Parte VIII - Considerazioni sulla disposizione dei Globi sulle sette Catene planetarie - Sapienza Misterica

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Parte VIII - Considerazioni sulla disposizione dei Globi sulle sette Catene planetarie

Fuochi e Raggi Cosmici
 
Un Uomo Celeste si evolve tramite uno Schema composto di sette Catene Planetarie contenenti ciascuna sette Globi. La disposizione delle Catene e dei Globi sono in relazione sia al Logos Solare di cui essi sono i sette centri e sia ai Piani Cosmici dove si evolve la coscienza del Logos, anch’Egli un centro entro l’anello invalicabile del Logos Cosmico.
Si dispongano i Sette Globi della catena planetaria della Terra su Quattro Piani, quattro Globi sull’arco discendente nei rispettivi quattro sottopiani inferiori e tre Globi sull’arco ascendente sui tre sottopiani superiori, cioè in Loka e Tala come proposto da Purucker, e come espresso in termini simili da H.P. Blavatsky in Cosmogenesi. L’Uovo del Mondo o Sfera del sistema solare è polarizzato. Entro l’anello invalicabile del sistema solare partendo da uno Schema Planetario sino ad un atomo si hanno opposte polarità delle diverse sfere tra:
 
a.  Uno Schema e la totalità degli Schemi;
b.  Schema e Schema;
c.  Catena e Catena;
d.  Globo e Globo
 
In questo parte ci focalizzeremo dapprima sulle polarità dei Globi, successivamente si prenderanno in esame le polarità delle Catene e degli Schemi Planetari all’interno dell’anello invalicabile del Logos Solare.
I Loka sono l’arco luminoso, o piuttosto quella successione della natura e degli esseri in cui predomina lo spirito, mentre i Tala sono l’arco oscuro, o quella successione della natura e degli esseri in cui predomina la materia. Con ciò non bisogna però pensare che non vi siano Loka sull’arco discendente, né Tala sull'arco ascendente. Ogni Loka ha il suo gemello che corrisponde a Tala; e ciascuna coppia è inseparabile. I Loka e i Tala si equilibrano reciprocamente nel globo D: la prima metà del Globo è Tale o materializzante, la seconda diventa Loka o spiritualizzante.
 
Figura 1. Ipotesi della disposizione dei Sette Globi della Quarta Ronda o Catena Terrestre
 
 
Le coppie di Globi su ogni Piano hanno polarità opposte, perché appartengono a stati a diversa densità. Per ogni coppia, un Globo è positivo (É) sui primi tre sottopiani superiori, e un Globo è negativo (ꟷ) sui successivi quattro sottopiani inferiori.
 
Nella Catena della Terra, sui quattro Piani inferiori, si hanno tre coppie di Globi polarizzate A-G, B-F, C-E (3x2), più il Globo D unico. Tre coppie di Globi tre Piani di manifestazione. Un Globo separato un Piano. In totale i Piani per la Catena della Terra sono quattro (3+1=4), e precisamente sono il IV, il V, il VI, il VII del sistema solare. Una catena percorre Quattro Piani, Sette Catene percorrono i Sette Piani o sette stati di materia, anziché cinque come indicato nei disegni di Leadbeater. L’Uomo Celeste deve dominare pienamente i Sette Piani del sistema solare.
 
Gli Uomini Celesti s’esprimono ciascuno con uno Schema Planetario composto di Sette Catene.
 
Sappiamo che i Sette Raggi Cosmici nel nostro Sistema solare si esprimono attraverso i Pianeti Sacri che sono le espressioni di 7 Signori Planetari, cioè attraverso gli Schemi e le Catene Planetarie.
 
  • Ciascun Raggio influenza in grado maggiore o minore il Piano e il sottopiano che gli corrisponde numericamente. Vi è anche un collegamento numerico occulto tra I Raggi, gli Schemi, le Catene, i Globi aventi lo stesso numero.
 
  • Il IV e il VII Raggio, che agiscono attraverso due Logoi Planetari, hanno una gran parte nel produrre la coesione nella nostra Catena. Il Quarto Raggio dell’Armonia, che è il Raggio dominante del ciclo maggiore influenza particolarmente il quarto Schema, la quarta Catena e il nostro quarto Globo fisico, la Terra. Il Maestro D.K. nel Trattato sul Fuoco Cosmico afferma che Il Quarto ed il Settimo Raggio interagiscono l’uno sull’altro, uno agendo temporaneamente come forza negativa, e l’altro come forza positiva. Ricordiamo che il Settimo Raggio della Magia Cerimoniale, è una delle influenze più importanti in rapporto a tutte le manifestazioni oggettive. Siamo nella Quarta Ronda sul quarto Globo, situato sul Settimo Piano. Il Quarto Raggio governa il Quarto Piano che agendo come forza negativa provoca la fase discendente dal Quarto al Settimo Piano quale forza attraente o positiva.
 
