondo Raggio e forse il suo principale raggio monadico.
  3. Giove è chiaramente connesso con il Secondo e il Settimo Raggio. Se Giove ha una Monade di Settimo Raggio, in un futuro sarà una Monade di Primo Raggio.
     
Venere corrisponde al centro del cuore nel corpo logoico (TFC, 182). A causa della sua natura monadica di Sesto Raggio, Venere è naturalmente connessa al plesso solare logoico, e quindi di nuovo alla natura astrale.
 
A volte i pianeti sono considerati come corrispondenze di atomi permanenti e talvolta sono considerati come chakra. Possono essere entrambi? Per esempio, Saturno può essere una corrispondenza con l'atomo fisico permanente del Logos Solare e tuttavia essere anche correlato, per esempio, con il centro della gola di quel Logos.
 
Saturno è il punto focale per la trasmissione del Manas cosmico a tutti I Sette Schemi. L'energia di Saturno (Terzo Raggio) deve essere intimamente correlata a tutte le energie che si manifestano nel nostro sistema solare. Ci viene detto che gli stati di vibrazione che chiamiamo i Sette Piani Sistemici sono le vibrazioni delle sette spirille entro l'atomo permanente fisico del Logos Solare. Poiché Saturno è una corrispondenza con l'atomo fisico permanente del Logos Solare, ci deve essere una forte connessione tra lo Schema Saturno e le “sette spirille logoiche” dell’atomo permanente fisico solare.
 
Il nostro Sistema Solare ha polarità negativa rispetto al sole Sirio, che lo influenza psichicamente attraverso i Tre Schemi di Sintesi, Urano, Nettuno e Saturno, di cui quest’ultimo, Saturno, è il punto focale per la trasmissione del Manas Cosmico a tutti i Sette Schemi. Si può pensare che Urano sintetizzi il principio e funzione dell’Orsa Maggiore (Testa), Nettuno quelli di Sirio (Cuore - Ajna) e Saturno quelli delle Pleiadi (Gola - Alta Major).
 
Questo è un mistero occulto che non deve essere separato dalla verità a cui è legato nello Schema Cosmico. (TFC, 406).
 
Qual è lo Schema Cosmico? Uno Schema Planetario esiste all'interno del sistema solare di un Logos Solare. Se portiamo avanti l'analogia, con Dieci Schemi Solari nel Logos Cosmico, ci saranno Tre e Sette Logoi Solari. Il nostro Logos Solare che appartiene al gruppo dei Sette. Ci è stato detto che Egli non è uno dei tre maggiori, il che significa che occupa un posto all'interno del quaternario logoico cosmico.
 
Potremmo avere a che fare con la differenza tra l'intera natura della personalità del Logos Solare governato da Saturno (come si esprime sul Piano Fisico Cosmico, sul Piano Astrale Cosmico e sui quattro sottopiani del Piano Mentale Cosmico) e il Piano Fisico Cosmico come dominio di Saturno. Allora i Tre Piani Cosmici inferiori sono in un certo senso fisici, e precisamente I diciotto (7+7+4) sottopiani cosmici inferiori sono fisici perché sono la natura della personalità del Logos Solare.
 
Saturno è la corrispondenza all'atomo permanente fisico logoico e i sette fratelli di Fohat sono i sette Signori Raja o Deva dei Sette Piani; sono i sette Fuochi o i sette stati d’attività mediante i quali si esprime la coscienza. I Sette Signori Deva sono letteralmente le sette spirille o vibrazioni di forza nell’atomo permanente fisico logoico. Questo deve essere attentamente tenuto presente e studiato (TFC, 629) .
 
Le due affermazioni sono non facili da unire. Potremmo dire che mentre Saturno è la corrispondenza dell'atomo permanente fisico logoico, non è l’atomo permanente fisico logoico. Quell'atomo permanente fisico logoico sembra avere un'estensione sistemica molto maggiore di quella di Saturno perché i Signori Raja Deva si trovano ovunque al di fuori del nostro sistema solare e non sono confinati in una particolare posizione o orbita sistemica.
 
