Parte IX - Architettura di un sistema solare
Fuochi e Raggi Cosmici
Un Logos Solare, il Grande Uomo dei Cieli, ha una forma sferoidale, la cui superficie invalicabile comprende l’intero sistema solare e tutto ciò che è incluso nella sfera d’influenza del Sole. Il Sole è il corpo fisico del Logos Solare, il Suo corpo di manifestazione e la Sua vita scorre ciclicamente nei Sette Schemi, nello stesso modo in cui la vita di un Logos Planetario scorre sette volte intorno al Suo Schema di Sette Catene. Ogni Catena in uno Schema evolutivo si trova in una posizione analoga a quella di un Globo in una Catena planetaria. Nella Grande Sfera del Logos Solare vi sono Dieci Centri o Schemi Planetari, e precisamente:
- Sette Schemi Planetari costituiti con un gruppo di tre positivi e tre negativi, che trovano la loro sintesi nel settimo Pianeta o Schema Planetario, che manifesta il III Aspetto.
- Tre Schemi sintetizzanti formati con altri due pianeti che sono celati.
- Il pianeta sintetizzante finale, il Sole (il fratello maggiore).
- In totale il Dieci della manifestazione logoica (7+2+1).
Figura 1. Il Loto solare di nove e dodici petali
La forma appare come un Loto Cosmico a Nove petali con al centro Il Sole sintetizzante che essendo Triplice è stato raffigurato con un triangolo. Il corpo causale viene frequentemente considerato come un loto di nove petali, perché i tre petali interni non sono rivelati. H.P.B. quando parla dei Kumara o degli Uomini Celesti li chiama i Signori della Conoscenza, i Signori dell’Amore ed i Signori del Sacrificio. Ciascuno di Loro è un Loto di nove petali del corpo logoico. Nello stesso modo essi formano il Loto Solare di Nove petali. Il Maestro D.K. precisa che i Sette Uomini Celesti, sono la totalità della luce, i Sette Raggi di manifestazione del Sole Spirituale. Nel tempo e nello spazio questi sette Raggi di Luce divengono i nove (i tre maggiori, e il terzo che si manifesta come sette) e sono così esotericamente i nove petali dell’Ego logoico che si manifesta nel Suo veicolo fisico. Esotericamente essi sono i “Figli della Luce” (FC 629). Un diverso conteggio anziché a Dieci, porta il totale a Dodici.
- L’Uno è o Spirito.
- L’Uno è Triplice “3” geometricamente Triangolo.
- L’Uno si manifesta nella forma di Quadrato tramite il terzo numero quadratico[2] è: 3q = 9.
- Sommando 1+3q = 1+9 = 10. Il 10 è la nuova forma dell’Uno, quella di seconda unità.
- Essendo l’Uno Triplice vale anche la relazione: 3+9 = 12.
Questi Dieci formano la Sua perfezione finale e sono alla fine sintetizzati nell’Unico principio perfetto dell’Amore-Saggezza. Questo principio ultimo è il Suo colore fondamentale, il Blu. Il sistema solare è visto (dai Piani Cosmici superiori) come un grande loto blu, il colore del precedente sistema solare era il verde. La sintesi ultima dei Sette schemi avviene prima nei Tre e quindi nell’Uno. Questo comprende l’oscurazione degli Schemi e l’unificazione dei sette principi che essi incarnano. I Dieci sono chiamati Prajapati, Rishi, Uomini Celesti, Logoi Planetari si manifestano mediante i rispettivi Schemi nel tempo e nello spazio, apparendo in momenti diversi. Ognuno si manifesta, analogamente al Logos Solare, mediante un Settenario ed una Triade, che di nuovo fanno il Dieci della perfezione. Il Settenario compare come sintesi del terzo numero triangolare, il perfetto sei, con l’Uno da cui è emanato e a cui ritorna: 1+3t = 1+6 = 7.
Il sistema solare è letteralmente un Loto di dodici petali, in cui ciascun petalo o Schema è formato da quarantanove (7x7) petali minori, i Globi. Gli Uomini Celesti appaiono sotto forma di Loti planetari, che sono diversi per ogni Schema, ed uno dei segreti dell’iniziazione è rivelato quando all’iniziato è comunicato il numero dei petali:
- Del nostro pianeta;
- Del nostro opposto polare planetario;
- Venere.
c. Del nostro pianeta complementare od equilibrante (FC 1018).