  • Siamo nel quarto Globo e alla Quinta Razza Radice e il Quinto Principio, del Manas, comincia ora a manifestarsi principalmente mediante il settimo tipo di forza, o il quinto, se si considera solo l’aspetto Brahma della manifestazione, cioè si comincia il conteggio dal Terzo raggio di Brahma, cominciando il conteggio Dal Terzo posto, il Settimo Raggio oppure Piano è al quinto posto.
 
  • Sul futuro Quinto Globo E, inizierà la fase ascensionale, perciò la polarità si dovrà invertire, il Settimo Raggio diviene negativo, e il Quarto Raggio diviene positivo.
 
L’uomo sviluppò il Manas in questa Ronda, durante la Terza, la Quarta e la Quinta Razza-Radice, e lo utilizza per sviluppare l’intuizione e la coscienza superiore durante la Sesta e la Settima. Durante l’incarnazione di un Logos Planetario in una Catena, durante una Ronda Egli manifesta il Manas su tre dei Suoi sette centri o Globi, e lo utilizza per fini specifici sugli ultimi due. Questo è un ciclo minore in rapporto a quello in cui consideriamo le Sette Catene come i suoi sette centri. Queste parole sono scelte accuratamente, io (D.K.) non dico “acquisisce il Manas”, Egli manifesta ciò che è latente. Occorre ricordare che, come i Piani di un sistema solare rispondono a differenti propositi, vibrano secondo note diverse e servono i propri fini specifici, così i Globi compiono funzioni analoghe.
 
La ragione per cui la quarta Ronda è una delle maggiori, è che in questa Ronda sono accaduti due eventi: fu impiantata la scintilla della mente, e fu aperta la porta dal regno animale a quello umano. Più tardi si aprì un’altra porta sul Sentiero che conduce dal regno umano al regno spirituale, ancora una duplice ragione. La quinta Ronda è una considerata maggiore perché contraddistingue un punto dell’evoluzione in cui chi raggiungerà la meta e quelli che non la raggiungeranno saranno nettamente divisi in due gruppi. A metà della quinta Ronda la quinta Gerarchia assurgerà a piena potenza. Questo precederà il Giorno del Giudizio (a metà della Quinta Ronda[1] significa tra circa 8,6 miliardi di anni!), segnando un punto di lotta tremenda, perché il veicolo manasico “Manas” (che essa incarna) si ribellerà al trasferimento della vita all’interno (Buddhi). Avverrà quindi, su scala mondiale coinvolgendo simultaneamente milioni di uomini. Il Logos del nostro Schema è in incarnazione fisica (poiché ha un corpo di materia eterica) fin dalla metà della III Razza-Radice[2], e rimarrà con noi fino a quello che è detto “il Giorno del Giudizio” nella prossima Ronda[3]. La settima è una Ronda maggiore perché segnerà la riunione delle due evoluzioni, l’Umana e quella dei Deva (FC 705).
 
Figura 2. Ipotesi della disposizione delle Sette Catene del Logos Planetario sui Sette Piani

 
Nel Trattato sul Fuoco Cosmico D.K. dichiara che occorre ricordare che, come i Piani di un sistema solare rispondono a differenti propositi, vibrano secondo note diverse e servono i propri fini specifici, così i Globi compiono funzioni analoghe.
 
    1. Il Globo 1 è quello dell’astrazione ultima, e quello dell’origine. È il Globo iniziale della manifestazione.
    2. Il Globo 2 è il primo involucro in cui un Uomo Celeste incarna Sé stesso.
    3. I Globi 3, 4 e 5 sono quelli mediante cui Egli manifesta il principio manasico.
    4. I Globi 6 e 7 sono quelli tramite i quali Egli manifesta Buddhi, mediante forme costruite per mezzo del principio manasico (FC 377).
 