Tutti i Piani del nostro Sistema, considerati come sostanza devica, formano le spirille dell’atomo permanente del Logos Solare. Questo è già stato detto precedentemente, ma occorre richiamarlo qui all’attenzione. Tutta la coscienza, tutta la memoria, ogni facoltà è immagazzinata negli atomi permanenti (TFC, 693).
 
Sappiamo che il grado di attivazione delle spirille degli atomi permanenti degli esseri umani corrisponde allo stadio di evoluzione in cui si trova un essere umano. Possiamo dedurre analogicamente che il grado di attivazione o stimolazione dei Piani Sistemici si riferisce allo stadio evolutivo in cui si trova un Logos Planetario o Logos Solare. Tutta la coscienza la memoria e la facoltà immagazzinata negli atomi permanenti di un Logos Planetario o Solare, si applicano al Piano Fisico Cosmico.
 
All’infuori dell’atomo permanente, il corpo fisico umano non esiste. (TFC, 694).
 
L'atomo fisico permanente ha generato l'intero corpo eterico fisico dell'essere umano. L'atomo permanente fisico è relativamente permanente, mentre il corpo fisico, di per sé, è estremamente transitorio, dura una sola incarnazione.
 
L’atomo fisico permanente assorbe l’intera forza di vita del corpo fisico, e così il calore e la luce inerenti si accrescono, finché alla quarta iniziazione le sette spirille sono pienamente vitalizzate e vibranti. Il calore interno dell’atomo, più il calore esterno del corpo egoico in cui è situato, producono allora quello che distrugge l’atomo Permanente. Temporaneamente, proprio prima della distruzione, esso diventa un minuscolo sole settemplice a causa dell’irradiazione e dell’attività delle spirille. Lo stesso avviene col sole fisico del sistema; esso diverrà analogamente sette soli, quando avrà assorbito l’essenza di vita dei piani pienamente evoluti e degli schemi planetari che vi si trovano. La conflagrazione che segue è l’opera finale dell’Aspetto Distruttore. (TFC, 741).
 
Il divampare di cui si parla nei libri occulti e nella Dottrina Segreta avviene nella materia eterica; è quest’ignea energia eterica che porta a compimento (e così li distrugge) i restanti Tre Schemi Principali. Questo è la corrispondenza del bruciarsi del corpo causale alla quarta iniziazione, causata dal fondersi dei Tre Fuochi. È solo una corrispondenza e non si deve entrare troppo nei dettagli. Esotericamente si ritiene che lo Schema di Saturno abbia assorbito “i Fuochi d’attrito dello spazio sistemico”, Nettuno è considerato il depositario delle “Fiamme Solari”, ed Urano come la dimora del “Fuoco Elettrico”. (TFC, 1154).
 
È questa energia ignea eterica che porta a compimento e distrugge i restanti Tre Schemi Principali. Il Maestro D.K. ci sta dicendo che il divampare dei "Sette Soli" è determinante per distruggere i rimanenti Schemi Planetari. Per l'uomo alla quarta iniziazione, possiamo anche aspettarci un "divampare" eterico. L'analogia con i Tre Schemi Principali così come si trovano nell'umanità potrebbe essere intese così: Saturno rappresenta le tre unità atomiche nel triangolo atomico; Nettuno rappresenta i nove petali nel loto egoico o forse anche dodici petali; Urano potrebbe rappresentare il "Gioiello nel Loto" o il "Gioiello nel Loto" e i petali di sintesi.  
 
I "Fuochi di Attrito dello spazio sistemico solare" assorbiti da Saturno forse riguardano le nature della personalità di tutti i pianeti. Nettuno ha una correlazione con il Cuore del Sole e senza dubbio esprime l'energia di quel “Cuore” all'interno del sistema solare. È nel Cuore del Sole (sul Piano Mentale Cosmico superiore) che risiedono le “Fiamme Solari”. La Monade di Urano è di Primo Raggio e quindi la sua associazione con il Fuoco Elettrico del "Gioiello nel Loto" è accettabile.
 
