La Sesta Razza-Radice
PROLOGO
Prima della fondazione del mondo …
Tu eri. E quando la Fiamma sotterranea
Spezzerà la sua prigione e distruggerà la forma…
Tu sarai ancora; ancora come eri prima,
E non conoscerai Cambiamento quando il Tempo non sarà più. Rig Veda.
Per coloro che credono che il nostro tempo si esaurisca con questa vita e poi più il nulla, o all’opposto in una successiva esistenza post mortem in un paradiso dove gli angeli suonano e cantano, questo scritto non fa per loro, rappresenta una perdita del loro prezioso tempo.
La frase “tu sarai ancora” non si riferisce all’immagine che guardiamo nello specchio, ma alla scintilla divina, lo Spirito, la Monade Eterna, che dimora in un corpo materiale.
Vi sono in questo ciclo di vita Sette Generazioni dette Razze Madri o Radici, ed ad ogni Razza Madre cambia totalmente ogni specie vivente organica, sia piante che animali. Il passaggio da una Generazione all’altra avviene accompagnato da un rinnovamento del pianeta, convulsioni planetarie, terre esauste in fondo al mare e emersione di terre nuove, cioè cataclismi. Il completamento di questo processo dura millenni.
Nella Tradizione Misterica il concetto di Razza è completamente diverso da quello inteso dall’antropologia perché, oltre ad avere disomogeneità all'interno di una stessa razza, mancano i requisiti delle qualità ereditarie, dell’aspetto somatico e dell’invarianza generazionale.
Perché sette? La sapienza misterica antica di ogni nazione è basata sul numero Sette. Ippocrate diceva che il sette tende, per le sue virtù occulte, al compimento di tutte le cose, ad essere il dispensatore di tutta la vita e di tutti i suoi mutamenti. Sette sono le età della Terra e sette sono le età dell’uomo. L’Albero Sacro è anch’esso settenario: “L’Albero delle Esperidi che sorregge i frutti della conoscenza e sul cui tronco è avvolto il Serpente guardiano è rappresentato con Sette Rami”.
Le Sette Generazioni umane dette Razze Madri cominciano con la Prima Razza eterea e, passando attraverso sei stadi: tre discendenti verso la materialità, le prime Tre Generazioni, uno di piena materialità, la Quarta Generazione, e tre ascendenti, l’attuale Quinta Generazione, la Sesta in gestazione, e la Settima che apparirà in un lontano futuro, dove si conseguirà la piena spiritualità. Ci viene detto che noi procediamo ciclicamente, retrocedendo ed avanzando in pari tempo; ossia, avendo perduto in spiritualità quanto abbiamo acquistato in sviluppo fisico, quasi fino alla fine della Quarta Razza Madre o Radice, stiamo adesso con la Quinta Generazione perdendo gradatamente ed impercettibilmente nel fisico tutto ciò che stiamo nuovamente riacquistando nella nuova evoluzione spirituale, con la prima avanguardia della Sesta Generazione. Questo processo deve proseguire fino al raggiungimento del periodo che porterà la Sesta Razza-Radice ad un livello di spiritualità parallelo a quello della spiritualità in cui si trovava la Seconda Razza-Radice, ma ad una consapevolezza superiore.
A questo processo evolutivo verso la spiritualità si oppongono le forze materialistiche che ebbero la massima espressione di potenza durante la Quarta Generazione ed ora riorganizzate e finanziate hanno sferrato da tempo un nuovo attacco. La Gerarchia Spirituale distingue fra masse sconcertate, gioventù mal diretta e capi ossessionati presenti in ogni branca del governo. Questi ultimi non sono che “gusci” ossessionati da entità maligne, da cui il loro potere dinamico, concentrato, la loro terribile astuzia e abilità, basate su antichissime esperienze malvagie e la falsità da cui deriva la loro falsa propaganda. Sono i figli del materialismo, fortemente animati dal fuoco nero della materia, dall’energia stessa della sostanza.LE PRIME QUATTRO GENERAZIONI
Tralasciando gli scritti orientali e concentrandoci sulla tradizione classica occidentale, leggiamo che Esiodo in “Le Opere e i Giorni” narra che vi furono Quattro Generazioni d’uomini prima della nostra, la Quinta.
La Prima Generazione, Razza Madre o Razza Radice, narra Esiodo, viveva in un mondo privo di sofferenza e di malattia, in un periodo denominato Età dell’Oro, quando regnava incontrastato il Titano Crono dopo aver estromesso Urano il re del Cielo. La Prima Generazione era quella degli esseri simili a Dèi.
Se lo desideri, coronerò il mio discorso con un altro racconto esposto bene e acconciamente; intanto tu convinciti che origine comune avevano gli uomini e gli dèi. Dapprima un'aurea generazione di uomini mortali crearono gli Immortali, abitatori delle case d'Olimpo: s'era ai tempi di Crono, quando egli regnava sul cielo. Gli uomini vivevano come dèi, avendo il cuore tranquillo, liberi da fatiche e da sventure; né incombeva la miseranda vecchiaia, ma sempre, fiorenti di forza nelle mani e nei piedi, si rallegravano nei conviti, lungi da tutti i malanni: e morivano come presi dal sonno. Tutti i beni erano per loro, la fertile terra dava spontaneamente molti e copiosi frutti ed essi tranquilli e contenti si godevano i loro beni, tra molte gioie. Ma dopoché la terra ebbe nascosto i loro corpi, essi divennero spiriti venerabili sopra la terra, buoni, protettori dai mali, custodi degli uomini mortali; e sorvegliano le sentenze e le opere malvagie; vestiti d'aria, si aggirano su tutta la terra, datori di ricchezze: essi ebbero questo onore regale. (Esiodo Le Opere e Giorni 106-126)
Esiodo ci dice che gli Dèi furono essi stessi a diventare la Prima Razza; Dapprima un'aurea generazione di uomini mortali crearono gli Immortali, abitatori delle case d'Olimpo e così condivisero il suo destino e parteciparono alla sua successiva evoluzione. Lo Zohar (Libro dello Splendore) ebraico afferma che: “Nello Tzelem, immagine riflessa degli Elohim, Egli fece Adamo (l’uomo, la prima umanità)”.
Infine la Prima Generazione s’immerse nelle nascoste profondità della terra trasformandosi per volontà di Crono in buoni spiriti, vestiti d’aria si aggiravano per la terra. Il significato è che questi esseri morendo si dissolsero gradualmente e s’immersero nella materia più densa, la terra, divenendo così la Seconda Generazione, per questo il mito ci afferma che essi non morirono mai. La Prima divenne la Seconda Razza-Radice, senza generarla, né procrearla, né morire. La Prima Generazione o Razza umana secondo il racconto di Esiodo, è divina, non conosce la morte perché composta di materia impalpabile, eterea, che si condensa ulteriormente nella Seconda Generazione.