Ogni sottopiano di un Piano Solare o Cosmico ha le sue vibrazioni, la sua chiave e il suo scopo. Così fanno ciascuno dei sette Globi. Si prenda in esame la prima catena
 
Il Globo 1 o primo Globo che inizia la serie discendente involutiva, contiene un’analogia con il “Mare di Fuoco” del primo sottopiano del Piano Fisico Cosmico.
Il Globo 2 o secondo Globo corrisponde al secondo sottopiano del Piano Fisico Cosmico il nostro Piano Monadico che incarna gli archetipi logoici planetari.
I Globi 3, 4, 5 sono quelli attraverso i quali l’Uomo Celeste dimostra il possesso del principio manasico. La corrispondenza dee tre Globi qui è per i Piani Atmico, Buddhico e Manasico.
Tuttavia, non possiamo continuare a scendere nella nostra analogia. I Globi 6 e 7 non sono analoghi ai Piani Astrale (sesto) e Fisico (settimo) del Piano Fisico Cosmico, ma piuttosto ai Piani Buddhico e Atmico[4]. Il Maestro ha detto che: “Questo si può dire, su scala più grande, di una Catena”. I Globi di una Catena hanno due fasi discendente e ascendente. Il Lavoro viene fatto per sette passi o gradi.
 
Le Catene di uno Schema Planetario sono chiamate frequentemente coi nomi dei sette pianeti sacri, per render più facile lo studio delle corrispondenze; similmente, i Globi di una Catena sono chiamati con nomi planetari. Si riportano per informazione i nomi planetari delle Sette Catene dello Schema della Terra, sia quelli forniti nel trattato sul Fuoco Cosmico e sia quelli forniti da C. W. Leadbeater e da G. de Purucker. Notiamo innanzi tutto che non vi è concordanza di nomi, ricordiamo inoltre che i nomi forniti non indicano i pianeti ma l’influsso dei corrispondenti Schemi Evolutivi Planetari. In questo studio si seguono le indicazioni del Maestro D.K, che sono le stesse fornite da Vashisht Vaid in “Il segreto dell'astrologia Secondo i sutra di Param Shiva”.         
        

 
I Globi corrispondono alle Catene. Il Maestro D.K. avverte, che dobbiamo tenere ben presente il fatto che questi sono semplicemente dei nomi dati alle Catene ed ai Globi per amor di chiarezza. Quando questo soggetto sarà studiato più ampiamente si troverà consigliabile indicare le catene coi loro numeri, tralasciando i nomi che si usano attualmente (FC 389). Si comprende l’errore di Marte e Mercurio fatto da Leadbeater e Besant.
 
Marte e Mercurio hanno una forte connessione attraverso il Quinto Raggio. Le loro posizioni come Schemi si riflettono nello Schema Terrestre attraverso le posizioni dei Globi Marte e Mercurio rispetto al Globo terrestre. Proprio come gli Schemi Marte, Terra e Mercurio sono rispettivamente il terzo, il quarto e il quinto, così i Globi Marte, Terra e Mercurio (della Catena Terrestre) sono rispettivamente il terzo, il quarto e il quinto.
 
Sanat Kumara arrivò attraverso il secondo Globo della nostra Catena, quello denominato di Venere, la sua presenza fu avvertita debolmente, ma solo nella Terza Razza-Radice del quarto Globo, il nostro pianeta nella sua fase densa, le condizioni permisero alla Sua incarnazione fisica e alla Sua venuta come Avatar, circa diciotto milioni e mezzo di anni fa.
 
Manca la Catena Lunare che doveva precedere la nostra della Terra. La Catena di Saturno ha preso il posto della Catena Lunare. G. de Purucker dice che il pianeta che domina il destino della quarta Razza-Radice - gli Atlantiani - e del nostro quarto Globo nella Catena Planetaria, è Saturno, in stretta associazione operativa con la Luna. La nostra attuale quinta Razza-Radice e il quinto Globo sull’arco ascendente sono sotto lo speciale dominio e controllo di Mercurio.
 
L’enumerazione delle Catene e degli Schemi che è data nelle tavole riguarda interamente il presente, e copre un periodo relativamente recente poiché riguarda la storia dell’evoluzione fino alla metà della prossima Ronda della nostra Catena. Se avessimo dato le tavole comprendenti i tempi ante-lemuriani che si estendono indietro nel tempo ad un passato (umanamente parlando) insondabile, sarebbe stata raffigurata la Catena Lunare ed omessa quella di Nettuno. Nella Carta VII data (Schema della Terra) mancano evidentemente due Catene: quella Lunare e quella di Urano (FC 414).
 