Questi Tre Schemi sono stimolati simultaneamente ed i fuochi passeranno dall’uno all’altro in modo triangolare, allora anch’essi passeranno in oscuramento. Niente rimane all’infuori dei soli eterici incandescenti, i quali, per la stessa intensità della combustione, si dissipano con grande rapidità. (TFC, 1154).
 
L'oscuramento dei pianeti fisici densi è basato su tre grandi requisiti: allineamento, iniziazione e azione superiore ed estranea. Il compimento igneo è eterico. Il destino della vita incarnata (sia essa umana, planetaria, sistemica o cosmica) è la cessazione attraverso il fuoco. Quando la forma viene distrutta rimane questo intangibile corpo spirituale di fuoco, una pura fiamma, contraddistinta da sette brillanti centri di più intenso ardore. Questo fuoco elettrico è il risultato dell'unione dei due poli e dimostra, al momento della completa unificazione.
 
Se l’atomo permanente cosmico diventa un sole settuplo subito prima della distruzione, con le sette spirille che servono come fonte di quei sette minuscoli soli, allora i Piani del sistema solare (ciascuno di loro come una spirilla del nostro Logos Solare) devono essere coinvolti in la manifestazione dei “sette soli” proprio mentre il Sole sta per essere distrutto. Prima che i “sette soli” risplendano, l'essenza vitale di tutti i Piani e di tutti i Logoi Planetari deve essere stata assorbita dal Logos Solare.
 
Se la struttura degli atomi permanenti superiori logoici è simile a quella degli atomi permanenti superiori dell'uomo, ci troviamo in grossa difficoltà interpretativa poiché ci è stato detto che gli atomi permanenti nella triade spirituale dell'uomo hanno solo tre spirille. Poiché non c'è stato nulla che indichi che non ci sono sette sottopiani in ciascuno dei Piani Cosmici, questo problema dovrà essere risolto per il piano mentale cosmico e per i piani superiori. Se c'è un'unità mentale logoica sul Piano Mentale Cosmico, e questa unità mentale corrisponde all'unità mentale umana, allora il problema è risolto per il piano mentale cosmico: l'unità mentale possiederà quattro spirille (quattro sottopiani) e il permanente manasico, l'atomo possiederà tre spirille (altri tre piani). Così appariranno i sette sottopiani completi. [Commento Compagnia del Fuoco Cosmico (makara.us)].
 
In realtà, il “Cuore del Sole” è solitamente correlato al loto egoico logoico solare sul Piano Mentale Superiore Cosmico. Ma cosa si intende qui per “loto logoico”? Se non è il Cuore logoico del Sole, è il centro del cuore eterico logoico solare che si trova, presumibilmente, sul piano monadico del piano fisico cosmico?
 
Cinque di essi sono più “vivi” degli altri due; questi cinque non includono il più alto ed il più basso.
 
È interessante notare che il più alto e il più basso non sono inclusi. La vibrazione relativamente ridotta del più alto e del più basso dei Sette Piani Solari che corrispondono nell'essere umano, la base del centro della spina dorsale e il più alto centro della testa, sono gli ultimi a risvegliarsi completamente.
 
Nel trattato del Fuoco Cosmico il Maestro D.K. spiega che il concetto di atomo studiato nel microcosmo è per legge di analogia applicabile anche al macrocosmo. Quello che è detto di una qualunque sfera o atomo si applica a tutte le sfere, se si tratta di un insegnamento esoterico o misterico. L’assorbimento, attraverso la depressione visibile in un punto della superficie in tutte le sfere roteanti della materia atomica che corrisponde al Polo Nord del nostro pianeta. Ogni atomo, sebbene sia detto sferoidale, è più precisamente una sfera leggermente depressa in un dato punto che è il punto attraverso cui fluisce la forza che anima la materia della sfera. Il Sole ha la forma di un cuore e (visto da punti di vista cosmici), e ha una depressione nel punto che possiamo chiamare il polo nord.
 