- Lo Schema della Terra è in triangolazione con Venere polarità opposta e Giove polarità equilibrante o neutra.
Da quanto è stato detto qui possiamo immaginare che ci siano o ci saranno dodici pianeti principali, uno collegato a ciascun segno dello Zodiaco, sette sacri e cinque non sacri o velati, ciascuno considerato come un grande petalo. Qui abbiamo un collegamento con quanto affermato da Purucker.
Il Logos Solare si manifesta tramite Dieci Schemi evolutivi Planetari i cui nomi sono riportati nella tabella seguente. Sono stati riportati anche i nomi forniti da Annie Besant e C.W. Leadbeater che per i Sette Schemi, ad eccezione dei primi due, differiscono da quelli riportati nel trattato sul Fuoco Cosmico.
Tre importanti precisazioni:
- La numerazione degli Schemi e delle Catene che ci viene data[1] riguarda interamente il presente, e copre un periodo relativamente recente poiché riguarda la storia dell’evoluzione fino alla metà della prossima Ronda della nostra Catena.
- Per render più facile lo studio delle corrispondenze, gli Schemi e le Catene di uno Schema planetario, i Globi di una Catena, sono chiamati frequentemente coi nomi dei sette pianeti sacri. Questa scelta ha avuto come conseguenze che Leadbeater e Besant hanno confuso i Globi della propria Catena con gli Schemi del medesimo numero, e hanno scambiato una Catena di uno Schema per un altro. Infatti per Leadbeater i Globi 3-4-5 della Catena Terra sono indicati come Marte-Terra-Mercurio.
- Marte e Terra sono inseriti nell’elenco dei sette pianeti sacri anche se non lo sono. Vi è un mistero inerente a Marte, ed è il motivo per cui H.P.B., in certi passi sui sette pianeti sacri, ne menziona solo quattro (Saturno, Giove, Mercurio, Venere) ed accenna semplicemente agli altri tre. Come il Sole e la Luna che sono sostitutivi di due pianeti segreti, Marte — in una certa misura — è nella stessa categoria. Nell’attuale sistema solare, la Terra, Luminare non sacro. Il Maestro D.K. ci dice che esiste un rapporto di antichissima data fra il nostro Signore del Mondo, Sanat Kumara, e il Signore di Sirio e ciò nonostante il fatto che il nostro pianeta la Terra, non sia un pianeta sacro. Si potrebbe aggiungere che il nostro pianeta sta passando rapidamente, nel ciclo immediato, fuori di questa categoria, e sui piani interiori e dal punto di vista soggettivo è un pianeta sacro; gli effetti di questo passaggio da non sacro a sacro non si sono ancora pienamente manifestati oggettivamente.
Il Maestro D.K. spiega che la numerazione delle Catene e degli Schemi che è data nelle tavole riguarda interamente il presente. Se si avessero date le tavole comprendenti i tempi ante-lemuriani che si estendono indietro nel tempo ad un passato (umanamente parlando) insondabile, sarebbe stata raffigurata la Catena Lunare ed omessa quella di Nettuno. L’orbita di Nettuno include apparentemente l’intero anello invalicabile.
Ciascuno di questi pianeti o petali sarà compreso come quarantanove volte. I quarantanove petali inferiori indicano i Globi all’interno di Schemi Planetari. Una complicazione per lo studioso proviene dal fatto che:
- Due degli Schemi compiono i loro periodi ciclici in cinque Ronde;
- Uno di questi è Venere. Mercurio è l’altro?
- Altri di Ronde ne hanno sette;
- La Terra è uno di questi.
- Uno Schema non ha che tre Ronde, ma in questo è celato un mistero;
- Possiamo supporre che questo sia uno dei pianeti sintetizzanti?
- Sulla Ronda interna un solo pianeta deve percorrere nove cicli prima che il proposito del Suo Signore sia compiuto (FC 744).
- Quanti sono i pianeti coinvolti nel giro interno? Sappiamo del coinvolgimento di Mercurio, ma ce ne sono altri? il numero di Catene in manifestazione in qualsiasi schema planetario in un dato momento è variabile, dipende dal progresso dello Schema.
Il Dieci corrisponde nello Spazio ai Sette Piani di esistenza e di materia e ai Tre Mondi Divini senza forma. Strettamente parlando, qualsiasi Gerarchia è composta da dieci stati.
