Lez.38 - Giuramento e trasmissione della Parola
I Misteri
In iniziazione Umana e Solare è descritta la fase del solenne giuramento iniziatico. Il Giuramento è amministrato dallo Ierofante all’iniziato, che lo ripete frase per frase, col quale l’iniziato s’impegna nel modo più solenne a non rivelare mai, sotto pena di punizione sommaria, alcun segreto occulto o ad esprimere a parole fuori dall’Aula d’Iniziazione ciò che è stato affidato al suo silenzio. In alcuni punti viene espresso con parole in Senzar equivalenti a “Così sia”, cantate da iniziati del medesimo grado. Il Giuramento d’Iniziazione si articola in tre parti:
- Una frase solenne esprimente il proposito che anima l’iniziato, un’attestazione della sua immutabile volontà e la solenne dichiarazione della sua realizzazione, con la promessa di non rivelare nemmeno in parte il proposito realizzato.
- L’impegno profondamente solenne concernente il suo rapporto con i suoi altri sé, con la Loggia di cui è membro e con il sé di tutti gli uomini. Implica il giuramento di segretezza riguardo alla conoscenza del rapporto esistente fra il Logos solare e il Logos planetario, e fra il Logos planetario del nostro schema e lo schema stesso.
- La promessa solenne di non rivelare mai la conoscenza acquisita riguardo alle fonti di energia e di forza con cui è stato messo in contatto.
Il grande giuramento è formulato in termini diversi secondo l’iniziazione e, viene svolto in tre parti, separate da un intervallo durante il quale il gruppo di iniziati che circonda il fratello appena ammesso svolge un certo cerimoniale. Ogni parte del giuramento si riferisce a uno dei tre aspetti della manifestazione divina e man mano che l’iniziato assume il proprio impegno, uno dei tre Capi di Dipartimento collabora con l’iniziatore nell’amministrare il giuramento. In tal modo si hanno a disposizione di tre tipi di energia secondo le diverse parti del giuramento.
Il Giuramento non può essere infranto e poiché il Signore del Mondo conosce tutto ciò che avviene nel futuro, nel presente e nel passato, a un iniziato non è mai data l’occasione di rivelare ciò che è celato. Può esservi l’intenzione, ma non l’opportunità. L’iniziato che nell’intenzione pecchi in tal modo perderà la parola, e talvolta anche la vita, prima di tradire.
Alle prime due iniziazioni questa energia affluisce all’iniziato dai tre raggi maggiori, tramite lo Ierofante e il capo del dipartimento corrispondente, attraverso il gruppo di iniziati del suo stesso grado, e ogni iniziazione è quindi veicolo di stimolazione e di espansione per tutti. Alle altre cinque iniziazioni l’energia fluisce attraverso i tre Buddha di Attività anziché attraverso i tre capi dei dipartimenti.
Durante questa parte della cerimonia il gruppo è immerso nel colore corrispondente all’energia e allo schema planetario da cui proviene, ed è compito dell'Iniziatore mettere l’iniziato in contatto con questa energia. Essa fluisce sul gruppo dal momento della sua segregazione per opera dell’Iniziatore che pronuncia certe Parole e alza la Verga di Potere. I tre Buddha di Attività, i possenti centri di energia del nostro pianeta, ne toccano allora la punta con i bastoni cerimoniali e pronunciano una Parola mistica; l’afflusso di energia ha inizio e continua fino al termine della cerimonia. È la Parola segreta che in virtù della quale si può attirare forza elettrica pura per caricare le Verghe di Potere.
Figura 1. Applicazione della Verga e dei Tre bastoni Cerimoniali
La successiva parte della cerimonia è la trasmissione della Parola. La base di ogni fenomeno manifestato è il suono, o la Parola espressa con potere, ossia sostenuta dal pieno proposito della volontà. Anche le parole che pronunciamo nella nostra vita quotidiana sono cariche di potere. Nel trattenere le parole, in senso esoterico, sta la conservazione della forza; nell’uso delle parole correttamente scelte ed espresse sta la distribuzione della forza d’amore del sistema solare – la forza che preserva, rafforza e stimola. Solo a chi abbia qualche conoscenza di questi due aspetti della parola può essere concesso di stare al cospetto dell’Iniziatore e ricevere da quella Presenza certi suoni e segreti impartiti con l’impegno del silenzio.
Quando il Logos creò i mondi per mezzo della meditazione entro il proprio centro di coscienza vi fu un periodo in cui Egli ponderò e meditò sui propri propositi e piani. Egli visualizzò l’intero processo mondiale come un tutto perfetto, vedendo la fine fin dal principio e consapevole dei dettagli dell’opera giunta a compimento. Conclusa tale meditazione e il tutto perfetto visto come un quadro nella sua visione interiore, Egli pronunciò una Parola di Potere a Lui trasmessa da Colui di cui nulla si può dire, il Logos dello schema cosmico di cui questo sistema fa parte.
“AUM, ” disse il Potente, e risuonò la Parola. Le settemplici onde della materia si separarono, e apparvero le forme. Ognuna prese il suo posto, ognuna nella sfera stabilita. Attesero che il sacro flusso venisse a penetrarle e a colmarle. I Costruttori risposero al sacro suono. In musicale collaborazione attesero al lavoro.[1]
L’iniziato deve operare in scala minore come operò il Logos tramite la Parola che gli è trasmessa nel rito. Le Parole di Potere, o le permutazioni dell’AUM, esistono in ogni possibile tono, sottotono e quarto di tono, e su queste sfumature di suono è costruita e mantenuta la creazione. Un suono fondamentale contiene una molteplicità di suoni che influenzano gruppi diversi.