Il Maestro D.K. dice che tutta la parte centrale del Trattato sul Fuoco Cosmico tratta dello sviluppo della coscienza dell’Uomo Celeste, e del modo in cui applica la conoscenza acquisita (con l’aiuto di Manas o mente) in un precedente sistema solare, al fine di conseguire saggezza mediante la manifestazione oggettiva, e di trasmutare in Amore applicato, la facoltà precedentemente acquisita.
 
Il lavoro degli Uomini Celesti che nella loro totalità sono i sette centri del corpo del Logos. Questo lavoro è triplice:
 
  1. Conseguire la piena autocoscienza o coscienza individuale sui cinque Piani, vibrare con attività cosciente entro il proprio anello invalicabile, uno Schema Planetario. Questo comprende un periodo dello Schema di involuzione, e quella fase dello stadio evolutivo che comprende le prime tre Ronde fino all’inizio della quarta.  
  2. Conseguire la coscienza del Logos Solare del cui corpo gli Uomini Celesti costituiscono i centri. Presuppone il raggiungimento da parte dell’Uomo Celeste di una coscienza di gruppo di natura settemplice, ossia il conseguimento di un rapporto vibratorio adeguato con gli altri Uomini Celesti che costituiscono gli altri centri. Implica la capacità di dominare pienamente i sette Piani del sistema solare, e comprende il periodo di sviluppo di una Catena Planetaria durante la quarta, la quinta e la sesta Ronda. È bene tener presente il seguente parallelo: il Logos Solare occupa entro il corpo di un’Entità Cosmica una posizione analoga a quella di un Uomo Celeste entro il corpo del Logos Solare.  
  3. Conseguire la coscienza di un centro più grande sui livelli cosmici. Questo comprende il periodo della settima Ronda, e dà all’Uomo Celeste (quando queste Ronde sono viste alla luce dell’Eterno Presente, e non dal punto di vista del tempo e dello spazio) la coscienza del Piano Astrale Cosmico, il secondo Piano Cosmico partendo dal basso[5].
 
Il riferimento potrebbe far sembrare che un Maestro sulla Terra debba raggiungere la consapevolezza non solo con un aspetto o centro nel Suo Logos Planetario ma, possibilmente, con un centro particolare in un altro Logos Planetario. Raggiungimento della coscienza di un centro (forse una Catena, perché le catene sono dei centri) all’interno del Logos Planetario che sta esprimendo attraverso il pianeta su cui vive il Maestro. Per un Maestro, la coscienza è risvegliata su cinque Piani di evoluzione. Un Maestro non è ancora il Maestro dei Cinque; ha dominato solo i tre inferiori. In Iniziazione Umana e Solare troviamo scritto che Un Maestro esercita la legge nei tre mondi, mentre un Chohan della sesta iniziazione esercita la legge nella Catena a tutti i livelli; un Chohan della settima iniziazione esercita la legge nel sistema solare (IHS 90).
 
Il secondo punto tratta del conseguimento della coscienza del centro nel Corpo del Logos di cui ogni particolare Logos Planetario è la totalità, porta alla settima iniziazione e copre il periodo del risveglio della coscienza sui sette Piani del sistema solare. Per questo motivo si sono disegnate le Sette Catene che si sviluppano su Sette Piani sistemici.
 
Il terzo punto che implica il completamento dello Schema Planetario nella settima Ronda sulla settima Catena, permette all’Uomo Celeste di conseguire la coscienza del Piano Astrale Cosmico. Analogamente anche il Chohan di settimo grado o iniziazione potrà esprimersi attraverso le sette Catene, e quindi attraverso un intero Schema Planetario[6].
 
 
[1] Una Ronda dura Un Giorno di Brahma cioè 4.320.000.000 anni.
[2] Durante la Terza Razza-Radice, in seguito a una forte stimolazione elettrica, si presentò l’opportunità per il regno animale, e molti si individualizzarono. Nella Quarta Razza-Radice l’opportunità cessò temporaneamente, e i tre quarti di vite del regno animale furono respinte, e come gruppo divennero temporaneamente quiescenti e non si manifesteranno in forma fisica fino alla prossima Ronda, dopo il Giorno del Giudizio per il regno umano.
[3] Il Logos del nostro Schema, Sanat Kumara, prenderà un’iniziazione maggiore alla metà della quinta Ronda, ma si prepara adesso per un’iniziazione minore (FC 374).
[4] http://makara.us/02tcf/commentary/s4/s4s4.htm. Eccellente sito di commento e studio al Trattato sul Fuoco Cosmico.
[5] Trattato sul Fuoco Cosmico pag. 290.
[6] http://makara.us/02tcf/commentary/s3/fcfcomment_s3s7.htm.
 
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