Vi sono Dieci centri in un Logos Planetario. Vi sono nell’uomo, sette centri nel veicolo fisico, con i tre centri sintetizzanti del Cuore e della Gola e della Testa quale sintetizzatore finale. I sette centri corrispondono ai sette corpi dell’uomo, atmico, buddhico, mentale astrale eterico e fisico. I due corpi sintetizzanti solo il corpo fisico e il corpo causale, il corpo sintetizzante finale è quello atmico.
I Sette Schemi del Grande Uomo nei Cieli, il Logos Solare, che sono i suoi sette centri o chakra. Cinque dei sette Schemi sono i centri evolutivi per il sistema Solare, manifestati con Cinque Uomini Celesti. Per l’uomo, il microcosmo, la corrispondenza è nei seguenti cinque centri:
- Quello alla base della spina dorsale, l’unico tra quelli di cui ci occupiamo che abbia un effetto fisico.
- Quello situato nel plesso solare, il più importante del corpo dal punto di vista Del Piano Astrale.
- Quello della gola, il più importante dal punto di vista del Piano Mentale. Lo Schema di Saturno corrisponde al centro della gola, ossia all’attività creativa del terzo aspetto.
- Quello nella regione del cuore, che ha un legame occulto con il Piano Buddhico. Lo Schema di Venere corrisponde al centro del cuore nel corpo logoico.
- Quello al sommo della testa, che è la corona ed è in relazione con il Piano Atmico.
Se consideriamo la Terra come la base del centro della colonna vertebrale, Marte come relazionato al sacrale e Plutone come centro del plesso solare del nostro Logos Solare, e se si collegano ulteriormente a questi centri planetari il numero di petali nel sistema energetico umano, abbiamo 4 + 6 + 10 = 20.
Non è interessato il centro inferiore della generazione, né quello della milza, che è direttamente collegata con l’eterico ed è il trasmettitore del prana. Quella misteriosa fascia del cielo che chiamiamo Via Lattea (D. S. II. 250) è in stretta relazione con il prana cosmico, ossia vitalità o nutrimento cosmico, che vitalizza il sistema eterico solare. Il Sistema solare riceve il prana da fonti cosmiche attraverso tre centri e lo ridistribuisce a tutte le parti della sua estesa influenza, ossia fino ai limiti del tessuto eterico solare. I tre centri del prana cosmico hanno come corrispondenza nel corpo umano, il centro tra le scapole, un centro sopra il diaframma e il centro della milza. Il prana cosmico viene colorato dalla qualità solare e raggiunge i più remoti confini del sistema. Il suo compito può essere descritto come la vitalizzazione del veicolo che è l’espressione materiale fisica del Logos Solare.
Gli Uomini Celesti sono in incarnazione fisica per mezzo di un pianeta, ognuno incarna uno dei principi del Figlio, il Logos. Il lavoro di un Logos Solare consiste nel conseguire la piena coscienza della totalità del suo anello invalicabile, ossia nei Sette Piani del sistema solare. Gli Uomini Celesti i signori dei centri o Schemi Planetari hanno come meta un triplice scopo:
- Il raggiungimento di una coscienza di gruppo di natura settemplice. Implica la capacità di dominare pienamente i Sette Piani del sistema solare.
- Conseguire la coscienza di un centro più grande sui livelli cosmici. Questo comprende il periodo della settima Catena o Ronda, e dà all’Uomo Celeste la coscienza del Piano Astrale Cosmico. Il nostro Logos Planetario sta perfezionando il dominio del quarto sottopiano del Piano Astrale Cosmico, e lo ha quasi completato. Egli sta lottando per prendere la Sua Quarta iniziazione Comincia a lavorare al dominio del quinto sottopiano, dominio che sarà completato nella Quinta Ronda.
- Si può qui osservare che l’evoluzione degli Uomini Celesti è diseguale, e che il nostro Logos non ha il controllo che, per esempio, è stato conseguito dall’Uomo Celeste della Catena di Venere. In ogni Ronda viene dominato un sottopiano del Piano Cosmico Astrale, e la coscienza dell’Uomo Celeste si espande ad includere un altro sottopiano. Il Signore Planetario di Venere ha dominato e governato i cinque sottopiani, e lavora sul sesto (FC 290-291).