Non è possibile, né sarebbe opportuno, enumerare le Parole di Potere, ma si possono dare indicazioni generali che aiuteranno a comprendere qualcosa dell’immensità del soggetto e della sua complessità.
- La Grande Parola, intonata dal Logos del sistema solare, a Lui comunicata dal Suo superiore, del quale Nulla si può dire.
Il Logos solare emise una Parola e nacque la forma del sistema solare; il suo colore è l’azzurro, la sua nota, un suono cosmico particolare. Il suo grado di attività corrisponde a una specifica formula matematica, che la mente umana in questo periodo non può concepire; la natura della grande Vita che la anima, quella del triplice Logos, è Amore intelligente e Attivo, cioè colorato dal sistema Solare precedente la cui nota era Intelligenza Attiva. Le parole sacre di sette sistemi solari (uno dei quali è il nostro) costituiscono il suono settenario che ora vibra nelle sfere cosmiche.
- Tre parole affidate dal Logos solare a ciascuno dei tre Logoi:
- Il sacro Suono A, a Shiva, che incarna lo spirito o aspetto volontà. È la Parola tramite la quale opera l’aspetto Dio Padre.
- Il suono U a Vishnu, l’aspetto Dio Figlio. Questi è il costruttore della forma e provvede il corpo che lo spirito deve occupare, rendendo così possibile l’incarnazione divina. A, è il suono della Vita; mentre U è il suono della forma.
- Il suono M a Brahma il quale, provvedendo l’energia, unisce nell'intelligenza attiva spirito e forma, sé e non-sé.
- Sette grandi Parole, esse pure basate sui tre sacri suoni A U M, le quali crearono o manifestarono i sette piani del nostro sistema solare.
I Tre Suoni A-U-M combinandosi fra loro generano a loro volta altri Sei Suoni, che sommati con il suono sintesi fanno Sette in tutto. Ciascuno dei Sei Suoni è formato dalla combinazione dei Tre Suoni Primordiali, dove il primo suono emesso predomina sugli altri due. In grassetto è indicato il suono predominante. Il Settimo Suono è indicato con tre lettere in grassetto perché in esso, i Tre in Uno si trovano in perfetto equilibrio.
AUM
AUM AMU UAM UMA MUA MAU
- Quarantanove Parole, relative ai (7x7) quarantanove sottopiani o Fuochi, esse pure trasmesse ai quarantanove costruttori dei sacri fuochi. I due gruppi suddetti di parole sono di competenza del terzo aspetto e sono emanati da Brahma. Questi 49 suoni sono permutazioni o sono costruiti sul suono M.
- Cinque grandi Parole con segni riguardanti il dipartimento di Vishnu, o Dio Figlio, e da questi emanate. Per loro mezzo sono nati i cinque regni della natura dal minerale allo spirituale sull’arco evolutivo. Questi cinque suoni sono permutazioni o sono costruiti sul suono U. I Cinque Suoni o Parole hanno potere sui Cinque Piani di esistenza Atma, Buddhi, Manas, Kama, Fisico.
Tutte le Parole di Potere derivano dalla grande Parola trasmessa al Logos solare all’inizio della manifestazione. Tutte le Parole di Potere sono permutazioni o sviluppi dei tre suoni fondamentali e divengono più lunghe via via che scendono di livello fino a giungere alle frasi e ai discorsi dell’uomo, nelle loro innumerevoli differenziazioni.
Ogni grande Parola contiene le proprie differenziazioni, espansioni e permutazioni, e pronunciandola l’iniziato suscita le parole minori con la vibrazione della maggiore. Da ciò la grave responsabilità e l’ampiezza dei risultati. Ogni parola viene comunicata all’iniziato in modo orale e visivo. Dapprima viene confidata sotto forma di sette sillabe che egli deve ricordare come sette parole separate. Poi gli viene indicato il modo di unirle in un triplice suono, in modo da produrre risultati più sintetici e vasti. Infine i tre suoni sono fusi in una parola che gli viene comunicata. Le sette parole che formano la grande Parola vengono comunicate all’iniziato da iniziati dello stesso grado. Questi si dividono in sette gruppi, secondo il raggio o sottoraggio, e ognuno di essi canta una parola in rapida successione. Simultaneamente i colori e i simboli dei vari suoni appaiono all’iniziato, che ode e vede ciò che gli è trasmesso.
Maestri e iniziati, cooperando all’evoluzione dei tre mondi, usano principalmente le sette sillabe della Parola del loro grado. Le tre Parole che fondono le sette sono raramente usate.
Ogni Parola espressa si distingue per:
- Un colore specifico.
- Un tono particolare.
- Una forma speciale.
- Un grado di energia o attività.
- La vita che la anima può essere autocosciente, cosciente o inconscia; Dio, uomo o deva.
Le sette parole del sistema solare che formano la Parola logoica e che noi conosciamo solo nella sua triplice forma quale A U M, vengono rivelate alle sette iniziazioni e ognuna ha potere su ciascuno dei sette piani.
- Alla prima iniziazione è comunicata la Parola per il piano fisico.
- Alla seconda iniziazione la Parola per il piano astrale.
- Alla terza iniziazione la Parola per il piano mentale inferiore.
A questa iniziazione, il cui Ierofante è il Signore del Mondo, non viene comunicata soltanto la Parola per il piano mentale inferiore, ma anche quella che sintetizza le tre parole per i tre mondi. Essa viene affidata all’iniziato come tema di meditazione fino alla quarta iniziazione, ma gli è vietato usarla sino alla liberazione finale, poiché conferisce il pieno dominio sui tre piani inferiori.
[1] A.A. Bailey, Trattato del Fuoco Cosmico, Stanza di Dzyan II, interpretazione della Stanza del Maestro D.K.