Una seconda generazione, argentea, fu poi creata da quelli che abitano le dimore d’Olimpo, molto peggiore e per nulla simile, sia nell'aspetto che nell’animo, a quella dell’oro. Per cento anni il fanciullo viveva presso la saggia madre, pargoleggiando, molto stolto, nella sua casa. Quando poi cresceva, e perveniva al fiore della giovinezza, poco tempo essi vivevano ancora, soffrendo affanni per la loro stoltezza, né s’astenevano, l’un con l’altro, dall’orgogliosa protervia. In seguito Cronide Zeus, sdegnato, li fece sparire, perché essi non onoravano gli dèi beati, abitatori dell’Olimpo. Ma come la terra nascose anche questi, essi sono chiamati inferi beati mortali, demoni inferiori; ma comunque anche a loro un onore si accompagna. “Le Opere e i Giorni (127-142)”.
Esiodo narra che per un periodo cento anni (il numero del grande ciclo, cioè per un tempo lunghissimo) i figli restavano sotto le cure della madre, e una volta cresciuti vivevano per un tempo brevissimo tra ogni sorta di sofferenza. L’allegoria greca ci mostra come il processo di condensazione delle forme indefinite dalla Prima Generazione alla Seconda, avviene con dolore fisico, in altre parole con la prima formazione del secondo senso fisico, quello del tatto, mentre la Prima Generazione eterea comunicava col mondo esterno attraverso il suono, inteso come primo senso fisico, l’udito. Il dolore fisico degli uomini della seconda Età è l’effetto della prima trasmissione d’informazioni a livello fisico che probabilmente avveniva attraverso scariche elettriche che avvenivano tra forme elettricamente polarizzate. Gli uomini, durante la Prima e la Seconda Razza, non erano esseri fisici, ma semplici rudimenti degli uomini futuri.
Essendo di costituzione così eterea e così poco umana, le prime forme eteree non potevano essere danneggiate da alcun elemento fisico, alluvione o incendio. Ma i loro “Figli”, la Seconda Razza-Radice, potevano esserlo. Esiodo descrive la scomparsa della Seconda Generazione in modo sibillino dicendo che la terra nascose anche questi. La terra citata da Esiodo è un termine generico per affermarla presenza del mondo materiale. Il quaternario degli Elementi fisici materiali è composto da Aria, Fuoco, Acqua, Terra. Sopra di essi vi è il triplice Etere, in totale 4+3=7. Dunque l’Elemento Aria che avvolse le loro incorporee forme, non è come comunemente inteso una miscela di gas, ma un Elemento cosmico. Il Fuoco, l’Acqua e l’Aria della sapienza misterica o i cosiddetti “Elementi della Creazione Primaria”, non sono gli elementi composti quali appaiono sulla terra, bensì Elementi noumeni omogenei.
Esiodo descrivendo la Seconda Generazione, quella dell’Età dell’Argento, dice che nacquero dagli esseri della Prima Generazione che morendo si dissolsero gradualmente e s’immersero nella materia più densa. La forma resta ancora plastica ma prima di ossatura.
Infine la Seconda Generazione crea la Terza e si estingue. Secondo la Teogonia greca narrata da Esiodo, fu Zeus il vincitore della prima Guerra Titanica. Alla fine dell’epoca dei Titani, quella dei figli di Crono, l’umanità era giunta alla Terza Generazione, dei Giganti-Ciclopi quella creata da Zeus; l’Età dell’Oro e dell’Argento erano ormai un ricordo. Quest’umanità era la Prima Razza fisica vera e propria, ma ancora priva di mente, incapace di distinguere il bene dal male. Dopo la guerra, narra Esiodo, Zeus creò la Terza Generazione.
Esiodo ci dice che la Terza Generazione fu creata dai frassini, i cui uomini erano Giganti fortissimi e violenti, con braccia gigantesche, portavano armi di bronzo, mangiavano carne e pane e godevano nel fare la guerra. La violenza assassina di Caino ne è una prova, ma la morte nera s’impadronì anche di loro. La Terza Generazione era completamente fisica e dotata di immensa forza.
Il padre Zeus creò la terza età, del bronzo, di uomini mortali, dissimile da quella argentea: violenta e terribile, la cavò fuori dai frassini. A questi umani stavano a cuore le opere luttuose e le violenze di Ares, né mangiavano pane bensì avevano il cuore di ferro e senza paura. Erano orrendi: immane vigore e invincibili braccia nascevano dalle spalle sopra i corpi possenti. Di bronzo erano le armi, di bronzo le case, e lavoravano col bronzo, né v'era ancora il nero ferro. Domati dalle stesse loro mani, scesero nelle squallide dimore del gelido Ade, senza nome la nera morte li colse, sebbene tremendi, ed essi lasciarono la splendida luce del sole. (Le Opere e i Giorni 143-155).
Esiodo ci dice che l'unica cosa che sapevano fare questi uomini era distruggere. A questi uomini stavano a cuore le opere luttuose e le violenze di Ares o Marte. Gli uomini dell'Età del Bronzo non vengono distrutti da Zeus, ma si distruggono da soli. Si distruggono con le loro stesse mani. Gli uomini dell'Età del Bronzo entrano nell'Ade dove la morte li accolse senza dare loro un nome lasciando per sempre la luce del sole.
Le creazioni fatte da Zeus, fino ad ora, sono solo due. Gli uomini stolti dell'età dell'argento e gli uomini violenti dell'età del bronzo. Gli uomini dell'Età dell'Oro non solo non sono creati da Zeus, ma sono loro che creano gli immortali dell'Olimpo e lo stesso Zeus.
Secondo l’insegnamento tradizionale, misterico, ogni razza è divisa in sette sottorazze. Dopo i Titani, ci dice Esiodo, Urano e Gea generarono tre Ciclopi con un unico occhio in mezzo alla fronte, i cui nomi erano Bronte, Sterope, e Arge. L’allusione all’occhio ci dice che la prima razza fisica, cioè la Terza Generazione aveva sviluppato dopo l’udito e il tatto, il terzo senso, la vista. La tradizione misterica ci dice che l’occhio frontale si era sviluppano per primo, e solo in seguito apparvero i due occhi all’inizio lateralmente, per poi posizionarsi frontalmente man mano che scompariva l’occhio unico.
I sensi si possono definire come gli organi mediante i quali l’uomo diventa consapevole dell’ambiente che lo circonda. Dovremmo forse chiamarli non tanto organi (poiché dopo tutto un organo è una forma materiale che esiste per una data funzione), quanto il tramite attraverso cui L’Io, il Pensatore viene in contatto con il suo ambiente. Sono ad esempio i mezzi che gli permettono di investigare il piano fisico grossolano, grazie ai quali acquista la sua esperienza, scopre ciò che ha bisogno di conoscere; per loro mezzo diventa consapevole ed espande la sua coscienza.
I tre Ciclopi figli di Urano e Gea rappresentano le tre ultime sottorazze o sottogenerazioni della Terza Generazione quella creata da Zeus, che abitavano il Continente Primordiale. In età arcaica i mitografi distinguevano a loro volta tre stirpi di Ciclopi: i tre figli di Gea e Urano, appartenenti alla Terza Generazione; i Ciclopi “costruttori”, appartenenti alla Quarta Generazione artefici di tutti quei monumenti presenti in Grecia o in Sicilia formati da blocchi di pietra così giganteschi.