La nostra Ronda attuale, che è la Quarta, è quella in cui il desiderio, ossia la risposta al contatto ed alla sensazione, è portato all’espressione più piena. Nella prossima Ronda, la Quinta, giungerà a maturazione il quinto principio, della mente, o Manas. Le unità (uomini) della quarta Gerarchia Creativa, l’umana, si evolvono mediante l’uso del corpo fisico, ma sono attualmente polarizzate nel loro veicolo astrale.
Il lavoro di un Logos Solare è pure di natura analoga.
- Egli deve conseguire la piena coscienza della totalità del suo anello invalicabile, ossia nei Sette Piani del sistema solare. Questo comprende un periodo in cui Cinque degli Uomini Celesti, I Kumara, o cinque Suoi centri, e perciò cinque Schemi, raggiungono uno stadio di perfetta risposta al contatto e alla stimolazione.
- Egli deve conseguire la coscienza del Logos Cosmico del cui corpo è un centro. Deve trovare con l’esperienza il Suo posto nel gruppo cosmico di cui fa parte, più o meno come fa un Logos Planetario. Questo è compiuto quando tutti gli Uomini Celesti, ossia tutti i sette centri, sono risvegliati e funzionano coscientemente e liberamente, essendo le loro interrelazioni sistemiche regolate e governate dalla Legge di Azione e Reazione. Questo porta sotto il governo del Logos Solare non solo i sette sottopiani del Piano Fisico Cosmico (i nostri sette Piani principali), ma necessariamente anche il Piano Astrale Cosmico (FC 292).
Lo scopo del Logos Solare è conseguire la coscienza del Logos Cosmico del cui corpo Egli è un centro. Deve trovare con l’esperienza il Suo posto nel gruppo cosmico di cui fa parte, più o meno come un Logos Planetario. Il sistema del Logos di Sirio è sul Piano Mentale Cosmico, ed in un modo sottile per noi incomprensibile, il nostro Logos con il Suo sistema fa parte di un Logos ancora più grande.
Il Logos Solare è caratterizzato dalla Sua attività su tutti i Piani del sistema solare; è la totalità della manifestazione. Sul Suo proprio Piano, il Logos Solare manifesta il moto rotatorio. La Vita del Logos Solare si svolge in modo rotatorio, ciclico, a spirale:
- Il ciclo minore è un Giorno di Brahma, il periodo di una Catena planetaria,
- Il ciclo maggiore può essere visto svolgersi a spirale intorno alla Sua ruota maggiore, i Dieci Schemi del sistema solare.
Sappiamo che il periodo di vita di una Ronda, prima che muoia, è chiamato un Giorno di Brahma, e consiste di 4.320.000.000 anni. Uno Schema con sette Catene si sviluppa in sette Giorni di Brahma. La vita di Brahma è fatta di 100 anni composti ciascuno di 360 Giorni, cioè 36.000 Giorni e altrettante Notti o Pralaya. Gli Schemi si sviluppano nei sette Piani del nostro sistema cioè solo nel Piano Fisico Cosmico. Uno Schema Planetario equivale a un Globo Cosmico.
Il nostro sistema solare è ciò che viene detto un sistema del quarto ordine, ossia è situato sul quarto piano eterico cosmico, il Piano Buddhico solare. La posizione centrale del Piano Buddhico (rispetto ai sette Piani) la designa come terreno o Piano di incontro, un punto di transizione tra l’inferiore ed il superiore. Ciò che unisce passato, presente e futuro è chiamato Eterno Ora. È noto che l’energia buddhica (l’energia del quarto etere cosmico) conduce alla realizzazione dell’Eterno Ora. Perciò questo quarto sottopiano Eterico Cosmico costituisce il terreno d’incontro del passato e del futuro, ed è il presente.
Bisogna notare che, proprio come per l’uomo il corpo fisico denso con i suoi tre gradi, denso, liquido e gassoso, non è riconosciuto come un principio, così in senso cosmico i livelli fisico (denso), astrale (liquido) e mentale (gassoso) sono del pari considerati inesistenti, ed il sistema solare si trova sul quarto etere. I sette pianeti sacri sono composti di materia di questo quarto etere, ed i Sette Uomini Celesti, di cui essi sono i corpi, funzionano normalmente sul quarto Piano del sistema, il Buddhico, o quarto Etere Cosmico. Quando un uomo ha conseguito la coscienza del Piano Buddhico, egli ha innalzato la sua coscienza fino a quella dell’Uomo Celeste del cui corpo è una cellula. Questo è conseguito alla quarta Iniziazione, l’iniziazione che libera (FC 121).