Questo vale per tutte le sfere, da quella solare fino a quell’atomo di materia che chiamiamo cellula del corpo fisico. Questa depressione è prodotta dalle radiazioni che procedono in direzione perpendicolare alla rotazione della sfera, e scendono dal nord verso il sud fino a un punto di mezzo. Da qui tendono ad accrescere il calore latente, a produrre nuovo impulso, e a dare una qualità specifica secondo la sorgente da cui le radiazioni provengono.
 
 L’espressione “il cuore del Sole” indica qualcosa di più che non un punto situato nei recessi interiori del corpo solare, e si riferisce alla natura della sfera solare. Questa sfera solare rassomiglia strettamente all’atomo raffigurato nel libro di Babbitt e successivamente nella Chimica Occulta di Annie Besant. Il Sole ha la forma di un cuore e (visto da punti di vista cosmici) ha una depressione nel punto che possiamo chiamare il polo nord. (TFC, 1182).

 
Figura 2. Il Cuore-Sole
 
L’immagine dell’atomo rotante di Babbitt mostra chiaramente la depressione a partire dalla cima dell’ovoide allungato fino al fondo della sfera lungo un percorso a spirale per poi ritornare in cima. Questo duplice processo continua all’infinito ma con ogni ritorno all’inizio matura informazioni raccolte lungo il tragitto spirale-ciclico-rotante.
 
Al centro di tutto questo movimento rotatorio-ciclico-spirale si trova il punto di astrazione pura o punto Laya come ampiamente spiegato dal Maestro DK nel Trattato del Fuoco Cosmico. Questo punto di volontà fohatica rappresenta il primo aspetto della divinità nella sua forma più primitiva. La rotazione e il movimento a spirale del suo corpo manifesto rappresentano il secondo e terzo aspetto della divinità e possono essere correlati a qualsiasi organismo dal piccolo atomo su qualsiasi grandi sistemi stellari.
 
Il Maestro DK sta dicendo che il Cuore del Sole fa riferimento alla natura della sfera solare? Si dice anche che l'atomo permanente astrale dell'essere umano sia relativamente “a forma di cuore”, il che può dirci qualcosa sulla funzione del nostro Logos Solare polarizzato astralmente e del Suo sistema astrale-buddhico. Il Sole, quindi, non ha una depressione al suo polo sud? Abbiamo una visione cosmica coinvolta.
 
È prodotta dall’urto dell’energia logoica sulla sostanza solare.
 
Un essere umano ha la fontanella in cima alla testa, formata, possiamo dedurre, dall'impatto di energie superiori sulla sostanza della testa.
 
Il Maestro ci dice che il Sole, che in senso occulto è l’atomo fisico permanente. Il Sole è il serbatoio della Forza Vitale, è il Noumeno dell’Elettricità; dalle sue profondità misteriose e insondabili sgorgano quelle correnti di vita che vibrano attraverso lo Spazio, come vibrano attraverso gli organismi di tutto ciò che vive sulla Terra.
 
Quest’energia, che colpisce la sfera solare e di qui è distribuita a tutte le parti dell’intero sistema, emana da tre centri cosmici:
 
a.    dalla settemplice Orsa Maggiore,
b.    dal sole Sirio
c.    dalle Pleiadi,
     
ed è perciò triplice durante questo ciclo particolare. (TFC, 1182).
 
Ciascuna delle seguenti fonti è considerata un "centro cosmico", presumibilmente un centro all'interno di "Colui Di Cui Non Si Può Dire Nulla".
 
Si deve ricordare che le correnti d’energia cosmica disponibili per essere usate nel nostro sistema solare sono sette, di cui tre principali. Quest’ultime variano durante lunghi incalcolabili cicli. (TFC, 1182).
 