La Terza Generazione o Razza Radice aveva la missione di sviluppare un Archetipo di Bellezza attraverso il corpo fisico. Questa Razza è quella meglio preparata - parlando dal punto di vista della coscienza fisica - ad esprimere la forma mistica della Creazione. Nessun corpo come quello degli individui appartenenti alla Razza Lemure sarà capace di adattarsi così flessibilmente e perfettamente alle condizioni ambientali.
La Quarta Generazione è detta da Esiodo quella degli Eroi, anch’essi di statura gigantesca:
Ma quando la terra ebbe nascosto anche questa generazione, il Cronide Zeus, sulla terra nutrice di molti, ne creò ancora una quarta, più giusta e migliore, stirpe celeste di uomini-eroi, chiamati semidei, che venne immediatamente prima della nostra sull'interminabile terra. Ma la guerra malvagia e la terribile mischia ne distrusse alcuni mentre combattevano sotto Tebe dai sette portali, nella terra Cadmea, per i greggi di Edipo, altri ancora ne distrusse conducendoli, entro le navi, al di là dei grandi abissi del mare, a Troia, per Elena dalla chioma fluente. “Le Opere e i Giorni 156-173”.
Nella mitologia greca la Quarta Razza o Generazione precedente la nostra, è indicata da Esiodo come quella degli Eroi, e da Platone come l’Atlantidea. Questa Quarta Razza o Generazione sviluppò dopo l’udito, il tatto e la vista, il quarto senso fisico, il gusto.
La Quarta Razza o atlantidea aveva affidata la missione di sviluppare l'Archetipo emozionale di Bontà attraverso il corpo emozionale o astrale, psichico e della sensibilità, che fu raggiunto posteriormente da qualcuna delle sue più elevate individualità. Sebbene fosse necessario ricorrere, in certe fasi della sua evoluzione spirituale, all'azione demolitrice della Volontà superiore della Divinità e al fuoco purificatore delle più elevate regioni spirituali per soffocare alcune condizioni negative che alteravano l'ordine planetario, che culminò nell'affondamento nelle profondità degli Oceani di una parte considerevole del grande continente Atlantide, è certo, però, che l'Archetipo di Bontà fu raggiunto nelle ultime sottorazze della Razza Atlantidea e continua ad agire nel mondo come una calda promessa di solidarietà umana in alcuni elevati livelli del piano astrale.
La terra soffriva troppo sotto il peso degli uomini, diventati troppo numerosi e Zeus decise di provvedere a un suo alleggerimento. Il poeta che compose i Kypria (Ciprii) alludeva esplicitamente alla possibilità di un Diluvio, che avrebbe posto fine alla Generazione degli Eroi, la Quarta.
Omero narra (Iliade, IV, 239-62.) che Apollo era apparso quattro volte nella sua forma per alludere alle Quattro Generazioni o Razze in cui prese forma. Quattro, non cinque, in quanto la guerra di Troia appartiene ancora la Quarta Generazione , quella del ciclo degli Eroi. La mitologia Indù ripete lo stesso concetto:
I Sette grandi Rishi, i quattro precedenti Manu, che partecipano della mia essenza, sono nati dalla mia mente; da loro è scaturita la razza umana e il mondo. Bhagavad Gita, X, 6.
Qui, dei Sette “Manu” venuti, i primi Quattro sono le Quattro Razze già vissute. Manu come nome è stato applicato ai progenitori e sovrani della Terra. Il Manu conserva l’incarico per tutta la Razza-Madre, e il quinto Vaivasvata Manu, il figlio di Surya (il Sole) e il salvatore della nostra Razza, è connesso con il “Seme di Vita”, tanto fisicamente che spiritualmente. Krishna, colui che parla nel brano soprascritto, appartiene alla Quinta Razza, e la sua morte ha inaugurato il Kali-Yuga (nel 3.102 a .C.) o la triste e buia Età del Ferro. Krishna nel Mahabharata combatte contro Ravana quello che in occidente è considerato il Principe del Mondo, nemico dell’Arcangelo Gabriele.
I fratelli delle tenebre comparvero nello stesso periodo dei Fratelli della Luce, quando affiorò una scintilla di intelligenza e di coscienza, che nell’uomo è il libero arbitrio. Con il primo barlume di discriminazione sorge la prima idea di bene e di male, e la volontà già cosciente dirige l’uomo in ogni direzione. Ma una fazione compiutamente organizzata di fratelli delle tenebre cominciò ad agire durante l’epoca di Atlantide, nella Quarta Razza. La loro grande battaglia con i Figli della Saggezza, o della Luce, finì con la vittoria di questi ultimi e con la distruzione tramite sommersione di Atlantide.
Ovidio (Metamorfosi, I, 81) narra che l’attuale era, l’Età del Ferro iniziò dopo il Diluvio, quando Zeus ordinò a Prometeo e ad Atena di far nascere una nuova razza d’uomini dal pantano lasciato dalle acque del Diluvio. Prometeo è spesso raffigurato mentre impasta l’argilla per formare gli uomini, quelli della Quinta Generazione.
Si narra che Prometeo rubò il Fuoco Divino per consentire agli uomini di progredire coscientemente sul sentiero dell’evoluzione trasformando così il più perfetto degli animali della terra in un Figlio di Dio. Ma gli uomini anziché usare il Fuoco della conoscenza per creare con la mente, divenendo così esseri pensanti, lo usarono per continuare a soddisfare i loro desideri di potere. Il punto più basso di materialità ed egoismo fu raggiunto con la Quarta Razza o Generazione. Fu pervertito l’istinto di procreazione, e il corpo umano divenne l’organo del solo appagamento sessuale, azione che è riproposta ossessivamente anche ai nostri giorni.
Quando Zeus volle distruggere la Quarta Generazione , seguendo il suggerimento di Prometeo, Deucalione suo figlio, costruì un’arca e vi entrò con la moglie, Pirra la fulva, figlia di Pandora ed Epimeteo.
Esiodo precisa che gli Dèi per Quattro volte distrussero la razza umana, attualmente siamo nella Quinta Razza Madre o Generazione.
LA QUINTA GENERAZIONE E LE SUE SETTE DIRAMAZIONI
La Quinta Generazione o Razza attuale, è profondamente mentale, perché dovuto all'ordine che le corrisponde nella linea dell’evoluzione razziale, che le ha assegnato il compito di scoprire l'Archetipo di Verità, un'attività che deve sviluppare le personalità autocoscienti meglio dotate per poter intuire i significati più diretti nel piano della Mente. Questo Archetipo viene denominato esotericamente Io o Sé superiore, Anima, Essere Causale. In ogni caso rivela ciò che deve essere - spiritualmente parlando – l’Uomo del futuro.
Il piano o stato di materia mentale a differenza degli altri stati di materia settenaria è ulteriormente suddiviso in due settori: l’inferiore che guarda il concreto, il mondo materiale, ed è la causa dell’avidità e dell’egoismo e il superiore che guarda l'astratto e che è la spinta evolutiva verso la vera fratellanza. Il concreto ricopre i quattro sottopiani inferiori, l'astratto i tre superiori, essendo sette i sottopiani nei quali si divide la totalità di un Piano o Stato di materia nella vita della Natura.