Il precedente sistema solare vide il superamento dei Tre sottopiani del Fisico Cosmico più bassi, cioè il nostro Piano Fisico solare, l’Astrale e il Mentale, considerandoli dal punto di vista della materia ed il coordinamento della triplice forma fisica densa nella quale si trova tutta la vita, materia densa, materia liquida, materia gassosa.
Il sistema solare attuale vedrà il superamento dei successivi tre sottopiani del Fisico Cosmico, il quarto, il terzo e il secondo Etere, cioè il Piano solare Buddhico, l’Atmico e il Monadico, e il coordinamento del Corpo Eterico Cosmico.
Nell’evoluzione dell’Uomo Celeste i Cinque Piani dell’attività sono i cinque piani inferiori del sistema solare, e i due piani superiori dell’astrazione, il piano spirituale o monadico, e il piano divino o logoico. In questo sistema solare i Cinque Piani inferiori sono evolutivi, e i Due Piani Superiori (Adi e Monadico) sono sintetici. Uno è, per il Logos, il piano di sintesi dove Egli astrae l’essenza in manifestazione; l’altro è, per la Monade, il piano ove Essa astrae e raccoglie i frutti dell’oggettività. Nello stesso modo le due ultime Ronde di ogni ciclo planetario, e le ultime due Razze Sesta e Settima di quei cicli sono sempre sintetiche. La loro funzione è di raccogliere e sintetizzare ciò che è stato conseguito nelle precedenti Cinque. Questa è la quintuplice evoluzione dell’uomo ed in questo sistema solare, e precisamente quando giungerà il tempo della quinta Ronda, i tre quinti della famiglia umana avranno raggiunto quel punto ed avranno i cinque sensi pienamente in funzione sui Tre Piani dei tre mondi. Gli altri Due Piani saranno padroneggiati durante le rimanenti due Ronde.
La materia del sistema solare, allorché era indifferenziata, era materia Intelligente Attiva, e questo è tutto quanto se ne può dire. Questa materia intelligente attiva era materia qualificata da un’esperienza precedente e colorata da una precedente manifestazione. Adesso questa materia ha preso forma, il sistema solare non è in pralaya ma in oggettività, e quest’oggettività ha per scopo l’aggiunta di un’altra qualità al contenuto logoico, quella dell’Amore e della Saggezza. Quindi, al prossimo pralaya solare, al termine dei cento anni di Brahma, la materia del sistema solare sarà colorata dall’intelligenza Attiva e dall’Amore.
I Sette Uomini Celesti svilupparono l’aspetto mente nel primo sistema solare, quello in cui Brahma predominava ed in cui incarnò in Sé l’esistenza oggettiva.
- Un Logos Solare si esprime attraverso i Tre Piani Cosmici Mentale, Astrale e Fisico.
- Un Logos Planetario si esprime attraverso i Due Piani Cosmici Astrale e Fisico.
Il Logos Solare è in procinto di trovare il Suo posto nel sistema più grande in cui la Sua posizione è analoga a quella di un Uomo Celeste nel sistema solare. Egli cerca di:
- Svelare il segreto della sua esistenza, e di conseguire la piena autocoscienza;
- Stabilire la posizione e il luogo del Suo opposto polare cosmico;
- Unirsi e fondersi con quest’opposto polare. Questo è il matrimonio cosmico del Logos.
Il nostro sistema solare fa parte dei sette sistemi solari del nostro Logos Cosmico. Delle Sette stelle di questo gruppo, Sirio ci riguarda da vicino. Sappiamo che Il nostro sistema solare ha polarità negativa (¬¬) rispetto al sole Sirio (Ê). Il Logos di Sirio è per il nostro Logos Solare ciò che l’Ego umano (o Anima) è per la personalità (F.C. 592). Questi due centri solari, il nostro sistema solare ed il suo opposto cosmico, creano con la loro mutua azione un periodo ciclico che è in rapporto con “COLUI CHE È AL DI SOPRA DEL NOSTRO LOGOS”. Nello stesso modo nel sistema solare tutto è duale, e in sé tanto negativo che positivo: positivo rispetto alla propria forma, ma negativo rispetto alla sua sfera maggiore.
[1] Nelle tavole del Trattato sul Fuoco Cosmico o in altri Sutra.
[2] I numeri quadratici sono: 1, 4, 9, 16, 25 … I numeri triangolari sono: 1, 3, 6, 10, 15 …