Il numero di grande importanza per il sistema solare precedente era cinque. Il numero di importanza simile per il nostro attuale sistema solare — il secondo sistema solare principale del nostro Logos Solare — è sette. Il numero corrispondente per il prossimo sistema solare sarà nove. Ci devono essere sette fonti di energia per il nostro sistema solare, tre delle quali sono l'energia dell'Orsa Maggiore, l'energia delle Sette Pleiadi e l'energia di Sirio (il Sole, Sirio o la costellazione). Al momento sembrerebbe che i tre centri menzionati portino il Primo, il Secondo e il Terzo Raggio.
 
Il Maestro D.K. spiega che il concetto di atomo studiato nel microcosmo è per legge di analogia applicabile anche al macrocosmo. Quello che è detto di una qualunque sfera o atomo si applica a tutte le sfere, se si tratta di un insegnamento esoterico o misterico. Allora se i Sette vortici sono in relazione ai Sette Piani gli altri Tre vortici con cosa sono in relazione?

 
Figura 3. Atomo Permanente Fisico Con Dieci vortici
 
Nella rappresentazione dell’ANU fatta da Babbit i tre vortici principali, sono più spessi rispetto ai Sette vortici più sottili. I Tre sono in relazione con l’energia del Triplice Logos, i Sette sono in relazione con l’energia dei Sette Logoi, con i Sette Piani di materia, con i sette suoni e i sette colori dello spettro.
 
La corrente principale d’energia entra nella depressione in cima alla sfera solare, e attraversa l’intero anello invalicabile, bisecandolo in due metà.  Con questa corrente entra quel gruppo di vite attive che chiamiamo i “Signori del Karma”. (TFC, 1183).
 
La corrente dell'Orsa Maggiore e dei suoi Sette Rishi deve essere considerata la “corrente principale”? Eppure, continuando a leggere, potremmo trovare un sorprendente capovolgimento della nostra prima stima. In effetti possiamo trovare che per il nostro Logos Solare, il principale flusso di energia proviene da Sirio.
 
I “Signori del Karma” sono, per il nostro Logos Solare, Vite Siriane.
 
Essi presiedono alle forze attrattive e le distribuiscono giustamente.   Entrano, passano al centro della sfera e lì (se posso esprimermi così) localizzano e installano il " Santo Tempio della Giustizia Divina ", inviando ai quattro quarti del cerchio i quattro Maharajah, i loro rappresentanti.
 
Quei Signori del Karma (più grandi dei "Quattro Maharaja") si trovano nel mezzo del "Santo Tempio della Giustizia Divina" all'interno del centro della sfera del Sole! In questo contesto, sembra che ci debbano essere quattro Lipika e quattro Maharajah, otto in tutto.
 
Così si forma la Croce dai bracci uguali e tutte le ruote d’energia si mettono in moto. Questo è condizionato dai semi karmici del sistema precedente, poiché solo quella sostanza è utilizzata dal Logos, e vengono in manifestazione solo quelle vite che hanno stabilito una mutua attrazione. (TFC, 1183).
 
Si possono considerare le “ruote di energia”, i vari Logoi planetari nelle loro orbite. Il Maestro DK sta dicendo che il movimento delle ruote dipende dai semi karmici del sistema precedente? Abbiamo qui un esempio di 'lavoro sistemico di gruppo'. Coloro che devono lavorare insieme devono essere reciprocamente attratti l'uno dall'altro. Ci viene detto che è così a livello macrocosmico. Possiamo dedurre che questo è anche il caso del microcosmico. I Logoi Planetari del nostro sistema solare, per quanto diversi tra loro possano sembrare, sono un gruppo sistemico e sono reciprocamente attratti l'uno dall'altro.
 
Il Sole è il corpo fisico del Logos Solare, il Suo corpo di manifestazione e la Sua vita scorre ciclicamente nei Sette Schemi, nello stesso modo in cui la vita di un Logos planetario scorre sette volte intorno al Suo Schema di Sette Catene. Ogni Catena si trova in una posizione analoga a quella di un Globo in una Catena planetaria (TFC, 255).
 