Con la Quinta Generazione fu sviluppato il quinto senso fisico, l’odorato. I cinque sensi fino ad ora si sono manifestati più o meno perfettamente, e ciascuno cresce progressivamente più sottile, più capace d'interpretare, attraverso se stesso come canale per la coscienza dimorante, la natura e le funzioni dell'universo esterno.
Gli Elementi sono i progenitori dei sensi. I sensi fisici sono nati in questo ordine:
- Primo, l’udito Elemento Etere;
- Poi, il tatto Elemento Aria;
- In seguito, la vista Elemento Fuoco, o meglio dalla luce;
- Come quarto, il gusto Elemento Acqua;
- Quinto ed ultimo, l’olfatto Elemento Terra.
- Altri due sensi verranno sviluppati nella Sesta e nella Settima Generazione.
Di tutti i cinque sensi, l’olfatto è il più grossolano e materiale perché è legato all’elemento Terra; ma la facoltà dell'olfatto e le sue reazioni ai flussi della coscienza sono anche peggiori di quelli del gusto. Due sensi ulteriori si svilupperanno in noi e si manifesteranno con un apparato appropriato.
Per quanto riguarda la Quinta Generazione, l’attuale, Esiodo non poteva fare altro che lamentarsi perché vedeva i frutti dell’egoismo causati dalle menti avide (formate con materia mentale dei quattro sottopiani inferiori), votate all’appagamento dell’Io personale e allo sfruttamento tramite possesso. Esiodo si lamentava della buia età in cui era piombata la Quinta generazione il Kali Yuga della tradizione indù.
Mai io avrei voluto trovarmi con la quinta stirpe di uomini: ma o prima morire o nascere dopo. Ora, infatti, è la stirpe di ferro: né mai di giorno cesseranno di distruggersi per la fatica e per la pena, né mai di notte: e gli dèi daranno pensieri luttuosi, tuttavia anche per essi i beni saranno mescolati ai malanni, e Zeus distruggerà anche questa stirpe di umani caduchi, quando ai nati biancheggeranno le tempie. Il padre non sarà simile ai figli, né a lui i figli; né l'ospite all'ospite o il compagno al compagno né il fratello sarà caro così come prima lo era. Non verranno onorati i genitori appena invecchiati, che saranno, al contrario, rimproverati con dure parole.
Sciagurati! Ché degli dei non hanno timore. Questa stirpe non vorrà ricambiare gli alimenti ai vecchi genitori; il diritto per loro sarà nella forza ed essi si distruggeranno a vicenda le città. Non onoreranno più il giusto, l'uomo leale e neppure il buono, ma daranno maggior onore all'apportatore di male e al violento; la giustizia risiederà nella forza delle mani; non vi sarà più pudore: il malvagio, con perfidi detti, danneggerà l'uomo migliore e v'aggiungerà il giuramento. La Gelosia malvagia, maledica e dallo sguardo sinistro, s'accompagnerà con tutti i miseri umani. Allora dalla terra dalle larghe contrade, in bianchi veli, nascondendo il bel corpo e lasciando i mortali, la Coscienza e la Nemesi andranno verso l'Olimpo, al popolo degli Immortali; ma gli affanni luttuosi resteranno ai mortali, né vi sarà difesa contro il male. Le Opere e i Giorni 174-201.
Per gli uomini dell'Età del Ferro, secondo Esiodo, non ci sarà futuro e "Zeus distruggerà anche questa stirpe di umani caduchi, quando ai nati biancheggeranno le tempie". Come le Generazioni precedenti sono state annientate, anche la Quinta Generazione che ha quasi raggiunto il massimo del suo sviluppo sarà cancellata.
Le onde di vita si succedono l’una con l’altra, ciascun’onda raggiungendo un livello di attività espansiva dell’evoluzione superiore a quella della precedente onda; e ciascun’onda a sua volta è seguita da un’altra, portando sulla scena entità e cose di un “nuovo” e diverso tipo evolutivo. Questo è sempre stato uno dei misteri della relativa rapidità con cui le nazioni, le razze comparivano sulla scena e, apparentemente, dopo aver passato delle ere sulla terra, sembravano scomparire altrettanto rapidamente.
L’insegnamento misterico afferma che mentre è perfettamente vero che queste onde di vita evolutive si succedono l’un l’altra, ognuna di esse rappresenta la venuta sulla scena dell’esistenza fisica di una “nuova” famiglia o di un “nuovo” esercito di entità evolventi. Inoltre, ciascuno di questi eserciti ha la sua aurora, il suo mezzogiorno e la sua sera, e i corpi fisici in cui dimorano queste entità spirituali svaniscono al momento prestabilito.
Perché vi sono Sette Razze, sette divisioni di materia o Elementi? L’Albero a sette rami raffigurato nel Giardino dell’Immortalità, rappresenta le Sette Razze o Generazioni dell’umanità, a loro volta suddivise in sette sottorazze, le quali si suddividono ulteriormente in sette diramazioni dette famiglie 7x7x7=343. Ad ogni Razza, Sottorazza, Famiglia razziale è concesso un tempo per esprimere la sua creatività.
Ci viene detto che ad “Ogni tentativo di dare qualche data precisa porterebbe solo una confusione senza speranza, perché le Razze, le Sottorazze ecc., fino alle più piccole diramazioni, sono sovrapposte e intrecciate fra loro, fino a rendere impossibile separarle”.
Figura 1. Albero della Quinta Razza-Radice e nascita della Sesta Razza-Radice
Attualmente siamo nella Quinta Generazione o Razza Madre o Radice, e precisamente nella quinta sottorazza che va decadendo. Nel frattempo la sesta sottorazza si sta formando in ogni parte del mondo. Per chi ha occhi per vedere oltre la forma assistiamo alla nascita dei prossimi portatori di Luce della Sesta Razza. L’intelletto (mente intrisa di desiderio utilitaristico) iniziò il suo sviluppo sul piano fisico durante la Quarta Razza-Madre, quando avvenne la completa immersione dello spirito nella materia. Si può possedere un intelletto brillante e allo stesso tempo essere privi della grande sintesi, che fa percepire la vera natura delle cose. Spesso gli specialisti sono intellettualmente brillanti, ma rivelano una totale assenza di sintesi.
Il tempo assegnato ad ogni nazione, ceppo razziale, lo possiamo dedurre dalle parole di H.P. Blavatsky in Antropogenesi, la quale parlando della Quinta Razza Madre afferma che essa esiste come Razza a sé stante da circa un milione di anni e poiché siamo oltre la metà della Quinta Generazione, allora:
… si può dedurre che ciascuna delle quattro precedenti Sottorazze ha vissuto circa 210.000 anni; così ogni Famiglia ha un’esistenza media di 30.000 anni, e perciò la famiglia europea ha ancora parecchie migliaia di anni, benché le nazioni… varino ad ogni succedersi di “stagioni” di tre o quattromila anni. È interessante osservare la relativa prossimità di durata tra la vita di una Famiglia e un Anno Siderale.
La Dottrina Segreta ci informa che il ciclo delle famiglie razziali della Quinta Razza Madre è intorno ai 30.000 anni (cioè 210.000/7=30.000), mentre il ciclo delle nazioni e delle tribù è di circa 4.000 anni (cioè 30.000/7=4,286). La famiglia europea è un ramo della Quinta Sottorazza.
“Le sottorazze sono soggette anch’esse allo stesso processo di depurazione, e altrettanto i rami laterali o tribù. Chiunque abbia una qualche conoscenza di astronomia e di matematica, getti un’occhiata nel crepuscolo e nelle ombre del passato… specialmente con l’anno celeste di 25.868 anni solari. Allora, se l’osservatore è dotato di un minimo di intuizione, scoprirà come la prosperità e la sventura delle nazioni sono intimamente connesse con l’inizio e la fine di questo Ciclo celeste… Ogni anno siderale, i tropici si allontanano dal polo di quattro gradi in ogni rivoluzione dei punti equinoziali, cioè mentre l’equatore fa un giro attraverso le costellazioni dello Zodiaco. Ora come sa ogni astronomo, oggi i tropici distano solo ventitré gradi e una frazione minore di mezzo grado dall’equatore. Quindi devono girare ancora due gradi e mezzo prima della fine dell’Anno cosmico. Questo dà all’umanità in generale, e alle nostre razze civili in particolare, un respiro di circa 16.000 anni.[1]”
La storia di questo mondo, è scritta nelle stelle, cioè registrata nello Zodiaco e nel Simbolismo Universale. L’umanità, analogamente a quanto avviene per i pianeti e i sistemi solari, razza dopo razza compie un percorso ciclico che le è stato assegnato. I climi cambieranno, ed hanno già incominciato; ogni Anno Tropicale pone fine ad una Sottorazza, per generarne una nuova. Fra 16.000 anni, afferma la signora Blavatsky , la famiglia europea verrà annientata. Ci sono cicli entro altri cicli, il più conosciuto è il ciclo precessionale, il giro dell’eclittica, calcolato tradizionalmente in 25.920, astronomicamente in 25.868 anni, tempo di retrocessione del punto equinoziale. Entro questo ciclo vi è quello dello spostamento della linea degli apsidi (l’asse maggiore dell’orbita della terra), in senso contrario a quello equinoziale che abbassa il periodo equinoziale in 21.128 anni. I circa 16.000 anni si ottengono togliendo dal ciclo di 21.000 anni l’inizio del Kali Yuga 3.102 a .C. e l’anno 1.884 in cui la signora Blavatsky faceva la sua affermazione.
Quando avverrà il grande cataclisma non è possibile saperlo a meno che non si riesca ad applicare i numeri sacri del ciclo alla nostra attuale razza o alla nostra famiglia europea o americana. I segreti del tempo e della sua misura erano i meglio custoditi tra gli Ierofanti o fra gli Iniziati ai sacri Misteri dell’antichità, il tradimento o la divulgazione equivaleva alla condanna a morte. Per cogliere i segni premonitori è bene leggere quello che ha scritto alla fine del diciannovesimo secolo al giornalista inglese A.P. Sinnett, dal Maestro orientale Koot Hoomi.
L’approssimarsi d’ogni nuovo “oscuramento” è sempre annunciato da cataclismi – di fuoco o d’acqua; ma all’infuori di ciò, ogni razza, per effetto della legge che presiede all’evoluzione dei mondi, deve essere divisa in due, e con violenza, dall’uno o dall’altro di questi elementi.
Così dopo che la Quarta Razza raggiunse l’apice del suo sviluppo e della sua gloria – gli Atlantiani furono distrutti dall’acqua. Ma non tutti perirono; e quelli che sopravvissero, benché degeneri a confronto di quel che furono nel passato… ebbero la loro fase di gloria e grandezza relativa… Quanto la vostra razza – la Quinta avrà raggiunto il punto massimo dell’intellettualità fisica e sviluppato la massima civiltà… essendo incapace di proseguire oltre nel proprio ciclo, la sua avanzata verso il male assoluto sarà arrestata (come i suoi predecessori, i Lemuriani e gli Atlantiani…); la sua razza sarà distrutta e tutte le sottorazze di quella razza discenderanno i rispettivi cicli dopo un breve periodo di gloria e di cultura. Guardate i resti degli Atlantiani – i Greci e i Romani antichi (quelli moderni appartengono tutti alla Quinta Razza)…[2]
Il progresso nel male assoluto, che soltanto un cataclisma può arrestare, comincia a manifestarsi in ogni razza arrivata al suo apogeo, quando per mezzo di ricerche puramente intellettuali e di esperimenti scientifici ordinari, gli uomini componenti quella razza si sono resi padroni di poteri particolari sulla natura. In altri termini, quando per mezzo di ricerche puramente intellettuali e di esperimenti scientifici quali clonazione, modifiche genetiche, gli uomini della nostra generazione si saranno resi padroni di poteri particolari sulla natura, allora aspettiamoci una distruzione planetaria. I Cicli attuali di egoismo e l’utilizzo della mente per soggiogare e schiavizzare fisicamente e psicologicamente l’umanità saranno arrestati, per poi essere seguiti da Cicli di Spiritualità e di pieno sviluppo mentale superiore, questo potrebbe essere il drammatico passaggio dalla Quinta alla Sesta Razza se non invertiamo l’attuale trend materialistico egoistico edonistico e di perversione sensuale.
[1] H.P. Blavatsky Antropogenesi.
[2] A. P. Sinnett, Il Buddhismo Esoterico, pag. 117-118. La lettera scritta dal Maestro K.H. è riportata nel volume: Le lettere dei Mahatma, lett. 23b, ricevuta nell’ottobre del 1882 a Simla.
LA NASCITA DELLA SESTA RAZZA MADRE O GENERAZIONE
Dalla forma frantumata della quinta sottorazza della Quinta Razza-Radice, costruita sotto il Quinto Raggio, della Conoscenza Concreta, con l’aiuto della quinta Legge di Fissazione, emergerà la sesta sottorazza d’amore fraterno, amore che si esprimerà con la comprensione dell’unità della vita latente in ogni Figlio di Dio. Trattato del Fuoco Cosmico, 596.
Il Quinto Raggio della Conoscenza scientifica è la quinta divina energia delle Sette Energie emanate dall’Uno. La Legge di Fissazione governa il piano (stato di materia) mentale, il quinto. “Come l’uomo pensa, tale egli è”; i suoi pensieri governano i suoi desideri e le sue azioni, e così ne consegue il futuro. Egli fissa da sé il karma che ne risulta. La parola fissazione implica un’idea di stabilizzazione, poiché col progredire dell’evoluzione l’Ego sviluppa la facoltà di formare delle definite e concrete forme-pensiero. Questa legge manifesta la qualità statica dell’amore, statica temporaneamente, ma necessariamente tale quando sia vista dal punto di vista del tempo. Amore che si manifesterà dinamicamente nella sesta sottorazza che nasce sotto il dominio magnetico della legge dell’Amore. L’Amore fu il movente che impulsò la manifestazione, ed è l’amore che mantiene tutto in successione ordinata; l’amore porta tutto sul sentiero del ritorno in seno al Padre; l’amore perfeziona infine tutto ciò che esiste.