Il Sole è il corpo fisico del Logos Solare proprio come il pianeta visibile, oggettivo è il corpo fisico del Logos Planetario. Se il Sole è il corpo fisico del Logos Solare, che dire della forma fisica del sistema solare? L'intero sistema solare non è da considerarsi, in un certo senso, il corpo fisico del Logos Solare? Si deduce che la vita del Logos Solare gira sette volte intorno ai Sette Schemi, proprio come la vita del Logos Planetario gira sette volte intorno alle Sette Catene del suo Schema Planetario. Ogni catena occupa una posizione analoga a un globo in una catena planetaria.
 
Queste cinque correnti d’energia vivente (l’uno e le quattro) sono la base del cammino in avanti di tutte le cose; talvolta sono denominate esotericamente “le Vite che avanzano”. Esse incarnano la Volontà del Logos. (TFC, 1183).
 
Abbiamo un riferimento alla geometria cosmica. Il Maestro ha descritto la base energetica della piramide.  Si può considerare l'ingresso del nostro sistema solare sotto forma di piramide. Così abbiamo un'energia verticale maggiore e, apparentemente, quattro energie orizzontali.
 
Le fonti dei tre principali flussi di energia che Il Maestro DK sta descrivendo sono: l'Orsa Maggiore, Sirio e le Pleiadi. L'idea di “andare avanti” in linea retta suggerisce il Primo Raggio. È stato ipotizzato che all'interno del Settuplo Logos Cosmico in cui il nostro Logos Solare si esprime come centro del cuore, il Logos di Sirio si esprime come centro della testa. Ciò porterebbe all'implicazione di Primo Raggio. Queste cinque correnti incarnano la Volontà del Logos Solare. Possiamo concepire che il nostro Logos Solare guardi al Logos di Sirio e "dica": "Non la mia volontà, ma la Tua sia fatta".
 
Questi gruppi sono di sette e vengono in manifestazione attraverso ciò che per essi è una grande porta d’iniziazione. In taluni libri occulti si parla di questi sette gruppi come dei “sette Iniziati Cosmici che sono penetrati nel cuore ed ivi rimangono finché la prova sia superata”. (TFC, 1183).
 
Il numero sette è più facilmente correlato con l'Orsa Maggiore. Se, tuttavia, dovessimo intendere il termine "Sirio" come rappresentante del Logos principale e della sua stella all'interno dei "Sette Sistemi Solari di cui il nostro è uno", allora potremmo riferire anche il numero sette a Sirio.
 
Le energie dell'Orsa Maggiore sono settuplici e molto associate al Primo Raggio. Anche le energie delle Pleiadi (da questo punto di vista) sono settuplici e devono essere associate al Terzo e al Secondo Raggio. Qual è la fonte, allora, dei “sette gruppi di Iniziati cosmici che sono passati nel Cuore e vi rimangono fino a quando la prova è superata”?
 
Sono le sette Gerarchie di Esseri, i sette Dhyan Chohan. Vengono in manifestazione a spirale, passando attraverso la quadruplice croce e toccando la corrente cruciforme d’energia in determinati punti. (TFC, 1184).
 
Questi sono sette grandi gruppi o schiere di Monadi. È possibile correlarli con i Sette Rishi dell'Orsa Maggiore. Dhyan Chohan, letteralmente, "I Signori di Luce". Le Intelligenze divine cui è affidata la sorveglianza del Cosmo. Qui è correlato a quelle Vite che informano o esprimono attraverso vaste schiere di Monadi. Le Gerarchie creative sono ospiti di Monadi. Fin qui abbiamo l'uno, il quattro e il sette, per un totale 1+4+7= 12 di dodici.
 