Per impedire il passaggio verso stati di consapevolezza e conoscenza superiori, prendono corpo nuovi totalitarismi che per aumentare il loro consenso favoriscono l’edonismo, lo sfruttamento sessuale, l’amore carnale, la pederastia, e ogni forma di droga fisica e psichica. Fanno di tutto per addormentare la coscienza spirituale, scatenando il terrore di essere vittime di malattie che conducono alla morte, e della mancanza di sostentamento economico e fisico.
La lotta tra i Figli della Luce e i Figli Tenebrosi dura sin dalla Quarta Razza e sta per continuando ora con la Quinta Generazione. Le antiche guerre narrate nel Mahabharata e nel Ramayana testimoniano questo antico contrasto, che continua oggigiorno in una forma minore di Armageddon previsto nella nostra Quinta Razza è in piena attività iniziato con l’avvento del nazismo. L’Armageddon, e come è scritto nella Rivelazione di Giovanni, l’Arcangelo Michele, col suo esercito risplendente, combatte fino alla vittoria contro il Principe del Mondo materiale e i suoi accoliti. Questa prima vittoria che vedrà vincitori l’umanità della sesta sottorazza della Quinta Razza darà linfa vitale ai pionieri della Sesta Razza nella sua prima suddivisione di sottorazza.
Il Conflitto tra materialità e spiritualità si ripresenterà con grande intensità e si concluderà definitivamente, alla fine della Sesta Razza Radice quando gli oscuri servitori del potere materiale cercheranno ancora una volta di impedire il passaggio dell’umanità verso mondi sovraumani o celestiali. Nonostante gli sforzi di chi si oppone al cambiamento la spinta evolutiva è inarrestabile e presto sarà raggiunto l’equilibrio tra spirito e materia, tra vita fisica e vita spirituale. La nuova Generazione, la Sesta, attraverso la sua prima divisione settenaria o sottorazza è destinata ad uscire dai suoi limiti di materia, e di carne e sviluppare potere superiori spirituali.
La razza è bene ripeterlo non è un fatto antropologico confuso con il colore della pelle, ma il livello dello stato spirituale e morale delle persone. Le persone di questa razza si distinguono con la sensazione di unità, amore incondizionato per l'ambiente circostante e elevata consapevolezza - capiscono che le loro vite dipendono principalmente dai loro sentimenti e pensieri.
Quando i fuochi della Terra infuriano, il fuoco dell’Agni Yogi risponde. Quando lo spirito reagisce a tutte le manifestazioni universali, si può dire stabilita una confluenza cosmica. Le vibrazioni allora assorbono le correnti che fluiscono parallele a quelle intensificate dello stesso Agni Yogi. Noi raduniamo adesso gli spiriti della SESTA RAZZA, e l’Agni Yoga è l’Appello! E la sintesi del Loto testimonia una nuova fase creativa. (Infinito I, 188).
Il brano ci dice che l’Agni Yoga eleva la coscienza della Quinta sottorazza alla coscienza di Sesta sottorazza, la madre della futura Sesta Razza. La coscienza della Quinta Razza consiste nell’anima identificata col piano mentale. La coscienza di Sesta sottorazza consiste in un’anima che tende ad essere polarizzata sul piano (stato di materia) della ragion pura o buddhico e che opera tramite il suo ‘corpo’ individualizzato sul piano mentale superiore, avvalendosi della capacità di pensare in termini astratti e di usare la mente astratta. Ecco perché lo sviluppo della facoltà intuitiva è la chiave dell’Agni Yoga e perché la sua nota fondamentale è la sintesi.
La Quinta Razza-Madre o Radice segna il punto dove la mente (Manas) superiore e l’inferiore si avvicinano, ed in cui la mente concreta, raggiungendo lo sviluppo massimo per questa ronda (ciclo), è sostituita dall’intuizione dall’alto. Trattato del Fuoco Cosmico, 599.
Spiega il Maestro D.K. nel Trattato del Fuoco Cosmico (499) che nella nostra Quinta Razza-Madre, la sesta e la settima sottorazza sintetizzeranno e fonderanno quello che le prime cinque avranno realizzato.
La sesta razza riassumerà e porterà a temporanea conclusione lo sforzo manasico di sviluppo mentale della quinta razza-radice e causerà dei risultati di grandiosa importanza. Durante la sesta sottorazza non si darà tanta importanza allo sviluppo della mente, quanto all’utilizzazione della mente concreta e delle facoltà da essa acquistate, per lo sviluppo dei poteri del pensiero astratto. Forse è stata data troppa importanza all’affermazione di alcuni scrittori occulti che la sesta sottorazza sarà intuitiva. L’intuizione sarà in risveglio e più preminente di oggi, ma la caratteristica principale sarà la capacità delle unità della sesta sottorazza di pensare in termini astratti e di usare la mente astratta. La loro funzione sarà di perfezionare (fin quanto è possibile in questa ronda) l’antahkarana di gruppo, o il ponte tra il mentale ed il buddhico.
Questo ponte diverrà utilizzabile nella Sesta Razza-Radice, in cui l’intuizione mostrerà dei segni di esistenza effettivi e generali. In questa razza-radice solo qualche unità mostra qua e là dei segni di vera intuizione, avendo costruito il ponte necessario, individualmente. Nella Sesta Razza-Radice dei piccoli gruppi saranno intuitivi. Trattato del Fuoco Cosmico (457).
Helena Roerich in una delle sue lettere ci dice che l’umanità sta vivendo ora un periodo di transizione evolutiva dall’intelletto alla spiritualità. Questo periodo sarà segnato dal conseguimento della supremazia dello spirito sull’intelletto. La transizione si completerà durante il cambio delle razze. La Sesta Razza quindi sta gradualmente prendendo il suo giusto posto. E con la nascita della Sesta Razza, o meglio con il suo consolidamento, poiché già parecchi uomini appartengono alla Sesta Razza, entreremo nell’epoca che vedrà lo sviluppo della coscienza spirituale, il cui fondamento risiede nel cuore.
Sarà proprio la Sesta Razza tramite la sua prima sottorazza i cui gruppi di individui sono già apparsi sulla Terra a dare inizio alla Nuova Era, alla nuova Età dell’Oro, o Satya Yuga, mentre la Quinta rimarrà nell’Età del dubbio e dell’oscurità nel Kali Yuga. Ci viene detto che la vera era del Satya Yuga potrà cominciare solo dopo che il nostro pianeta si sarà purificato del suo materiale inadatto e nuovi continenti si saranno formati.
H.P. Blavatsky in Antropogenesi scrive che la Quinta Razza resterà affiancata alla Sesta per parecchie centinaia di millenni, modificandosi più lentamente dei suoi successori, ma tuttavia modificandosi in statura, aspetto e fisico e mentalità, così come la Quarta è rimasta affiancata alla nostra, detta degli Ari o Ariana, usando questo termine in senso generico e non nella falsata connotazione tedesca, e la Terza agli Atlantiani. Questo processo di preparazione alla Sesta grande Razza deve durare per tutto il periodo della sesta e della settima sottorazza della quinta Razza Radice o Madre. Gli ultimi resti del Quinto Continente (Europa e parte del continente Americano) non spariranno che qualche tempo dopo la nascita della nuova Razza, quando dalle nuove acque sarà emersa una nuova dimora, il Sesto Continente, per accogliere i nuovi ospiti. Come è già accaduto in passato lì migreranno, e vi si stabiliranno anche tutti coloro che saranno abbastanza fortunati da sfuggire alla distruzione generale. Quando comincerà lo sviluppo della Sesta Razza non ci saranno più americani, e nemmeno europei. Quando questo accadrà ci viene detto dal Maestro D.K. che alla quarta diramazione della sesta sottorazza avverrà il cataclisma.