Un’altra corrente d’energia segue una strada diversa che è un po’ difficile spiegare con chiarezza. Questo gruppo particolare di vite attive entra nella depressione della forma a cuore, passa intorno al bordo dell’anello invalicabile verso la parte inferiore della sfera solare e poi risale, venendo così in opposizione alla corrente dell’energia discendente. Questa corrente di forza è detta “lunare” in mancanza di un termine migliore. (TFC, 1184).
 
Sembra che tre flussi di forza siano entrati attraverso la depressione a forma di cuore. Un terzo flusso di energia, che segue un percorso diverso e ora, quello che Il Maestro D.K. suggerisce il terzo aspetto e l'associazione con la materia e chiamerà il "flusso lunare", per essere associato alle Pleiadi? In un altro modo, alle forze della materia così spesso rappresentate dalle Pleiadi si oppongono le forze di Sirio, e alle forze dell’Orsa Maggiore che creano un'astrazione o un allontanamento dalla materia.
 
L’interazione di forze che vanno in direzioni opposte crea un movimento a spirale doppia o imbuto, un effetto che spinge simultaneamente l’energia verso il basso e nell’atomo uomo, verso i suoi più bassi desideri, emozioni e pensieri, e allo stesso tempo risale ai livelli dell’anima verso una nuova esperienza di bellezza, libertà e amore. Questo doppio movimento a spirale rotante che va in direzioni opposte provoca attrito tra due tipi di sostanze sottili o spirituali e grossolane o materiali.
 
Tutte queste correnti d’energia formano dei disegni geometrici di grande bellezza all’occhio del veggente iniziato. Vi sono le linee trasversali e bisecanti, le sette linee di forza che formano i Piani, e le sette linee a spirale che creano così le linee di latitudine e longitudine del sistema, e con la loro reciproca influenza ed azione formano un tutto di disegno e bellezza meravigliosi. (TFC, 1184).
 
Le linee formano il corpo del Signore Raja dei singoli piani, e sono governate dalla Legge di Economia. Questo gruppo di forze si connette con le forze della materia e delle Pleiadi. Il Maestro D.K. ha considerato solo di tre grandi fonti di energia: l'Orsa Maggiore, le Pleiadi e Sirio. Le tre energie disegnano forme geometriche, s’intersecano e linee trasversali, le Croci del Karma, e  sette linee di forza formano i Piani. Le sette linee a spirale, formando così linee di latitudine e longitudine sistemiche. Le linee da est a ovest sono linee di latitudine e in questo caso sarebbero associate ai sette piani e alle Pleiadi. Le linee che corrono da nord a sud sono linee di longitudine e sarebbero associate ai Sette Raggi.
 
Ogni Raggio di Luce, non importa di quale colore, è pure una sfera di materia estremamente tenue, che ruota[1] in direzione perpendicolare a quella dei piani. Questi raggi producono uno sull’altro, con la loro azione reciproca, un effetto radiante. In tal modo, con l’avvicinamento del calore latente nella materia, e con l’interazione di questo calore sulle altre sfere, si produce la totalità che chiamiamo “Fuoco per Attrito”.
 
L'Orsa Maggiore è la fonte più nota dei Sette Raggi nel nostro sistema solare. Quando questi vengono visualizzati a colori, ognuna delle tre o quattro linee o spirali di forza abbia il proprio colore. Se ci sono solo tre fonti di energia, allora forse Sirio è responsabile di cinque di esse: il flusso principale e l'incrocio risultante. Quindi l'Orsa Maggiore verrebbe associata alle sette Gerarchie Creative e le Pleiadi fornirebbero le forze attraverso le quali operano i Signori Raja Deva dei Piani.


 
[1] Tutti i fenomeni di correnti terrestri, di magnetismo terrestre e d’elettricità atmosferica sono dovuti al fatto che la Terra è un conduttore elettrico, il cui potenziale cambia continuamente grazie alla sua rotazione ed al moto orbitale annuo, al conseguente raffreddamento e riscaldamento dell’aria, alla formazione di nubi e di pioggia, di tempeste e di venti ecc.
 
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