Dei continenti saranno sconvolti, emergeranno e saranno sommersi dei territori, culminando nel disastro materiale che sorprenderà il mondo verso la fine della quarta razza-ramo della sesta sottorazza. Questo introdurrà la nascente Sesta Razza-Radice. Trattato Fuoco Cosmico 467.
Figura 1. Indicazione del cataclisma che avverrà durante la sesta sottorazza della Quinta Razza-Radice
Guardate come si svolge l’Armageddon. Quando il fondo degli abissi terreni si solleva non si può non notare che gli elementi divengono più agitati. Noi esortiamo ad approfondire il pensiero perché questo è un metodo potente per equilibrare il Caos … I folli cercano di gettare le forze del Caos contro di Noi, senza saperle governare. Bisogna rendersi conto che esso si manifesta non solo con le convulsioni del pianeta, ma anche nel mondo delle energie psichiche. Non è difficile accrescere la pazzia psichica, ma poi come controllarla? Quei folli non capiscono quanto siano malvagi i loro alleati, il cui unico scopo è bloccare la via dell’ascesa. È stupefacente vederli lanciare tutti i loro mezzi di distruzione, come se altro non volessero che rottami e rovine! (Sovramundano II, 337).
Helena Roerich scrive (7 giugno 1934) a un suo discepolo, come sai ogni cambio di razza è accompagnato da cataclismi cosmici. Si tratta di purificazioni necessarie allo sviluppo della nuova razza. L’intera crosta terrestre è in subbuglio e un grande cambiamento si avvicina. Questi cataclismi cosmici avverranno grazie allo spostamento dell’asse terrestre, e al momento della catastrofe i suoi membri saranno raccolti in un luogo sicuro, come già è avvenuto in passato. È sbagliato comunque pensare che le rimanenti razze vengano sterminate. I migliori saranno salvati e alcuni potranno anche prosperare. Solo i rifiuti, quelli incapaci di procedere al passo con l’evoluzione, andranno verso l’estinzione o il completo decadimento.
Il potere creativo di Colui che appresta la nuova Razza umana (la Sesta) attrae tutti gli elementi, che si raccolgono nel “LOTO DELLA SINTESI”. I fili creativi sono direttamente connessi all’impeto positivo del Calice: ecco perché l’indirizzo dell’attrazione è così lampante. Per conseguenza, il “Loto” attira e gli spiriti reagiscono. Le condizioni si fanno difficili se il tracciato dello sforzo si suddivide. Lo spirito che possieda il Fuoco del Magnete può imprimere impulso a qualsiasi corrente ignea. La sintesi dunque intensifica il tendere predestinato della catena verso l’Infinito. (Infinito I, 215).
Il simbolo geometrico del doppio triangolo e dei petali al suo interno usato tanto in oriente e ignorato in occidente, è stato suggerito a pag 116 del libro “Commenti ai testi dell’Agni Yoga Infinito parte I” al brano 215. Il commento al brano riportato sul libro è il seguente.
Ho inserito il simbolo suggerito dei due triangoli intrecciati in un cerchio, con la serie di tre ordini di petali, e ho eliminato le tre linee che univano i vertici dei due triangoli, perché come spiego in seguito, essi si trasformano in petali.
I due Triangoli rappresentano la coppia delle forze fondamentali, Triangolo col vertice in alto, colore Rosso, Triangolo col vertice in basso colore Blu-Verde.
Figura 2. I Triangoli intrecciati della Volontà e dell’Intelligenza Amore
Il Maestro D.K. ci dice che nella prossima razza, ancora lontana nel tempo, e di cui solo gli iniziati di grado superiore al quinto sono l’espressione, diventerà gradatamente dominante il Raggio d’Aspetto che incarna la Volontà di Dio. Il suo simbolo non può essere ancora rivelato. Avverrà allora una fusione dell’energia divina della Volontà con le energie sviluppate e manifestate dell’Intelligenza e dell’Amore. Trattato Sette Raggi V, 561.
Il colore del Raggio della Volontà è Rosso e i colori dei Raggi dell’Intelligenza e dell’Amore sono rispettivamente Verde e Blu. Il centro del Triangolo è Verde il colore dell’Intelligenza Attiva caratteristica della Quinta Generazione, il Verde si diffonde nel Blu colore dell’Amore Saggezza andando verso l’esterno, per significare che la Sesta Razza dovrà esprimere amore inclusivo. I centri energetici o Chakra che verranno stimolati in questa razza sono il centro del cuore (Raggio dell’Amore) e il centro Ajna tra le sopraciglia (Raggio dell’Intelligenza Creativa).
Platone precisa che “due cose non possono essere unite giustamente senza un terzo”; ci deve essere un certo legame che attesti l’unione fra loro. Ciò che unisce il terzo elemento, è propriamente l’amore. Tanto il Due separa quanto il Tre riunisce, che è il simbolo della conciliazione per il suo valore unificante. Il Tre apre la strada della mediazione e permette di uscire dall’antagonismo. Il Tre era chiamato dai Pitagorici amicizia e pace, armonia e concordia, perché tutte queste cose collegano e uniscono i contrari. Il numero Tre emana una profonda energia che si esplica in modo vivace, prolifico. L’elemento di unione è rappresentato dalle tre linee che uniscono le coppie di vertici opposti e che si incontrano nel centro della figura.
Prendiamo in esame una di queste tre linee, la verticale, e immaginiamo che sia una corda di un monocordo, uno strumento musicale pitagorico. Quando nel monocordo si posiziona il ponticello a metà corda allora e si pizzica la corda, risuona la nota di ottava. La corda vibra, e l’oscillazione crea visivamente una coppia di petali. Poiché abbiamo tre coppie di vertici le tre corde s’incontrano al centro della figura dove è posizionato il ponticello. Le corde oscillano e formano Sei petali. Il numero Sei è composto di contrari in armonia fra loro, per tale ragione era chiamato Pace. Il Sei è il primo numero perfetto, chiamato dai Pitagorici connubio, perché nasce per moltiplicazione della prima congiunzione di maschio-femmina 3x2. In ogni caso il numero Sei che caratterizza la nuova Generazione o Razza porta con sé l’immagine di unione armoniosa fra gli opposti: Spirito e Materia in perfetto equilibrio, che sintetizzano l’idea di una Comunità Universale. La fusione risulterà quindi essere una chiave per la Sesta Razza.
I sei petali rappresentano le prime Sei Generazioni: ogni Razza o Generazione è dunque rappresentata da un petalo, una vibrazione energetica. La sintesi dei Sei petali è un Punto, il Centro della figura che alla Settima Generazione si espanderà diventando il Cerchio che tutto include e porta a compimento.
Figura 3. Costruzione del simbolo della Sesta Razza Radice
L’intreccio dei due triangoli individua un Esagono. Unendo i vertici opposti dell’esagono si ottengono altre sei linee o corde che oscillando creano a loro volta sei petali più piccoli, che potrebbero rappresentare le sei sottorazze, della Sesta Generazione che troveranno sintesi nella settima nel loro punto centrale.
La crisi mondiale condurrà all’intima, potentissima fusione di questi due triangoli e la loro parziale sincronizzazione (parziale perché iniziale ma che tende all’identificazione perfetta), produrrà l’energia sestupla occorrente alla comparsa della nuova Sesta Razza umana e del nuovo periodo mondiale che vedrà i rapporti umani distinti ovunque da amicizia e fratellanza.
Quando la sintesi dispiega il proprio potere, tutti gli eventi cosmici si ripercuotono sull’organismo, che è il migliore e più esatto indicatore delle manifestazioni universali e planetarie … La crosta terrestre sussulta e l’unificazione creativa appronta una nuova fase. Le leve psicospirituali daranno impulso alla Sesta Razza. Come sono tempestosi i corsi delle energie! (Infinito I, 233).
La crosta terrestre che sussulta significa che anche il mondo fisico, le terre e gli oceani stanno per cambiare forma tramite cataclismi. Infine, cosa s’intende per psicospiritualità?
Il Cosmo proclama che la vita pulsa in tutti gli atomi e muove le manifestazioni evolutive, non solo nei fenomeni organici, ma in qualsiasi manifestazione. Proclama la psiche. La psicodinamica dello spirito è alla base dell’Essere. La psicovisione è alla base della vista. La concezione psicospirituale dell’Universo garantisce la facoltà creativa nell’infinita vita cosmica… Quando coloro che ne riconoscono il principio capiranno che, per continuare a riprodursi e per generare la Sesta Razza, l’umanità deve necessariamente apprendere la psicodinamica, si avrà libero accesso all’energia cosmica. Vita e moto, quali principi affermati, comportano l’idea di rinnovamento e successione, che conducono all’Infinito. (Infinito I, 64).
Il genere umano della nostra razza, nella sua folle disunione, accelera il ciclo della sua stessa destituzione. La nostra nave corre veloce verso il naufragio, e gli istigatori oscuri ne gioiscono spietatamente, perché sperano di fuggire sul relitto. E con la nascita della Sesta Razza, o meglio con il suo consolidamento, poiché già parecchi uomini appartengono alla Sesta Razza, entreremo nell’epoca che vedrà lo sviluppo della coscienza spirituale, il cui fondamento risiede nel cuore. Non c’è nessuna nuova razza in via di apparizione dal punto di vista territoriale, c’è soltanto una distribuzione generale di quelle persone che possiedono quelle caratteristiche che sono state dette proprie della Sesta Razza. Presuppone la capacità di funzionare con chiarezza sul piano mentale, di raccogliere informazioni, d’interpretare e collegare rettamente queste informazioni e di creare forme-pensiero o i concetti occorrenti per quelle interpretazioni.
La Sesta Razza Radice sarà caratterizzata un’UMANITÀ senza distinzioni di colore, etnia e di barriere nazionali, senza la cosiddetta purezza di sangue e di caste esclusive.
Il Maestro D.K. precisa che l’Armageddon che è iniziato con la seconda guerra mondiale, nel periodo di formazione della sesta sottorazza è una forma minore un preludio a quello che avverrà alla fine della Sesta Razza Madre.
Con riferimento alla Sesta Razza, i singoli individui che vi appartengono nascono in realtà in tutti i paesi, e al momento giusto la maggioranza di loro sarà riunita in certi luoghi preminenti e sicuri. Proprio come i semi della Quinta Razza furono messi in salvo, anche quelli della Sesta Razza saranno custoditi e protetti.
Il grande Avvento, predetto da tutte le antiche scritture, significa la fine dell’Armageddon e l’arrivo di un’era di rigenerazione spirituale, legata alla formazione della Sesta Razza.
In questo ciclo mondiale particolare, la rottura o divisione fra le cosiddette forze bianche e nere avverrà durante il periodo della Sesta Razza nella ronda attuale. Verso la fine della Sesta Razza Madre, prima che emerga la settima, avremo il vero Armageddon del quale tanto si è detto. Un piccolo ciclo, corrispondente a questa battaglia e separazione finale, si verificherà durante la sesta sottorazza che si sta formando ora. La guerra mondiale appena terminata e l’attuale ciclo di separatività e sconvolgimento non costituiscono il vero Armageddon. Le origini dei disordini e i semi dei disastri causati dalla guerra che ci è narrata nel Mahabharata (agli inizi della Quinta Razza Radice, nota di V.P.) e di quella attuale vanno ricercate rispettivamente nel mondo astrale (emozionale) inferiore e nel mondo astrale superiore.
Gli impulsi che le provocarono furono, in entrambi i casi, l’egoismo e il desiderio di basso ordine. La prossima grande divisione avrà origine nel mondo mentale e si compirà della sesta sottorazza. La Sesta Razza Madre avrà in sé i germi di un enorme disastro nella triplicità coordinata di mente, astralismo (emotività) e natura fisica, che determinerà un momento culminante per la dualità planetaria. (Trattato M.B., 544).
Le forze nere o della Fratellanza Oscura sono guidate da stregoni o maghi neri entità prive di Anima. Dal piano mentale inferiore essi operano sulla materia del desiderio e sui corpi senzienti di persone, sul piano fisico, trascinate dall’inganno e schiave di egoismo e egocentrismo estremi. Per ignoranza si definisce mago nero colui o colei che operando sul piano fisico è soltanto sensibile ad un vero mago nero sul piano astrale o in rapporto con lui.
Helena Roerich nelle sue lettere ci dice che la razza che tramonta danneggia i suoi successori prescelti non solo ostacolandone la nascita, ma anche grazie all’azione delle forze oscure, che combattono contro le Forze della Luce e contro tutte le loro imprese nella vita quotidiana.
Helena Roerich scrive che nella prossima Sesta Razza i tessuti del corpo fisico saranno più raffinati e rarefatti, meno fisici avvicinandosi a una forma di materia che nasce dalla densificazione del corpo astrale. Solo verso la fine della Sesta e agli inizi della Settima Razza si avrà un nuovo corpo completamente rinnovato tramite la materializzazione del corpo astrale. “La densificazione dell’astrale” è la densificazione del corpo sottile (quasi fino a renderlo fisico) — cioè quello stato in cui si trova la maggioranza dei grandi Adepti dell’Himalaya.
L‘astrale compattato è una specie di corpo astrale proveniente dalla materia astrale più densa cioè compatta. In questo caso, il grado di condensazione o compattazione di spiriti diversi può essere diverso. Le proprietà di plasticità, invisibilità, sottigliezza aumentano nella materia dei piani (stati di materia) superiori mentre si allontanano dal piano fisico (stato più denso della materia). La materia astrale, a differenza della materia fisica, è plastica e mobile, è invisibile alla gente comune, essendo ancora più sottile dell’etere. Questo tipo di materia ha una luminosità, particolarmente evidente al buio. Il nome "astrale" (cioè luminoso) questo tipo di materia ha ricevuto proprio a causa di quest'ultima qualità.
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